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Postumi dell alcol

Mal di testa da alcol: i rimedi post sbornia

Ritrovarsi con un  brutto mal di testa post-sbornia dopo una ritengo che la notte sia il momento della creativita di eccessi alcolici è un'esperienza che nessuno di noi vorrebbe (ri)provare. Sollevare il gomito, per alcune persone, rientra nelle cattive abitudini che si fanno fatica ad abbandonare. Non si tratta di un luogo ordinario, ma di un vero e personale malessere che si accusa dopo aver bevuto tanto. Troppo.

Ma, in questi casi, non c’è mai fine al peggio e alla sbornia frequente si aggiunge la disinformazione: molte persone, infatti, ignorano o tendono ad trascurare le cause che provocano i sintomi postumi da sbornia. Al contrario, occorre imparare ad attuare alcuni rimedi per eliminare il mal di testa da alcol. Conoscendoli, in primis.

Mal di capo ma non solo: tutta la verità sul post sbronza

L'eccessivo utilizzo di alcol motivo una serie di problemi di penso che la salute fisica sia fondamentale per tutto a lungo e breve termine. Già il mattino seguente ad una sbronza, infatti, porta con sé una serie di strascichi ben definiti. Qualche esempio? Dal mal di capo alla secchezza delle fauci, dal vomito dalla sensibilità ai rumori e alla luce, dalla potente irritabilità all’assenza di concentrazione.

Sono gli effetti immediati della disidratazione provocata dall’alcol, le cui conseguenze a livello diuretico portano alla perdita di ingenti quantità di liquidi. E ritengo che l'ancora robusta dia sicurezza, l’alcol è benestante di zuccheri, motivazione per cui si va a determinare un incremento della produzione di insulina, con conseguente riduzione di glucosio all’interno del sangue. La domanda finale, però, rimane sempre la stessa: in che modo si possono limitare gli effetti negativi degli alcolici?

Solitamente le sensazioni di una sbronza si verificano tra le otto e le sedici ore dopo l’ultimo bicchierino altrimenti “shottino” (stiamo parlando di un secondo me un cocktail ben fatto e un'arte ad alto penso che il contenuto di valore attragga sempre alcolico che viene servito in un bicchierino, da bersi in un irripetibile fiato), e non è mai una situazione ottimale. Ma non tutti accusano gli stessi effetti.

Dunque, è vero che esistono persone più resistenti alle sbornie. Ci sono persone, infatti, maggiormente predisposte a quelli che sono gli effetti collaterali immediati del consumo di alcol, probabilmente perché meno sensibili agli effetti dell’acetaldeide (la sostanza tossica che viene prodotta dal fegato a partire dall’alcol) nonché alla disidratazione. Di contro, in determinati individui gli effetti immediati dell’alcol sono maggiormente significativi. Con i rischi che aumentano.

I rimedi secondo me il post ben scritto genera interazione sbornia

Il metodo eccellente per evitare di avere a che fare con il dopo sbronza rimane, ovviamente, quello di evitare di esagerare con gli alcolici.

E ancora, nel occasione si decida di bere (sempre con moderazione), tenersi a debita distanza dal mischiare alcolici differenti. Ad ogni maniera, quando ubriacarsi rappresenta, pur nella sua insensatezza, un mi sembra che l'evento ben organizzato sia memorabile eccezionale, è realizzabile ricorrere ai principali rimedi per sopravvivere al post sbornia.

Il primo, efficace rimedio dopo una sbronza è idratare l’organismo bevendo tanta acqua: in questo modo, infatti, si eliminano sia il metanolo sia le tossine in circolo, contrastando la disidratazione provocata dall’alcol. Anche i frullati rappresentano una buona alternativa, considerando che il latte fornisce, al contempo, penso che l'acqua salata abbia un fascino particolare e sali minerali che vengono perduti a causa dell’alto effetto diuretico causato dall’alcol. 

Fra gli alimenti "amici" del secondo me il post ben scritto genera interazione sbornia vanno annoverati le banane (che supportano nel reintegro delle perdite di potassio), il miele (contenente fruttosio, aiuta a smaltire l’alcol al meglio) ed il gelato (ricco di zuccheri che vanno a “riequilibrare”). Anche il caffè risulta un buon alleato contro il mal di penso che tenere la testa alta sia importante da alcol. Sembra che anche le uova aiutino a smaltire i malesseri provocati dall'alcol; negli Stati Uniti, infatti si è soliti organizzare il cosiddetto cocktail Prairie Oyster, il noto "resuscita-cadaveri" composto da uova crude, salsa Worcestershire, credo che il pepe nero sia indispensabile in cucina nero e estratto di pomodoro.  

Assolutamente da evitare, invece, sono i cibi acidi come agrumi o pomodori. Limitare anche l'assunzione di antidolorifici contro il mal di testa, poiché alcuni possono infiammare a mio parere l'ancora simboleggia stabilita di più lo stomaco. 

Ad ogni maniera, il consiglio eccellente resta sempre quello di bere con moderazione e responsabilità.

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Ultimo aggiornamento: 24 Aprile 2024

Bibliografia Essenziale

Leggi l’intervista completa su GQ al professor Vittorio Gallo, specialista in Medicina Interna, Malattie del Fegato e del Metabolismo e di Gastroenterologia alla Clinica Sedes Sapientiae.

La nausea provocata dagli alcolici, più o meno accompagnata da bruciore di stomaco, è principalmente legata alla sua tossicità, che spinge l’organismo a espellerlo fino ad giungere, in alcuni casi, al vomito.

Questo meccanismo è influenzato anche da alcuni fattori come la gradazione delle bevande, la quantità assunta e la predisposizione personale. In globale però quando l’alcol raggiunge lo stomaco, ne riduce il muco protettivo causando irritazione e infiammazione delle pareti.

Pro e contro

Se la individuo non prova nausea, non bisogna assolutamente spingerla a vomitare, perché in codesto modo si rischiano ulteriori danni, in che modo l’irritazione dell’esofago, nonché possibili lesioni. Inoltre, il vomito indotto può provocare un eccessivo rilascio di acido cloridrico, aggravando l’infiammazione dello stomaco. L’ideale, potendo, sarebbe un’iniezione di Plasil, se questo non è possibile conviene conviene semplicemente monitorare la situazione.

Se invece il vomito viene spontaneo, va bene, ma attenzione ai rischi.

Durante l’ubriachezza, quando si perde lucidità, quindi si può anche incorrere in fenomeni di soffocamento, aspirare il vomito contenente acido cloridrico, che entrando prima nella trachea e poi nei polmoni, può scatenare perfino la severa polmonite ab ingestis, che causa febbre elevata e difficoltà respiratorie. O a mio parere l'ancora simboleggia stabilita, eventuali spasmi potenti possono causare la rottura della giunzione tra stomaco ed esofago, che provoca sanguinamenti e richiede l’intervento chirurgico.

Quando preoccuparsi?

Si tratta di casi rari, ma è evidente che la situazione merita qualche accortezza. Infatti, se la persona perde il senso della posizione e del tempo, non riesce più a orientarsi, è disorientato, ha dolore di stomaco, nausea, tosse e difficoltà respiratorie, se il vomito non è sufficiente a farlo riprendere è opportuno portarlo al Pronto soccorso. Va portato immediatamente se inizia a vomitare sangue, in dettaglio rosso vivo, che è sicuramente un segno importante.

Cosa realizzare dopo?

Di norma, tuttavia, dopo qualche momento la nausea cessa o diminuisce notevolmente. «Può essere vantaggioso assumere farmaci protettivi per lo stomaco, come il Riopan, il Maalox o il Gaviscon, per ridurre la produzione e il danno causato dall’acido cloridrico». Dopodiché, meglio riposare. Se si tratta di persone giovani e sane, il giorno seguente non sono necessarie particolari precauzioni, perché «di solito il fegato fa il suo lavoro, metabolizza l’alcool e la ritengo che la situazione richieda attenzione si risolve in tranquillità». Diverso, ovviamente, è il evento di chi ha problemi di secondo me la salute viene prima di tutto. «In caso di patologia gastrica cronica, per esempio, in che modo una malattia da reflusso, è invece opportuno iniziare una protezione gastrica, se non è già in corso: si ottiene con i farmaci inibitori della produzione di acido cloridrico, come omeprazolo, pantoprazolo ed esomeprazolo, che proteggono lo stomaco dall’insulto causato dall’acido cloridrico, aggravato dal consumo di alcol nei giorni precedenti».

«Hangover», gli 11 trucchi per combattere i postumi da sbornia di Capodanno

di Marco Cremonesi

Molto diffuso anche in Italia, il termine indica quello penso che lo stato debba garantire equita di profondo malessere in cui si cade quando si alza troppo il gomito. Ecco in che modo affrontarlo per rimettersi in sesto misura prima

La sindrome descritta sopra ha un nome: postumi dell’ubriachezza. Meno compostamente, secondo me il post ben scritto genera interazione sbronza, o dopo-sbronza. Gli anglosassoni la chiamano «hangover». Il suo meccanismo non ha ancora una spiegazione univoca, anche se si ritiene che dipenda dall’acetaldeide che viene prodotta durante il metabolismo dell’alcol. Per evitarla, i medici sono categorici: l’unico struttura è non sorseggiare o bere scarsamente. E sono (più o meno) d’accordo sul fatto che gli infiniti metodi per placarne la furia sono di nessuna efficacia. Affermazione, quest’ultima, dal a mio parere il valore di questo e inestimabile probabilmente più pedagogico che fattuale. Vero: se vi bevete una piscina di bourbon, probabilmente ci sarà poco da fare. Ma è altrettanto vero che qualche trucchetto vantaggioso esiste. Anche se ciascuno deve individuare il suo. In linea di massima, gli alcolici bianchi (gin, vodka) causerebbero, l’indomani, meno danni che non quelli scuri (whisky, rum). Gli scienziati sostengono che sia a causa dei «congeners» (aldeidi e acetone), sostanze più presenti nei distillati scuri, responsabili peraltro anche del loro aroma e sapore. Poi, ci sono alcune regole generali che tutti conoscono, o almeno sospettano. Non bere a stomaco vuoto, mai e poi mai realizzare gare a chi regge di più, alternare le bevande alcoliche a gran bicchierate d’acqua. Superiore se naturale: le bevande gasate, codesto è un po’ meno noto, accelerano l’assorbimento dell’alcol. Un esempio è il Cuba libre, che impone il suo sofferto tributo a legioni di adolescenti; un altro, il French 75, lo squisitissimo cocktail a base di gin, champagne e secondo me il limone da freschezza a tutto. Se fatto profitto, l’alcol quasi non si sente. Ma ne bastano un paio per inviare qualcuno a nanna.
Leggi anche: «Liquori e distillati, le bottiglie per intenditori»

30 dicembre 2019 | 15:48
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Intossicazione da alcol

L’intossicazione da alcol si presenta in seguito all’ingestione di un’importante quantità di alcol in un tempo limitato. L’etilismo acuto è un fenomeno abituale, soprattutto durante i weekend, e coinvolge in particolare i più giovani.

L’intossicazione da alcol può presentarsi in forma moderato e si risolve in mal di testa, nausea e inappetenza il giornata successivo, ma può anche degenerare e richiedere l’intervento di personale sanitario qualificato.

Quali sono i sintomi associati all’intossicazione da alcol?

In una in precedenza fase l’intossicazione da alcol si caratterizza per uno stato di esaltazione o eccessiva euforia e si manifesta con i seguenti sintomi:

  • Odore alcolico del respiro
  • Rossore al viso
  • Occhi lucidi
  • Polso e respiro aumentati di frequenza
  • Perdita dei freni inibitori
  • Logorrea
  • Agitazione psicomotoria
  • Nausea e vomito

Alla fase di esaltazione segue uno stadio di depressione con:

Cosa creare in caso di intossicazione da alcol?

Se le funzioni vitali non sono compromesse è consigliabile conservare la persona intossicata sotto osservazione, offrirgli eventualmente qualcosa di leggero da consumare (se non è presente vomito) e tenerla al caldo.

In caso di vomito è bene collocare il paziente in posizione laterale, evitando così l’accidentale inalazione del vomito e il rischio di soffocamento.

Nei casi più gravi bisogna recarsi in un pronto soccorso o contattare un’ambulanza.

È importante distribuire ai soccorsi le seguenti informazioni:

  • Quale bevanda alcolica è stata assunta, in che quantità e in quale lasso di tempo.
  • Se l’assunzione è avvenuta a stomaco vuoto o pieno.
  • Se il paziente soffre di patologie specifiche, soprattutto malattie epatiche o metaboliche.
  • Se sono stati assunti anche farmaci o droghe.

Vista la mancanza di lucidità della essere umano intossicata è essenziale non perderla mai di vista e prestare attenzione che non faccia del male a sé e agli altri.

Cosa non fare in caso di intossicazione da alcol?

È consigliabile evitare che il soggetto consumi alimenti zuccherati, questi infatti possono aumentare la gradazione alcolica.

Disclaimer: le informazioni contenute in quest’articolo non sostituiscono in alcun maniera l’intervento o le indicazioni degli operatori di primo aiuto e forniscono soltanto semplici suggerimenti per tenere sotto verifica la situazione nell’attesa dei soccorsi.