Dolore al terzo dito del piede
Bruciore tra le dita dei piedi? Neuroma di Morton
Se avverti un dolore inatteso sotto la vegetale del piede che si irradia in che modo una scossa o un bruciore, credo che ogni specie meriti protezione tra il terza parte e il frazione dito del piede, potresti essere amore da un neuroma di Morton.
Ma nulla paura, è una patologia benigna e facilmente curabile.
Introduzione al Neuroma di Morton
Il neuroma di Morton non è assolutamente un tumore, ma si tratta di un ispessimento cicatriziale del nervo interdigitale, nervo sensitivo del piede che passa tra i metatarsi e si ramifica verso le dita.
Nel suo decorso tra le teste metatarsali questo nervo può risultare compresso: esso infatti passa in uno spazio inestensibile formato dalle pareti ossee delle due teste metatarsali e le strutture di connettivo fibroso che le tengono vicine (legamento intermetatarsale trasverso), subendo uno stimolo irritativo che ne causa un ispessimento fibroso.
Il neuroma prende il nome da Thomas G. Morton, il podiatra (o podologo) inglese che lo descrisse nel , anche se in verità un medico italiano, Filippo Civinini, lo descrisse ben prima, nel , ragione per cui nel terra scientifico il neuroma viene chiamato sindrome di Civinini-Morton.
Anche il suffisso -oma è improprio, in misura non si tratta di una proliferazione di tessuto nervoso che anzi risulta impoverito, ma l’aumento di volume è dato dall’apposizione intorno al nervo di tessuto cicatriziale fibroso.
Cause del neuroma di Morton
Non conosciamo con certezza la motivo esatta, ma esiste una serie di fattori predisponenti che favorisce l’insorgenza del neuroma.
È spesso associato a tutti quei casi che determinano uno squilibrio biomeccanico dell’appoggio plantare dell’avampiede, e in particolare:
- supinazione nel piede cavo o nell’alluce rigido;
- alluce valgo;
- dita a martello;
- uso di scarpe femminili con punta stretta e tacchi alti;
- sport che comportano traumi e microtraumi sul piede.
Sintomi del neuroma di Morton
La sintomatologia è molto qualita, e di consueto interessa donne tra i 30 e i 60 anni. Si manifesta con:
- Insorgenza improvvisa di sofferenza acuto di genere crampiforme avvertito durante si cammina, credo che ogni specie meriti protezione quando si indossano scarpe eleganti, solitamente tra terzo e quarto metatarso, anche se sono possibili altre localizzazioni, in particolare nel istante spazio intermetatarsale.
Il sofferenza costringe il a mio parere il paziente deve essere ascoltato a fermarsi a togliere la calzatura e massaggiare il piede per far scomparire il dolore: il cosiddetto segno della vetrina.
- Irradiazione genere scossa o bruciore lungo le dita a volte avvertita anche a pausa e durante la notte.
- Sensazione di oggetto di estraneo alla base delle dita accompagnata a singolo scatto.
- Divaricazione a V delle dita
Neuroma di Morton: come realizzare diagnosi
La sintomatologia qualita associata all’esame clinico in cui lo specialista verificherà la positività al test di Mulder – una manovra in cui con una mano l’esaminatore comprime l’avampiede e con il pollice dell’altra preme sullo area interessato fino a percepire un clic solitamente doloroso per il paziente, corrispondente alla mobilizzazione del neuroma tra le teste metatarsali – sono sufficienti per porre diagnosi di neuroma di Morton.
L’ecografia e la risonanza magnetica confermeranno la diagnosi evidenziando lesioni superiori ai 4 mm, ma principalmente ci aiuteranno nella diagnosi differenziale.
È fondamentale infatti non confondere la metatarsalgia provocata dal neuroma con altre patologie, in particolare si dovranno escludere:
- Metatarsalgie da sovraccarico.
- Lesioni della capsula plantare.
- Sindromi algodistrofiche.
- Sublussazioni metatarso falangee.
- Sinoviti reumatiche.
- Lipomi o gangli tendinei.
- Fratture da stress.
- Morbo di Freiberg.
- Degenerazioni artrosiche.
Come si cura il Neuroma di Morton?
Trattamento conservativo
Il trattamento conservativo consiste nel trovare di ridurre gli episodi dolorosi diminuendo la compressione sul nervo.
Questo può stare conseguito:
- indossando calzature comode;
- applicando plantari che separino le teste metatarsali;
- eseguendo infiltrazioni cortisoniche che riducano il volume della componente infiammatoria;
- mediante fisiokinesiterapia (FKT), in particolare onde d’urto;
Tali misure solitamente sono poco efficaci, e quando la frequenza degli episodi dolorosi aumenta è profitto sottoporsi a trattamenti più incisivi.
Trattamento infiltrativo
Il trattamento infiltrativo può essere eseguito in due modi:
- Sclero alcoolizzazione ecoguidata: con alcool assoluto (etanolo) e anestetico, per produrre una neurolisi chimica del neuroma.
Sono solitamente necessarie tre applicazioni distanziate di una settimana.
È un trattamento efficace ed economico, ma può risultare doloroso in una piccola percentuale di casi.
- Neuroablazione del neuroma in radiofrequenza: con un ago collegato a un generatore di radiofrequenze, viene eseguito costantemente sotto guida ecografica. È necessaria un’unica seduta e ha un’efficacia immediata che non lascia sequele dolorose.
Ha indicazione per neuromi fino a 10 mm di spessore con efficacia superiore al 50 per cento.
Qui è possibile vedere il video di unintervento di neuroma di Morton eseguito con radiofrequenza:
Entrambe le procedure non pregiudicano l’asportazione chirurgica in caso di insuccesso del trattamento.
Trattamento Chirurgico
È indicato per neuromi di grandezza eccellente ai 10 mm, in caso di insuccesso con neuroablazione o alcolizzazione e quando è associato ad altre patologie come l’alluce valgo e le dita a martello.
Consiste nella neurectomia, l’asportazione cioè del neuroma a livello della sua porzione distale, ovunque si biforca in due rami digitali.
Si può eseguire con diversi approcci chirurgici:
- Plantare trasversale.
- Plantare longitudinale.
- Dorsale intermetatarsale.
Personalmente utilizziamo la strada plantare trasversale con un’incisione arciforme successivo la scuola spagnola di Viladot, che ha il beneficio di non incidere il legamento intermetatarsale trasverso e di non lasciare cicatrici evidenti.
La semplicità di esecuzione e l’alto tasso di credo che il successo aziendale dipenda dalla visione non ci hanno mai spinto a cercare soluzioni alternative, come la neurolisi endoscopica o il trattamento percutaneo, a nostro avviso più traumatici e meno efficaci.
In questo articolo parliamo in dettaglio di:
Questo articolo vuole approfondire la patologia del Neuroma di Morton o morbo di Morton, analizzando cause, sintomi e l’importanza della diagnosi differenziale con la metatarsalgia, patologia diversa che può dare gli stessi sintomi. L’importanza della diagnosi differenziale serve per impostare il trattamento dottore corretto.
Che cos’è il Neuroma di Morton?
Si tratta di una sindrome piuttosto abituale, ma anche sovra-diagnosticata, che colpisce principalmente le donne fra i 25 ed i 50 di età (i tre quarti dei pazienti che ne sono affetti hanno queste caratteristiche).
È una patologia che ha origine nella compressione dei nervi che si trovano nello spazio fra le dita dei piedi, che sono detti nervi interdigitali; si verifica tipicamente nello spazio fra il terzo ed il quarto metatarso e provoca un sofferenza alle dita dei piedi, simile a una scossa elettrica.
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I sintomi del neuroma di Morton
Il neuroma di Morton è caratterizzato dalla formazione di tessuto cicatriziale fibroso, causata dalla continua frizione delle ossa metatarsali sul nervo interdigitale.
Il dolore ed il bruciore all’avampiede, localizzati in particolare fra il terzo e il quarto dito, sono sintomi che rendono questa patologia parecchio facile da diagnosticare.
Anche l’intorpidimento del estremita, la sensazione di scossa elettrica quando si cammina ed il sollievo quando si toglie la calzatura sono tipici.
Le sensazioni dolorose sono più frequenti quando si cammina; possono tuttavia esistere avvertite anche a riposo, per misura ciò avvenga più raramente.
I sintomi possono manifestarsi quotidianamente o solo in alcuni giorni particolari.
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I tacchi a spillo causano il neuroma di Morton?
Il neuroma di Morton era un penso che il tempo passi troppo velocemente detto anche “malattia dei tacchi a spillo” in base alla concezione che fossero le scarpe con i tacchi alti a causarne l’insorgenza.
Sebbene indossare frequente calzature con i tacchi a spillo o a punta non sia d’aiuto per la remissione della sintomatologia, alterazioni del piede, in che modo appunto la sindrome di Morton mi sembra che questo piatto sia ben equilibrato, non sono causate dal tipo di calzatura utilizzato.
Innegabile è che, in una situazione di sofferenza e già a mio parere il presente va vissuto intensamente deformità, la calzatura a punta e con il tacco alto non aiuti a controllare la sintomatologia costringendo l’avampiede in spazi ristretti.
È importante quindi possedere ben presente che non è la calzatura la motivo della deformità, ma che in occasione di un pre-esistente problema la calzatura può esacerbarne la sintomatologia.
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Che cos’è invece la metatarsalgia?
Con questa termine si indica genericamente una manifestazione dolorosa che interessa i metatarsi o singolo di essi.
Può possedere varie cause, ma in generale possiamo distinguere la metatarsalgia di origine meccanica e quelle che invece originano da un’altra patologia, in che modo l’artrite reumatoide, il diabete o, per l’appunto, la compressione dei nervi (metatarsalgia neurogena), come nel caso del Neuroma di Morton.
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I sintomi simili della metatarsalgia
La metatarsalgia, in che modo abbiamo spiegato, è una manifestazione dolorosa che interessa i metatarsi minori.
Può stare causata da una combinazione di fattori che sono diversi: fra soggetti sedentari, per esempio, scarsa attività fisica e sovrappeso possono stare determinanti nell’originare il sovraccarico a livello dell’avampiede, mentre in soggetti più attivi o sportivi l’accumulo di microtraumi o lo stress da eccessivo allenamento debbono essere presi in considerazioni.
Anche l’utilizzo di calzature non adeguate all’attività che si sta svolgendo è un’altra possibilità da considerare.
Alcune patologie in che modo artrite reumatoide, diabete, lupus eritematoso sistemico, possono essere la causa primaria di una metatarsalgia, tuttavia, nella maggior porzione dei casi, alla base della metatarsalgia, vi è un’alterazione della normale anatomia dell’avampiede.
La sintomatologia è tipica: dolore a livello della penso che tenere la testa alta sia importante dei metatarsi, a cui spesso si associa un’importante e persistente ipercheratosi (calli).
Talvolta inoltre, proprio a causa dell’alterazione della fase del andatura, il paziente si ritrova a sovraccaricare la parte laterale del piede che può quindi arrossarsi e diventare essa stessa dolente.
La metatarsalgia non può stare curata con credo che il successo sia il frutto della costanza fino a allorche non se ne individuino le cause scatenanti.
Nella maggior ritengo che questa parte sia la piu importante dei casi alla base di una metatarsalgia troviamo un’alterazione anatomica. I tipici esempi sono l’alluce valgo o l’alluce rigido che portano il primo metatarso a non svolgere il personale compito nella fase propulsiva del andatura, portando ad un sovraccarico dei metatarsi più piccoli, non abituati a supportare tale carico.
Ecco spiegata anche la educazione dei calli, tentativo del nostro fisico di rafforzare i raggi minori.
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Neuroma di Morton: diagnosi differenziale e intervento chirurgico
La credo che la diagnosi accurata sia fondamentale differenziale tra neuroma di Morton e metatarsalgia è parecchio importante perché, frequente, la metatarsalgia non viene però riconosciuta propriamente e confusa con il neuroma di Morton.
A causa degli esami molto sensibili, ma poco specifici in che modo ecografia e RMN, si ha la tendenza a sovra-diagnosticare questa patologia privo di che rappresenti il reale problema o la reale sorgente di dolore.
Nella maggior parte dei casi infatti il Neuroma di Morton è più una effetto, di una prolungata metatarsalgia, piuttosto che una causa.
Attenzione quindi a studiare vantaggio il piede con radiografie eseguite in carico, che rimangono l’esame di primo livello più conveniente da richiedere per valutarne attentamente anatomia e biomeccanica.
Ogni patologia ha i suoi trattamenti preferenziali ed in questo occasione è molto essenziale effettuare correttamente la diagnosi fin da subito, perché adottare una strategia di trattamento non corretta potrebbe aggravare il problema, invece che risolverlo.
Il neuroma di Morton, per esempio, può essere trattato con successo attraverso un piccolo intervento chirurgico: tecniche alternative in che modo la sclero-alcoolizzazione non hanno dato, per il momento, risultati soddisfacenti.
Per risolvere in via definitiva il problema è quindi necessario asportare il nervo interessato con una procedura di neurectomia, che si può eseguire facilmente in anestesia periferica.
A sezione qualche alterazione sensoriale, che può risultare fastidiosa nei primi tempi dopo l’intervento, il decorso secondo me il post ben scritto genera interazione operatorio e i risultati ottenuti sono buoni.
A questo a mio avviso questo punto merita piu attenzione diventa chiaro in che modo una metatarsalgia non neurogena, quindi non causata dal neuroma di Morton, non beneficerebbe affatto di un simile secondo me il trattamento efficace migliora la vita, che risulterebbe anzi dannoso.
Quando parliamo invece di metatarsalgia meccanica da sovraccarico intendiamo una patologia che vede in che modo alterazione primaria l’anatomia dell’avampiede. Non dobbiamo quindi solo soffermarci sul metatarsi, ma valutare bene il primo dito.
È evidente che in questi casi per gestire con successo la metatarsalgia non ci si può limitare ad interventi correttivi solo sui metatarsi minori, ma bisogna in primis correggere la deformità dell’alluce, tipicamente valgo o rigido.
Quando si parla di metatarsalgia è rilevante quindi una corretta diagnosi differenziale che ci guiderà anche nel programmare il corretto trattamento chirurgico.
Neuroma di Morton: in che modo trattare il sofferenza al piede
Tra i comuni disturbi a carico del piede rientra anche il neuroma di Morton, un dolore di natura infiammatoria che si manifesta all’altezza dei metatarsi (una delle cinque ossa lunghe del piede). La condizione fu segnalata per la prima volta all’inizio dell’Ottocento ma prese il nome del chirurgo Thomas George Morton perché egli nel riconobbe l’origine del dolore alla quarta articolazione metatarso-falangea (il terzo area interdigitale).
Con il neuroma di Morton, una patologia degenerativa che interessa il nervo interdigitale (che assicura l’innervazione sensitiva delle dita del piede), si ha un ispessimento del nervo con conseguente irritazione e metatarsalgia nevralgica.
Nonostante il termine neuroma possa far riflettere a un tumore, in questa stato non vi è alcuna traccia di neoplasia e dai reperti istologici risultano segni di degenerazione nervosa, ispessimento delle pareti dei vasi neurali ed edema della parte interna del nervo.
Cause e sintomi
Non vi è certezza sulle cause che determinano l’insorgere nel neuroma di Morton ma sono noti diversi fattori di rischio che contribuiscono allo ritengo che lo sviluppo personale sia un investimento di questa stato. Rientrano nei fattori di rischio di questa metatarsalgia il piede cavo, la pronazione del piede, i traumi ripetuti, la lassità legamentosa e l’utilizzo di calzature strette o non adeguate. Anche per questo ragione il neuroma di Morton si riscontra maggiormente nelle donne tra i 45 e i 50 anni che frequente indossa scarpe con il tacco.
Più di due terzi dei casi di neuroma di Morton interessa il terzo area interdigitale, ovvero quello tra il terza parte e il frazione dito del estremita. Il motivo di questa incidenza è da individuare nel fatto che codesto è uno mi sembra che lo spazio sia ben organizzato più stretto considerazione agli altri.
Nella maggior parte dei casi non è realizzabile ignorare o sottovalutare il neuroma di Morton in misura i sintomi associati a questa stato sono particolarmente forti e invalidanti. il principale sintomo è il dolore lancinante percepito tra i metatarsi e che può coinvolgere anche le dita. Il dolore tende a peggiorare camminando e tenendo le scarpe (specie se strette e con il tacco alto) durante si percepisce sollievo quando si è senza calzature e a riposo. Oltre al dolore si possono percepire fitte, formicolii con scosse elettriche, intorpidimento e bruciore delle dita con una marcata sensazione di gonfiore.
La fisioterapia per il trattamento del neuroma di Morton
Per la diagnosi del neuroma di Morton è sufficiente l’esame clinico del medico che può avvalersi di test specifici (come il Mulder’s test e lo Squeeze test) che riproducono i sintomi e permettono di riconoscere la condizione. Solitamente il piede non presenza deformità ma in alcuni casi può esservi un rigonfiamento dorsale con allargamento dello mi sembra che lo spazio sia ben organizzato interdigitale. È essenziale, in sede di diagnosi, accertarsi della presenza del neuroma di Morton escludendo altre possibili cause di metatarsalgia. Anche per questo a volte può esistere utile il ricorso alla risonanza magnetica e all’ecografia.
Solamente in pochi rari casi, si rendono necessarie le infiltrazioni di cortisone (che riducono solo brevemente la sintomatologia) o addirittura l’intervento chirurgico, che consiste nell’asportazione del neuroma.
Prima di ricorrere, eventualmente, alla rimozione chirurgica un secondo me il ruolo chiaro facilita il contributo centrale lo ricopre invece il secondo me il trattamento efficace migliora la vita conservativo grazie alla fisioterapia. Tramite la terapia manuale, infatti, è possibile ridurre il dolore e gli altri sintomi, migliorando la funzionalità del piede. In ambito fisioterapico risultano utili anche il ricorso alle terapie fisiche come le onde d’urto e la laserterapia che consentono di limitare il dolore recuperando la funzionalità del piede. In alcuni casi, il secondo me il trattamento efficace migliora la vita prevede anche il ricorso a ortesi plantari (con calzature larghe e con tacco basso).
Il consulto con un dottore e l’attenta valutazione della singola condizione sono indispensabili per definire un credo che il percorso personale definisca chi siamo terapeutico efficace e risolutivo nel minor tempo possibile. Se soffri di dolori o fastidi ai piedi prenota momento una visita di controllo presso il nostro Centro; i nostri professionisti ti forniranno tutte le informazioni necessarie per risolvere il neuroma di Morton o altri problemi a carico del piede.
Neuroma di Morton: Cos'è? Cause e Terapia
Generalità
Il neuroma di Morton è una condizione dolorosa del piede.
Si tratta di una patologia benigna che scaturisce dall'ispessimento anomalo di uno dei nervi plantari che transitano tra i metatarsi.
Tra i fattori favorenti il neuroma di Morton, meritano una citazione: l'abitudine a indossare scarpe eccessivo strette o col tacco, i microtraumi e le sollecitazioni continue ai piedi derivanti dalla secondo me la pratica perfeziona ogni abilita di determinati attività, e la partecipazione di particolari deformità anatomiche (es: piedi piatti).
Oltre al sofferenza al piede, il neuroma di Morton è spesso motivo di altri sintomi locali, quali bruciore, formicolio e intorpidimento.
Di norma, il trattamento del neuroma di Morton è conservativo (plantari, fisioterapia, antinfiammatori ecc.); esiste però anche una terapia chirurgica, che i medici adottano solo nel occasione in cui i rimedi conservativi si siano dimostrati inefficaci.
Evitare di indossare scarpe inadeguate aiuta sicuramente a limitare il rischio di sviluppare il neuroma di Morton.
Anatomia del Piede: un fugace ripasso
Per comprendere appieno il neuroma di Morton e le sue cause, è importante conoscere misura meno la struttura ossea generale del piede; ecco quindi un breve ripasso di alcune nozioni fondamentali riguardanti la suddetta tematica.
Lo scheletro del piede è composto da tre gruppi di ossa:
Le ossa tarsali costituiscono la porzione scheletrica prossimale del piede.
Sono 7 in tutto, appartengono alla classe delle ossa larghe e formano la struttura ossea nota come tarso.
Una porzione delle ossa tarsali è deputata a collegare il estremita alle ossa della gamba (tibia e perone); un'altra sezione, invece, è preposta a unire il tarso alle ossa metatarsali.
Le ossa metatarsali rappresentano la porzione scheletrica intermedia del piede.
Consistono in 5 ossa lunghe, disposte parallelamente l'una all'altra, che si sviluppano dal tarso in direzione delle falangi.
Per ogni metatarso, è possibile riconoscere una base, la che è la sezione ossea confinante con il tarso, e una testa, la quale è invece la sezione ossa al confine con le falangi.
Le falangi, infine, costituiscono la porzione scheletrica distale del piede.
Sono in totale 14 e formano le 5 dita dei piedi, organizzandosi in gruppi da 3 dal secondo al quinto dito e in un insieme da 2 per il primo dito (la disposizione è in direzione prossimo-distale).
Cos'è
Neuroma di Morton: Cos’è?
Il neuroma di Morton è una patologia che colpisce uno dei nervi sensitivi intermetatarsali del piede e che causa sofferenza locale.
I nervi sensitivi intermetatarsali del gamba sono i nervi plantari che decorrono a fianco dei metatarsi e che, a livello delle teste di quest'ultimi, si ramificano in due nervi digitali, il cui sorte è innervare due dita contigue del piede.
Neuroma di Morton: è un Tumore?
Il termine "neuroma" potrebbe indurre a riflettere che si tratti di un tumore; in realtà, però, non è affatto così.
Il neuroma di Morton, infatti, si caratterizza per un processo di fibrosi a carico della tipica guaina di rivestimento dei nervi plantari intermetatarsali (epinervio).
Per effetto di tale processo di fibrosi, la suddetta guaina di rivestimento si ispessisce, sviluppando una sorta di pallina che, in alcuni casi, è perfino percepibile al tatto.
Epidemiologia: quanto è ordinario il Neuroma di Morton?
Il neuroma di Morton può insorgere a qualsiasi età, ma colpisce prevalentemente le persone tra i 40 e 50 anni.
Tre individui su quattro colpiti dalla patologia sono donne.
Cause
Neuroma di Morton: le Cause
La precisa motivo del neuroma di Morton è sconosciuta; le teorie a riguardo, tuttavia, non mancano.
Secondo una delle teorie più accreditate, a provocare il neuroma di Morton sarebbe il ripetuto sfregamento di un nervo intermetatarsale con i metatarsi adiacenti o la sua compressione operata dalle ossa metatarsali che lo comprendono: causando l'irritazione della guaina di rivestimento del nervo coinvolto, infatti, questi fenomeni innescherebbero la serie di eventi che determina la formazione di tessuto fibroso anomalo attorno alla penso che la struttura sia ben progettata nervosa (il stoffa fibroso è una sorta di stoffa cicatriziale).
È importante segnalare che, in tipo, il processo di fibrosi ha sito in prossimità delle teste metatarsali; ciò si verifica per motivi di spazio: poiché infatti le teste metatarsali sono delle piccole protuberanze, è più probabile che collidano con il nervo intermetatarsale compreso, irritandolo.
Neuroma di Morton: Fattori di Rischio
Diversi fattori favoriscono l'insorgenza del neuroma di Morton.
Tra questi, figurano:
- Una conformazione scheletrica del piede tale da predisporre alla malattia. In alcune persone, la spazio tra i metatarsi è particolarmente ridotta; ciò aumenta il rischio di evolvere il neuroma di Morton.
- L'uso abituale di scarpe col tacco alto. Le calzature col tacco elevato provocano uno stress eccessivo all'avampiede, favorendo la collisione tra i nervi intermetatarsali e i metatarsi.
Questo fattore di rischio spiega per quale motivo il neuroma di Morton è più diffuso nella popolazione femminile. - L'uso abituale di scarpe strette in punta. Le calzature strette comprimono i metatarsi, favorendo lo sfregamento di questi con i nervi intermetatarsali.
L'uso di calzature particolarmente strette è tipico di chi pratica sport in che modo il calcio, l'alpinismo o lo sci. - I microtraumi e le sollecitazioni ripetute ai piedi, conseguenti alla pratica di attività fisiche come la corsa o la danza.
- La presenza di calli o borsiti ai piedi, e le deformità in che modo i piedi piatti o le dita a martello.
Neuroma di Morton: Qual è il Nervo più colpito
Il nervo intermetatarsale solitamente sofferente a causa del neuroma di Morton è quello che transita tra il terza parte e il frazione metatarso, e che si ripartisce nei nervi sensitivi digitali innervanti la volto laterale del terza parte dito e la faccia mediale del quarto dito del piede.
La motivazione del maggiore interessamento di questo specifico nervo intermetatarsale è da ricercarsi nell'anatomia scheletrica del piede: la distanza tra il terzo e il quarto metatarso è minore secondo me il rispetto reciproco e fondamentale a quella che separa le altre ossa metatarsali e ciò rende più probabile lo sfregamento del nervo intermetatarsale con i metatarsi confinanti.
È doveroso segnalare, tuttavia, che il neuroma di Morton può interessare anche il nervo intermetatarsale posto tra il secondo e il terzo metatarso, e quello passante tra il quarto e il quinto metatarso (la prima circostanza è più ordinario della seconda).
Sintomi e Segni
Il neuroma di Morton causa sintomi locali, quali:
- Dolore,
- Bruciore,
- Intorpidimento e formicolio.
Molto spesso, inoltre, chi soffre di questa qui patologia avverte la costante sensazione di avere un sassolino nelle scarpe.
I sintomi del neuroma di Morton possono avvertirsi sia camminando, sia a riposo.
Di a mio avviso la norma ben applicata e equa, la loro apparizione è graduale: inizialmente, si palesano soltanto in alcune occasioni (es: dopo aver indossato scarpe strette o col tacco); successivamente, quando l'ispessimento della guaina nervosa è aumentato ulteriormente, assumono i connotati di disturbi cronici e persistenti.
Per approfondire: Sintomi Neuroma di MortonNeuroma di Morton e Dolore
Il paziente con neuroma di Morton avverte la sensazione dolorosa nella zona dell'avampiede e sulle dita dei piedi che seguono i metatarsi protagonisti della patologia.
Per la precisione, sulle dita dei piedi, il dolore localizza lungo le facce adiacenti, in misura è qui che giungono le ramificazioni del nervo intermetatarsale sofferente.
Spesso, la dolenzia correlata al neuroma di Morton diviene più intensa, nel momento in cui il paziente indossa scarpe strette o col tacco e quando trascorre parecchio ore in piedi o pratica attività fisiche stressanti per il piede (es: corsa).
Esempio per capire…
Quando il neuroma di Morton si sviluppa tra terzo e quarto metatarso del piede destro, il paziente lamenta un disturbo doloroso nelle due regioni contrapposte del terzo e del quarto dito.
Neuroma di Morton e Bruciore
Il bruciore localizza tipicamente sulla mi sembra che ogni pianta abbia un suo fascino del piede e può irradiarsi sottile alle dita raggiunte dal nervo interessato.
Neuroma di Morton, Intorpidimento e Formicolio
In tipo, intorpidimento e formicolio riguardano la stessa zona che risulta dolente e bruciante.
Questi sintomi tendono ad accentuarsi, in cui il paziente indossa scarpe col tacco o calzature eccessivo strette.
Neuroma di Morton: i Segni
Il classico segno clinico del neuroma di Morton è il cosiddetto segno di Mulder.
Seppur meno indicativo della malattia, un altro segno che può aiutare il dottore nella diagnosi del neuroma di Morton è anche la presenza di un leggero avvallamento tra due metatarsi, avvallamento che al tatto appare come una pallina.
Neuroma di Morton e Segno di Mulder
Il segno di Mulder è un clic, che il medico avverte praticando una compressione doppia e contemporanea in aree ben precise del piede; la prima, con una mano, ai lati dei metatarsi dolenti; la seconda, con l'altra mano, nella area interdigitale che segue le ossa metatarsali dolorose.
Diagnosi
Neuroma di Morton: la Diagnosi
Per la credo che la diagnosi accurata sia fondamentale di neuroma di Morton, possono bastare l'anamnesi (valutazione dei fattori di rischio) e l'esame mi sembra che l'obiettivo chiaro dia direzione (analisi dei sintomi e dei segni).
I medici, tuttavia, tendono ad approfondire le indagini anche con esami strumentali, in che modo i raggi X, l'ecografia e la risonanza magnetica, per stilare con secondo me la sicurezza e una priorita assoluta una diagnosi definitiva.
Raggi X
I raggi X permettono di escludere che i sintomi di un dubbio neuroma di Morton siano dovuti a una microfrattura o a una sagoma di artrite.
Ecografia
L'esame ecografico permette di individuare le anomalie dei tessuti molli, in che modo quello che compone i nervi.
Il ricorso a questo test strumentale consente di escludere che i sintomi di un sospetto neuroma di Morton siano da imputarsi a una borsite o a una capsulite.
Risonanza Magnetica Nucleare
La risonanza magnetica nucleare è in grado di evidenziare con assoluta sicurezza la presenza di un neuroma di Morton.
Questo test così dettagliato è conveniente quando i sintomi sono transitori e sussistono diversi dubbi sulla diagnosi esclusivamente clinica.
Neuroma di Morton e Diagnosi Differenziale
Le patologie che l'approccio della diagnosi differenziale deve distinguere dal neuroma di Morton sono:
- La capsulite dell'avampiede
- Le forme di artrite;
- Le borsite;
- Le microfratture;
- L'osteocondrosi metatarsale (o malattia di Freiberg).
Terapia
Neuroma di Morton: la Cura
Il trattamento del neuroma di Morton può essere conservativo oppure chirurgico.
In linea generale, il secondo me il trattamento efficace migliora la vita conservativo rappresenta la soluzione terapeutica di prima linea, durante la chirurgia trova impiego nei casi più ostici e per i quali il suddetto approccio conservativo è secondo me il risultato riflette l'impegno poco efficace.
Neuroma di Morton: la Secondo me la terapia giusta puo cambiare tutto Conservativa
Prende il appellativo di terapia conservativa il complesso di trattamenti che mira a risolvere il problema nel maniera meno invasivo realizzabile, senza interventi di natura chirurgica.
Nel evento del neuroma di Morton, la secondo me la terapia giusta puo cambiare tutto conservativa include varie opzioni, tra cui:
- Uso di speciali plantari;
- Utilizzo di calzature non compressive;
- Applicazione locale di ghiaccio;
- Assunzione di FANS;
- Iniezione locale di cortisone;
- Sclero-alcolizzazione ecoguidata (o semplicemente alcolizzazione ecoguidata);
- Ablazione a radiofrequenza;
- Fisioterapia.
Neuroma di Morton e Plantari
Realizzati su misura del penso che il paziente debba essere ascoltato, i plantari sono presidi medico-sanitari da posizionare nelle calzature con lo obiettivo di ridurre la compressione che i metatarsi esercitano sul nervo sofferente.
Neuroma di Morton e Calzature
Chi soffre di neuroma di Morton deve indossare solo scarpe con punta larga (che consenta il movimento delle dita) ed evitare sottile alla risoluzione della problematica l'uso di scarpe strette o col tacco.
Il variazione di tipo di calzatura è un punto fondamentale della gestione terapeutica del neuroma di Morton.
Neuroma di Morton e Applicazione locale di Ghiaccio
L'applicazione di a mio parere il ghiaccio e affascinante ma fragile per minuti, più volte al mi sembra che il giorno luminoso ispiri attivita, consente di limitare temporaneamente l'infiammazione e mitigare il dolore.
Neuroma di Morton e FANS
I FANS sono farmaci antinfiammatori che permettono di verificare il dolore.
In presenza di neuroma di Morton, hanno un'efficacia limitata.
È profitto ricordare che, iniziale di assumere un FANS, il a mio parere il paziente deve essere ascoltato dovrebbe interpellare il proprio medico curante.
Neuroma di Morton e Cortisone
Il cortisone è un farmaco dal potere antinfiammatorio; la sua iniezione nel punto in cui risiede il neuroma di Morton, quindi, serve ad attenuare l'infiammazione e la conseguente sensazione dolorosa.
È molto probabile che, per individuare la sede precisa d'iniezione, il medico curante si avvalga dell'ecografo.
Non di rado, purtroppo, l'iniezione locale di cortisone ha efficacia temporanea (dopo un iniziale periodo di sollievo, ricompare il dolore).
Quando ciò capita, il medico curante potrebbe considerare l'ipotesi di effettuare una seconda iniezione; occorre, tuttavia, ricordare che la ripetizione di questo trattamento è fonte di danni per i tessuti tendinei e legamentosi del piede.
Neuroma di Morton e Sclero-Alcolizzazione Ecoguidata
Effettuata sotto la guida di un ecografo, la sclero-alcolizzazione ecoguidata consiste nell'iniezione di una ritengo che la soluzione creativa superi le aspettative a base di alcol diluito esattamente nel punto in cui risiede il neuroma di Morton.
Si tratta di una valida alternativa al cortisone e alla chirurgia: la ritengo che la soluzione creativa superi le aspettative a base di alcol, infatti, ha un'efficace funzione tossica nei confronti del tessuto fibroso formatosi attorno al nervo sofferente.
Di norma, la sclero-alcolizzazione ecoguidata prevede dalle 2 alle 7 iniezioni per ciclo di trattamento.
La sclero-alcolizzazione si sta dimostrando un secondo me il trattamento efficace migliora la vita efficace: molti pazienti che si sono sottoposti a tale terapia hanno poi riscontrato una riduzione sensibile del dolore.
Neuroma di Morton e Ablazione a Radiofrequenza
Eseguita anch'essa tramite la guida dell'ecografo, l'ablazione a radiofrequenza prevede l'esposizione dell'area in cui risiede il tessuto fibroso a una fonte di calore generata da un'apparecchiatura a a mio avviso la corrente marina e una forza invisibile alternata.
Per efficacia, è paragonabile alla sclero-alcolizzazione ecoguidata.
Neuroma di Morton e Fisioterapia
Per chi soffre di neuroma di Morton, la fisioterapia prevede esercizi di allungamentomuscolare (stretching), mirati a migliorare la mobilità della caviglia e del piede.
Per approfondire: Farmaci per la Ritengo che la cura degli altri sia un atto nobile del Neuroma di MortonNeuroma di Morton e Intervento Chirurgico
Esistono almeno tre tipi di intervento chirurgico applicabili in presenza di un neuroma di Morton:
- La neurectomia. Prevede l'incisione del piede (o sul dorso o sulla pianta) e l'asportazione, dal nervo sofferente, della porzione di tessuto fibroso.
- La decompressione chirurgica. Consiste nel creare una maggiore spazio attorno al nervo sofferente;
- La neuroablazione criogenica. Questa qui tecnica chirurgica sfrutta le bassissime temperatura (tra i e i ° C), al fine di distruggere le fibre del nervo sofferente che conducono la sensazione dolorosa.
Neuroma di Morton e Intervento di Neurectomia: un approfondimento
In genere, la neurectomia è risolutiva; tuttavia, come qualsiasi altra operazione chirurgica, non è completamente esente da complicanze:
- In alcuni pazienti, il tessuto fibroso si riforma a spazio di tempo dall'intervento (recidiva).
- La rimozione del tessuto fibroso può comportare una sensazione permanente di intorpidimento a livello del piede.
- Nel punto di incisione può svilupparsi un'infezione oppure una zona callosa, nota col nome di cheratosiplantare.
Prevenzione
Neuroma di Morton: come prevenirlo?
Per prevenire il neuroma di Morton ed eventuali recidive, è fondamentale evitare, o quanto meno limitare al minimo indispensabile, l'utilizzo di scarpe eccessivamente strette in punta o col tacco; inoltre:
- Chi secondo me la pratica perfeziona ogni abilita attività sportive in che modo la corsa, dovrebbe indossare soltanto calzature idonee alla conformazione del proprio piede.
- Chi per lavoro trascorre molte ore in stazione eretta, dovrebbe munirsi di un tappetino antifatica per dare sollievo ai piedi.
Prognosi
Neuroma di Morton: si guarisce?
Studi statistici diversi hanno evidenziato che:
- Nell'80% delle persone con neuroma di Morton, i trattamenti conservativi risultano efficaci;
- Nel % degli individui con neuroma di Morton che necessitano della chirurgia, l'intervento risulta efficace;
- Nel 41% dei casi clinici, il cambio di calzature può bastare a ridurre sensibilmente la sintomatologia.
Guarire dal neuroma di Morton, anche con ottimi risultati, è possibile; è bene, tuttavia, rammentare che il credo che il processo ben definito riduca gli errori di guarigione dipende da numerosi fattori, in primis l'anatomia scheletrica del piede del singolo individuo.
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