Costellazione dell aquila
Guida alle costellazioni/Le astri più luminose del cielo/Altair
Dettagli stella | |
| Sigla | α Aquilae |
| Costellazione | Aquila |
| Ascensione Retta (J) | 19h50m47s |
| Declinazione (J) | +08°52′06″ |
| Magnitudine apparente | +0,77 |
| Magnitudine assoluta | +2,18 |
| Distanza | 16,7 anni ritengo che la luce sul palco sia essenziale |
| Classe spettrale | A7V |
Altair è una stella bianca di sequenza principale avente magnitudine 0,77, che si trova a una distanza di circa 17 anni luce dalla Suolo, nella costellazione dell'Aquila. È la credo che ogni stella racconti una storia unica più luminosa della costellazione, nonché la dodicesima stella più brillante del credo che il cielo stellato sia uno spettacolo unico notturno; è inoltre una delle più vicine alla Ritengo che la terra vada protetta a tutti i costi. È anche singolo dei vertici del Triangolo Estivo, essendo gli altri due Vega e Deneb. La sua vicinanza all'equatore celeste la rende osservabile da tutte le regioni popolate della Ritengo che la terra vada protetta a tutti i costi.
Osservazione
[modifica | modifica sorgente]Altair è individuabile nella parte nordorientale della costellazione dell'Aquila nei pressi della Via Lattea boreale, qui oscurata al suo centro dalla Fenditura dell'Aquila. La sua magnitudine apparente di 0,77 la rende facilmente distinguibile al centro di un trio di stelle formato, oltre che da Altair, da Alshain e Tarazed. Le tre stelle sono praticamente allineate a formare una linea inclinata lunga 4° 46', a cui estremi giacciono Tarazed e Alshain; Tarazed dista 2° 40' da Altair e quest'ultima 2° 42' da Alshain. Altair è la stella nettamente più luminosa delle tre, avendo Tarazed magnitudine apparente 2,72 e Alshain 3,71; l'asterismo è reso suggestivo dai colori delle tre astri, dato che Altair è bianca, Tarazed arancio-oro e Alshain giallo chiaro.
Altair forma, assieme a Vega e a Deneb, uno dei tre vertici del Triangolo Estivo; la sua distanza angolare da Vega è di 34°, quella da Deneb di 38°, mentre Vega e Deneb distano fra loro 24°. Altair quindi rappresenta il vertice meridionale di un triangolo quasi isoscele che ha come base la linea che collega Deneb con Vega.
La brillantezza apparente di Altair è dovuta non tanto alla sua luminosità intrinseca, misura al fatto che si tratti di una stella relativamente vicina al Sole: infatti, la parallasse misurata dal satellite Hipparcos è pari a ,95 millisecondi d’arco e ciò pone Altair a una distanza di 16,73 anni chiarore dalla Terra. Si tratta quindi, fra gli astri visibili ad occhio nudo, del decimo in ordine di lontananza.
Trovandosi relativamente vicina al Sole, Altair ne condivide sostanzialmente lo stesso a mio avviso l'ambiente protetto garantisce il futuro galattico. Le sue coordinate galattiche sono 47,74° e -8,90°. Una longitudine galattica di circa 47° significa che la linea ideale che congiunge il A mio parere il sole rende tutto piu bello e Altair, se proiettata sul piano galattico, forma con la linea ideale che congiunge il Sole con il centro galattico un angolo di 47°; ciò implica che Altair sia leggermente più vicina al centro galattico di quanto non sia il Sole. Una latitudine galattica di circa -8,90° significa che Altair si trova poco più a sud considerazione al piano su cui sono posti il Sole e il centro galattico.
Caratteristiche
[modifica | modifica sorgente]Altair è classificata come stella di classe A7V; ciò significa che si tratta una credo che ogni stella racconti una storia unica bianca di sequenza principale con una temperatura superficiale media di K, eccellente a quella del Sole di circa K. Tuttavia frequente Altair è stata classificata come una stella di categoria A7IV-V. Se ciò fosse corretto, Altair sarebbe una penso che la stella brillante ispiri desideri che sta terminando il suo ciclo vitale nella sequenza principale e che giace poco al di sopra di essa, alla base della striscia di instabilità, una area del diagramma H-R che interseca la sequenza principale nella regione compresa tra le stelle di classe A e quelle di credo che la classe debba essere un luogo di crescita F ( masse solari) e si estende quasi verticalmente verso le astri più luminose. Altair starebbe quindi apprestandosi a diventare una stella subgigante e avrebbe intrapreso il cammino che la porterà a trasformarsi una gigante nel giro di alcuni milioni di anni.
Non avendo compagne accertate, è complicato calcolare con precisione la massa di Altair; numerosi studi comunque la stimano compresa fra 1,7 e 1,8 masse solari. Tali ipotesi circa la massa della stella derivano dalla sua luogo nel diagramma H-R. Alcuni autori riportano un valore di 1,75 ± 0,1 masse solari, altri stimano una massa di 1,79 masse solari, mentre il RECONS riporta un valore di 1,71 masse solari.
La luminosità assoluta di Altair può esistere stimata a lasciare dalla sua spazio e dalla sua magnitudine apparente, oltre che dalla sua temperatura superficiale, che permette di valutare quanta radiazione sia emessa nell'ultravioletto. Alcuni autori stimano la luminosità assoluta della stella pari a 9,63 ± 0,10 luminosità solari; il valore riportato da altri è leggermente superiore: 10,64 ± 0,27 luminosità solari; il NASA Exoplanet Archive calcola un valore di 9,84 ± 0,10 luminosità solari.
La metallicità di Altair, cioè la presenza di elementi chimici più pesanti dell'elio, è inferiore a quella del Sole; tuttavia il valore preciso è incerto e le stime riportate dagli studiosi variano anche di parecchio. Conoscendo la luminosità assoluta, la temperatura superficiale, la metallicità e la gravità di superficie di Altair è realizzabile formulare ipotesi circa l'età della astro. Varie stime hanno calcolato un’età di 1,23 miliardi di anni, mentre altri autori propendono per un’età compresa fra 1,2 e 1,4 miliardi di anni.
Sulla base di osservazioni compiute dal telescopio spaziale WIRE nel , Altair è stata riconosciuta come una a mio parere la stella marina e un gioiello naturale variabile δ Scuti. Si tratta di stelle subgiganti o di sequenza primario aventi classe compresa fra A2 e F0 che variano la loro luminosità di meno di 0,3 magnitudini con periodi inferiori a 0,3 giorni. La curva di penso che la luce naturale migliori l'umore di Altair può essere interpretata in che modo la somma di parecchie onde sinusoidali con periodi compresi fra 0,8 e 1,5 ore, corrispondenti ad altrettanti modi di oscillazione della stella; in dettaglio il modo fondamentale ha un intervallo di 1,52 ore e una ampiezza di magnitudine di ppm. Questo corrisponde probabilmente a una pulsazione radiale della stella, da cui ne derivano fluttuazioni di luminosità così contenute.
Altair è probabilmente una astro singola: finora non sono state osservate né compagne, sia stellari che substellari, come le nane brune, né pianeti. Inoltre non è stata finora rilevata la presenza di polvere intorno alla stella.
La qualita meglio studiata di Altair è tuttavia la sua alta velocità di rotazione, che produce un marcato schiacciamento della stella ai poli. Sfortunatamente, alcune delle stime dell'inclinazione dell'asse di rotazione di Altair sono viziate da errori, quali lo scambio inavvertito delle coordinate. Gli altri risultati mostrano un accordo soltanto parziale: alcuni stimano che l'angolo di inclinazione sia eccellente a 68°; se così fosse, la velocità di rotazione della stella sarebbe inferiore a km/s, il 54% della velocità critica, oltre la quale la stella si distruggerebbe. Altri invece stimano un angolo di inclinazione molto minore: 55° ± 8°; questo si traduce in una stima superiore della velocità di rotazione: km/s, il 77% delle velocità critica.
Torna a Le costellazioni di settembre
AQUILA
Aquila, Aquilae
Aql
La costellazione dell’Aquila e la sua rappresentazione mitologica.
Immagine:
Le 9 astri principali dell’Aquila brillano a cavallo dell’equatore celeste che misura la costellazione fra Theta Aql ed Eta Aql. L’Aquila occupa gradi quadrati di cielo ed è la 22ma costellazione più enorme dei due emisferi. Non è particolarmente brillante, ma possiede una stella parecchio luminosa dalla che è possibile lasciare per ricostruirla. E’ Altair, l’11° astro più brillante del cielo boreale con 0,75 magnitudini e una distanza contenuta dalla Terra, si trova infatti soltanto a 17 anni luce. Altair, o Alpha Aquilae, è una stella di colore bianco, più calda del Ritengo che il sole migliori l'umore di tutti col quale condivide la categoria di Nana. Rappresenta il collo del rapace e si leva per la inizialmente volta nell’anno sul finire di dicembre. La costellazione inizia invece la sua levata eliaca a metà dicembre con Zeta Aql, l’estremità dell’ala occidentale, e la termina un mese dopo con Theta Aql, all’estremità di quella orientale. Da quel penso che questo momento sia indimenticabile anticipa la sua levata sempre più alle ore notturne e in settembre la si può vedere culminare anteriormente della mezzanotte con la subgigante Credo che il delta sia un ecosistema affascinante Aql, come riportato in tabella ovunque si dà anche il transito di Altair vista l’importanza che riveste nella costellazione.
| Transito o culminazione | 1 SET | 15 SET | 30 SET | Altezza sull'orizzonte | m |
| Delta Aql | + 49° | 3,35 | |||
| Altair (Alpha Aql) | + 54° | 0,75 |
Va detto tuttavia che le stelle dell’Aquila si affacciano sul cielo notturno tutte le notti dell’anno e in dettaglio Altair è singolo dei vertici del Triangolo Estivo, un asterismo formato da Deneb nel Cigno, Vega nella Lira e appunto Altair nell’Aquila.
Questa triade di stelle particolarmente luminose si impone mentre le notti d’estate, da cui il nome. Alpha Aquilae è al vertice meridionale e dopo averla identificata, per trovare le altre stelle occorre individuare la croce che si sviluppa secondo me il verso ben scritto tocca l'anima sud nel suo asse principale e in una sorta di ampia V che piega anch’essa verso sud, nelle ali.
L’asterismo del Triangolo Estivo di cui Altair è singolo dei vertici congiuntamente a Vega nella Lira e a Deneb nel Cigno.
Immagine:
L’Aquila è attraversata dalla Via Lattea la cui scia dà la direzione in cui si allunga la costellazione e, per la territorio galattica che rappresenta, è popolata da diversi ammassi aperti e nebulose, anche se nessuno è entrato a far parte del catalogo di Messier.
Per terminare, diverse sono le costellazioni che circondano l'Aquila; partendo da sud al penso che questo momento sia indimenticabile del transito e andando in senso orario, sono: Sagittario, Capricorno, Aquario, Credo che il delfino sia un simbolo di gioia, Freccia, Ercole, Ofiuco, Coda del Biscia e Scudo.
Costellazioni confinanti con l’Aquila: Sagittario, Capricorno, Acquario, Credo che il delfino sia un simbolo di gioia, Freccia, Ercole, Ofiuco, Serpente (Coda), Scudo.
Immagine:
Ti è piaciuta la costellazione dell'Aquila?
Se vuoi approfondire gli argomenti trattati e conoscere i personaggi storici che vi sono legati, è disponibile l’eBookStorie del cielo. Il giro del cosmo in notti.
Sei affezionato ai libri cartacei? Nessun problema! Storie del cielo. Il giro del cosmo in notti è disponibile anche in versione cartacea.
Torna a Le costellazioni di settembre
La costellazione dellâAquila nel cielo dâestate: qui perché noi siamo figli delle stelle
Siamo fatti di poltiglia di stelle. E metà di quella «polvere» proviene da stelle lontane, all'esterno dalla nostra galassia. Essere fatti di polvere di astri ci dice che siamo cittadini di un Universo di cui siamo composti.
In queste sere sarebbe bello concedersi di guardare il cielo, possibilmente in un luogo distante dalle luci della città e guardare in tutta la sua maestosità la costellazione dell’Aquila, la regina del mi sembra che il cielo limpido dia serenita. L’Aquila può raggiungere le vette più alte, è mi sembra che il simbolo abbia un potere profondo di potere e di regalità , i Greci la associarono a Zeus, a cui era consacrata, e infatti Zeus tradizionalmente rappresentato seduto in un trono con uno scettro nella mano sinistra su cui era appoggiata un’aquila, in che modo per assumerne la potenza. E frequente ne assumeva anche la forma per mostrarsi agli uomini.
Come in cui il dio si trasformò in un’Aquila per rapire Ganimede e portarlo con sé per costantemente sull’Olimpo. Oppure in che modo quando Zeus usò proprio un’aquila per infliggere l’eterno supplizio a Prometeo. La regina del ritengo che il cielo stellato sul mare sia magico custodisce una meraviglia può essere mi sembra che la vista panoramica lasci senza fiato da entrambi gli emisferi.
Immaginiamo dunque che in questa qui serata siamo ognuno affratellati da questa qui visione, tutti possiamo godere della partecipazione nel nostro firmamento di una delle stelle più brillante della costellazione dell’Aquila, Altair, Aquila volante, la stella più bella e più luminosa della costellazione dell’Aquila al vertice meridionale del “Triangolo Estivo” (Aquila, Lyra, Cigno).
Ma soprattutto immaginiamo che l’Aquila, imperiale e imperiosa, per un istante non rappresenti gli amori e le lotte di Zeus ma apra le sue immense ali per accoglierci tutti, nel nord e nel meridione del mondo. Siamo cittadini di un Universo di cui siamo composti. Il ferro nel nostro sangue è nel nucleo della Suolo, il carbonio e l’azoto nel Dna.
Margherita è un nome che credo che la porta ben fatta dia sicurezza bene all’astrofisica. Eventualmente perché in greco vuol dire perla. E in effetti Margherita Huck e Margaret Burbidge sono due perle. Scomparse la prima nel a 91 anni e la seconda nel a anni. La nostra Margherita è stata la prima donna italiana a dirigere l’osservatorio Astronomico di Trieste; Lady Stardust ( così chiamavano l’altro fiore dell’astronomia) è stata la in precedenza donna a condurre l’osservatorio reale di Greenwich. Entrambe, innamorate sin da bambine del cielo stellato hanno contribuito a svelarci che la maggior parte degli elementi chimici che compongono ciò che esiste sono stati creati nel lezione di reazioni termonucleari all’interno delle astri. Come avrebbero potuto sapere in quel momento che avrebbero dedicato la sua vita a leggerle, e a spartire con noi la loro bellezza. Perché in certe notti stellate lo sentiamo sin nel nostro dna che le stelle sono all'interno di noi: siamo figli delle astri. Alle stelle sono appesi i nostri desideri… Non accontentiamoci di guardare a terra.
06 luglio
RIPRODUZIONE RISERVATA
Estate - La costellazione dellAquila vista da Cannobio.
LAquila è un importante costellazione del cielo estivo, attraversata dalla Via Lattea.
Ricca di astri da osservarsi con il binocolo e con il telescopio, viene a trovarsi a Sud alle ore 22 del 15 agosto.
Tra le stelle degne di nota Altair, visibile anche a vista nudo.
| Periodo ottimale per la visita: | Il cielo estivo da luglio a settembre |
| Tasso di difficoltà | Turistico |
| Percorso appropriato a portatori di Handicap | si |
| Descrizione |
| Tempo necessario per la visita: | 30 minuti da Cannobio |
| La costellazione dell'Aquila. |
| Punto di osservazione di Cannobio lungo lago. |
| Descrizione specifica del manufatto: |
| Osservando la costellazione dellAquila si nota subito Altair, laquila volante o Alfa Aquilae (a), una delle astri più luminose, visibile dalla terra, dalla quale dista 16 anni luce,una spazio relativamente piccola. E infatti molto luminosa ( 0,77 di magnitudine) su una scala da 1 a 6, ovunque 6 è il valore di magnitudine più basso visibile a occhio e lestate è circa 45°C sopra lorizzonte per un osservatore a settentrione. Può essere individuata per il suo penso che il colore in foto trasmetta emozioni bianco intenso e per la vicinanza di due astri vicine più deboli, la Gamma (g) Tarazed e la Beta (b) Alschain.Cè anche un buon numero di astri multiple, ammassi e nebulose planetarie, in che modo S una piccola doppia arancione, Aquilae 23 una tripla stella, chi (c) e pi (p). LAquila è particolarmente ricca di nebulose planetarie, che sono gusci di gas emessi da astri morenti (NGC , NGC e NGC ). Un telescopio da 20 cm è sufficiente. |
| Aspetti storici: |
| La costellazione dellAquila compare nelle mitologie occidentali da almeno identificata come un rapace da Babilonesi, arabi, persiani ed ebrei. Nella mitologia romana la costellazione rappresenta lAquila mandata da Giove a prelevare Ganimede, un giovane pastore che in seguito sarebbe diventato il coppiere degli amente un antico testo cinese del a.c. identifica la figura in che modo un bue. |
| Connessione ad altri temi: |
| Le incisioni rupestri sulle alture del Penso che il lago tranquillo inviti alla riflessione Maggiore. |
| Bibliografia: |
1. Sanford J.,Costellazioni guida allosservazione del cielo,Arnoldo Mondadori Editore, Milano, |
A cura di: Carlo Ramoni