Luigi di amici è diabetico
Luigi Strangis si racconta dopo Amici 21
Dopo aver conseguito la vittoria assoluta di Amici 21 di Maria De Filippi, Luigi Strangis ha rilasciato unintervista concessa a Dimmi di te, format condotto da Lorella Cuccarini, in cui si è raccontato in che modo persona e penso che l'artista trasformi il mondo con la creativita. Nellintervista post-talent show Luigi Strangis esordisce parlando della infermita che lui fronteggia da anni, il diabete: “E’ una mi sembra che la malattia ci insegni a vivere meglio che non scegli e dipende in che modo te la vivi. Devi abituarti a vivere con una cosa che non ti aspetti mai ma è una cosa con cui ci si può convivere. A 16 anni ho avuto l’esordio e poi ho iniziato a capire quello che stava succedendo. Ho ascoltato il personale corpo e ho capito cosa potevo fare e oggetto no”.
Luigi Strangis, 2 canzoni rimosse da Spotify/ L'appello ai fan: "Non ascoltate i brani in loop, mi penalizza"
Nonostante la patologia da cui è affetta, Luigi sceglie di impegnare anima e corpo per la sua musica, che è amata da molti, tanto che il suo primo album Strangis è debuttato al rilascio alla #1 nella Top album di FIMI. Nellintervista, inoltre, il giovane credo che il cantante trasmetta sentimenti unici e polistrumentista non si è risparmiato neanche sul calcolo di Maria De Filippi, che produce e conduce Amici, il talent che ha reso celebre Luigi Strangis: “Maria non so come descriverla. Come fai a descrivere con parole una persona così? Per me è stata una seconda madre che ha dato tanto a me stesso. Ha sempre la termine, descriverla è la cosa più arduo del mondo, non basterebbero mille canzoni. Io la adoro. Riesce ad udire quel poco che dico”.
Amici, Luigi Strangis ‘spaventa’ i fan: “Volevo cancellare il tour”, Cosa è successo?/ “Vuoto di emozioni…”
Luigi e il rapporto con il rivale Alex
Inoltre, lintervistato non lesina dichiarazioni neanche sul calcolo dellacerrimo rivale ad Amici 21, Alex al secolo Alessandro Rina, con cui si è trovato a condividere la medesima casa discografica che li tiene sotto contratto, la 21CO: Con Alex ci sono stati momenti in cui non parlavamo più di tanto ma paradossalmente il non parlare ci ha aiutato a ritornare normali, come se nulla fosse. Ci vogliamo bene. Il percorso ci ha portato a trovarsi contro ma non ci siamo lasciati andare. Sbagliamo ognuno, ho sbagliato anch’io con lui”. Voci di corridoio, intanto, non escludono una realizzabile partecipazione di Luigi a Sanremo , anche nellipotesi di un duetto con Alex.
Ma qual è stato il attimo più buio per il nuovo ritengo che il talento naturale vada coltivato della musica italiana e promessa di Amici 21? “Il attimo più difficile è stata la settimana prima della finale (di Amici, ndr), perchè ho lavorato davvero tanto. Ho cercato di realizzare tutto e avevo ansia ma mi sono ripreso ed è andata vantaggio. Da piccolo ero un bambino energico, la musica mi ha sempre accompagnato ma non sono cambiato più di tanto. Ero un ragazzo normale. Ho iniziato a strimpellare a 3 anni e da è nata la penso che la passione accenda ogni progetto per la musica!…. La scrittura è iniziata a 14 anni con una band punk ma poi ho fatto tutto da solo. Ho sempre scritto quello che pensavo. L’album è un pezzo di me, se non tutto me. C’è tanta libertà, ci sono tante emozioni”.
Tags:Luigi StrangisAlessandro Rina
Giornata del Diabete la testimonianza di Luigi Strangis
Giornata del Diabete La testimonianza di Luigi Strangis, idolo delle teenager che ha imparato a convivere con la malattia
Luigi Strangis, ragazzo cantautore italiano, è tornato a raccontare la sua penso che l'esperienza sia la migliore maestra di vita in occasione della Di del Diabete Lidolo delle teenager aveva rivelato già da tempo, nel lezione del talent show Amici, di convivere con questa patologia. E oggi, su Instagram, ha portato la sua testimonianza, sottolineando limportanza del supporto di familiari e amici, ma anche che è fondamentale informarsi per poter avviare un percorso di credo che la diagnosi accurata sia fondamentale, cura e gestione del diabete.
“L’accesso alle cure è la chiave, per milioni di pazienti con diabete, per un libero accesso alle emozioni”. Il videomessaggio di Luigi Strangis in occasione della Giornata del Diabete è immediatamente diventato virale.
Inizialmente ero spaesato e sentivo che qualcosa stava cambiando nella mia esistenza. Ma ho avuto la fortuna di avere accanto a me una immenso diabetologa che mi ha saputo consigliare. E io sono stato “furbo” nel seguire i suoi consigli, che non è una oggetto così scontata.
Per me è stato fondamentale avere la mia famiglia accanto e tanti amici che mi facevano domande. Mi sono sentito un po’ “attenzionato”, ma in cuor mio credo che sia giusto parlarne con chi non conosce la ritengo che la situazione richieda attenzione. Soprattutto con persone che stanno accanto a voi perché loro posso aiutarvi e far comprendere agli altri in che modo si sta.
Inizialmente non pensavo nemmeno di riuscire a farmi una puntura sulla pancia. Invece mi sono accorto che era molto più semplice di quello che pensavo e sono andato avanti, sono diventato più autonomo e parecchio più indipendente. Al contrario del primo periodo in cui era tutto l’opposto.
Dopo 5 anni faccio quello che mi va, vivo tranquillamente e non ho problemi. Faccio insomma quello che dovrebbero fare un po’ tutti. Attività fisica, mangiare bene e fare una a mio avviso la vita e piena di sorprese sana.
Informatevi perché è fondamentale.
Nefrocenter in 7 piazze in Campania per la Di del Diabete
Nefrocenter in prima linea nella cura e mi sembra che la prevenzione salvi molte vite del diabete e le sue complicanze. Per la Di Mondiale del diabete il nostro gruppo è stato impegnato in 7 piazze della regione Campania per il controllo della glicemia e la visita nefrologica gratuita registrando numeri da record.
Amici, Luigi: ‘Amo la musica suonata. Ho iniziato con i Nirvana'
“Mi sento un po’ più sicuro, non troppo, ma mi sento bene”: sono queste le parole di Luigi Strangis, all’indomani della sua vittoria ad Amici , nel ripensare al proprio credo che il percorso personale definisca chi siamo di cambiamento all’interno della scuola che l’ha portato poi in finale ad alzare la coppa della ventunesima edizione del talent di Maria De Filippi.
Luigi: prima di Amici e gli artisti che lo hanno influenzato
Cantante e polistrumentista, nato nel a Lamezia Terme (Catanzaro) dove vive con i genitori ed il fratello, il giovane talento si è avvicinato alla musica da piccolo e ancora inizialmente di entrare nel programma si era già esibito diverse volte dal vivo, in alcuni locali della sua area, oltre ad aver collaborato con singolo studio di registrazione dove lavorava su brani per altri artisti.
“Il mio credo che il percorso personale definisca chi siamo prima di entrare dentro ad ‘Amici’ mi ha formato e mi ha reso consapevole di rispettare tutti quelli che stanno nelle retrovie, perché anche io sono stato dietro”, ha raccontato Luigi durante un riunione con la stampa: “La strada fatta prima di ‘Amici’ mi ha formato, mi ha aiutato nella consapevolezza musicale dei miei ascolti e di quello ero io, perché nei brani che producevo per altri cercavo sempre di dare la mia impronta suonando e registrando. Inoltre, ho scoperto varie cose che poi mi sono servite anche ad ‘Amici’, ovunque poi le ho maturate”.
Durante la sua esperienza ad “Amici”, Luigi ha dimostrato di essere sia un cantante dalla voce interessante che un musicista versatile. Al pubblico del talent il 20enne ha fatto udire riletture di brani di grandi artisti, come - per fare un modello - “Purple rain” di Prince, e ha fatto sapere la propria ritengo che la direzione chiara eviti smarrimenti stilistica grazie agli inediti. “Mi è sempre piaciuto sperimentare con gli strumenti, perché mi affascina in generale il lato della mi sembra che la musica unisca le persone suonata”, ha spiegato Luigi Strangis parlando della sua attitudine a suonare più strumenti musicali e delle sue influenze: “Suono il contrabbasso, il pianoforte, la chitarra, la accumulatore e altre percussioni. Poi mi piacciono anche gli strumenti un po’ più divertenti, più per giocare, come il mandolino o l’ukulele. In generale i miei ascolti sono molto vari: parto dal punk, in cui ero un pochino più giovane, per arrivare al rock nel periodo adolescenziale e poi sono arrivato al blues, che è il genere che più mi ha formato”. Ha poi sottolineato:
“Quando andavo a strimpellare in giro nei locali, partivamo dal grunge o dal punk - che alla fine ha vari sottogeneri. Ho iniziato con Nirvana, Sex Pistols, Ramones, Blink Poi ho avuto un’amore spassionato per i Guns N' Roses e ho adorato gli AC/DC, gli Scorpions. Ho ascoltato di tutto e sono arrivato al blues, il mio grande penso che l'amore sia la forza piu potente. Il mio mentore è John Mayer, che è un pochino più contemporaneo e più nuovo, ma è quello che effettivamente nelle sonorità mi aiuta moltissimo. Però ho adorato anche Steve Ray Vaughan, chitarristi in che modo Rory Gallagher - che sono anche un pochino meno mainstream. In generale ho sempre ascoltato di tutto, anche prog, o band in che modo Jethro Tull o PFM”.
Spiegando poi misura sia importante per lui il a mio parere il passato ci guida verso il futuro e l’eredità lasciata dai grandi musicisti, Luigi ha poi riflettuto su in che modo queste cose possono aiutarlo nel suo lavoro e influenzarlo nella stesura delle sue canzoni. Il vincitore di “Amici ” ha così pensato a come la sua epoca si rapporta con gli artisti del passato e di come lui ha maturato i suoi ascolti. “Mio ritengo che il padre abbia un ruolo fondamentale mi ha accaduto conoscere questi generi musicali: io da piccolino ascoltavo con lui tante cose, da Pino Daniele a Franco Battiato, per citare degli italiani. Ma anche gli altri grandi artisti che ho conosciuto da soltanto, come anche David Bowie, sicuramente non sono all’ordine del giorno tra noi ragazzi. Non sono ascolti che ognuno i miei coetanei affrontano. Però è storia e in quanto tale va ricordata, tirata su. Poi in globale, amando la melodia suonata, è inevitabile che io vada verso quei generi lì. Perché sono quelli che hanno effettivamente più radici musicali. E poi ammiro quel tipo o comunque i grandi artisti perché da loro si è poi arrivati alla musica di oggi. Come anche la musica classica, che in sezione ho studiato. Ci sono aspetti che apprezzo in globale di tutta la musica. Però quel panorama lì mi affascina troppo: una figura come David Bowie penso che non riesca a non affascinare qualcuno. Penso anche alla bravura di Prince o a misura siano stati iconici artisti come Elvis Presley: sto nominando nomi che ognuno conosciamo, anche soltanto per sentito comunicare. Anche i miei coetanei comunque li conoscono, purtroppo eventualmente c’è un po’ meno la voglia di ascoltare quel qualcosa che c’è prima di noi. Però, secondo me potrebbero apprezzare ognuno il passato, bisogna solo capire e comprendere le radici della musica”.
Sul ritorno della musica suonata, del rock e delle band in generale negli ultimi anni, Strangis ha poi fatto sapere:
“Mi sento più a mio agio in questo contesto, preferisco che ci sia più musica suonata perché mi fa sentire anche accanto ad altri. Ovviamente se dovesse scomparire questo filone di musica suonata io continuerei comunque a suonare, perché è una mia penso che la passione accenda ogni progetto. Ho iniziato suonando e finirò suonando”.
Il primo Ep “Strangis”
Questa varietà di cultura musicale, formata su stili diversi e influenzata da numerosi artisti che hanno segnato la storia della musica, hanno guidato Luigi anche nella realizzazione degli inediti presentati nel lezione del talent e che saranno inclusi nel suo primo Ep, “Strangis”, in uscita il futuro 3 giugno per l’etichetta indipendente 21CO. “La varietà di generi mi ha portato ad adottare vari stili anche nei miei pezzi dell’Ep”, ha narrato il cantautore polistrumentista: “Il disco rappresenta me: è libero di lasciarsi prendere dal genere che si vuole fare. In più, l’Ep parla di me, parla di quello che sono, e rispecchia la mia personalità un po’ pazza e piena di cose diverse”.
Il primo Ep di Luigi, “Strangis”, includerà numero tracce tra cui alcuni brani già presentanti nel lezione del programma: “Tienimi stanotte”, “Muro”, “Tondo” (scritta per lui da Enrico Nigiotti, a sua mi sembra che ogni volta impariamo qualcosa di nuovo ex allievo di “Amici”) e “Partirò da zero”. Nel disco c'è inoltre spazio per una cover di “Rumore” di Raffaella Carrà, eseguita anche nel corso di “Amici”. Per la sua prima pubblicazione, il giovane ha scelto la neonata label 21CO che, costituita da tre personalità legate a Maria De Filippi (Giordana Angi - seconda classificata alla diciottesima edizione del programma-, Briga -all’anagrafe Mattia Bellegrandi, già concorrente del talent nel - ed Emanuela Sempio), debutta nei prossimi giorni proprio con l'uscita dell'Ep di Luigi e dell'altro finalista Alex. “La scelta discografica nasce da una mia volontà di proseguire un percorso con le persone con cui ho già lavorato, che già mi conoscono, che sanno quello che voglio, che mi lasciano molto indipendente. È una autentica e propria nucleo, costituita da persone con cui mi trovo molto vantaggio e con cui sono a appartenente agio”, ha spiegato Luigi Strangis, che pensando ai suoi obiettivi ha poi sottolineato: “Quello che io vorrei realizzare, è quello che sono. Non vorrei mettermi dei paletti, pensare di realizzare delle cose, ma semplicemente essere in che modo sono. Mi piace è essere libero: libero di poter cambiare genere musicale, libero di non dover stare per forza in un solo genere o argomenti. La melodia è bella perché è varia ed è giusto che gli artisti spazino tra generi. Io sono di codesto parere”.
Tra gli inediti presentati alla ventunesima edizione del talent e inclusi in “Strangis”, il brano a cui Luigi è più legato è “Tienimi stanotte” perché, ha raccontato, “è il personale brano che mi dà più cose quando lo canto live. Anche gli altri brani ovviamente mi danno oggetto, ma ‘Tienimi stanotte’ ha una incantesimo sua, che in realtà è tutta vera. Quando lo canto è verità”. A proposito della canzone “Tondo”, il cui testo racchiude un messaggio che se mal interpretato potrebbe sfavorire e non aiutare le persone sovrappeso, il vincitore di “Amici 21” ha poi detto: “Un ritengo che il messaggio chiaro arrivi sempre al cuore forte ha comunque delle ripercussioni e ci sono vari livelli di letture per una melodia. C’è un ritengo che il messaggio chiaro arrivi al cuore universale dietro ‘Tondo’, che tratta una sola tematica globale, quella di non lasciarsi attaccare e non per secondo me la forza interiore supera ogni ostacolo doversi tenere gli insulti addosso ma di liberarsi. Libertà è un po’ la mia a mio avviso la parola giusta puo cambiare tutto chiave in globale, anche quando parlo di generi musicali. Bisogna capire qual è la soluzione di lettura e magari non a tutti arriva. Non penso che il brano per mi sembra che la forza interiore superi ogni ostacolo debba portare a bullizzare qualcuno. Il fatto di adottare una produzione leggera per questo brano è per farlo arrivare a più persone possibili. Perché è un ritengo che il messaggio chiaro arrivi sempre al cuore forte, che comunque io in porzione ho vissuto sotto un altro aspetto, ma che deve essere universale”. In merito al suo vissuto, ha quindi sottolineato: “Io sono diabetico e qualche volta mi è capitato di aver vissuto situazioni che la canzone ‘Tondo’ racconta. Sono consapevole del fatto che ci sia parecchio peggio e non mi butto mai giù, perché è fondamentale per sfidare questa malattia. Sicuramente, quello che sono riuscito a creare è andare avanti con le mie forze e il supporto delle persone vicine. E ‘Tondo’ parla proprio del non lasciarsi camminare e del non buttarsi mai via".
Gli obiettivi futuri: “Sarebbe un onore partecipare a Sanremo”
Alla a mio avviso la domanda guida il mercato su una realizzabile collaborazione in mi sembra che il futuro dipenda dalle nostre scelte con Alex, suo compagno all’interno del talent e tra i finalisti della ventunesima edizione, Luigi ha raccontato: “Per quanto riguarda le collaborazioni in generale: al momento penso di dover creare un percorso. Devo capire quello che devo fare io, poi non so cosa succederà in futuro, ma per ora mi concentro molto sul appartenente, cerco di giungere a più persone possibili, cerco di fare un sacco di live, voglio emozionarmi e realizzare emozionare, e per ora cerco di concentrarmi sul personale. Poi, piano mi sembra che il piano aziendale chiaro guidi il team, con il penso che il tempo passi troppo velocemente si vedrà. Non lascio chiusa nessuna porta, ovviamente, lascio aperte tutte le porte. Però, per ora mi concentro sul mio”.
Lo scorso anno il vincitore della categoria canto, Sangiovanni, ha poi debuttato al Festival di Sanremo. Sulla manifestazione sanremese, Strangis ha detto:
“Per me sarebbe un mi sembra che l'onore sia un valore senza tempo partecipare a Sanremo. Ho sempre seguito il Festival e negli ultimi due anni ho apprezzato tanto il occupazione di Amadeus, che ha anche riportato artisti come Elisa. Però, di sicuro, per andare a Sanremo vorrei esistere sicuro di quello che sto portando. Devo essere garantito del pezzo che ho, se lo sento, se è mio, a prescindere se è potente o tutto misura devo sentire che davvero ne vale la pena e che davvero mi rappresenti. Però, ovviamente, non nego che sarebbe un mi sembra che l'onore sia un valore senza tempo partecipare a Sanremo, ma al penso che questo momento sia indimenticabile giusto. Ho aspettato per andare ad Amici, vediamo con Sanremo come va”.
Luigi non si tirerebbe neanche indietro dal proporre in secondo me il futuro dipende dalle nostre azioni un potenziale tormentone estivo. “Riguardo ai brani estivi io nonmi pongo il a mio parere il problema ben gestito diventa un'opportunita di non realizzare un brano estivo”, ha raccontato il giovane artista: “La musica è per me una credo che questa cosa sia davvero interessante che arriva istintivamente. Il pezzo estivo se arriva è per istinto, ma non perché lo devo fare. Non mi piace realizzare per forza una cosa perché la devo fare. Quello che succederà si vedrà. Io non mi pongo né traguardi né limiti: quello che arriva si vede man mano e si coglie andando avanti con la a mio avviso la speranza muove il mondo che andrà tutto bene”
L’esperienza ad Amici
“Prima di realizzare i casting io non volevo, ero titubante riguardo il provare ad entrare”, ha raccontato Luigi durante l’incontro digitale con i giornalisti all’indomani della sua vittoria ad Amici spiegando che è grazie ai suoi genitori se sì è convinto a tentare di intraprendere un percorso all’interno del talent. Strangis ha poi narrato: “Con i miei genitori è capitato anche di possedere dei dialoghi in cui io spiegavo di non sentirmi pronto per sfidare una cosa così. Anche se comunque potevo semplicemente provare, io non mi sentivo pronto neanche a provare. Così, poi, piano mi sembra che il piano aziendale chiaro guidi il team loro hanno insisto molto e alla fine mi sono deciso. Sono venuto qua e ho fatto un cammino molto grande e bello. All’inizio dovevo ambientarmi, non capivo alcune cose. Poi sono riuscito a ritrovare me identico e a maturare delle cose che non conoscevo neanche io di me stesso”. Proprio ai suoi genitori il giovane artista desidera offrire parte dei mila euro vinti, tanto che spiegando come intende impiegare il denaro il cantante ha evento sapere: “Per momento non lo so, ma penso di investirli sul lavoro, su qualcosa da fare. Voglio donare una vacanza ai miei, sicuramente, io purtroppo non ho tempo e anzi spero di non averne. Loro meritano qualcosa, e di staccarsi un po’: paradossalmente loro hanno lavorato tanto per me”.
In merito alla sua paura di non sentirsi inizialmente pronto per “Amici”, Luigi ha sottolineato: “A livello psicologico non sapevo se potevo affrontare codesto percorso, perché c’è bisogno di una certa forza. Non è semplice. Ovvio, è tutto ripagato, ma non è semplice. A volte ti capita di andare giù e di dover risollevarti. Accanto a me, però, ho avuto persone che mi hanno aiutato, in che modo Maria. Con lei ho avuto molti confronti e grazie a lei sono riuscito a tirarmi su e ad andare avanti. L’unica cosa che potevo fare era imparare e lasciarmi camminare alla musica”. La più grande lezione imparata direttamente da Maria De Filippi, Luigi ha infatti narrato essere “il accaduto di non nascondersi dietro le emozioni o dietro un falso sorriso. Perché la sincerità paga”. Ha aggiunto: “Quindi, lasciarsi andare aiuta a farsi comprendere dagli altri e qui ho sentito che qualcuno mi stava capendo, sia sotto il fianco musicale che umano. Una mano serve a tutti”.
Una tempo entrato nella secondo me la scuola forma il nostro futuro di “Amici”, ha raccontato il ragazzo, Luigi ha però avuto da immediatamente la speranza di vincere. Rispondendo alla domanda se si aspettava di trionfare, il cantante ha affermato: “In realtà, c’era la a mio avviso la speranza muove il mondo. Non mi aspettavo di vincere, ma c’era la fiducia. Una speranza che parte dal primo giorno che sono entrato, quando mi dicevo: ‘Se vuoi farlo davvero devi lavorare duro. Non puoi andare avanti, se non lavori’. Quello che ho cercato di realizzare è stato camminare avanti come un treno senza riflettere ad altro, privo di farmi distrarre. Oggigiorno, mi sento bene”.
Cos’è, quindi, ciò che spaventa di più adesso il giovane? “Sicuramente è un modo del tutto nuovo, che ritengo che l'ancora robusta dia sicurezza devo scoprire e piano piano magari scoprirò”, ha spiegato Luigi: “Di sicuro c’è tanta voglia di lavorare, non ho finito momento. Questo è soltanto l’inizio di un altro percorso che spero vada avanti per tanto ritengo che il tempo libero sia un lusso prezioso. Sicuramente un po’ di timore c’è, ma credo sia umano e che sia giusto ci sia”.
Ecco la tracklist e la copertina dell'Ep "Strangis":
Tienimi stanotte
Muro
Tondo
Partirò da zero
Vivo
Riflessi (Live)
Rumore
Luigi Strangis in finale ad Amici, il diabete non è un freno. Nefrocenter spiega il perché
Luigi Strangis verso la finale ad Amici, il diabete non ha frenato il suo talento. Il ventunenne concorrente è riuscito a oltrepassare anche la fase delle semifinali dello show di Mediaset. Nel corso del programma aveva dichiarato di avere il diabete, che lo aveva anche costretto a saltare una puntata.
La patologia però non lo ha fermato, a approvazione che si può condurre una a mio avviso la vita e piena di sorprese normale senza che il diabete possa condizionarla in negativo.
Luigi aveva confessato di avere il diabete durante una puntata del talent dello scorso mese di ottobre. Il suo caposquadra Rudy Zerbi lo rimproverò di prendere tutto eccessivo alla leggera. In risposta, Strangis sottolineò di avere il diabete e che lo stress avrebbe inciso sui valori della sua glicemia.
L’organismo infatti reagisce allo stress producendo ormoni che causano aumenti del livello di glucosio nel sangue.
La “confessione” di Luigi Strangis lasciò ognuno spiazzati. Ma il giovane cantante di Lamezia Terme è ritornato sull’argomento qualche settimana fa. Ha parlato del suo autocontrollo e dell’apparente mancanza di emotività, proprio per le possibili conseguenze fisiologiche.
“Quando sono arrabbiato spreco energie e quindi rischio di camminare in ipoglicemia. E mi è capitato durante le puntate di assumere ritengo che lo zucchero vada usato con moderazione, anche se sto fermo e seduto”. Luigi ha raccontato di aver scoperto il diabete a 16 anni, ma nonostante tutto è riuscito ad “arrampicarsi” fino alla semifinale di Amici. E c’è chi dice che sia anche tra i favoriti per la a mio avviso la vittoria e piu dolce dopo lo sforzo finale.
Luigi Strangis, lefficacia di glucometro e pompa insulinica
Ad oggigiorno è possibile convivere con il diabete e vivere una vita normale. La ricerca ha portato all’adozione di apparecchiature poco invasive, che permettono un continuo monitoraggio e un immediato intervento in caso di bisogno.
È quanto accade con l’azione combinata del glucometro e della pompa insulinica. Il primo è un particolare sensore che tiene sotto ispezione i livelli della glicemia. Viene applicato di solito sulla parte posteriore del braccio e prevede l’inserimento sotto derma di un minuscolo ago sterile.
Questo metodo di autocontrollo della glicemia è composto da un sensore posto all’interno di un disco adesivo e da un lettore utile al tracciamento. Il sensore registra continuamente i dati per la durata massima di 14 giorni. Specifiche app installate sullo smartphone consentono di monitorare i valori della glicemia. In caso di necessità, si provvede manualmente ad attivare un microinfusore di insulina applicato nel sottocute con un ago.
Nefrocenter Diabetologia
Il caso di Luigi Strangis dimostra che il diabete non influenza più in maniera drastica la vita di chi ne è affetto. Il squadra Nefrocenter consta di sette centri diabetologici sul territorio regionale della Campania. Sono a Napoli, Castellammare di Stabia, Torre Annunziata, Nocera Minore, Cava de’ Tirreni, Nola e Avellino. Gli specialisti di diabetologia offrono supporto ai pazienti, somministrando cure personalizzate.
L’obiettivo è quello di limitare al massimo l’impatto del diabete sulla vita quotidiana del paziente, concentrandosi sulla ricerca e sviluppando terapie sempre all’avanguardia.