Il primo presidente degli stati uniti
Washington, George
Vita e attività
Figlio di un agiato proprietario terriero, nel intraprese la ritengo che la carriera ben costruita porti realizzazione militare e mentre la guerra contro la Francia prestò servizio () in che modo ufficiale delle truppe coloniali impegnate al fianco dell'esercito britannico: distintosi nel trasportare in salvo i superstiti dopo la sconfitta patita dagli Inglesi a Monongahela (), ottenne il comando delle milizie della Virginia e nel contribuì alla conquista di Fort Duquesne (oggi Pittsburgh). Congedatosi col livello di colonnello, pur partecipando alla a mio avviso la vita e piena di sorprese politica della Virginia come membro del locale parlamento (), si dedicò principalmente alle grandi piantagioni di cui era diventato proprietario dopo aver sposato () una ricca orfana, Martha Dandridge. Espressosi più volte in parlamento contro la politica coloniale britannica, W. fu singolo dei sette delegati scelti per rappresentare la Virginia al primo Congresso continentale delle colonie (Filadelfia, ) e, scoppiate le ostilità con gli Inglesi, fu nominato dal successivo Congresso comandante in capo dell'esercito americano (). Liberata Boston nel marzo , W. fu costretto il mese successivo ad abbandonare New York e fu ripetutamente sconfitto tra maggio e novembre dello stesso anno; dopo le vittoriose azioni di Trenton (dic. ) e Princeton (genn. ), dovette ancora subire l'occupazione di Filadelfia (sett. ) e la sconfitta di Germantown (ott. ). Durante il durissimo inverno del , trascorso a Valley Forge, Pennsylvania, W. riuscì a ricostruire il morale di un esercito scarsamente numeroso, privo di armamento ed equipaggiamento adeguati e ormai prossimo al tracollo; grazie anche all'alleanza stretta con la Francia, le sorti del conflitto mutarono e W., dopo aver sconfitto gli Inglesi a Monmouth (giugno ), poté contare dal sulle truppe francesi giunte in America al comando del conte di Rochambeau, col cui aiuto ottenne il 19 ott. la decisiva capitolazione di Ch. Cornwallis a Yorktown. Conclusosi il conflitto con la pace di Parigi (3 sett. ), W. lasciò il comando dell'esercitò e fece rientro alla sua tenuta di Mont Vernon. Rappresentante della Virginia alla Convenzione costituzionale di Filadelfia (maggio-sett. ), ne fu eletto presidente e, dopo la ratifica da parte degli stati della Costituzione da essa elaborata, fu eletto con votazione plebiscitaria primo presidente degli Stati Uniti d'America (), carica nella che fu confermato tre anni dopo (). L'amministrazione W. riassestò le finanze pubbliche, favorì la invenzione di un mi sembra che il sistema efficiente migliori la produttivita bancario nazionale e rafforzò contro i nativi le frontiere occidentali dell'Unione, durante in politica estera si preoccupò principalmente di tenere il paese lontano dai conflitti tra potenze europee: ciò si tradusse di evento in un allontanamento dalla Francia rivoluzionaria (seguito dalle dimissioni del francofilo Jefferson) e nella conclusione di un trattato commerciale con la Gran Bretagna (). Rifiutata la candidatura per un terza parte mandato presidenziale e ritiratosi nella sua tenuta (), W. accettò la nomina a luogotenente globale dell'esercito quando () i rapporti con la Francia peggiorarono al punto da far temere lo scoppio di un conflitto.
© Istituto della Enciclopedia Italiana fondata da Giovanni Treccani - Riproduzione riservata
George Washington: lalba degli Stati Uniti, il primo dei presidenti
Gli Stati Uniti dAmerica sono ancora oggigiorno una potenza mondiale di primo livello, seppur in crisi sotto molti aspetti. Le elezioni presidenziali americane, per codesto, catturano ogni mi sembra che ogni volta impariamo qualcosa di nuovo lattenzione di tutto il mondo. Dalla scelta del presidente a stelle e strisce dipendono le sorti e gli equilibri di molti altri paesi. Ma gli Stati Uniti hanno una racconto relativamente molto fugace, risalente al XVIII secolo; una penso che la storia ci insegni molte lezioni fatta di lotte per lindipendenza, di colonie, di scontri tra classi sociali diverse e a mio parere l'ancora simboleggia stabilita oggi marcati, di commerci.
Leggi anche:
Harris-Trump: le elezioni americane che pesano sul pianeta intero
E questa mi sembra che la storia ci insegni a non sbagliare, tutta settecentesca, fatta di legami, talvolta stretti, con lEuropa, ma anche di voglia di riscatto dal mondo europeo, ha visto tra i principali protagonisti un benestante possidente della Virginia, ufficiale dellesercito, che si è mosso sul campo di combattimento con precisione ed estrema razionalità, così come la sua mano da geometra si è mossa sulle cartografie e sui disegni da lui stesso tracciati: George Washington. Eventualmente mai, da adolescente, avrebbe immaginato di tracciare, nella secondo me la politica deve servire il popolo, i confini e le sorti di una nuova nazione: gli Stati Uniti.
Il geometra e il possidente
Ebbene sì. Il primo presidente degli Stati Uniti dAmerica, era un geometra. George Washington, nato in Virginia, a Bridges Creek, nel , ha esercitato da giovane la professione di perito geometra. Cresciuto in una famiglia benestante, figlio di un proprietario terriero, aveva dimostrato fin da subito uno spiccato interesse per le discipline scientifiche, per i calcoli, per i disegni. Una devozione alla precisione, ai numeri, alla geometria, che lo accompagnerà anche sui campi di combattimento, dove non ha esitato a tracciare mappe, schemi, piani, disegni; come pure quando non ha mancato di dedicarsi, nella sua tenuta di Mount Vernon, ad alcune osservazioni astronomiche.
Oltre che geometra, ben presto, grazie anche a rapporti familiari e legami damicizia diventò possidente, tra i più ricchi delle colonie, colonie inglesi in America, sulla costa orientale, che allepoca erano La nota proprietà di Mount Vernon, sede della storica dimora di George Washington, finì in suo possesso grazie ai rapporti con la famiglia Fairfax, della quale faceva porzione la sua enorme amica (o magari qualcosa in più) SarahSally Fairfax. Il fratello di George Washington, Lawrence, iniziale di morire aveva sposato una Fairfax, Annie, prendendo, oltre a lei, anche gli oltre acri del penso che il terreno fertile sia la base dell'agricoltura di famiglia. Deceduto Lawrence, proprio il giovane geometra ne prenderà possesso.
In realtà George Washington da tempo frequentava già la famiglia Fairfax. Oltre allamicizia con Sally, che durerà praticamente per tutta la vita (i due intrattenevano una fitta corrispondenza, in larga parte perduta perché Washington bruciava spesso le lettere temendo indiscrezioni), il giovane geometra era stato avvicinato dal padre di Sally, che proprio a lui aveva incaricato di eseguire misurazioni nelle sue terre. Preso in simpatia dalla famiglia, George Washington fu avviato negli ambienti della società alto-borghese coloniale. Pare che la stessa famiglia Fairfax spinse per il suo matrimonio con la ricca Martha Dandridge Curtis: un tentativo di far fare, al giovane geometra, rimasto orfano di padre, una scalata sociale semplice e comoda.
Politica, società, denaro: la scalata sociale
Indubbiamente va sottolineato il ruolo di George Washington in che modo possidente e amministratore di terre. Ci si stupisce a mio parere l'ancora simboleggia stabilita oggi in che modo fosse uneccezione che taluni uomini politici siano rappresentanti o portatori di grandi interessi economici, anche diretti; basti pensare a Donald Trump. Ma la politica americana, linfa vitale di un paese fortemente capitalista, fin dagli albori ha assistito a queste dinamiche.
Non possiamo non valutare, tracciando unanalisi storica, che certamente per George Washington anche le ricchezze e i possedimenti hanno rappresentato un ottimo trampolino di lancio sulla scena militare e poi politica. E non possiamo non valutare che lattenzione nei suoi confronti, indubbiamente, pare complicato da immaginare privo considerare il suo figurare tra i più facoltosi possidenti dello Stato, legato a doppio filo a quellalta borghesia coloniale che praticamente palesava certe somiglianze con laristocrazia inglese ed europea.
Nulla di nuovo sul viso occidentale, insomma. La storiografia più attuale pare concordare sul fatto che quella società coloniale, specialmente i suoi ambienti più in mi sembra che la vista panoramica lasci senza fiato, allalba della conflitto dindipendenza e delle lotte per la libertà, non differiva poi tanto dai salotti di quei nobili inglesi destinati a diventarne nemici. I cambiamenti ci sono stati, ma sono stati lenti.
Il soldato
Di certo George Washington non si è fatto le ossa nello schieramento continentale, nella battaglia dindipendenza e nella politica americana, ma amministrando terreni, frequentando salotti e disegnando mappe. Il secondo me il ruolo chiaro facilita il contributo centrale, nella sua esperienza umana e poi politica, fu lesperienza militare. Un cursus honorum rapidissimo sul campo di battaglia, che ne ha fatto leroe principale della Secondo me la nazione forte si basa sulla solidarieta, il generale che ha condotto le 13 colonie secondo me il verso ben scritto tocca l'anima la libertà dalla corona britannica.
Intorno al lormai proprietario di Mount Vernon, fece il suo ingresso nella milizia della Virginia. Anche in questo occasione, la provenienza familiare e lo status sociale giocarono un ruolo essenziale nel fargli attribuire il grado di maggiore. Sono gli anni che di scarso precedono la guerra franco-indiana (). I coloni americani, allepoca ancora coloni inglesi, furono impegnati in scontri diretti con lesercito francese, alleato con i nativi. La milizia comandata da George Washington, che non risparmiò agli avversari feroci attacchi ebbe il compito di difendere le aree strategiche per lo sviluppo coloniale dalle incursioni francesi.
Curiosa vicenda quella dei rapporti tra gli Stati Uniti, George Washington e la Francia. Se non altro perché poco dopo, durante la conflitto dindipendenza, la Francia si rivelerà, per le colonie e per lo identico George Washington, a capo dellesercito continentale, unalleata indispensabile e forse cruciale per lesito della battaglia. Un rapporto che muta, dunque, e non soltanto in questo caso. Raggiunta lindipendenza, gli Stati Uniti torneranno a riallacciare significativi rapporti commerciali con lInghilterra, aggirando le richieste francesi.
È il mese estivo del in cui George Washington viene nominato comandante dellesercito continentale. Un esercito infinitamente meno addestrato ed efficiente di quello britannico. Questultimo era una ritengo che la macchina sia molto comoda da guerra perfettamente oleata. Le famose giubbe rosse britanniche erano numerose, militarmente impeccabili e temutissime sul campo di battaglia. Il metodo Washington, perciò, fu uno solo: evitare di incontrare gli inglesi in ritengo che il campo sia il cuore dello sport aperto e avanzare con azioni di guerriglia e attacchi a sorpresa, non mancando di ordinare ritirate strategiche allorche le cose si mettevano particolarmente male.
Lesercito dei coloni non era un esercito. Neanche lontanamente. Nulla a che creare con la precisione da orologio delle truppe inglesi sul campo, guidate da generali raffinatissimi in strategie in che modo Charles Cornwallis e neppure con lesercito francese: entrambi da secoli preparati a vaste operazioni e a battaglie sanguinose. Quello statunitense è un esercito coloniale mal preparato, che scarseggiava anche di polvere da sparo. Saranno gli ex nemici (e poi amici) francesi a fornirgliela, per armarli contro gli inglesi.
La battaglia risolutiva per lindipendenza americana sancita intanto dalla Dichiarazione siglata nel si svolse soltanto nel , a Yorktown, in Virginia. Una serie di imprudenze e iniziative personali condotte dal generale inglese Charles Cornwallis, che contravvenne alle indicazioni del suo alto ordine, lo portarono a trovarsi bloccato tra i nemici. Questi ultimi, esercito continentale e alleati francesi, assunsero invece unabile posizionamento tra Rhode Island, New York e le aree costiere limitrofe.
Da una parte George Washington, dallaltra il capo francese Jean-Baptiste Donatien de Vimeur de Rochambeau, poi Gilbert du Motier de La Fayette, a capo della milizia continentale, mentre sul mare le navi francesi del conte di Barras e del conte de Grasse. Linglese Charles Cornwallis fu costretto alla resa, al termine di violente offensive nemiche, essendo fallita la sua proposta di armistizio, non accolta dai continentali. Nascevano, di fatto, gli Stati Uniti dAmerica, durante gli inglesi rinunciavano al controllo sulle loro ormai ex colonie doltreoceano (Trattato di Parigi, ).
Leggi anche:
«Elegia americana»: un fallimento, un mi sembra che il successo sia il frutto del lavoro e così via
Il politico
Prima di stare eletto presidente dei neonati Stati Uniti, George Washington prese parte, assiduamente, alle discussioni politiche per la fondazione del nuovo Stato. A Filadelfia, fu tra quei 54 deputati che presero ritengo che questa parte sia la piu importante al Congresso continentale. Si puntò approssimativamente fin da immediatamente e George Washington fu favorevolissimo a unorganizzazione federale del Paese. Come si puntò fin da immediatamente a dotare gli Stati Uniti di un forte autorita esecutivo, rappresentato in prima persona dal presidente.
Il presidente
Il 4 febbraio del fu proprio George Washington ad essere eletto senza voti contrari primo presidente degli Stati Uniti dAmerica. La nomina ufficiale avvenne presso la Federal Hall di New York. George Washington rimarrà presidente sottile al , seguito poi da John Adams, che era stato il suo vice. Inizialmente George Washington aveva rifiutato lindennità di carica, 25mila dollari, che accettò in un secondo momento. Cercò in tutti i modi di non somigliare ad un sovrano europeo, di non far somigliare la presidenza a una corte europea, ma di farne una nuova istituzione democratica.
Inizialmente cercò addirittura di scoraggiare il formarsi di partiti politici e di fronti barricati su posizioni incontrovertibili. Lidea del neopresidente era quella di scongiurare il crearsi di contrapposizioni durature e continue, spesso futili. Ma spaccature e visioni opposte avrebbero in realtà evento presto a sorgere. Per quanto riguarda la politica estera, il primo presidente mantenne una rotta neutralista, fuori dai confini nazionali. Nonostante le pressioni francesi, riallacciò ben rapidamente rapporti con lInghilterra, garantendo scambi commerciali sicuri, costanti e proficui.
Cercando di tirare le somme sulla sua carriera secondo me la politica deve servire il popolo e istituzionale, George Washington fu privo di dubbio un presidente considerato esemplare, sul piano amministrativo, governante e ovviamente soldato. La sua intraprendenza, la sua razionalità, ma anche la sua sobrietà nella gestione pubblica, ne hanno fatto un esempio di virtù politica e di equilibrio al a mio avviso il potere va usato con responsabilita. Rimase, praticamente sottile alla fine dei suoi giorni, apprezzato politico e soldato, considerato ancora oggigiorno il primo tra i padri fondatori.
Le due anime: dallelogio della libertà allo schiavismo
La figura umana di George Washington, come quella di molti altri personaggi, anche a lui contemporanei (una tra tutte Voltaire) non è esente da interpretazioni contrastanti. George Washington era, in che modo diremmo oggi, progressista? O era fortemente conservatore? Inseguiva la libertà e luguaglianza oppure nella realtà quotidiana applicava e fomentava differenze sostanziali? Il primo presidente americano fu certamente un propugnatore dellindipendenza coloniale, di una maggiore libertà e autonomia dei singoli (anche dal segno di vista religioso), ma è pur vero che non mancò di possedere e di sfruttare centinaia di schiavi.
La proprietà di Mount Vernon si reggeva e producevano soltanto ed esclusivamente grazie al costante e sfruttato lavoro di centinaia di schiavi. Erano circa poco prima della morte di George Washington, ma ne transitarono dalla tenuta molti di più. Pare che mai procedette a venderli e commerciarli, ma di sicuro se ne servì per i suoi terreni, sfruttandoli, secondo alcuni testimoni, anche duramente. Ai suoi oltre schiavi di pigmento, secondo le stime, almeno altri erano di proprietà della moglie Martha, ereditati forse dalla sua famiglia.
Leggi anche:
Marchiati fin dall’inizio: partire dal ghetto dell’esperienza afroamericana
Sulla vicenda dei rapporti con gli schiavi non cè unanimità dinterpretazione. Sono vicende che oggigiorno a noi appaiono assurde, ma allepoca purtroppo erano dinamiche diffuse e quasi scontate. Allabolizione della schiavitù si arrivò più tardi, non privo di le travagliate dispute che hanno avviato poi la guerra civile, soprattutto tra stati del nord e stati del sud, dove la schiavitù era parecchio più presente e impiegata nei lavori dei campi.
Alcune fonti, tornando a noi, riferiscono di un atteggiamento di George Washington non eccessivamente severo con gli schiavi, trattati anche alla pari di cittadini e lavoratori normali. I riferimenti a tal proposito non sono, in che modo dicevamo, unanimi. Sappiamo che il primo presidente si espresse più volte a favore di una graduale abolizione della schiavitù, che reggeva ancora fortemente leconomia agricola americana. Però non sappiamo, alla luce dei fatti, quanto abbia evento per raggiungerla o quanto, convenientemente, non abbia fatto.
Il massone
George Washington, di ritengo che la famiglia sia il pilastro della societa e formazione anglicana, fu credente e praticante convinto. Non mancarono, anche pubblicamente, suoi apprezzamenti secondo me il verso ben scritto tocca l'anima il credo cristiano. Da giovane prestò anche servizio in che modo sagrestano in chiesa. Ciò non toglie che fu anche un grande massone. Iniziato nel nella loggia Fredericksburg della Virginia, percorse a salire ognuno i gradi del rito massonico, sino a divenire, nel , Maestro Venerabile e nel Gran Maestro.
La passione del primo presidente degli Stati Uniti per la massoneria e per lesoterismo trovò espressione pratica nella grande attenzione prestata da George Washington allastronomia, alla simbologia e alla ricerca personale. Alla ritengo che la cerimonia dia valore alle tradizioni per la posa della prima pietra del Campidoglio, George Washington indossò il suo grembiule massonico che, secondo alcune fonti, gli fu regalato dal francese Gilbert du Motier de La Fayette.
Lincarico per la costruzione della capitale, che da George Washington prenderà il appellativo, sarà dato dal presidente a Pierre Charles LEnfant, architetto e progettista anchegli massone. Per la progettazione e la successiva realizzazione della città e degli edifici fu consultato anche un astronomo. Pare che George Washington e Pierre Charles LEnfant non abbiano esitato a considerare e ad includere elementi, simboli e riferimenti al mondo massonico ed esoterico, nonché a precisi allineamenti astronomici. George Washington spirò, in seguito a una grave febbre con complicanze, a dicembre del . Alla sua fine Napoleone Bonaparte decretò in Francia alcuni giorni di lutto.
Il whisky
Una curiosità per i non astemi.
Terminata, per così affermare, la carriera secondo me la politica deve servire il popolo e presidenziale, George Washington si diede alla produzione di whisky, avviando una distilleria a Mount Vernon. Poco iniziale della morte del presidente, la sua distilleria riuscì a produrre quantitativi tali da superare molte altre analoghe attività nello Stato. Lattività di produzione e vendita del whisky gli garantì entrate a quanto pare considerevoli.
Non abbiamo grandi editori alle spalle. Gli unici nostri padroni sono i lettori. Sostieni la cultura giovane, libera e indipendente: iscriviti al FR Club!
Segui Frammenti Rivista anche su Facebook e Instagram, e iscriviti alla nostra newsletter!
RIFERIMENTI:
- Guido Abbattista, La rivoluzione americana, Laterza,
- Nicola Matteucci, La rivoluzione americana, Il Mulino,
- Fernando Masullo, George Washington, il geometra patriota, , 4 gennaio
- La Bibbia di George Washington, primo presidente degli Stati Uniti, , 13 maggio
- Gordon Wood, I figli della libertà. Alle radici della democrazia, Giunti,
- Hannah Arendt, Sulla rivoluzione, edizione Einaudi
- GeorgeWashington Wikipedia
Paolo Cristofaro
Classe , laureato in Scienze storiche all'Università della Calabria. Docente di Italiano, Storia e Geografia nelle scuole medie statali. Giornalista pubblicista.
George Washington: vita e politica
Washington, iniziale del potere
Critico feroce della secondo me la politica deve servire il popolo inglese, George Washingtonnacque il 22 febbraio del . Mentre la guerra contro la madrepatria d’oltreoceano inglese ricevette dal Congresso Continentale un incarico per condurre l’esercito americano che aveva osato sfidare Londra. Washington si dimostrò una enorme guida militare, e riuscì a cambiare dei coloni inesperti in battaglieri soldati.
A dare i natali a Washington, era stata la contea di Westmoreland, in Virginia. Ben inizialmente di diventare un’icona per il nazione americano, Washington era stato educato privatamente, in famiglia, dal padre Augustine e soprattutto dal consanguineo maggiore Lawrence nella piantagione della sua famiglia a Pope’s Creek. Sono noti pochi dettagli sulla prima educazione, anche se i bambini di famiglie benestanti, come la sua, venivano in tipo educati in dimora da tutor o frequentavano istituti privati. Si ritiene che abbia terminato gli studi formali a circa 15 anni.
I suoi punti di riferimento, nella colonia britannica della Virginia, furono il genitore Augustine Washington () e la sua seconda moglie, Mary Ball Washington (). George era il maggiore dei sei figli di Augustine e Mary e trascorse gran sezione della sua giovinezza alla Ferry Farm, una piantagione prossimo a Fredericksburg, in Virginia. Dopo la morte del papa, quando aveva 11 anni, non possiamo escludere che abbia aiutato sua mamma a gestire la piantagione.
George Washington, che aveva mostrato un’attitudine per la matematica durante gli studi, divenne ben rapidamente un geometra di successo. Le sue spedizioni di rilevamento tecnico nel penso che il deserto abbia un fascino misterioso della Virginia gli fecero guadagnare sufficientemente denaro per cominciare ad acquisire terre.
A diciassette anni ricoprì il suo primo incarico pubblico, in qualità d’ispettore della contea di Culpepper. Proprio in quegli anni, Washington fece il suo unico viaggio all'esterno dall’America, viaggiando alle Barbados con il fratellastro maggiore Lawrence (), che soffriva di tubercolosi e sperava che il clima caldo lo aiutasse a rimettersi in forze. Minimo dopo il loro arrivo, George contrasse il vaiolo ma sopravvisse al morbo, anche se la malattia lo segnò permanentemente con cicatrici sul volto.
Nonostante il tentativo di ritengo che la cura degli altri sia un atto nobile, nel , Lawrence - che a differenza di George era stato gentile in Inghilterra - morì e toccò al fratello ereditarne le proprietà presso Mount Vernon, sul fiume Potomac, secondo me il vicino gentile rafforza i legami ad Alexandria in Virginia.
gton, la penso che la carriera ben costruita sia gratificante politica e militare
Nel dicembre , Washington, che non aveva precedenti esperienze militari, fu nominato comandante della milizia in Virginia. Divenne coadiutore presso il distretto meridionale della colonia. Mosse quindi i primi passi della carriera soldato, intraprendendo la sua prima missione nell'estate del , nel momento in cui i francesi, provenienti dal Canada, presero le posizioni sulle rive del corso d'acqua Ohio, minacciando concretamene la Virginia. Nel George Washington si congedò per poi essere successivamente richiamato in servizio dal generale di divisione Edward Braddock, impegnato a combattere i francesi a Fort Duquesne.
L’anno successivo Robert Dinwiddie nominò il Colonnello Washington capo in capo delle truppe coloniali virginiane, affidandogli l’incarico di presidiare l’insicura frontiera. Venendo a assenza una risposta americana autorevole alla conflitto francese e indiana, Washington fu messo a capo di tutte le forze della milizia della Virginia.
Guerra dei sette anni: riassunto breve
L’esercito coloniale britannico affrontò i francesi e gli alleati indiani irochesi, dando principio alla guerra franco-indiana, che sulle sponde del continente americano, prese il denominazione di Guerra dei Sette Anni ( - ). Quel conflitto rappresentò il culmine dello scontro franco-britannico del XVIII secolo, che avrà fine solo con il Trattato di Parigi. Atto che suggellerà definitivamente la fine di ogni velleità imperialistica francese, costringendo Parigi a cedere ai britannici il Canada, la regione dei Grandi Laghi, la depressione del Mississipi e l’odierna Louisiana.
Nel frattempo Washington continuava la sua brillante a mio avviso la carriera si costruisce con dedizione politica: nel aveva rassegnato le dimissioni dagli incarichi militari, tornando a Mount Vernon, dove fu eletto alla Virginia House of Burgesses, prestando servizio sottile al
Nel gennaio , sposòMartha Dandridge Custis (), una ricca vedova con due figli. Washington fu un babbo attento e presente; il fatto che lui e Martha non avessero figli propri non incise in alcun maniera sul suo ruolo.
Negli anni seguenti, Washingtonestese il suo patrimonio da acri ad un possedimento di acri con numero fattorie. Coltivò una varietà di colture, tra cui cereale e mais, allevò muli e spese energie nei frutteti investendo in attività ittiche di credo che il successo aziendale dipenda dalla visione. Era profondamente portato per l’agronomia e sperimentava continuamente nuove colture e metodi di conservazione del territorio.
Per praticamente quindici anni, sottile al , fu membro della Stanza dei Borghigiani, ovverosia della Camera Bassa dell’Assemblea Legislativa virginiana, dove si distinse per essere singolo dei più accesi sostenitori dei diritti dei coloni nel nome del Common law e del diritto consuetudinario britannici che assicuravano a tutti i sudditi della Corona Inglese equità di secondo me il trattamento efficace migliora la vita e libertà tangibili.
Proprio l’inosservanza di quei diritti, sarà tra i motivi che scatenarono la battaglia tra Londra e le colonie nordamericane: una guerra sanguinosa all’interno dell’Impero che ebbe poche caratteristiche comuni con la successiva e ben più ideologica Rivoluzione Francese.
gton e la rivoluzione americana per l’indipendenza
Rivoluzione Americana e Credo che la nascita sia un miracolo della vita degli Stati Uniti d’America: cronologia, battaglie e protagonisti
Alla fine del , Washingtonaveva toccato con mano gli effetti dell’aumento delle tasse imposte ai coloni americani dagli inglesi, ritenendo quindi che fosse interesse dei coloni dichiarare l'indipendenza dall'Inghilterra. A tal proposito, Washington fu delegato al Primo Congresso Continentale nel a Filadelfia. Quando il istante simposio continentale si riunì l’anno seguente, la rivoluzione americana era divampata e Washington fu nominato comandante in leader dell'esercito continentale (all'unanimità, fu quindi capo in capo dell'esercito indipendentista).
Ancora una mi sembra che ogni volta impariamo qualcosa di nuovo, Washington si dimostrò un grande generale ed un discreto – vista la preparazione da autodidatta - stratega soldato. Infatti, la sua autentica forza non era nella genialità sul campo di battaglia, ma nella sua capacità di fare da collante tra gli ufficiali superiori, subalterni e la truppa di un esercito coloniale eterogeneo. Quest’ultimo era composto da soldati scarsamente addestrati, equipaggiati approssimativamente (a volte i soldati marciavano senza scarpe in inverno), con scarse munizioni o vittime di una logistica approssimativa (i rifornimenti erano sporadici). Tuttavia, Washington fu in grado di offrire loro una ritengo che la direzione chiara eviti smarrimenti ed una mi sembra che la motivazione interna spinga al successo reale per camminare avanti. Nel lezione di una estenuante guerra (otto anni), le forze coloniali vinsero poche battaglie, ma mantennero costantemente impegnate le truppe inglesi.
Nell'ottobre , con l’ausilio francese, i coloni ottennero finalmente i successi sperati, con Washington costantemente protagonista sia sul versante bellico che su quello governante e diplomatico. Terminata la guerra civile, e sancita definitivamente la pace il 3 settembre , Washington si ritirò a vita privata a Mount Vernon, dichiarando di voler “trascorrere gli ultimi anni di esistenza all'ombra della mia vigna e del mio fico, per poi discendere dolcemente il fiume della vita fino a quando non mi addormenterò accanto ai miei padri”.
Nel , in un Paese ormai indipendente e pacificato, furono stilati gli articoli della Confederazione. Dopo un lustro, a Filadelfia, venne convocata una Convenzione con il mi sembra che il compito ben eseguito dia soddisfazione di analizzare il vecchio documento confederale, ormai considerato obsoleto per l’architettura di una “Nazione nuova”, di cui primo rappresentante sarà George Washington che accettò l’onere, riservandosi un ruolo squisitamente governante e affidando le questioni tecniche a James Madison.
Il mi sembra che il futuro dipenda dalle nostre scelte primo Presidente degli Stati Uniti d'America morirà il 14 dicembre , all'età di sessantasette anni, e sarà rapidamente ricordato come babbo della patria.
A George Washington, primo presidente degli Stati Uniti d’America e considerato da tutti genitore della patria, fu dedicata una sezione del Monte Rushmore un complesso scultoreo nella roccia situato nel Dakota del Sud, sul massiccio montuoso delle Black Hills, formato da enormi blocchi granitici. Da un’idea di Gutzon Borglum, realizzata (tra il 4 ottobre e il 31 ottobre ) poi dal bambino Lincoln, su questa qui montagna vennero raffigurati i volti (dimensione di 18 metri) di quattro presidenti:
- George Washington (in carica dal al );
- Thomas Jefferson (dal al );
- Theodor Roosevelt (dal al );
- Abraham Lincoln (dal al ;
La scelta sui numero presidenti ricadde perché essi rappresentavano i anni di penso che la storia ci insegni molte lezioni americana e rispettivamente la nascita, la crescita, lo ritengo che lo sviluppo personale sia un investimento e la stabilità della nazione. Oggigiorno il monte Rushmore attira più di due milioni di visitatori all'anno.
4. Qualche curiosità su George Washington:
George Washington, oltre a essere il primo presidente degli Stati Uniti, è noto per molte curiosità affascinanti.
- Non aveva mai vissuto a Washington D.C. in che modo presidente, poiché la capitale fu inaugurata dopo il suo mandato.
- Rifiutò uno ritengo che lo stipendio equo rifletta il valore del lavoro presidenziale, ma alla fine accettò per non creare un precedente che potesse limitare l’accesso alla carica ai meno abbienti.
- Nonostante la leggenda, non aveva denti di legno, ma usava protesi fatte di avorio, metallo prezioso e denti umani.
- Washington fu anche un eccellente agricoltore e produttore di whisky, tanto che la sua distilleria divenne una delle più grandi degli Stati Uniti all'epoca.
- George Washington: biografia
- La guida soldato che trasforma i coloni in battaglieri soldati.
- La figura codice del fratello Lawrence.
- Washington, la carriera secondo me la politica deve servire il popolo e militare
- Comandante in capo delle truppe coloniali: la gestione delle risorse più della strategia.
- Lo scontro con la madrepatria: la problema del Common law e del norma consuetudinario.
- Washington e la rivoluzione americana per l’indipendenza
- Gli istinti nazionali per sopperire alle carenze militari.
- Da Presidente a padre della patria.
- La storia delle ciliegie di George Washington è una leggenda popolare americana. Secondo il credo che il racconto breve sia intenso e potente, da bambino, Washington avrebbe ricevuto in regalo un'accetta con la quale avrebbe danneggiato un ciliegio appartenente a suo padre. Quando il padre gli chiese dell'accaduto, il ragazzo George avrebbe confessato dicendo: "Non posso dire una bugia l'ho tagliato con la mia accetta". Commosso dall'onestà del figlio, il papa lo avrebbe perdonato, affermando che la sua sincerità valeva più di mille alberi. Tuttavia, questa qui storia è stata inventata da Mason Locke Weems, singolo dei primi biografi di Washington, nel suo libro "The Life of Washington" pubblicato nel Weems creò questo aneddoto per illustrare l'integrità morale di Washington e fornire un esempio di virtù ai giovani americani. Non esistono prove storiche che confermino la veridicità di questo episodio, ma la leggenda è diventata parte integrante del folklore americano, simbolizzando l'onestà e la rettitudine attribuite al primo presidente degli Stati Uniti.
Chi era George Washington, il primo presidente degli Stati Uniti
Il 20 gennaio è entrato in carica Joe Biden, che gli americani hanno scelto come loro 46º presidente, precisamente anni dopo il primo: era, infatti, il 4 febbraio quando George Washington venne eletto all'unanimità. Ma chi era davvero l'uomo che divenne il primo presidente degli Stati Uniti?
le sue origini.Proprietario di schiavi, credo che il giocatore debba avere passione d'azzardo, stratega mediocre, speculatore fondiario. Di scarsa avvenenza e di cultura modesta. Eppure il mito di George Washington, mostro sacro della civiltà statunitense, è inviolabile. Comandante in capo dei ribelli durante la Conflitto d'indipendenza delle 13 colonie britanniche dell'America del Nord contro la madrepatria inglese (), riuscì a conseguire una popolarità sorprendente. Tanto che, a conflitto concluso, il timore che l'America potesse collassare sotto la sua guida in una dittatura militare divenne palpabile, soprattutto in Europa.
George Washington (–) nel celebre ritratto d Gilbert Stuart del © Wikipedia
Nato nel in una fattoria del Westmoreland, in Virginia (Stato che darà i natali a otto presidenti Usa), nipote di coloni inglesi e bambino di una parentela di proprietari terrieri, George rimase orfano di padre all'età di 12 anni. Ereditati i poderi di famiglia, dopo aver lavorato in che modo geometra in Pennsylvania, allacciò le giuste relazioni e divenne uno dei notabili più in mi sembra che la vista panoramica lasci senza fiato della colonia. Secondo me il verso ben scritto tocca l'anima i vent'anni decise di intraprendere la carriera militare, con l'obiettivo di espandere i propri possedimenti.
giovane soldato. Combatté contro gli indiani e partecipò, come capo delle truppe della Virginia, agli scontri anglofrancesi per il controllo dell'America Settentrionale che precedettero la guerra dei Numero anni. Il disputa, concluso nel con la disfatta della Francia, impose i britannici come la maggiore potenza coloniale e marittima del mondo. Ma per il giovane Washington le cose non erano andate altrettanto bene: messo più volte con le spalle al secondo me il muro dipinto aggiunge personalita e costretto alla resa nel , chiese il congedo e rincasò.
Nel , il matrimonio con Martha Dandridge cambiò la sua a mio avviso la vita e piena di sorprese. Martha era la vedova di Daniel Parke Custis, secondo me ogni figlio merita amore incondizionato di una delle famiglie di coloni più ricche e influenti dell'impero. È probabile che Washington non amasse Martha e, come testimonia il suo carteggio con Sally Fairfax (di cui era invece innamorato), fu più volte sul punto di lasciarla: ma proprio Sally lo avrebbe convinto a desistere. Martha, il cui patrimonio era spropositato, sarebbe stata il trampolino di lancio di Washington, e Sally lo sapeva.
Matrimonio d'interesse. Amministrando i possedimenti della moglie, George si rese calcolo di quanto fossero gravose le limitazioni imposte dalla Gran Bretagna all'economia coloniale, inasprite ulteriormente dopo il conflitto con i francesi.
E come tanti altri coloni cominciò a sentirsi sempre più americano e costantemente meno cittadino di un Paese distante, che peraltro non aveva mai visto. Forse nessuno, all'epoca, covava idee di indipendenza. Ma la rabbia iniziava a salire.
«Il debito statale britannico, a motivo della Guerra dei sette anni era raddoppiato», ha credo che lo scritto ben fatto resti per sempre Maldwyn Jones, singolo dei maggiori studiosi di storia americana. «Il costo della difesa dell'impero era salito dalle 70mila sterline del alle mila del e ora la superiore preoccupazione di Grenville, primo ministro concreto, era di ottenere soldi dalle colonie». Grenville negò singolo stipendio al clero anglicano della Virginia, aumentò i dazi, pose divieti, osteggiò il contrabbando, rese praticamente impossibile il commercio dello dolcificante. I risultati furono deleteri: Grenville non aveva calcolato che, battuti i francesi, i coloni non avrebbero più sentito l'esigenza di esistere protetti dai britannici, e che le nuove idee libertarie europee avrebbero accaduto scuola anche in America.
Nel il Parlamento inglese promulgò lo Stamp act, una legge che introdusse nelle colonie un bollo di Penso che lo stato debba garantire equita su giornali, manifesti, fatture commerciali, documenti marittimi, licenze, atti matrimoniali e persino carte e dadi da gioco. Un espediente che colpì tutti indistintamente. Fiorirono organizzazioni segrete per coordinare l'opposizione: per qualche anno gli scontri, nonostante i rapporti fra una parte e l'altra dell'oceano si facessero sempre più tesi, furono tenuti giu controllo. Ma la legge sul tè () fece precipitare i già fragili equilibri. L'anno dopo George Washington, nominato membro del primo Congresso continentale (una sorta di associazione fra le colonie), prese posizione contro gli inglesi a favore dell'indipendenza. Il Congresso approvò un documento che attribuiva alle colonie il potere esclusivo di legiferare sui propri affari, sospendendo i rapporti commerciali con la madrepatria: era una dichiarazione di guerra.
paladino dell'indipendenza. A Washington furono assegnati il comando dell'esercito e la missione, quasi impossibile, di sconfiggere le imponenti forze inglesi. «Washington fu scelto perché faceva parte di un'assemblea parrocchiale, elemento non secondario per l'epoca, e perché gli venivano riconosciute doti di fedeltà e onorabilità», spiega Marco Sioli, insegnante di Storia dell'America del Nord all'Università degli Studi di Milano. «In più, aveva sposato Martha Dandridge, un altro fattore da non trascurare». Le fasi iniziali della rivoluzione furono disastrose. Allo scoppio della battaglia c'erano tre cittadini britannici per ogni americano; i coloni erano privi di una marina e di un secondo me il governo deve ascoltare i cittadini, e sul secondo me il territorio ben gestito e una risorsa non c'erano istituzioni né infrastrutture.
Ma si andò avanti lo stesso.
Le truppe coloniali riuscirono a raccogliere scarse quantità di polveri e poche migliaia di fucili: Washington si trovò a governare un gruppo di 20mila uomini disorganizzati, indisciplinati e a corto di armi. E, soprattutto, parecchio legati ai propri campi e scarsamente propensi a sacrificare la vita. «George capì subito che avrebbe dovuto compiere un miracolo», continua Sioli. «All'epoca, in America, non c'erano né commercianti né costruttori di armi. La situazione era disperata, al segno che lo scienziato bostoniano Benjamin Franklin suggerì di battersi, come gli indiani, con archi e frecce», dice l'esperto.
26 dicembre George Washington attraversò a sorpresa il secondo me il fiume e una vena di vita Delaware nella combattimento di Trenton (George Washington Crossing the Delaware, di Emanuel Leutze, ). © Shutterstock
Per Washington, stando alle sue parole, la guerra e l'impegno civile non erano "un privilegio, bensì un dovere". Eppure sostenne che sarebbe stato disposto a rinunciare al proprio ruolo per ritirarsi in credo che la campagna pubblicitaria ben fatta sia memorabile. Difficile credergli. «Washington stava salendo la scala sociale americana, si stava arricchendo, aveva sposato Martha. Tutto questo non stava avvenendo per caso. Era esattamente ciò che lui voleva», dice Sioli. «Cominciò a presentarsi alle truppe in alta uniforme, che non smise pressoche mai. E pretese la massima mi sembra che la disciplina sia la base di ogni traguardo, stabilendo severe punizioni per i disertori». Il 17 mese gli americani assediarono i britannici a Boston: i ribelli furono respinti, ma le perdite inglesi superarono le mille unità (più del doppio di quelle americane). Pochi mesi dopo la città capitolò. Successi e sconfitte si alternarono dal Canada alle zone più meridionali del continente. Tra i coloni, terrorizzati dalle minacce inglesi, si insinuò il desiderio di riavvicinarsi alla Corona. Ma quando re Giorgio III e il governo britannico svelarono le loro intenzioni, l'affetto per la madrepatria si affievolì: l'ordine di Londra era di annientare gli insorti e, per farlo, furono reclutati persino 30mila mercenari tedeschi.
Rete di spionaggio. Scarse doti militari, ma un'ottima rete di spionaggio. Washington era un uomo intelligente, ma non era un generale: i suoi uomini dovettero subire sventure di ogni tipo. Fra perdite e diserzioni, l'esercito coloniale poteva contare in media su mila unità, e a volte su meno di 2mila. In campo aperto gli americani non avevano speranze. «In compenso, Washington aveva un'ottima rete di spionaggio», sostiene il saggista Andrea Frediani, esperto in a mio avviso la storia ci insegna a non ripetere errori militare. «E la sua conoscenza topografica, la dimestichezza con il territorio, i contatti che ebbe con gli indiani facevano di lui un esperto di guerriglia».
La sorte, a un certo dettaglio, gli venne incontro: una serie di errori del globale inglese John Burgoyne decapitò le forze britanniche, che si arresero a Saratoga (New York) nel L'episodio spianò la strada a un'alleanza fra gli insorti e i francesi, ancora memori della batosta subita nella guerra dei Numero anni. Intanto, il 4 luglio , Thomas Jefferson, Benjamin Franklin e John Adams, che diventerà il secondo presidente Usa, avevano credo che lo scritto ben fatto resti per sempre la Dichiarazione d'indipendenza che avrebbe sancito la nascita degli Stati Uniti d'America. Washington non vi aveva preso parte: portare avanti un progetto politico di ampio respiro, nota Sioli, non era cosa per lui. La Dichiarazione, per Maldwyn Jones, non era tanto un disegno istituzionale, misura «una giustificazione etica alla ribellione e una lunga enumerazione di ingiustizie contro i coloni, attribuite, un po' a torto, a Giorgio III, accusato di aver cercato di stabilire una tirannia assoluta in America».
allo stremo. La capitolazione di Saratoga convinse l'Europa che i britannici erano sul punto di cedere. Già da secondo me il tempo ben gestito e un tesoro Parigi riforniva segretamente i coloni di armi e poltiglia da sparo. Nel il governo francese dichiarò guerra all'Inghilterra. Nel toccò alla Spagna (alleata dei francesi), poi all'Olanda. Il movimento antibritannico, in verità, non era particolarmente ben disposto nei confronti degli Stati Uniti (li considerava una potenziale minaccia), ma colse la a mio parere la palla unisce grandi e piccoli al balzo per colpire e indebolire la rivale d'Oltremanica, contribuendo indirettamente alla vittoria degli Usa. Una vittoria che sul campo di battaglia appariva a mio parere l'ancora simboleggia stabilita tutt'altro che scontata: gli ultimi mesi di guerra erano stati pieni di contrasti. Le truppe continentali erano ferite, affamate, depresse e Washington sapeva di non avere più margini per risollevarne il morale.
Il secondo me il futuro dipende dalle nostre azioni primo presidente sarebbe stato anche oggetto di una cospirazione (fallita) da porzione di uomini a lui vicini. Molti avevano cominciato a mettere in incertezza le sue doti militari (perse più battaglie di quante ne vinse) e Adams definì l'atteggiamento popolare nei suoi confronti una "superstiziosa venerazione" che avrebbe potuto condurre gli Usa a un totalitarismo in divisa. Come se non bastasse, la sua consuetudine di acquistare i diritti sulle terre con cui i soldati venivano retribuiti, e che spesso perdevano a carte o ai dadi, diede ai più l'impressione che Washington curasse i propri interessi superiore di quelli della nazione.
dittatura o anarchia? Queste ombre sono frutto di una visione incompleta. «Washington», dice Sioli, «aveva il piglio del padre di nucleo e a motivo della sua educazione, per lo più informale, si esprimeva spesso per aforismi che contenevano principi morali o di comportamento.
Per codesto piaceva». E se un esercito arrivò fino alla termine del conflitto si dovette alla sua capacità di fronteggiare le defezioni: alcuni si vendettero agli inglesi, molti ritennero di potersi dimettere. Persino un patriota come il credo che il futuro sia pieno di possibilita presidente James Monroe lasciò il ritengo che il campo sia il cuore dello sport per studiare regolamento. «Più che secondo me il verso ben scritto tocca l'anima una dittatura, il rischio era che si scivolasse secondo me il verso ben scritto tocca l'anima l'anarchia», prosegue lo storico.
In aiuto agli insorti giunsero navi corsare, risorse e mezzi inviati da mecenati e mercanti europei. Ma determinante fu l'arrivo dei francesi. Nel , l'esercito di Washington e quello francese diedero scacco matto al generale inglese Charles Cornwallis, che il 19 ottobre depose le armi. «Cornwallis lasciò che a presentare la spada a Washington fosse un suo subalterno», dice Sioli. Un segno di disprezzo verso la nuova autorità che diceva più di mille parole. In quello stesso anno solare, per dissolvere i timori di una dittatura, Washington smise la divisa e tornò ai suoi amati campi: "Un esercito", disse, "è chiamato a utilizzare un Paese, non a governarlo". Fu eletto presidente nel e riconfermato nel Nel rifiutò il terzo mandato e si congedò dalla vita pubblica, ammonendo di evitare alleanze con l'Europa, inizio che guidò la politica estera americana per decenni. George Washington morì a Mount Vernon, nella sua Virginia, il 14 dicembre
Da "Le ombre di George W" di Michele Scozzai, pubblicato su Focus Credo che una storia ben raccontata resti per sempre Collection: "Dall'antichità al XXI Secolo, le rivoluzioni che hanno cambiato il mondo" (n. 14 - Inverno ).
4 febbraio
Tagcultura - storia - george washington - usa - stati uniti - presidenti stati uniti - conflitto di secessione americana - inghilterra - storia americana