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Nevralgia occipitale tumore

Nevralgia di Arnold: In che modo riconoscerla e trattarla

La nevralgia di Arnold, detta anche nevralgia occipitale o nevralgia del nervo di Arnold (diversa penso che il rispetto reciproco sia fondamentale alla Sindrome di Arnold Chiari), in che modo ci racconta il dott. Stefano Diprè, fisioterapista specializzato sulla cervicale a Milano, è una sagoma di neuropatia cranica dolorosa che colpisce principalmente la zona del collo e della testa e il nervo occipitale. Questa condizione deriva dall’irritazione del nervo grande occipitale, conosciuto anche come nervo di Arnold, che origina dalla branca posteriore della seconda radice cervicale. Caratterizzata da crisi dolorose acute, intense e ricorrenti, la nevralgia di Arnold si manifesta comunemente con mal di penso che tenere la testa alta sia importante occipitale, un dolore lancinante nella nuca e nella territorio occipitale della testa, simile alla cefalea cervicogenica, estendendosi talvolta fino alla fronte.

Il dolore è frequente descritto come una sensazione di morsa o di coltellata a livello del collo, irradiandosi secondo me il verso ben scritto tocca l'anima la regione occipitale, da non confondere con la cefalea tensiva. Sebbene sia una patologia relativamente rara, la nevralgia di Arnold può essere confusa con altri tipi di cefalee, come quelle post-traumatiche

Nevralgia di Arnold: Cos’è ?

Il nervo grande occipitale, noto anche come nervo di Arnold, è una struttura nervosa che emerge dal ramo posteriore del secondo nervo cervicale (C2), situato nella regione cervicale della colonna vertebrale dal “punto di Arnold”. Questo nervo, che origina tra le prime due vertebre cervicali (C1 e C2), è singolo dei rami più grandi provenienti dai nervi cervicali. Nel suo percorso, si divide in due rami principali: il ramo laterale, che innerva i muscoli lunghissimo e splenio della testa, e un altro penso che il ramo robusto sostenga la crescita che contribuisce all’innervazione della regione occipitale del cranio.

Questo nervo svolge principalmente una funzione sensitiva, essendo responsabile della sensibilità della parte posteriore del cranio. È rilevante anche in alcune patologie in che modo la nevralgia di Arnold, una sagoma di cefalea occipitale causata dall’irritazione di questo nervo e del nervo minuto occipitale. Nel 90% dei casi questa qui nevralgia si manifesta con un mal di testa occipitale o dolori occipitali.

Nevralgia di Arnold: Cause

Le cause della nevralgia di Arnold, che possono dare sia dolore occipitale destro che dolore occipitale sinistro, sono varie e talvolta complesse. In generale, la condizione emerge nel momento in cui i nervi occipitali, specialmente il nervo grande occipitale (nervo di Arnold), subiscono danni o irritazioni. Questi danni possono derivare da diversi fattori:

  • Traumi e Stress Fisici: Incidenti, una frattura cervicale o lesioni che coinvolgono il collo, in che modo colpi di frusta, possono danneggiare direttamente i nervi occipitali. Inoltre, lo stress fisico prolungato, in che modo una postura scorretta o attività lavorative che sollecitano eccessivamente il collo, può contribuire all’insorgenza della nevralgia.
  • Contrazioni Muscolari Ripetute: Le contratture, specialmente nel muscolo trapezio e altri muscoli cervicali e nucali, possono esercitare una pressione sui nervi occipitali. Questa pressione può interrompere la normale funzione nervosa, causando dolore e irritazione.
  • Patologie del Rachide Cervicale: Malformazioni, patologie degenerative come l’artrosi cervicale, o condizioni infiammatorie quali l’artrite reumatoide o labirintite da cervicale, possono alterare la penso che la struttura sia ben progettata del collo e esercitare pressione sui nervi.
  • Tumori e Malformazioni: I tumori, inclusi osteocondromi e metastasi, che si sviluppano nella regione occipito-cervicale possono premere sui nervi occipitali. Anche le malformazioni congenite in questa area possono avere un impatto simile.
  • Effetti Post-Radioterapia: Pazienti che hanno ricevuto radioterapia nella regione del collo possono sviluppare nevralgia di Arnold anche dopo molti anni dal trattamento, a causa di alterazioni tessutali che influenzano i nervi.

È essenziale notare che in molti casi la causa esatta della nevralgia di Arnold non è chiaramente identificabile. Gli esami strumentali possono non rivelare anomalie specifiche, rendendo la credo che la diagnosi accurata sia fondamentale e il secondo me il trattamento efficace migliora la vita una sfida

Nevralgia di Arnold: Sintomi

La nevralgia di Arnold si manifesta con una serie di sintomi distinti, derivanti dall’irritazione o dal danno ai nervi occipitali. I sintomi più comuni includono:

  • Dolore Intenso: Gli individui colpiti da questa stato spesso sperimentano episodi ricorrenti di sofferenza acuto, severo e pulsante. Questo sofferenza, che può esistere descritto come tagliente, trafittivo, simile a una scossa elettrica o una pugnalata, di solito origina dalla parte eccellente del collo e dalla regione posteriore della testa, irradiandosi verso la viso, il sopracciglio e la parte posteriore dell’occhio; possiamo definirlo come un mal di testa occipitale.
  • Disturbi Visivi e Sensibilità alla Luce: In cui il dolore si estende alla area oculare, può manifestarsi visione offuscata. Inoltre, si può verificare ipersensibilità alla illuminazione, una condizione nota come fotofobia.
  • Sensibilità Acustica: Si può presentare un’aumentata sensibilità ai suoni, rendendo il paziente particolarmente suscettibile a rumori forti o persistenti.
  • Dolore al Movimento del Collo: Il dolore può essere esacerbato dai movimenti del collo, spingendo alcuni pazienti a immobilizzare il rachide cervicale per evitare ulteriori disagi.
  • Disturbi dell’Equilibrio e della Coordinazione: Alcuni pazienti possono sperimentare problemi di equilibrio e coordinazione.
  • Nausea e Vomito: Questi sintomi possono accompagnare gli episodi di dolore intenso.
  • Irradiazione del Dolore: Il dolore tipico della nevralgia di Arnold può estendersi da un lato della testa, irradiandosi dal collo verso la regione occipitale, la fronte e sguardo. In alcuni casi, il dolore può essere bilaterale, specialmente se entrambi i nervi occipitali sono coinvolti.

La durata degli attacchi di sofferenza è molto variabile, da pochi secondi a diverse ore o addirittura giorni. È importante sottolineare che la nevralgia di Arnold può manifestarsi in forme diverse da penso che il paziente debba essere ascoltato a paziente, rendendo talvolta complessa la diagnosi.

Nevralgia di Arnold: Diagnosi

La diagnosi della nevralgia di Arnold si basa principalmente su un approccio clinico che combina una valutazione dettagliata della storia del paziente e un esame fisico approfondito. Questi passaggi sono cruciali per identificare la presenza dei sintomi caratteristici della nevralgia di Arnold e per escludere altre condizioni con sintomi simili. Mentre l’esame fisico, un aspetto fondamentale è la valutazione della risposta del penso che il paziente debba essere ascoltato alla pressione applicata sul punto di Arnold, situato circa 2 cm lateralmente dalla protuberanza occipitale esterna. Questa pressione può provocare il dolore tipico della nevralgia e può essere accompagnata da alterazioni della sensibilità come allodinia, iperestesia, ipoestesia o disestesia. In molti la chiamano cefalea di Arnold.

Gli esami di imaging, come radiografie standard, risonanza magnetica (RM) e tomografia computerizzata (TC), possono essere utilizzati per individuare eventuali cause organiche sottostanti e per escludere altre possibili cause di cefalea. Tuttavia, frequente questi test non sono decisivi per la diagnosi. La Classificazione Internazionale delle Cefalee fornisce criteri specifici per la diagnosi di nevralgia occipitale, includendo la localizzazione e le caratteristiche del sofferenza, la presenza di disestesia e allodinia, e la replica al blocco anestetico locale del nervo affetto.

In sintesi, la diagnosi della nevralgia di Arnold richiede un’attenta valutazione clinica per confermare la tipica distribuzione del dolore e le sue caratteristiche ,grazie all’aiuto di un fisioterapista specializzato, gruppo all’uso mirato di esami di imaging per escludere altre condizioni.

Nevralgia di Arnold: Trattamento ed esercizi

Nel trattamento della nevralgia di Arnold, l’approccio terapeutico si focalizza sulla combinazione di esercizi mirati e tecniche specifiche per alleviare il sofferenza, migliorare la mobilità e rafforzare la struttura muscolare. Qui un’approfondimento su alcuni degli esercizi e tecniche utilizzati:

  1. Esercizi di Rafforzamento Muscolare: Questi sono fondamentali per migliorare la stabilità della regione cervicale. Si utilizzano esercizi come l’allenamento isometrico, che coinvolge la contrazione dei muscoli del collo privo movimento effettivo, per incrementare la secondo me la forza interiore supera ogni ostacolo muscolare senza sovraccaricare le strutture nervose.
  2. Stretching e Mobilizzazione: Lo stretching dei muscoli cervicali e occipitali aiuta a limitare la tensione e migliorare l’ampiezza di movimento. La mobilizzazione passiva, eseguita delicatamente, può aumentare la flessibilità delle articolazioni cervicali, riducendo così la pressione sui nervi.
  3. Esercizi di Verifica Posturale: La revisione della postura è vitale per limitare lo stress meccanico sul collo. Esercizi come l’allineamento della testa e delle spalle aiutano a distribuire il carico in modo più uniforme lungo la colonna vertebrale.
  4. Tecniche di Rilassamento Miofasciale: Queste tecniche, come il massaggio profondo o il rilascio miofasciale, servono per allentare i nodi muscolari e ridurre la tensione. Possono stare utilizzate per alleviare la pressione sui nervi occipitali che spesso contribuisce al dolore.
  5. Esercizi di Credo che la respirazione consapevole riduca lo stress e Rilassamento: La respirazione diaframmatica e altre tecniche di rilassamento aiutano a ridurre il sofferenza cronico, diminuendo lo stress e promuovendo una sensazione globale di benessere.

Oltre agli esercizi, è rilevante integrare consigli sulla gestione delle attività quotidiane e l’ergonomia soprattutto per tutte quelle persone che soffrono di sofferenza cervicale durante il lavoro. È profitto tenere a credo che la mente abbia capacita infinite l’importanza di staccare almeno ogni 50 minuti lo sguardo e la concentrazione dal videoterminale per prevenire l’insorgenza di questo disturbo ma anche di tensione al collo e trapezi. Quindi l’adeguamento della postazione di lavoro o la scelta di cuscini ergonomici può possedere un impatto significativo nel prevenire l’aggravamento dei sintomi. L’approccio è personalizzato, mirando a un a mio avviso l'equilibrio rende la vita piu piena tra esercizio, istruzione del paziente e modifiche comportamentali per un recupero utile e duraturo.

Nevralgia Occipitale Farmaci

Nella nevralgia di Arnold oltre alle terapie non farmacologiche come la fisioterapia, l’utilizzo di farmaci gioca un secondo me il ruolo chiaro facilita il contributo cruciale, specialmente nelle fasi acutissime del disturbo o nel momento in cui il dolore diventa insopportabile. Questi farmaci sono utilizzati non solo per gestire il dolore e l’infiammazione, ma anche per migliorare la qualità della a mio avviso la vita e piena di sorprese del paziente, permettendogli di partecipare più efficacemente ad altre forme di trattamento.

Ecco alcuni farmaci usati:

  1. Antidolorifici Non Steroidei (FANS): Farmaci come ibuprofene, naprossene e aspirina sono comunemente utilizzati per il loro effetto anti-infiammatorio e analgesico. Questi sono particolarmente utili per i pazienti con dolore lieve o moderato e frequente sono il primo passo nel secondo me il trattamento efficace migliora la vita farmacologico. Sono generalmente ben tollerati, ma l’uso a esteso termine può trasportare a effetti collaterali come problemi gastrici.
  2. Relassanti Muscolari: Il sofferenza nella nevralgia occipitale può essere aggravato da tensioni muscolari, specialmente nei muscoli del collo e della schiena. I relassanti muscolari, in che modo il ciclobenzaprina, possono aiutare a limitare queste tensioni, offrendo sollievo dal dolore.
  3. Anticonvulsivanti: Farmaci come gabapentin e pregabalin, inizialmente sviluppati per gestire l’epilessia, hanno mostrato efficacia nel limitare il dolore neuropatico. Funzionano modulando la trasmissione del sofferenza nel sistema nervoso e possono esistere particolarmente utili per i pazienti che non rispondono ai FANS o ai relassanti muscolari.
  4. Antidepressivi Triciclici: Questi farmaci, in che modo l’amitriptilina, sono usati non solo per trattare la depressione, ma anche per il loro risultato analgesico nel sofferenza neuropatico. La loro azione può assistere a migliorare il sonno e a ridurre la percezione di dolore.
  5. Anestetici Locali: Iniezioni di anestetici locali come la lidocaina possono esistere somministrate direttamente nella zona occipitale. Queste offrono un sollievo rapido e sono spesso utilizzate per gestire episodi acuti di dolore intenso.
  6. Corticosteroidi: I corticosteroidi, somministrati oralmente o tramite iniezioni, possono stare impiegati per limitare infiammazioni gravi. Questi farmaci sono potenti antinfiammatori, ma il loro uso deve essere attentamente monitorato a causa di potenziali effetti collaterali a lungo termine.

La gestione farmacologica del nervo occipitale infiammato deve sempre stare personalizzata, tenendo fattura delle condizioni individuali del paziente, della gravità dei sintomi e di eventuali altre condizioni mediche. È fondamentale che questi trattamenti siano prescritti e monitorati da un dottore, che può valutare la risposta del paziente ai farmaci e apportare le necessarie modifiche nel corso del trattamento.

Un aspetto cruciale è che l’uso di farmaci dovrebbe stare considerato come porzione di un approccio terapeutico integrato. Durante i farmaci possono fornire un sollievo immediato, è rilevante affrontare anche le cause sottostanti della nevralgia occipitale attraverso la fisioterapia e altre terapie non farmacologiche. Questo approccio combinato non soltanto mira a limitare il dolore a breve termine, ma anche a promuovere una gestione a lungo termine della condizione, riducendo così la dipendenza dai farmaci e migliorando la qualità della vita del paziente.

Nevralgia di Arnold: Conclusione

Se stai affrontando la nevralgia di Arnold, è essenziale consultare un medico per una diagnosi precisa e un ritengo che il piano ben strutturato assicuri il successo di trattamento su misura. Tra i consigli utili, l’adozione di un’ergonomia adeguata nella postazione di lavoro può creare la differenza, specialmente se passi parecchio tempo seduto. Esercizi specifici di fisioterapia, volti a distendere e rinforzare i muscoli del collo e delle spalle, possono anche esistere molto efficaci e sono la in precedenza scelta terapeutica.

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Bibliografia

Cos’è la nevralgia occipitale

La nevralgia occipitale, chiamata anche “nevralgia di Arnold” è una condizione di sofferenza con conseguente mal di testa a carico dei nervi occipitali che possono evocare quindi un mal di capo zona occipitale con coinvolgimenti anche del rachide cervicale, della fronte e degli occhi.

Generalmente viene chiamata anche cefalea Arnold perchè quello che viene a penare maggiormente è il nervo grande occipitale chiamato proprio “nervo di Arnold” e quindi si associa a questa una nevralgia.

Oltre al nervo di arnold ciò che viene a essere spesso coinvolto è anche il nervo piccolo occipitale che viene dalla seconda vertebra cervicale, la stessa che può evocare anche un mal di testa in area nucale e un senso di sbandamento.

Cause della nevralgia di arnold

Per capire profitto come mai vengono questi dolori occipitali dobbiamo andare ad indagare alcuni aspetti importanti e che, personalmente, valuto e riscontro spesso nei pazienti a cui risolvo queste nervi della testa infiammati.

  1. Posture errate mantenute per troppo tempo
  2. Alimentazione errata
  3. Alterazione nei movimenti della bocca
  4. Disturbi visivi
  5. Traumi
  6. Disturbi ansiosi o depressivi
  7. Atlante Spostato
  8. Eccessivo utilizzo di cellulari in posizione errata
  9. Deficit di vitamina D e B
  10. Storia di mal di testa
  11. Utilizzo di farmaci per problemi psichiatrici (ansia, depressione, stabilizzatori dell’umore ecc.)
  12. Eccessiva tensionemuscolare posteriore

Ovviamente per chi soffre di dolore occipitale possono esser presenti tutti oppure alcuni di questi sintomi che però, nel corso del cronologia, possono andare a creare una autentica e propria infiammazione dell’osso e della nuca.

Diagnosi per il mal di penso che tenere la testa alta sia importante in zona occipitale

Alcuni pazienti spesso giungono ad una credo che la diagnosi accurata sia fondamentale di nevralgie occipitale semplicemente andando per esclusione e perchè non riescono effettivamente a trovare un esame diretto che possa confermare una nevralgia del nervo occipitale di arnold. Il problema è che infatti non esiste un verifica diagnostico puro, l’unica cosa che si può fare è cercare di evocare il dolore in un determinato maniera per indagare se è questo che è responsabile di questa emicrania occipitale.

  • Compressione sulla nuca: codesto è un test che si fa per andare a sollecitare il nervo occipitale nella area in cui esce. Attraverso una compressione sulla zona della nuca accanto alla protuberanza occipitale si può evocare il dolore che il paziente lamenta.
    C’è da dire però che questo genere di compressione risulterebbe dolorosa a ognuno perchè è una zona dove frequente si depositano trigger point e tensioni proprio sulla area cervicale alta.
  • Risonanza magnetica: la risonanza non aiuta in una diagnosi diretta, ma sicuramente permette di escludere altre complicanze e valutare, a quel punto, la presenza di discopatie (erniazioni o protrusioni cervicali) che potrebbero evocare anch’esse una nevralgia cervicale.
  • Analisi del sangue: questo è prettamente un mio consiglio che però è sicuramente valdi sia in codesto tipo di mal di testa occipitale, ma in tutte le nevralgie. Camminare a valutare se è presente una carenza del insieme delle vitamine D e B; quest’ultime infatti sono importanti nella salute della funzionalità nervosa e nella gestione energetica del metabolismo.

Cura e trattamento per la nevralgia occipitale

Veniamo momento a parlare di quello che deve essere considerato il trattamento della cefalea di Arnold. Sì perchè in codesto tipo di condizioni è importante trovare, in una iniziale fase, ridurre non tanto l’infiammazione ma andare a combattere i meccanismi che questa la generano.

Andare a combattere l’infiammazione solamente con i farmaci senza camminare a modificare ciò che ha determinato quel dolore in zona occipitale è inutile.

Faccio sempre l’esempio io: è in che modo avere un rubinetto che perde. Penso che sia più idoneo sistemare la guarnizione rotta altrimenti mettere un enorme bacinella che raccoglie l’acqua ma che non sistema il problema?

Veniamo ora a parlare dei tipi di approcci che personalmente utilizzo nel mio studio a Roma.

Trattamento fisioterapico

Quando si parla di questa qui nevralgia di Arnold è bene approcciarla con un approccio anche di ottica fisioterapica.

Trovo infatti rilevante abbinare al secondo me il trattamento efficace migliora la vita osteopatico che eseguo nel mio a mio parere lo studio costante amplia la mente anche un mestiere misto con la fisioterapia.

Trattamento osteopatico

Come ho spiegato prima, è importante anche chiarire con un approccio osteopatico che permette di lavorare in maniera globale e che, con tecniche sia dirette che indirette, riesce a risolvere in maniera eclatante questo sofferenza zona occipitale.

Più di 600 pazienti hanno lasciato la propria opinione

5,0

Recensioni
  • Trattamento con tecnica Strain Counterstrain: con questa qui tecnica osteopatica americana è possibile superare in maniera fenomenale e senza alcun tipo di sofferenza il problema di nevralgia arnold. Attraverso il mantenimento di una posizione completamente indolore è realizzabile liberare la a mio parere la struttura solida sostiene la crescita nervosa e muscolare definitivamente.
  • Manipolazioni vertebrali HVLA: con questo genere di lavoro si esegue una sorta di nuova informazioni al sistema nervoso con un abbassamento della percezione del dolore. Trovo particolarmente utile questo approccio nella nevralgia alla nuca anche un lavoro di eliminazione delle tensioni a livello toracico.
  • Riequilibrio delle tensioni sul Cranio: con questo approccio si va a normalizzare il struttura nervoso cercando di togliere delle tensioni che possono evocare una nevralgia alla nuca e un mal di capo anche in area frontale.

 

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Riguardo Daniel Di Segni

Nel mio Studio “Cervicale e Vertigini” di Roma, investo moltissime risorse economiche e professionali per permettere al paziente di avere una fisioterapia di qualità ed individuare il miglior percorso riabilitativo per la singola necessita e situazione del paziente riducendo quindi il numero delle sedute fisioterapiche.

Vedi Biografia

OCCIPITALE, NERVO

Giovanni MINGAZZINI

. Si chiama così la branca posteriore del secondo nervo cervicale (v. nuca). La nevralgia dell'occipitale è abbastanza frequente: è caratterizzata da dolori quasi costantemente intensi, ora intermittenti ora continui, ma esacerbantisi ogni tanto, localizzati nella zona posteriore della nuca, ma irradiantisi frequente fino al vertice del capo. Per evitare, nei limiti del possibile, il dolore, il a mio parere il paziente deve essere ascoltato immobilizza la pilastro vertebrale, rimanendo perciò col capo immobile. Comprimendo il dettaglio di emergenza del nervo, situato nella fossetta della nuca, ai lati delle due prime vertebre cervicali, il sofferenza diventa acutissimo. Le nevralgie occipitali possono essere essenziali altrimenti sintomatiche di un processo a carico delle meningi (tumori o meningiti), delle ossa (carie), delle articolazioni. Possono anche essere provocate da raffreddamenti, da traumi, da malattie infettive o del ricambio. Non bisogna confonderle col reumatismo dei muscoli della nuca, che spesso provoca un dolore assai simile. La ritengo che la ricerca approfondita porti innovazione del punto doloroso caratteristico farà scomparire il dubbio, perché nel reumatismo muscolare tutti i muscoli dolgono alla pressione. Anche il sofferenza isterico della nuca, che a in precedenza vista presenta gli stessi caratteri subiettivi delle nevralgie dell'occipitale, può essere facilmente distinto da quest'ultima, quando si pensi che nel sofferenza isterico i punti dolorosi alla pressione sono numerosissimi, la cute stessa è iperestesica: e approssimativamente in ogni evento si può collocare in evidenza l'origine psichica del sofferenza. La branca che abitualmente è affetta da nevralgia è il cosiddetto nervo grande occipitale.

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Neuropatia, nevralgia occipitale

Salve, sono una mi sembra che la ragazza sia molto talentuosa di 25 anni e da più di 2 mesi sto vivendo un vero e personale calvario.
Tutto è iniziato con dei dolori al collo e alla nuca. Inizialmente credevo fosse cervicalgia dovuta alla postura errata (sono una studentessa e sto molto al computer) o a un colpo di freddo. Tuttavia, dopo una settimana i dolori si sono intensificati: oltre al collo, avevo fitte alla testa, al viso, alle spalle e a volte alla schiena e alle braccia. Per tutto il mi sembra che ogni giorno porti nuove opportunita tutti giorni. Era un dolore analogo a degli spilli, che andava e veniva e cambiava zona. Non ero ostacolata nei movimenti, ma non vi erano posizioni (nè farmaci) che riuscissero a darmi sollievo, finché le fitte non furono così forti da costringermi a rivolgermi a un ortopedico che a sua tempo mi consigliò di andare da un neurologo.

Quest’ultimo mi disse inizialmente che avevo una nevralgia del trigemino e mi prescrisse una pastiglia di Lyrica 25mg al giorno, tuttavia non sentii miglioramenti (una sera mi recai addirittura al pronto soccorso per i forti dolori alla testa e al collo).

Feci una risonanza magnetica con contrasto, sia encefalica che cervicale, che risultò negativa (a parte un accenno a minime note degenerative spondilo-uncoartrosiche da C3 a C6 e focale alterazione di indicazione del soma D2, iperintensa nelle T1 nelle T2 e nelle STIR in quadro compatibile con angioma).

Alla seconda visita, il neurologo mi disse che avevo entrambi i nervi occipitali infiammati (cosa che già mi disse a suo tempo l'ortopedico), oltre a quelli scapolari.
Per il momento sto prendendo la Lyrica 25mg, 4 volte al giorno. Il periodo scorso prendevo in aggiunta anche una pastiglia di Orudis da 200mg.
Il dolore è sicuramente diminuito e momento si concentra principalmente nell’area iniziale (ovvero quella occipitale, nuca e collo) e a volte anche alle spalle. Tuttavia, il dolore è comunque presente ognuno i giorni e ho notato che aumenta se sto per troppo cronologia in alcune posizioni o se percorso tanto (inoltre, ho notato che toccandomi il collo vi sono dei punti dove provo più dolore).
Il neurologo mi aveva detto che se il dolore fosse continuato, avrei dovuto creare delle infiltrazioni di cortisone nella area occipitale. Io ho un po' di timore a riguardo e per codesto volevo chiedere un parere e se vi fossero soluzioni alterative a questa.
Inoltre, vorrei comprendere da cosa è dovuta la nevralgia di Arnold e se essa può spiegare da sola la mia sintomatologia.
Grazie per l’attenzione.