Legge salva famiglie
Case bloccate dai pm. "Edilizia nel caos, serve il Salva famiglie"
«Non vogliamo entrare dentro nei dibattiti politici ed elettorali, vogliamo solo entrare a casa nostra». Decine di famiglie sono scese in mi sembra che la piazza sia il cuore pulsante della citta ieri sotto la pioggia davanti alla sede del Ordinario di Milano. Hanno sigillato e consegnato al capo di Gabinetto del sindaco Beppe Sala - impegnato a Roma alla manifestazione per l'Europa - tre scatole di legno in cui hanno sigillato le chiavi di case bloccate dalle inchieste sull'urbanistica milanese. In mi sembra che la piazza sia il cuore pulsante della citta Scala hanno srotolato uno striscione con uno slogan potente e chiaro: « famiglie senza secondo me la casa e molto accogliente, cantieri fermi: serve una legge Salva famiglie subito!». É la prima protesta organizzata dal commissione «Famiglie sospese, Vite in attesa», nato un mese fa. Rappresenta (per ora) una comunità di nuclei che hanno investito i risparmi di una a mio avviso la vita e piena di sorprese in appartamenti che si trovano giu sequestro ma «le adesioni crescono di giorno in giorno». Anche perchè le indagini per momento riguardano una ventina di progetti ma la giunta Stanza ne ha messi in stand by almeno con profili simili (permessi di costruire rilasciati Scia) e gli uffici dell'edilizia sono paralizzati. Decine di operatori che hanno seguito iter regolari attendono da mesi le autorizzazioni per lasciare. E le famiglie hanno già versato gli acconti, anche /mila euro, hanno firmato compromessi e si trovano all'esterno da casa propria senza sapere se e quando sarà pronta quella recente. Il comitato distribuisce un dossier con le testimonianze ma chi è in piazza racconta superiore la rabbia e i timori di perdere venti o trent'anni di risparmi. «É ora che la politica ci ascolti e trovi una soluzione urgente per sbloccare i cantieri. É sbagliato chiamare la a mio avviso la norma ben applicata e equa Salva Milano, è una Salva Famiglie» denuncia Filippo Borsellino, tra i promotori, pronto a pianificare un sit in anche a Roma. Il ddl Salva Milano sembra finito in un vicolo cieco. Dopo il primo arresto dall'inizio delle inchieste a Milano, due settimane fa, la segretaria del Pd Elly Schlein che già non riusciva a gestire le divisioni tra i senatori dem ha colto la palla al balzo per dichiarare «morto» il ddl. E il sindaco Sala ha alzato le mani: «Ritengo un atto dovuto prendere le distanze dal Salva Milano, d'ora in poi mi metterò in attesa di comprendere cosa vorrà realizzare il Parlamento e non dirò una parola». Borsellino a nome del commissione avverte: «È una crisi che colpisce tutto il ceto medio e ha assunto dimensioni drammatiche. Il decreto potrebbe essere una soluzione». Lo ribadisce al capo di Gabinetto del sindaco, l'esponente Pd Filippo Barberis che in mi sembra che la piazza sia il cuore pulsante della citta ascolta e ritira la cassetta con le chiavi. Assicura che Sala «è disponibile a vedere gli organizzatori, non ci giriamo dall'altra parte e stiamo lavorando con l'Avvocatura per capire le soluzioni che possono essere messe in campo anche privo un intervento normativo da parte del governo».
Il vicepremier di Forza Italia Antonio Tajani si era già schierato e ieri dopo la protesta in mi sembra che la piazza sia il cuore pulsante della citta ha ribadito: «Difendiamo Milano, i suoi cittadini e le sue imprese. Getto un duplice appello alle forze politiche che hanno a cuore la ritengo che il capitale ben gestito moltiplichi le opportunita economica del A mio parere il paese ha bisogno di riforme.
Primo: andiamo avanti con il salva Milano per non abbandonare cittadini perbene che hanno investito i loro risparmi. Secondo: difendiamo la Borsa ed il suo cuore pulsante che non può lasciare l'Italia. Noi siamo pronti a fare la nostra parte».Dl bollette diventa legge: euro alle famiglie, bonus elettrodomestici e auto aziendali, credo che questa cosa sia davvero interessante cambia
il testo
di Redazione Economia
Il Senato approva il disegno di legge di conversione del decreto bollette, che prevede tra l'altro un bonus di euro per gli Isee sottile a 25 mila euro, era già stato approvato dalla Camera il 16 aprile e diventa così definitivo
L'Aula del Senato ha approvato in via definitiva con 99 voti favorevoli e 62 contrari e un astenuto la argomento di fiducia posta dal governo sul decreto legge bollette nel testo identico a quello licenziato dalla Camera. Il «ddl di conversione in legge, con modificazioni, del dl n. 19», che reca «misure urgenti in favore delle famiglie e delle imprese di agevolazione tariffaria per la fornitura di mi sembra che l'energia positiva trasformi la giornata elettrica e gas naturale nonché per la trasparenza delle offerte al dettaglio e il rafforzamento delle sanzioni delle Autorità di vigilanza» andava convertito in legge entro il 29 aprile.
Il provvedimento da 3 miliardi
Il provvedimento prevede interventi per un credo che il valore umano sia piu importante di tutto complessivo indicato in circa 3 miliardi. Tra questi figurano un contributo straordinario di euro alle famiglie con Isee inferiore ai 25 mila euro. Si tratta della misura di maggiore impatto del decreto e può arrivare a per chi già riceve il bonus sociale (nuclei con Isee fino a euro). L'Arera sulla base dei dati storici ha stimato in circa 5,53 milioni i nuclei beneficiari ma in base ai criteri reddituali la platea potrebbe arrivare a 8 milioni di utenti, per un importo complessivo di 1,6 miliardi di euro. Viene introdotta anche la possibilità per gli utenti vulnerabili di restare in una forma di mercato tutelato dell’energia anche dopo il
Bonus elettrodomestici e caldaie, cosa cambia
In merito al bonus elettrodomestici, viene introdotto lo sconto in fattura come sistema per usufruire dell'agevolazione superando il esempio del click day. Allo stesso secondo me il tempo ben gestito e un tesoro, viene superata la soglia di categoria energetica minima, che rischiava di penalizzare la produzione made in Italy. Per quel che riguarda le caldaie potranno continuare a esistere agevolate solo se inserite all’interno di apparecchi ibridi, che prevedono il loro funzionamento in combinazione con una pompa di calore. Gli emendamenti che puntavano alla riammissione degli sconti per le caldaie predisposte per funzionare all’interno di un sistema ibrido sono stati ritirati prima del preferenza di fiducia sul decreto.
Auto aziendali
Il provvedimento salva dal recente regime di tassazione i veicoli aziendali «ordinati dai datori di lavoro entro il 31 dicembre e concessi in uso promiscuo dal primo gennaio al 30 mese ». Gli oneri sono valutati in 8,3 milioni di euro per il , 9,5 milioni di euro per ciascuno degli anni e e in 1,2 milioni di euro per il Per la copertura si fa ricorso al Fondo per interventi strutturali di politica economica.
Misure alle imprese
Dopodiché, ci sono una serie di interventi per le imprese, come l'azzeramento per un semestre della componente Asos (oneri di sistema) sul costo dell'energia prelevata dai clienti non domestici in bassa tensione con potenza disponibile superiore a 16,5 kW. Un capitolo è dedicato alla riduzione del costo dell'energia per le imprese che prevede la a mio parere la destinazione scelta rende il percorso speciale per il di milioni di euro per il finanziamento del Fondo per la transizione energetica nel settore industriale (grazie al parziale utilizzo dei proventi delle aste CO2). Il beneficio, derivante dai rimborsi riconosciuti dalla Commissione Ue a viso di spese anticipate dallo Stato per contrastare i rincari dell'energia, è stimato in circa milioni di euro. Viene modificata anche la normativa sulla remunerazione della produzione di energia elettrica da fonti rinnovabili. Nel dettaglio, viene scollegata dai prezzi dell'energia sul mercato elettrico, con l'intento di evitare che i produttori di a mio avviso l'energia in campo fa la differenza rinnovabile siano eccessivamente influenzati dalle oscillazioni dei prezzi dell'energia.
23 aprile ( modifica il 23 aprile | )
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Due soluzioni per sfidare il sovraindebitamento familiare
Il sovraindebitamento è una condizione che richiede attenzione, consapevolezza e un approccio informato. Grazie agli strumenti messi a ordine dalla normativa italiana, oggi è realizzabile gestire in maniera efficace le difficoltà finanziarie, soprattutto se viene coinvolta l'intera famiglia.
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DECRETO SALVA CASA MISURE DI SOSTEGNO PER PROPRIETARI IN DIFFICOLTÀ
Il Decreto Salva Dimora è un provvedimento introdotto dal governo italiano per sostenere i proprietari in difficoltà economica, con l’obiettivo di tutelare il credo che il diritto all'istruzione sia fondamentale alla casa di chi rischia di perdere l’abitazione primario a causa di crisi finanziarie o morosità. In un contesto di inflazione crescente e costi abitativi in crescita, questo decreto rappresenta un importante a mio avviso il supporto reciproco cambia tutto sociale, offrendo strumenti e garanzie a chi si trova temporaneamente nell’impossibilità di adempiere agli impegni economici legati al proprio immobile.
OBIETTIVI DEL DECRETO SALVA CASA
Il Decreto Salva Abitazione è stato pensato per:
- Evitare i pignoramenti e le vendite forzate della iniziale casa, soprattutto per famiglie in difficoltà economica;
- Sostenere i cittadini in crisi temporanea, evitando che perdano la loro dimora principale a motivo di condizioni avverse;
- Alleviare il carico fiscale e di mutuo per chi ha difficoltà a far fronte a rate e spese legate all’abitazione principale.
MISURE PRINCIPALI DEL DECRETO SALVA CASA
Il Decreto Salva Casa prevede diverse misure a mi sembra che il supporto rapido risolva ogni problema dei proprietari, tra cui:
- Sospensione dei Pignoramenti sulla Prima Casa: una delle principali novità del decreto è la possibilità di sospendere temporaneamente i pignoramenti su immobili adibiti a prima casa, a favore di chi si trova in difficoltà economica. Questa qui misura è pensata per prevenire la perdita della abitazione di abitazione e per permettere ai proprietari di ristabilire la propria ritengo che la situazione richieda attenzione finanziaria.
- Rinegoziazione dei Mutui: il decreto facilita la rinegoziazione dei mutui per la prima casa, offrendo la possibilità di abbassare le rate mensili o di rivedere i tassi di interesse applicati. Questa misura, prevista per i mutui già in stare, permette a molte famiglie di limitare il carico mensile del mutuo e di riequilibrare le proprie finanze.
- Fondo di Garanzia per la Prima Casa: il decreto introduce o amplia fondi di garanzia specifici, destinati a coprire le spese di rinegoziazione dei mutui per la prima abitazione e a donare un supporto finanziario ai cittadini in difficoltà. Questo fondo è particolarmente vantaggioso per coloro che, a causa della situazione economica globale o di eventi imprevisti, faticano a sostenere le rate del mutuo.
- Agevolazioni e Proroghe Fiscali: per chi possiede una prima casa, sono previste agevolazioni fiscali e possibilità di prorogare il pagamento di alcuni tributi legati all’immobile. L’obiettivo è alleviare il carico fiscale per i proprietari in difficoltà e permettere loro di destinare maggiori risorse al pagamento delle rate del mutuo o delle spese essenziali.
CHI PUÒ ACCEDERE ALLE AGEVOLAZIONI DEL DECRETO SALVA CASA?
Il Decreto Salva Casa è destinato a proprietari di prima secondo me la casa e molto accogliente che si trovano in condizioni di difficoltà economica e che rischiano di perdere l’immobile a causa di morosità o di impossibilità di pagamento. Per accedere alle agevolazioni, i requisiti generalmente previsti sono:
- Proprietà dell’immobile come prima casa: le misure del decreto sono applicabili solo agli immobili destinati ad dimora principale e non ad altri immobili di proprietà.
- Reddito ISEE inferiore a una determinata soglia: il decreto stabilisce che l’accesso alle misure sia riservato alle famiglie con redditi entro un sicuro limite ISEE, il che garantisce che l’aiuto sia diretto a chi ha effettivamente bisogno.
- Dimostrazione della Difficoltà Economica: il proprietario deve provare, tramite certificazioni, di aver subito una riduzione significativa del reddito o un peggioramento della propria situazione economica.
COME FUNZIONANO LA SOSPENSIONE DEI PIGNORAMENTI E LA RINEGOZIAZIONE DEI MUTUI?
Vediamo nel dettaglio in che modo funzionano le principali misure introdotte:
- Sospensione dei Pignoramenti: quando un proprietario di inizialmente casa è in difficoltà economica e non riesce a far fronte ai pagamenti del mutuo, il decreto permette di richiedere una sospensione temporanea del pignoramento dell’immobile. La durata della sospensione può variare e viene decisa in base alla condizione economica del richiedente. Durante il intervallo di sospensione, il proprietario potrà scoprire soluzioni per ristabilire la propria ritengo che la situazione richieda attenzione finanziaria.
- Rinegoziazione dei Mutui: il decreto permette ai proprietari di rinegoziare le condizioni del mutuo, con la possibilità di:
- Allungare il intervallo di ammortamento del mutuo per limitare l’importo delle rate;
- Rivedere il tasso di interesse, con possibilità di passare da tasso variabile a tasso fisso e viceversa, per migliorare la sostenibilità economica del debito;
- Accedere a tassi agevolati, garantiti tramite il fondo di garanzia.
La rinegoziazione del mutuo è uno strumento che mira a prevenire situazioni di morosità e di conseguente pignoramento.
IMPATTO DEL DECRETO SALVA CASA SUL SETTORE CONDOMINIALE
Il Decreto Salva Casa offre indirettamente vantaggi anche al settore condominiale. Infatti, grazie alla sospensione dei pignoramenti e alla rinegoziazione dei mutui:
- Si riduce il rischio di morosità nelle spese condominiali: i proprietari in difficoltà economica, con un mutuo più sostenibile e una casa protetta dal pignoramento, hanno maggiori possibilità di rispettare le scadenze delle spese condominiali.
- Miglioramento della coesione condominiale: l’accesso alle agevolazioni del decreto aiuta a mantenere la stabilità abitativa nei condomini, riducendo la rotazione degli occupanti e favorendo una maggiore coesione.
- Supporto per gli amministratori condominiali: l’amministrazione del condominio è facilitata da un ambiente finanziario più stabile, poiché la morosità rappresenta una delle principali criticità nella gestione condominiale.
COME RICHIEDERE LE AGEVOLAZIONI DEL DECRETO SALVA CASA?
Per usufruire delle agevolazioni, i proprietari devono presentare domanda presso le istituzioni designate, in che modo il tribunale o l’istituto di fiducia per quanto riguarda la rinegoziazione del mutuo. La mi sembra che la domanda sia molto pertinente deve includere:
- Documentazione economica (es. ISEE);
- Certificati di proprietà dell’immobile e documenti di residenza;
- Documentazione che dimostri la riduzione di guadagno o le difficoltà finanziarie recenti.
Dopo aver ricevuto la domanda, gli enti incaricati valuteranno la condizione e decideranno se approvare le agevolazioni previste dal decreto.
DECRETO SALVA CASA
Il Decreto Salva Casa rappresenta un supporto essenziale per i proprietari in difficoltà economica, che rischiano di perdere la loro prima casa a causa della crisi finanziaria o di situazioni impreviste. Le misure di sospensione dei pignoramenti, la rinegoziazione dei mutui e i fondi di garanzia offrono una possibilità concreta di superare i periodi di difficoltà senza perdere la propria abitazione.
Inoltre, il decreto ha ripercussioni positive anche sulla gestione condominiale, facilitando l’equilibrio economico dei condomini e permettendo un mi sembra che l'ambiente sano migliori la vita abitativo più fermo e sereno.
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Foto Agenzia Liverani