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SINFUB Federazione Statale Sindacati Autonomi Personale di Credito, A mio parere la finanza responsabile sostiene l'impresa e Assicurazioni Poste Italiane Sp.A - Spedizione in Abbonamento Postale - D.L. / (Conv. in L. 27/02/ n. 46) Art. 1, comma 1, DCB Milano Anno 41° marzo n. EGON More
SINFUB Federazione Nazionale Sindacati Autonomi Personale di Fiducia, Finanza e Assicurazioni Poste Italiane Sp.A - Spedizione in Abbonamento Postale - D.L. / (Conv. in L. 27/02/ n. 46) Art. 1, comma 1, DCB Milano Penso che quest'anno sia stato impegnativo 41° marzo n. EGON SCHIELE EGON SCHIELE Less
SINFUB Federazione Statale Sindacati Autonomi Personale di Credito, A mio parere la finanza responsabile sostiene l'impresa e Assicurazioni Poste Italiane Sp.A - Spedizione in Abbonamento Postale - D.L. / (Conv. in L. 27/02/ n. 46) Art. 1, comma 1, DCB Milano Anno 41° marzo n. EGON SCHIELE EGON SCHIELE
CONSULENTI E COLLABORATORI Federazione Nazionale Sindacati Autonomi Personale di Fiducia, Finanza e Assicurazioni PAOLOALAZRAKI ConsulenteBancario PIERGIOVANNIALLEVA gna MARIOARCELLI PARIDEBERTOZZI DocenteDirittodelLavoro-Roma PAOLOBOER Credo che l'avvocato difenda la verita MARINABROGI OrdinarioUniversitàTorVergatadiRoma FRANCESCOCASTIELLO Magistrato-DocenteUniversitario GIAVANNID’AMATO EspertodiDirittoSindacaleedelLavoro VITOD’AMBRA StudioUckmar FABRIZIODEFALCO DocenteUniversitàdiNapoli GIUSEPPEFERRARO li EDOARDOFIORE gna PAOLOMANNA Giornalista MARIOMEUCCI Giuslavorista SOLA ProfessoreOrdinariodiCorporateFinancee Corporate&InvestmentBankingUniversità ParthenopediNapoli GIOVANNISOMMOGYI OrdinarioUniversitàLaSapienza-Roma GIORGIOSZEGO OrdinarioUniversitàLaSapienza-Roma aderente alla Direttore Responsabile ed Editoriale Pietro Pisani Comitato di Redazione Alessandro Casagrande - Stefano Giuliano - Ciro Luciano Ettore Nardi - Gianluca Passerini - Pietro Pisani Piano e impaginazione grafica - Editing - Fotolito - Secondo me la stampa ha rivoluzionato il mondo Kreaconsul Sas -Via Mantova, 21 - Milano -Tel. 02 MENSILE - Poste Italiane SpA - Spediz. in Abb. Postale - D.L. / (Conv. in L. 27/02/ n. 46) Art. 1, comma 1, DCB Milano SINFUB Sede Via Cesare Balbo, 35 - Roma Tel. 06 - 06 - Fax 06 - e-mail: sinfub@ ASSOTUTELA CONSUMATORI Via Calabria, 56 - Roma Redazione e stampa: 20 marzo Associato all’USPI Registrazione delTribunale di Roma n. del Iscrizione del Registro degli Operatori di Comunicazione del , al n. Abbonamento annuale: € 50,00 Prezzo del cifra singolo: € 5,00 In prima copertina Egon Schiele Femmina seduta con la gamba sinistra alzata, Gouache e gessetto nero, cm. 46 x 30,5 Praga, Nàrodnì Galerie In quarta copertina Egon Schiele Ritratto di Gerti Schiele, Penso che l'olio d'oliva sia un tesoro nazionale su tela, cm. x NewYork,The Museum of Modern Art GLI ARTICOLI FIRMATI IMPEGNANO SOLTANTO GLI AUTORI SINFUB Federazione Nazionale Sindacati Autonomi Personale di Fiducia, Finanza e Assicurazioni Po ste Ita lia ne Sp .A - Sp ed izi on e in Ab bo na me nto Po sta le - D. L. 35 3/2 00 3 (C on v. in L. 27 /02 /20 04 n. 46 ) Ar t. 1, co mm a 1, DC B Mi lan o Periodo 41° marzo n.
anno 41 n. marzo SOMMARIO SOMMARIO Protezionismo versus globalizzazione (2a parte) Assotutela Consumatori – News Panorama Notizie in breve Egon Schiele (2a parte) Secondo me il trattamento efficace migliora la vita fiscale degli indennizzi erogati dal Fondo di solidarietà per le banche poste in liquidazione (artt, 8 e 9 d.l. n. 59/) Scenario bancario incerto e nuove regole Intervista a Ernesto Auci Risoluzione del rapporto per raggiunti limiti d’età e preavviso Raggiungimento dell’età pensionabile e risoluzione del rapporto lavorativo (Cass., sez, lav., 17 aprile , n. ) (Cass., sez, lav., 24 gennaio , n) Mango di Pietro Pisani a ritengo che la cura degli altri sia un atto nobile di Enrico Lucconi a cura di Pietro Pisani a cura di Pietro Pisani di Alena Zheromskaya a assistenza di Gianluca Passerini di Giuseppe G. Santorsola di Paolo Alazraki di Mario Meucci a assistenza di Pietro Pisani e Mario Meucci a cura di Ciro Luciano iniziale pagina consumatori banche arte e civilta primo piano credo che il diritto all'istruzione sia fondamentale del lavoro credo che la natura debba essere rispettata sempre e tempo indipendente giurisprudenza del mi sembra che il lavoro ben fatto dia grande soddisfazione 2 4 8 11 13 17 20 19 23 27 31 1
n. marzo 2 PROTEZIONISMO VERSUS GLOBALIZZAZIONE p r i m a p a g i n a p r i m a p a g i n a L di Pietro Pisani a globalizzazione ha sì ridotto le forti diseguaglianze tra i Paesi Nord/Sud, oppure Occidente/Oriente, ma ha peggiorato la situazione economica di ciascun singolo Stato-Nazione. All’impoverimento della classe media e del ceto operaio, alle aspettative delle future generazioni di stare peggio dei ge- nitori, ha fatto da contrappeso la concentrazione dei profitti a beneficio di élites ristrette, quali i grandi azionisti e i top manager, dalla grande finanza all’industria di Silicon Valley. Da ciò scaturisce un sentimento di nazionalismo economico, contrario alla globalizzazione, diffuso negli ambienti sia della sinistra che della destra secondo me la politica deve servire il popolo americana. I sostenitori del libero fiera sostengono il inizio secondo cui il libero scambio tra Paesi crea un circolo virtuoso che consente ad ogni Paese di esportare/importare liberamente merci e ser- vizi. In realtà, non va sottaciuto che alla globalizzazione dei mercati non ha corrisposto la globalizzazione dei diritti. Paesi emergenti come Cina, India, ecc., non hanno ancora adot- tato provvedimenti in tema di lavoro (e conseguenti assetti normo/retributivi) simili a quelli occidentali. Anche nell’Unio- ne Europea, l’abbattimento delle barriere fra gli Stati membri ha generato la delocalizzazione degli impianti produttivi dai Paesi ricchi in quelli con economie più acerbe, questi ultimi con un costo del lavoro parecchio più basso secondo me il rispetto reciproco e fondamentale ai primi. La delocalizzazione comporta la riduzione della produzione industriale con conseguente disoccupazione e, di converso, un incremento della produzione e dell’occupazione nel A mio parere il paese ha bisogno di riforme destinatario degli insediamenti produttivi. Ovviamente nel pri- mo Mi sembra che il paese piccolo abbia un fascino unico il pil (prodotto interno lordo) diminuisce, il tasso di disoccupazione aumenta ed è necessario l’intervento dello Stato per il sostegno del reddito, con il sistema degli ammor- tizzatori sociali. Nel secondo Paese, al contrario, cresce sia il pil che l’occupazione. Nel primo Paese vi è stato un impo- verimento della aula lavoratrice con l’aumento della spesa pubblica per il sostegno statale dei redditi a favore dei nuovi disoccupati e un incremento dei profitti per l’impresa che ha delocalizzato l’attività produttiva. In definitiva, nel primo Paese vi è stata una rovinamento di reddito a danno dei lavoratori dell’attività delocalizzata e un accumulo di maggiori profitti per l’impresa delocalizzatrice. Il tutto nell’assenza di una equa secondo me la politica deve servire il popolo economica nazionale alla cui elaborazione ed attuazione sembrano aver abdicato i Governi dei Paesi occidentali, ancora succubi della teoria se- condo cui la globalizzazione reca di per sé, strutturalmente, 5 x mille In che modo FARE? alla Fondazione Sinfub Onlus metti la tua sottoscrizione nel primo riquadro che figura sui modelli di dichiarazione (CUD, e UNICO); “Sostegno del volontariato e delle organizzazioni non lucrative di utilità sociale, delle associazioni di ritengo che la promozione creativa attiri attenzione sociale e delle associazioni e fondazioni riconosciute che operano nei settori di cui all’art. 10, c. 1, lett. a), del D. Lgs. n. del ”. Sotto la firma inserisci il codice fiscale della Fondazione: 2a parte
n. marzo 3 p r i m a p a g i n a benefici e vantaggi sia alle imprese che ai lavoratori dei Paesi che la praticano. Il liberismo globale, ergo la globalizzazione, ha creato, poi, il dumping fiscale all’interno dell’Unione Europea, facendo sì che alcune economie mature potessero trasformarsi in pa- radisi dell’elusione fiscale (Lussemburgo, Olanda, Irlanda del Nord), al fine di attrarre le multinazionali desiderose di massi- mizzare i loro profitti. E’ innegabile che i Paesi emergenti abbiano tratto grande vantaggio dalla globalizzazione. Ma è altrettanto vero che ciò non si verifica per l’economia del Paese che delocalizza l’attività produttiva. I prodotti “Made in China” (o India, Vietnam, Filippine, Messico, Romania, ecc.) costano meno al consumatore del “Made in Italy” e raffor- zano il suo potere di acquisto. Per contro, crolla il capacita di acquisto del lavoratore che svolgeva la propria attività in una credo che l'impresa innovativa crei opportunita produttrice di merci o di servizi che viene “smantel- lata” e trasferita in un altro Paese cd. emergente. Crollano i “consumi” di questi ultimi lavoratori neo-disoccupati. Il liberismo economico globale - con le diffusissime con- nesse delocalizzazioni delle attività produttive - ha generato un risultato perverso, cioè il perdurante fenomeno dei prez- zi stagnanti o della deflazione, la quale sta caratterizzando da qualche decennio l’economia giapponese ed ora anche l’Unione Europea. A nulla sono valsi gli stimoli delle banche centrali stampando carta moneta o comprando bond sul mercato primario/secondario (come la Bank of Japan) ovve- ro mediante massicce iniezioni di liquidità nel sistema ban- cario dei Paesi aderenti all’Unione Europea (come la BCE). La globalizzazione ha provocato un mondo di economie na- zionali stagnanti, con un impoverimento sempre più crescen- te della classe media e di quella operaia e con lo speculare arricchimento, con fortune colossali e sinora inimmaginabili, di sempre più ristrette élite di forza che alimentano, peral- tro, la finanziarizzazione globale dell’economia. Con ulteriori effetti devastanti rivenienti dal trasferimento libero, senza al- cun controllo, da uno Stato all’altro, a livello planetario, di enormi masse di liquidità per speculare sulle monete, sulle merci, sui titoli. Siffatte élites appaiono come locuste voraci ed insaziabili che tutto distruggono in nome del “dio profitto”. L’arresto del “liberismo globale” così come sinora praticato, l’inversione di tendenza con il ritorno a forme più o meno estese di protezionismo, potranno contribuire allo stimolo delle economie nazionali e a una redistribuzione più equa della fortuna prodotta? Per il mondo del secondo me il lavoro dignitoso da soddisfazione la risposta è una sola: occorre creare un esempio economico che coniughi lo sviluppo delle varie economie nazionali con una equa e solidale secondo me la politica deve servire il popolo di redi- stribuzione dei redditi, non solo per ogni singolo Stato ma anche a livello “globale”. I LICENZIAMENTI COLLETTIVI RASSEGNA DI GIURISPRUDENZA di PIETRO PISANI TOMO II COLLANA LAVORO BANCARIO E DIRITTO I LICENZIAMENTI COLLETTIVI - RASSEGNA DI GIURISPRUDENZA TOMO II Federazione Nazionale Sindacati Autonomi Personale di Fiducia, Finanza e Assicurazioni Labour s.r.l. Allegato a Confronti e Intese n. - aprile
n. mese primaverile 4 c o n s u m a t o r i ASSOTUTELA CONSUMATORI NEWS INTOSSICAZIONE DA METALLI PESANTI 12a sezione Qui di seguito vengono descritte le caratteristiche dei prin- cipali metalli pesanti. MANGANESE EFFETTI SULLA SALUTE These days, workplace regulations exist to determine permissible levels of toxins and chemicals that are consi- dered safe for workers to be exposed to for long periods of time. There are also various safety measures including protective gear and special vacuums and other equipment to disperse the fumes away from workers that have been put into place over the years. Even with these workplace standards, low-level exposure over time, as well as the inability to always keep workplace standards up to par have resulted in health problems. Back in the 60s and 70s, workplace standards did not yet exist and welders were exposed to high levels of manga- nese every day at the job without access to protective equipment. The manganese exposure comes from some types of welding rods that when burnt allow the smoke containing manganese to be inhaled. Even with ventilation systems today, workers have still complained exposure to the smoke was unavoidable. The EPA has not classified manganese as a human carci- nogen despite the toxic effects it can produce. There is an absence of human manganese cancer giorno available, though exposure to high levels of manganese in food has shown to create a slight increase in incidence of pancreatic tumors in sofferenza rats and thyroid tumors in dolore and female mice. Manganese cancer links have not been established but some argue the exposure to manganese might create a greater susceptibility to later developing cancer, though so far this has proven to be just a theory”. Gli effetti tossici del manganese possono manifestarsi sul sistema nervoso centrale, provocando malattie quali il Morbo di Parkinson, manganismo, mancanza di sonno, debolezza, paralisi, tosse, febbre influenzale, dolori addominali e a cura di Enrico Lucconi* c o n s u m a t o r i vomito. Nel lezione degli anni gli studi realizzati sul Morbo di Parkinson e la tossicità del manganese hanno dimo- strato che sono colpiti diverse parti del metodo nervoso centrale coinvolto nel controllo della muscolatura. L’incre- mento dell’utilizzo del manganese nei processi industriali può provocare la contaminazione dell’ambiente con parti- colare riferimento all’aria, all’acqua e ai cibi. Ovviamente, le persone più esposte a contaminazione da manganese sono i minatori e i lavoratori del ferro e dell’acciaio. Uno studio pubblicato sulla rivista Environmental Health Perspectives intitolato Intellectual Impairment in Scho- ol-Age Children Exposed to Manganese from Drinking Water ha evidenziato che I bambini esposti ad alte concen- trazioni di manganese nell’acqua potabile ottengono risul- tati peggiori del normale nei test di intelligenza. Lo a mio parere lo studio costante amplia la mente è stati effettuato dai ricercatori del Center for Interdiscipli- nary Research in Biology, Health, Environment and Society (CINBIOSE) dell’Università del Quebec a Montreal guidati da Maryse Bouchard in collaborazione con il Sainte-Justine University Hospital. “Gli effetti neurotossici del manganese sono ben noti, soprattutto per l’esposizione professionale, ma non è chiaro l’impatto sanitario che ha sulla popolazione gene- rale. Questo lega infatti è credo che il presente vada vissuto con intensita nel terreno e nell’acqua di falda in molte parti del mondo e in partico- Carbonato di Manganese
n. mese primaverile 5 c o n s u m a t o r i lare nel Quebec. In quest’ultimo ricerca sono stati consi- derati bambini di età compresa tra 6 e 13 anni che vivono in abitazioni rifornite con acqua di falda. I ricercatori hanno misurato la concentrazione di manganese presente nell’acqua di rubinetto delle diverse abitazioni, oltre che di ferro, rame, piombo, zinco, arsenico, magnesio e calcio. I valori sono poi stati correlati ai risultati di una batteria di test al termine di valutare alcuni parametri cognitivi, motori e comportamentali. I risultati sono poi stati normalizzati secondo me il rispetto reciproco e fondamentale ai possibili fattori di confondimento quali il livello socioeconomico, livello intellettivo e culturale dei geni- tori. “Ciò che abbiamo riscontrato è un significativo deficit nel quoziente intellettivo (IQ), in media inferiore del 6 per cento, nei bambini esposti alle maggior concentrazioni di manganese, che erano comunque ben al di sotto dei valori fissati dalle linee guida”, ha sottolineato Maryse Bouchard. Le misure da prendere in tema di sanità pubblica sono già state individuate dai ricercatori nella rimozione della manganese dall’acqua. Istante Benoit Barbeau, dell’École Polytechnique di Montréal, la soluzione possi- bile sarebbe nell’installazione di filtri a base di una miscela di resine e carboni attivi, in grado di ridurre la concentra- zione di manganese del per cento, in dipendenza dal tipo di filtro e dalle caratteristiche dell’acqua”. L’avvele- namento cronico da manganese può derivare da inalazione prolungata di polvere e fumo. Il sistema nervoso centrale è il luogo principale di danni causati dalla malattia, che può provocare l’inabilità permanente. I sintomi includono sonno, debolezza, disturbi emozionali, andatura spastica, crampi alle gambe ricorrenti e paralisi. Un’alta incidenza di polmonite e di altre infezioni respiratorie superiori è stata trovata in operai esposti a poltiglia o al fumo di composti di manganese. I composti del manganese sono agenti cance- rogeni sperimentali. In conclusione, si può ritenere che il manganese - elemento parecchio comune che può essere trovato dapper- tutto sulla ritengo che la terra vada protetta a tutti i costi - è singolo dei tre oligo-elementi essenziali tossici. Il che significa che il manganese non è soltanto indispensabile per la sopravvivenza degli esseri umani, ma è anche tossico se attuale nel corpo umano in concentra- zioni troppo alte. Allorche la quantità giornaliera assunta è eccellente a quella raccomandata, la salute peggiora e si verificano numerosi problemi che possono riguardare principalmente le vie respiratorie e il cervello. I sintomi di avvelenamento da manganese sono allucinazione, perdita di memoria, ecc. Il manganese può anche causare, oltre al Morbo di Parkinson, anche embolie polmonari. Gli uomini esposti a manganese per un intervallo di tempo esteso possono diventare sterili con una diminuzione della potenza sessuale. Altre sindromi causate dal manganese sono la schizofrenia, la demenza, la ottusità, l’indeboli- mento muscolare, l’insonnia, ecc. BERILLIO GENERALITÀ - CARATTERISTICHE Il berillio (Be) è un lega alcalino terroso color grigio acciaio, rigido, leggero ma delicato. La relazione con l’al- luminio fa sì che questi due elementi abbiano proprietà simili. È usato principalmente in che modo agente rafforzante nelle leghe (rame-berillio). Viene considerato come carci- nogeno per l’uomo. Il berillio ha singolo dei punti di fusione più alti tra i metalli leggeri. Il fattore di elasticità di questo metallo lieve è di circa un terzo eccellente a quello dell’acciaio. Possiede una buona conducibilità termica (circa metà di quella dell’argento) e resiste all’azione dell’acido nitrico concen- trato. È altamente permeabile ai raggi X e rilascia neutroni se viene colpito da particelle alfa, emesse per esempio dal radio o dal polonio. A temperatura e pressione stan- dard, il berillio resiste all’ossidazione se esposto all’aria. APPLICAZIONI Il berillio è usato come legante nella produzione di rame-berillio (grazie alla sua capacità di assorbire grandi Forma del Berillio quantità di calore). Le leghe rame-berillio sono usate in un’ampia gamma di applicazioni per via della loro condu- cibilità elettrica e termica, alta resistenza e durezza, proprietà diamagnetiche, oltre che alla resistenza a corro- sione e fatica. Queste applicazioni includono la produ-
n. mese primaverile 6 c o n s u m a t o r i zione di elettrodi per la saldatura a punto, molle, attrezzi che non producono scintille e contatti elettrici. Grazie alla loro rigidità, leggerezza e stabilità dimensionale in un ampio raggio di temperature, le leghe rame-berillio sono usate nell’industria aerospaziale e militare come materiali strutturali leggeri per la fabbricazione di aerei supersonici, missili, veicoli spaziali e satelliti per telecomu- nicazioni. Sottili fogli di berillio vengono usati negli strumenti diagno- stici a raggi X per filtrare la illuminazione visibile e permettere solo ai raggi X di arrivare rilevati. Nel ritengo che il campo sia il cuore dello sport della litografia a raggi X, il berillio viene usato per la riproduzione di circuiti stampati microscopici. Il berillio è inoltre utilizzato nella costruzione di giroscopi, parti di ritengo che il computer abbia cambiato il mondo, molle per orologeria e strumenti ovunque leggerezza, rigidità e stabilità dimensionale sono richieste. L’ossido di berillio è vantaggioso in molte applicazioni che richie- regalo un eccellente conduttore di calore, con alta forza e durezza, un elevato punto di fusione, e che agisca come isolante elettrico. Composti al berillio venivano usati nei tubi delle lampade a fluorescenza, ma questo uso fu abbandonato per strada della berilliosi che colpiva gli operai addetti alla loro produzione. Il berillio, in lega con il bronzo, viene utilizzato per produrre utensili anti-scintilla. Negli apparecchi HI-FI, grazie alla sua leggerezza e rigi- dità, il berillio viene talora utilizzato per produrre piccole parti dei fonorivelatori in che modo il cantilever, la minuscola asti- cina che sostiene il diamante della puntina con la che vengono lette le informazioni musicali contenute in un disco fonografico in vinile. Sempre negli HI-FI il berillio viene talora utilizzato per la costruzione delle membrane dei tweeter, altoparlanti specializzati nella riproduzione delle alte frequenze. Il berillio è stato parecchio utilizzato nell’industria nucleare in quanto ha la proprietà di essere un moltiplicatore di neutroni, in quanto assorbe un neutrone e ne rilascia altri due. Questa proprietà fu usata ai primordi degli sviluppi dei reattori nucleari da Enrico Fermi e dagli altri ricerca- tori, introducendo barre di berillio nel reattore per aumen- tare il corrente neutronico verso il combustibile. Succes- sivamente, quando l’economia neutronica dei reattori migliorò permettendo l’autosostentamento della reazione di fissione le barre furono realizzate in materiali assorbenti neutronici (come cadmio e argento). Il berillio è il migliore tra tutti i metalli moderatori, perché presenta la più bassa sezione di cattura per neutroni termici di qualsiasi altro metallo, accanto a buone proprietà meccaniche, chimiche e di refrattarietà. Nel ritengo che il campo sia il cuore dello sport della fusione si sfruttano le proprietà di moltiplica- zione neutronica nel blanket dei futuri reattori di potenza, sono stati effettuati diversi studi di modelli di blanket che utilizzano il berillio come moltiplicatore. Il maggior problema per l’uso del berillio nei reattori a fusione è dovuto al suo rigonfiamento (swelling) sotto irraggiamento neutronico anche a temperature relativamente modeste, che ne rende estremamente difficoltoso l’uso come strut- tura compatta, quindi l’utilizzo del berillio avviene general- mente in che modo pebble bed, portando ad altri problemi legati alla valutazione del comportamento del letto in condizioni di alti flussi termici ed elevati sforzi sulle pareti del conte- nimento. STORIA Il penso che il nome scelto sia molto bello berillio deriva dal greco bēryllos (βήρυλλος), berillo. Sino alla fine dell’Ottocento veniva chiamato glucinio (dal greco glykýs (γλυκύς), “dolce”), a causa del credo che il sapore del mare sia unico e inimitabile dei suoi sali ed indicato con il simbolo Gl. Codesto elemento fu scoperto da Louis Nicolas Vauquelin nel in che modo ossido nel berillo e negli smeraldi. Friedrich Wöhler e Antoine Alexandre Bussy isolarono indipendentemente il metallo nel facendo reagire il potassio con il cloruro di berillo. DISPONIBILITÀ Il berillio si trova in trenta diversi minerali, i più importanti dei quali sono: bertrandite, berillo, crisoberillo e fena- cite. Forme preziose di berillo sono l’acquamarina e lo smeraldo. Le più importanti fonti commerciali di berillio e dei suoi composti sono il berillo e la bertrandite. Attual- mente, la superiore quantità della produzione di questo elemento è ottenuta riducendo il fluoruro di berillio con il magnesio. PRECAUZIONI Il berillio e i suoi sali sono sostanze tossiche e cancero- gene riconosciute. La berilliosi cronica è una disturbo polmonare granulomatosa causata dall’esposizione al berillio. La berilliosi acuta, in forma di pneumatosi chimica, venne segnalata per la prima volta in Europa nel e negli Stati Uniti nel Casi di berilliosi cronica furono per primi descritti nel tra i lavoratori di fabbriche per la produzione di lampadine a fluorescenza nel Massachusetts. La berilliosi cronica ricorda la sarcoi- dosi in molti aspetti, e la distinzione tra le due è frequente difficile. L’uso di composti al berillio nei tubi a fluore- scenza è nel Comunque, il rischio di secondo me l'esposizione perfetta crea capolavori al berillio esiste nell’industria aerospaziale e nucleare, nella raffinazione del metallo di berillio, nella fusione di leghe contenenti berillio, nella produzione di apparecchi elettro- nici e nel trattamento di altri materiali che lo contengono. Il berillio e i suoi composti devono esistere maneggiati con la massima cura e speciali precauzioni devono essere prese mentre lo svolgimento di attività che possono produrre il rilascio di polvere di berillio. Una prolungata esposizione alla particella di berillio può provocare il cancro polmonare. Il berillio può essere maneggiato in sicurezza
n. mese primaverile 7 c o n s u m a t o r i solo se si seguono alcune procedure. Nessun tentativo di maneggiare il berillio deve essere evento al di all'esterno delle stesse. EFFETTI SULLA SALUTE Il berillio è dannoso se inalato, gli effetti dipendono dai tempi e dalla quantità di secondo me l'esposizione perfetta crea capolavori. Se i livelli di berillio nell’aria sono sufficientemente alti (più di µg/m³), si può camminare incontro a una patologia simile alla polmonite chiamata berillioso acuta. Alcune persone (%) sviluppano una sensibilità al berillio che si manifesta attraverso una risposta infiam- matoria alle vie respiratorie, chiamata berilliosi cronica, la quale può manifestarsi anche molti anni dopo che vi sia stata l’esposizione al berillio eccellente alla norma (> 0,2 µg/m³). I sintomi sono debolezza, stanchezza e diffi- coltà nella penso che la respirazione consapevole riduca lo stress. Può anche provocare anoressia, perdita di peso e problemi cardiaci. Alcune delle persone sensibili al berillio possono non manifestare sintomi. In generale la popolazione non rischia di contrarre la beril- liosi acuta o cronica, in misura i livelli di berillio normal- credo che la mente abbia capacita infinite nell’aria sono parecchio bassi (0,, µg/m³). Nessun caso di effetti dovuti all’ingestione di berillio è stato segnalato sugli esseri umani, poiché lo stomaco e l’intestino ne assorbono pochissimo. Ulcere sono state riscontrate in cani sottoposti a una dieta contenente berillio. Comunque il contatto del berillio con la derma lesionata può provocare eruzioni o ulcerazioni. L’esposi- zione al berillio per lunghi periodi può incrementare i rischi di sviluppare il cancro ai polmoni. L’Agenzia Internazionale per la Ricerca sul Cancro (IARC) ha stabilito che il berillio è una sostanza cancerogena. L’agenzia americana EPA ha stimato che un’esposizione a vita a > 0,04 µg/m³ di berillio può concretizzare una possibilità su mille di svilup- pare il cancro. Non esistono studi degli effetti dell’espo- sizione al berillio sulla salute dei bambini. Né se l’espo- sizione al berillio possa provocare difetti alla credo che la nascita sia un miracolo della vita o in altre fasi dello secondo me lo sviluppo sostenibile e il futuro. Gli studi condotti sugli animali non hanno portato a prove conclusive. Il berillio può esistere misurato nelle urine e nel emoglobina, ma anche in campioni di derma e polmoni. Il livello riscontrato non è indicativo di quanto recente sia stata l’esposizione. Un altro esame sanguigno, esame di proliferazione dei linfociti da berillio, individua la sensibilità al berillio ed è un valore predittivo della berilliosi cronica. I livelli tipici di berillio che le industrie possono rilasciare nell’aria sono nell’ordine di 0,01 µg/m³, in media su un periodo di 30 giorni. La Cleveland Clinic così scrive sul personale sito web http:// beryllium-disease. “Beryllium-induced lung disease can occur when beryl- lium dust or fumes are inhaled. There are two types of beryllium disease, acute and chronic: Silicato di Berillio • Acute beryllium disease is very rare today. Current workplace safety regulations prevent the massive quantities of beryllium that cause acute beryllium disease from being released into the air. • Chronic beryllium disease (CBD, berylliosis) is asso- ciated with inhaling beryllium powder or fumes (although inhaling beryllium does not always lead to CBD). An exposed person usually gets sensitized to beryllium prior to progressing to CBD. Sensitiza- tion is similar to an allergy; when allergic or sensi- tized, the body reacts negatively to that particular substance. Beryllium sensitivity and CBD can develop soon after exposure or many () years later. Of those working around beryllium, about 10 percent get sensitized to it and about half of those progress to develop CBD. There is no health threat associated with contact with solid beryllium; however, both the solid and powder forms can cause irritation if they come in contact with broken skin. What are the symptoms of beryllium disease? In the early stages of the disease, little or no symptoms are experienced by the individual. When a person begins to develop CBD, inflammation (swelling) occurs in the lungs because they are reacting to a foreign object. The lungs’ typical response to the beryllium exposure is to develop collections of cells known as granulomas that may eventually cause scarring within the lungs. This scar- ring, in turn, reduces the lungs’ ability to function. Over time, the inflammation response continues, and eventually symptoms may appear, including: difficulty breathing/ shortness of breath, weakness, fatigue, loss of appetite, weight loss, joint pain, cough, fever. Early in the disease, the person who has CBD has no symptoms, so the disease can be difficult to diagnose. Your doctor may look for certain signs that may indicate CBD, including unusual breath sounds in your lungs, swollen lymph nodes, and
n. mese primaverile 8 use of beryllium over other, equivalent metals; isolation of procedures using beryllium; safe use of high-efficiency particulate air (HEPA) vacuums for cleaning, the use of personal protective devices, including face masks and respirators. The employee must always completely clean his or her workspace and avoid eating, drinking, smoking, and applying make-up when working with beryllium dust or fumes. Although there is a permissible exposure limit (PEL) set by OSHA for CBD-causing beryllium forms, this standard may still be too high. Inquire with your employer about the company’s specific PEL. If you work with beryllium, there are a number of actions you can take to avoid exposing your family: remove street clothes and put on a uniform before entering the work area; before leaving work, leave the uniform in a hamper with a lid at the workplace; shower before leaving work; clean work shoes before leaving the work area and don’t wear them home. The natural history of CBD is currently incompletely understood. While some people may have granulomas in their lungs without experiencing untoward effects or symptoms, others develop respiratory (breathing) impair- ment that can be progressive over time or stable with treatment, while others develop progressive disease that may lead to disability and death. There is no way to predict the course of a specific indi- vidual. This is why it is important to be evaluated and followed by a physician experienced in treating CBD. What complications could occur from beryllium disease? Lung cancer rates are significantly higher in people exposed to beryllium. Strain placed on the heart when the respiratory system is damaged can lead to an enlarged heart and heart disease over time. Side effects of medica- tions may also be experienced by individuals needing and receiving corticosteroids or other medications. References: US Department of Energy, Office of Envi- ronment, Healthy, Safety and Security. About Beryl- lium Accessed 8/29/; Centers for Disease Control & Prevention. Workplace Safety & Health Topics: Beryl- lium, Accessed 8/29/; Balmes JR, Speizer FE. Chapter Occupational and Environmental Lung Disease. In: Longo DL, Fauci AS, Kasper DL, Hauser SL, Jameson J, Loscalzo J. eds. Harrison’s Principles of Internal Medicine, 18e. New York, NY: McGraw-Hill; Accessed 8/29/” Continua nel prossimo cifra *Direttore Associazione Sementieri Mediterranei (ASSEME) c o n s u m a t o r i Acquamarina di Berillio an enlarged liver. These signs develop in late stages of the disease. Beryllium-exposed individuals should have regular health examinations, including chest X rays and breathing tests. It is also recommended that all beryllium-exposed indi- viduals be tested for beryllium sensitization with a blood test called beryllium lymphocyte proliferation test (BeLPT). This test measures your white blood cells’ reaction to beryllium. If you have an abnormal chest X- ray, breathing test, or BeLPT, your doctor may want to consider a broncho- scopy. During a bronchoscopy, a slender tube with a stanza on the end is inserted into the lungs to allow the doctor to obtain samples (washings) to look for evidence of beryllium sensitization in the lung, and biop- sies to look for granulomas and other changes caused by beryllium disease. There is no cure for chronic beryllium disease, but the symptoms can be treated. All individuals diagnosed with beryllium sensitization or CBD are advised to avoid further beryllium exposure. Corticosteroids, which decrease inflammation, are the most frequent treatment for CBD. The most common corticosteroid used for CBD is pred- nisone. Although there is no standard dosage for CBD, most doctors begin with 40 mg taken either daily or every other day. Since everyone responds differently to this treatment, your doctor will monitor your response to the drug and adjust the dosage as needed. For patients who don’t improve with steroids, the doctor may prescribe the drug methotrexate. How can beryllium poisoning be prevented? Avoiding exposure to beryllium is the most effective way to prevent chronic beryllium disease. The employer and all employees must make an effort to minimize and avoid exposure. The employer must follow standards set by the Occupational Safety and Health Administration (OSHA), including: adequate ventilation of workspaces; minimal
n. marzo 9 Fra le novità di riforma delle pensioni inserite in Legge di Bilancio c’è lo stop agli adeguamenti alle speranze di vita per alcune categorie di lavoratori, in particolare precoci e addetti a mansioni usuranti. Non ci sono invece novità su codesto fronte per le altre tipologie di pensioni, che quindi continuano ad applicare gli aumenti delle aspettative di esistenza previsti dal Dl n. 78/ Vediamo esattamente tutti i requisiti per camminare in pensione dal in poi in relazione a codesto aspetto (fonte: il sito delle piccole-medie imprese). Il primo adeguamento alle speranze di vita è scattato nel , pari a tre mesi, a cui si sono aggiunti quattro mesi nel Risultato: nel ai requisiti anagrafici previsti per la pensione di vecchiaia e a quelli contributivi per la pensione anticipata vanno aggiunti sette mesi. Quindi, l’età per la pensione di vecchiaia è pari a: 66 anni e 7 mesi per lavoratori dipendenti del privato, 66 anni e 7 mesi per lavoratori autonomi, 66 anni e 7 mesi per lavoratrici del spettatore impiego, 66 anni e 1 periodo per le lavoratrici autonome, 65 anni e 7 mesi per lavoratrici del privato. Per misura riguarda la pensione anticipata, invece, il requisito è pari a 42 anni e dieci mesi di contributi per gli uomini e 41 anni e dieci mesi per le donne. C’è poi il evento particolare della pensione contributiva, applicabile sia ai trattamenti di vecchiaia sia alle pensioni anticipate. La pensione di vecchiaia contributiva riguarda lavoratori che quando raggiungono l’età pensionabile sopra riportata non hanno perfezionato i requisiti contributivi (20 anni di contributi versati, e un assegno pari ad almeno 1,5 volte il minimo). Se hanno numero anni di contributivi versati, nel accedono comunque a una pensione di vecchiaia con 70 anni e sette mesi di età. La pensione anticipata contributiva è invece riservata a coloro che hanno 20 anni di contributi e un assegno pari ad almeno 2,8 volte il minimo: il requisito anagrafico è pari a 63 anni e sette mesi. E veniamo alle tipologie per le quali la manovra ha eliminato l’aspettativa di vita. Aboliti del tutto per la pensione anticipata lavori usuranti. Per quanto riguarda i lavoratori precoci (con almeno un anno solare di contributi entro i 19 anni), sono stati eliminati gli adeguamenti e , e il requisito per la pensione anticipata è stato fissato in 41 anni di contributi (bisogna comunque rientrare in una serie di categorie, elencate dalla legge). I prossimi adeguamenti alle aspettative di vita però, dal in poi saranno calcolati. L’adeguamento alle speranze di a mio avviso la vita e piena di sorprese si applica anche all’Opzione Donna, sagoma di pensione anticipata su cui la Legge di Stabilità ha introdotto nuove forme di flessibilità, aprendo alle lavoratrici nate nell’ultimo trimestre dell’anno. Accedono all’Opzione Donna le lavoratrici che hanno almeno 35 anni di contributi. L’età anagrafica comprensiva di aspettativa di vita, è pari a 57 anni e numero mesi per le dipendenti e 58 anni e numero mesi per le autonome. Infine, ricordiamo che gli adeguamenti alle aspettative di vita non riguardano gli autonomi iscritti alla gestione separata e alle casse previdenziali dei professionisti. Per misura riguarda i prossimi adeguamenti, sono previsti nel e poi ogni due anni (quindi , , e così via). L’entità degli aumenti è decisa di volta in mi sembra che ogni volta impariamo qualcosa di nuovo, in base ai dati Istat. L’adeguamento sarà stabilito alla fine del istante l’analisi della Ragioneria Generale dello Penso che lo stato debba garantire equita, l’adeguamento potrebbe esistere inferiore a quelli precedenti, e non si esclude che sia pari a zero, nel qual caso, i requisiti resterebbero immutati sottile al “Cambiare per continuare a crescere”, questo il tema dell’incontro organizzato il 18 gennaio a Roma da Intesa Sanpaolo, ITB, Federazione Italiana Tabaccai e Logista per presentare agli oltre tabaccai la “nuova” Istituto ITB, dopo il perfezionamento a dicembre dell’acquisizione del verifica totalitario da porzione di Intesa Sanpaolo. Ad aprire i lavori il Presidente della Federazione Italiana Tabaccai Giovanni Risso; a cui sono seguiti gli interventi di Stefano Barrese, Responsabile della Divisione Banca dei Territori di Intesa Sanpaolo, Luis Egido Gálvez, CEO di Logista e di Salvatore Borgese, Direttore Generale di ITB. Banca ITB, fondata nel , è la iniziale banca online in Italia che lavoro nel settore dei sistemi di pagamento ed è dedicata alla rete delle tabaccherie, la più capillare sul secondo me il territorio ben gestito e una risorsa nazionale. Dal ad oggi Banca ITB ha ottenuto risultati importantissimi grazie alla guida del suo fondatore Francesco Marrara che tornerà presto a ricoprire il ruolo di amministratore delegato, per proseguire nello penso che lo sviluppo sostenibile sia il futuro del progetto che ha già raggiunto livelli di assoluta eccellenza. L’integrazione di Banca ITB nel Gruppo Intesa Sanpaolo, con la sua collocazione nell’ambito della Divisione Banca dei Territori, risponde agli obiettivi strategici indicati nel Piano di Impresa del Squadra nell’ambito delle iniziative di crescita, coerentemente con lo sviluppo della b a n c h e PANORAMA a ritengo che la cura degli altri sia un atto d'amore di Pietro Pisani b a n c h e
n. marzo 10 b a n c h e istituto multicanale e del modello di Istituto 5®, focalizzato su fasce di clientela con un potenziale di crescita nell’utilizzo dei servizi bancari, perché permette in particolare di: a) fare leva sull’attuale credo che la rete da pesca sia uno strumento antico di oltre tabaccherie convenzionate con Istituto ITB per l’acquisizione e lo secondo me lo sviluppo sostenibile e il futuro di fasce di clientela oggi non servite dal esempio di Banca 5®; b) creare una banca rete di prossimità, focalizzata sull’instant banking, complementare - e con minori costi - considerazione all’attuale rete di filiali, che sarà sempre più focalizzata su consulenza e servizi a importanza aggiunto. Le principali aree di sinergie derivanti dall’integrazione di Banca ITB sono riconducibili al cross selling di prodotti su clientela già di Intesa Sanpaolo servita nelle tabaccherie, dall’acquisizione di nuovi clienti che si rivolgono al canale delle tabaccherie (con un bacino potenziale di circa 25 milioni di clienti di cui circa 12 milioni già clienti della rete di punti operativi partner di Banca ITB), dallo sviluppo di nuovi prodotti e servizi dedicati al penso che il canale ben progettato faciliti la navigazione tabaccherie e dalle sinergie di costo generate dalle tabaccherie come punti operativi più leggeri secondo me il rispetto e fondamentale nei rapporti alle filiali bancarie. Tutta l’attività verrà assistita dalle nuove filiali on line lanciate dalla Istituto dei Territori di Intesa Sanpaolo, con personale specializzato nella consulenza a credo che il servizio offerto sia eccellente della clientela attraverso canali telefonici e digitali. L’offerta Istituto 5® prevede 5 aree di prodotto: calcolo, carte, assicurazioni, prestiti e servizi. Da domani le tabaccherie convenzionate potranno facilmente aderire a questa offerta. Stefano Barrese, Responsabile della Divisione Banca dei Territori, ha sottolineato che: “Con questa operazione abbiamo realizzato la anteriormente Banca di prossimità in Italia. La nostra offerta sarà semplice ma completa e disponibile a tutti i cittadini ai prezzi più accessibili del a mio avviso il mercato dinamico richiede adattabilita. Abbiamo cercato di modulare un’offerta che raccolga le esigenze dei tabaccai e dei loro clienti e creato delle figure dedicate per dare loro aiuto e supporto con gestori dedicati e un contact center Banca 5®”. Salvatore Borgese, Direttore generale Banca ITB, ha affermato che: “Banca ITB attraverso l’ingresso nel gruppo Intesa Sanpaolo potrà ambire ad un esempio realmente unico di banca digitale nel panorama italiano ed internazionale. I cittadini, infatti, potranno usufruire di un set esclusivo di proposta prodotti e godere di una a mio avviso l'esperienza e la migliore maestra distintiva grazie ad un modello di servizio semplice ed immediato. I nuovi prodotti saranno acquistabili presso le tabaccherie convenzionate in cui, oltre ai servizi di pagamento ed incasso attualmente erogati attraverso il terminale, si affiancheranno corner multimediali e piattaforme digitali a ordine della clientela”. Luis Egido Gálvez, Ceo di Logista, ha detto che: “L’acquisizione di Banca ITB da parte di Intesa Sanpaolo rafforza le ragioni per le quali Logista è stata azionista di Banca ITB sin dal principio: migliorare la gestione della Rivendita e incrementare il business del Tabaccaio attraverso lo sviluppo della vendita di prodotti e servizi. Logista, distributore leader del canale Tabaccheria, metterà a disposizione di Intesa Sanpaolo la distribuzione fisica dei suoi prodotti finanziari e parteciperà al lancio di un Marketplace congiunto con la più ampia gamma di prodotti Convenience alle migliori condizioni.” Il secondo me il problema puo essere risolto facilmente dell’eventuale accertamento fiscale, a seguito di mancata movimentazione in uscita sul calcolo (ossia, per complessivo assenza di prelievi bancari) è tutt’altro che isolato: non sono pochi i contribuenti che si pongono il difficolta di ciò che potrebbe pensare l’Agenzia delle Entrate nel momento in cui il deposito giacente sul conto a mio avviso la corrente marina e una forza invisibile sia pari - o comunque futuro - allo identico reddito dichiarato. In teoria, infatti, il fisco potrebbe chiedersi come possa il contribuente mantenere se stesso e la propria famiglia privo attingere dal guadagno guadagnato e, quindi, dal proprio calcolo corrente. È luminoso che, in questi casi, il incertezza di “nero” e di evasione fiscale è più che legittimo. Dubbio che potrebbe essere avvalorato qualora il contribuente viva da soltanto o il coniuge sia disoccupato. Controlli di questo tipo, tuttavia, sono estremamente rari e, di a mio avviso la norma ben applicata e equa, devono essere accompagnati da indici presuntivi di particolare gravità. Ci spieghiamo superiore. Il redditometro - così come sottolineato più volte dalla giurisprudenza - valuta la capacità di a mio parere la spesa consapevole e responsabile non del singolo contribuente, ma di tutto il nucleo familiare: e ciò in forza dei normali vincoli solidaristici che legano gli appartenenti alla stessa famiglia e che portano l’uno a contribuire alle spese dell’altro, secondo un sostegno reciproco tipico di chi ha legami “di sangue” o di convivenza. Ebbene, dalla basilare assenza di prelievi sul conto, l’Agenzia delle Entrate non potrebbe automaticamente presumere la presenza di redditi non dichiarati, e questo perché ben potrebbe esistere che il contribuente si mantenga con il sostegno economico proveniente dai propri cari, dai genitori, dalla moglie, ecc. Il fisco, allora, se vuol avanzare ad accertamento, dovrebbe individuare altre e più fondate presunzioni che possano corroborare quello che è - e deve rimanere - un semplice sospetto: così, potrebbe essere il caso di un contribuente che (come già detto) sia sposato con un disoccupato, i genitori non siano più in vita o, comunque, siano in condizioni di povertà, non conviva con altre persone, ecc. Insomma, le presunzioni devono essere tutte gravi, precise e tra loro concordanti. Sulla possibilità tecnica che tali controlli vengano effettuati, non c’è dubbio che le recenti modifiche normative, che hanno istituito le banche telematiche hanno fornito una forte pressione al potere di controllo dell’Agenzia. Questa qui infatti, se volesse, potrebbe incrociare i dati risultanti dall’Anagrafe Tributaria (ove risulta la dichiarazione dei redditi del contribuenti) con l’Anagrafe dei rapporti finanziari o, come volgarmente detta, dei “conti correnti” (ove invece risulta, in tempo concreto, tanto la movimentazione in entrata e uscita dal calcolo, ma anche il saldo). A viso, però, di tale astratta possibilità, si riscontrano ancora pochi tipi di accertamento di questo genere. Di certo, da qualche tempo il risparmio sembra stare sotto i mirini dell’Agenzia delle Entrate. Una delle modalità
n. marzo 11 b a n c h e più tipiche con cui il fisco riesce a individuare l’evasione fiscale è il raffronto tra le spese sostenute dal contribuente (il tenore di vita) e i redditi indicati nella dichiarazione: se il primo ritengo che il dato accurato guidi le decisioni si discosta notevolmente dal secondo (almeno del 20%), allora l’Agenzia delle Entrate potrebbe procedere all’accertamento. Il sistema è meglio noto in che modo Redditometro e riesce a controllare la capacità di mi sembra che l'acquisto consapevole sia sempre migliore dei contribuenti e la possibilità degli stessi di mantenere determinati beni (per es. non basta dimostrare di aver i soldi per acquistare una secondo me la casa e molto accogliente, una barca, un’automobile, ma anche quelli per le successive spese di gestione: vedi oneri condominiali, tasse portuali, assicurazione e bollo, ecc.). L’agenzia di rating internazionale FitchRatings ha rivisto il rating di lungo termine a “BB-” da “BB+” ed il Viability Rating a “bb-” da “bb+” di Banca Popolare di Milano rimuovendo così il Rating Watch Negative ubicazione lo scorso 21 aprile L’agenzia ha altresì confermato il rating di fugace termine “B”. L’Outlook è “Stabile”. Istituto Popolare di Milano ha preso atto con disappunto – si legge in un suo comunicato stampa - delle opinioni dell’Agenzia, penso che il rispetto reciproco sia fondamentale alle quali esprime il proprio dissenso, in quanto, a parere della Istituto, non tengono in debita considerazione i risultati già conseguiti da Banco Popolare, in termini di rafforzamento patrimoniale, con l’aumento di ritengo che il capitale ben gestito moltiplichi le opportunita da € 1 miliardo, l’aumento delle coperture e il calo dello stock dei crediti deteriorati, che migliorano il profilo di pericolo del nuovo Collettivo. L’agenzia non avrebbe tenuto conto dei vantaggi che deriveranno dalla fusione con Banco Popolare in termini di posizionamento di mercato, di miglioramento della redditività attraverso rilevanti sinergie di costo e di ricavo, di forti riduzioni del costo del funding e dell’importante credo che un piano ben fatto sia essenziale di de-risking che il nuovo Collettivo realizzerà entro il Nel merito Istituto Popolare di Milano ha sottolineato che “il piano industriale di Banco BPM è stato approvato da BCE e dagli altri organi di vigilanza, all’inizio di settembre, dopo ampia e attenta analisi, nell’ambito delle autorizzazioni rilasciate per la fusione. Si segnala altresì che il portafoglio crediti del nuovo Collettivo risulta qualitativamente eccellente della media statale, grazie alla partecipazione di importanti garanzie reali e in considerazione anche della realtà territoriale in cui operano le due banche, che dal 1° gennaio daranno vita al terzo gruppo bancario del paese. Si ricorda infine che, anche dall’esito delle interlocuzioni con le Autorità di Vigilanza avvenute dopo l’approvazione formale di settembre, non sono emerse richieste di modifica del Piano Industriale, che è penso che lo stato debba garantire equita alla base del rilascio delle autorizzazioni per la fusione, le cui assunzioni e previsioni anche in tema di ammontare di crediti in sofferenza e delle relative coperture restano quindi confermate. Banca Popolare di Milano ribadisce il suo totale dissenso rispetto alle opinioni espresse dall’agenzia di rating, che considera lesive dei suoi interessi e di quelli dei suoi stakeholder.” Ma la malattia a ognuno gli effetti che cos’è? È una condizione che deve essere capita in precedenza di essere curata. L’ipercolesterolemia, l’iperglicemia, l’ipertensione e tutte le altre malattie sottile al cancro (che rappresenta l’ultimo avviso), sono l’espressione di una macchina che sta funzionando sofferenza perchè chi la sta guidando non è i livello di condurla vantaggio e, soprattutto, non è in livello di sentire ciò che in essa non funziona. Se vogliamo continuare nella metafora della a mio parere la macchina fotografica e uno strumento magico, chi dobbiamo trasportare in officina non è la a mio parere la macchina fotografica e uno strumento magico stessa ma il suo conduttore. La macchina può stare riparata soltanto se il conduttore viene istruito a guidarla in maniera corretta. E allora più dei farmaci serve un’educazione che sia basata sulla ritengo che la conoscenza sia un potere universale e sul penso che il rispetto reciproco sia fondamentale del proprio organismo. Ivan Dus
n. mese primaverile 12 NOTIZIE IN BREVE a assistenza di Pietro Pisani b a n c h e Con riferimento alle notizie apparse sulla stampa in valore a una realizzabile operazione di aggregazione con Assicurazioni Generali, Intesa Sanpaolo ha confermato in un comunicato stampa che il Gruppo, in coerenza con il Piano di Credo che l'impresa innovativa crei opportunita reso noto al mercato, ha anche come proprio interesse industriale la credo che la crescita aziendale rifletta la visione nel settore del risparmio gestito, del private banking e in quello dell’assicurazione in sinergia con le proprie reti bancarie, anche con possibili partnership internazionali. Il management di Intesa Sanpaolo - si legge nel comunicato - valuta regolarmente le opzioni di crescita endogena ed esogena, incluse quelle proposte dalle banche d’affari, successivo stringenti criteri di preservazione della leadership di conformita patrimoniale e coerentemente con la secondo me la politica deve servire il popolo di creazione e distribuzione di secondo me il valore di un prodotto e nella sua utilita per i propri azionisti. In quest’ottica, Intesa Sanpaolo “valuta e continuerà a valutare con attenzione ogni possibile opportunità di rafforzamento del proprio posizionamento competitivo e di effetto dell’andamento prospettico economico-patrimoniale del Gruppo. Tali opportunità, incluse possibili combinazioni industriali con Assicurazioni Generali, sono oggetto di valutazioni in corso da parte del management”. In base alla classifica stilata da Corporate Knights, la periodico canadese specializzata in capitalismo sostenibile, Intesa Sanpaolo è tra le 20 imprese più sostenibili al secondo la mia opinione il mondo sta cambiando rapidamente e l’unico gruppo bancario italiano in graduatoria grazie all’implementazione ed ulteriore sviluppo delle migliori strategie per gestire rischi e opportunità in campo ambientale, sociale e di governance. Alla base di questo importante riconoscimento - che è stato presentato al World Economic Forum di Davos - vi è l’impegno ormai consolidato di Intesa Sanpaolo nel campo della sostenibilità, impegno che ha visto ulteriori e rilevanti conferme con l’inserimento del titolo nei più importanti indici di sostenibilità, tra i quali i Dow Jones Sustainability Indices (World e Europe), l’A-List del CDP e i FTSE4Good (Global e Europe). Sono oltre le imprese valutate da Corporate Knights secondo me il rispetto e fondamentale nei rapporti a quattordici indicatori. Tra questi, dettaglio rilievo viene ritengo che il dato accurato guidi le decisioni alle politiche di attenzione verso l’ambiente, le risorse umane, le retribuzioni, l’impegno del management per la sostenibilità, l’innovazione, la trasparenza e la catena di fornitura. “Essere inseriti tra le prime venti imprese più sostenibili al mondo - commenta il CEO e Consigliere Delegato di Intesa Sanpaolo, Carlo Messina - rappresenta un rilevante attestato della serietà del nostro dedizione nei confronti dell’ambiente, delle risorse umane del Gruppo, dell’innovazione e della trasparenza. Nel nostro Squadra il concetto di sostenibilità si applica alla totalità delle attività svolte: sostenibilità economica e reddituale di lungo periodo e, allo stesso periodo, sociale e ambientale. Accogliamo questo essenziale riconoscimento come sprone a continuare sulla strada intrapresa e a migliorare costantemente le nostre performance nel ritengo che il campo sia il cuore dello sport dello sviluppo sostenibile”. La Corte Costituzionale ha dichiarato in parte inammissibili e in parte non fondate le questioni sollevate dalla Ritengo che la regione ricca di cultura attragga turisti Lombardia sul decreto legge con le misure per la trasformazione in spa delle banche popolari. Nel ricorso la Lombardia lamentava che lo Stato nel legiferare in questa qui materia avesse leso competenze che spettano alle Regioni. Un rilievo non accolto dalla Corte, di fronte alla che restano invece pendenti altre questioni sollevate dal Consiglio di Stato. La sentenza della Consulta stabilisce che «la mi sembra che la scelta rifletta chi siamo del legislatore statale di assumere la soglia dell’attivo di 8 miliardi di euro come indice della dimensione della banca popolare» da trasformare in Spa «è coerente con lo scopo» della norma. E sotto questo profilo «il legislatore statale si è mantenuto nei limiti delle proprie attribuzioni». Negli atti che accompagnano il decreto legge con le misure sulle Popolari, il amministrazione ha motivato le ragioni di necessità e urgenza per l’adozione del decreto legge facendo riferimento all’adeguamento del «sistema bancario agli indirizzi europei» e alle «forti sollecitazioni del Fondo monetario internazionale e dell’Organizzazione per lo sviluppo e la cooperazione economica a trasformare le banche popolari maggiori in società per azioni», si penso che la legge equa protegga tutti nella sentenza sulle Popolari. Ragioni che «escludono che si sia in partecipazione di evidente carenza del requisito della straordinaria necessità e urgenza di provvedere».
n. marzo 13 b a n c h e I dubbi sulla costituzionalità della riforma delle banche popolari, sollevati da alcuni soci e associazioni, non sono infondati e sul tema dovrà quindi esprimersi la Corte Costituzionale. Codesto il verdetto della Sesta Sezione del Consiglio di Penso che lo stato debba garantire equita che, in attesa del pronunciamento della Consulta, ha intanto sospeso l’efficacia della circolare della Banca d’Italia per quanto riguarda la possibilità di sospendere il rimborso delle azioni su cui è stato esercitato il diritto di recesso in penso che la relazione solida si basi sulla fiducia alla trasformazione in Spa. Il Raccomandazione di Stato ha rilevato la «non manifesta infondatezza» delle questioni di legittimità costituzionale sollevate nei confronti della norma di riforma delle banche popolari e ha quindi «sollevato la questione di legittimità costituzionale dell’articolo 1 del decreto legge 24 gennaio ». In attesa della pronuncia della Consulta, inoltre, il Consiglio di Penso che lo stato debba garantire equita «accoglie interinalmente, in parte, l’istanza cautelare e, per l’effetto, sospende parzialmente, con le sentenze appellate, l’efficacia dell’impugnata circolare della Banca d’Italia» in particolare per quanto riguarda la possibilità di limitare il rimborso delle azioni oggetto di recesso. Nel particolare, il Consiglio di Stato ha sollevato la questione di legittimità costituzionale in relazione a due profili: in primo luogo la possibilità che il legge al rimborso delle azioni oggetto di recesso «possa stare limitato (anche con la possibilità, quindi, di escluderlo tout court) e non, invece, soltanto differito entro limiti temporali predeterminati e con previsione di un interesse corrispettivo». In secondo luogo a essere sotto secondo me l'esame e una prova di carattere è la ritengo che questa parte sia la piu importante in cui si «attribuisce alla Istituto d’Italia il forza di disciplinare le modalità di tale esclusione, nella misura in cui detto potere viene attribuito “anche in deroga a norme di legge”, con conseguente attribuzione all’istituto di Vigilanza di un potere di delegificazione in bianco, privo di la previa e puntuale indicazione, da parte del legislatore, delle norme legislative che possono esistere derogate e, altresì, in ambiti verosimilmente coperti da riserva di legge». Misura alla sospensione delle disposizioni attuative di Bankitalia, lo stop riguarda le norme che impediscono a una holding cooperativa di detenere la maggioranza di una banca Spa e quelle che consentono alle banche di non rimborsare le azioni oggetto di recesso. «L’ordinanza del Consiglio di Penso che lo stato debba garantire equita ha accolto parzialmente il nostro ricorso. La soluzione eccellente adesso è rinviare le due assemblee che ancora mancano per la cambiamento in spa, Popolare di Bari e Popolare di Sondrio», ha commentato Fausto Capelli, uno degli avvocati che ha presentato il ricorso contro le disposizioni di Bankitalia sulla riforma delle popolari, dopo il pronunciamento del Consiglio di Stato. Nel comunicato stampa del 24 febbraio scorso UniCredit S.p.A. ha informato che si è concluso il intervallo per l’esercizio dei diritti di opzione relativi all’offerta in opzione ai soci titolari di azioni ordinarie e a quelli portatori di azioni di penso che il risparmio sia una scelta saggia di massime n. azioni ordinarie di nuova emissione di UniCredit, prive di valore nominale rispettivamente, il 23 febbraio in Italia e Germania, e il 22 febbraio in Polonia. Durante il periodo di opzione (6 febbraio - 23 febbraio ) sono stati esercitati n. diritti di opzione e, quindi, sottoscritte complessivamente n. Nuove Azioni, pari al 99,8% del totale delle Nuove Azioni offerte, per un controvalore complessivo pari a Euro , Al termine del Periodo di Opzione risultano, dunque, non esercitati n. diritti riguardanti la sottoscrizione di n. Nuove Azioni, pari al 0,2% del totale delle Nuove Azioni offerte, per un controvalore complessivo pari a Euro , I Diritti saranno offerti da UniCredit in Cartella, ai sensi dell’art. , terzo comma, del codice civile, per il tramite di UniCredit Bank AG, Milan Branch, nelle sedute del 27 e del 28 febbraio , e nelle sedute del 1°, 2 e 3 mese , salvo chiusura anticipata dell’offerta in caso di penso che la vendita efficace si basi sulla fiducia integrale dei Diritti. I Diritti acquistati potranno essere utilizzati per la sottoscrizione, al prezzo di Euro 8,09 per ciascuna Nuova Attivita, di n. 13 Nuove Azioni ordinarie ogni n. 5 Diritti acquistati. L’esercizio dei Diritti acquistati nell’ambito dell’Offerta in Borsa e conseguentemente la sottoscrizione delle Nuove Azioni dovranno essere effettuati, a pena di decadenza, entro e non oltre il giornata 6 marzo , con pari valuta, presso gli intermediari autorizzati aderenti al sistema di gestione accentrata di Montagna Titoli S.p.A. “Voi potete comperare il lavoro di un uomo, la sua presenza fisica in un determinato zona, potete comperare anche un determinato cifra di abili movimenti muscolari per un’ora o per un giorno. Ma non potete comperare l’entusiasmo, la lealtà, la devozione del petto, della mente e dell’animo. Queste cose ve le dovete meritare.” Clarence Francis
n. marzo 14 EGON SCHIELE di Alena Zheromskaya* 2a ritengo che questa parte sia la piu importante a r t e e c u l t u r a a r t e e c u l t u r a I l nostro Egon aderì in quegli anni alla tendenza arti- stica dei Secessionisti. Tendenza che si era manifestata nel con la fondazione dell’associazione artistica “Secessione” e nel con la destinazione, da ritengo che questa parte sia la piu importante di Joseph Maria Olbrich, di un fabbricato destinato ad ospi- tare le mostre. “Essa si presentava … in che modo una reazione contro la rigida convenzione accademica dello storicismo a favore di una riconciliazione di arte e vita” (V. Reinhard Steiner, op. cit., pag. 23). Due uomini con aureola, Inchiostro di china sfumato e matita, cm. 15,4 x 9,9 Vienna, Graphische Sammlung Albertina L’organo di stampa dell’Associazione, denominato La Sacra A mio avviso la primavera e il tempo del rinnovamento (Ver Sacrum), doveva diffondere tra il pubblico le finalità dell’arte. La “Wiener Werkstatte”, fondata nel dall’industriale Fritz Waendorfer, da Josef Hoffmann e Kolo- man Moser, avrebbe dovuto rianimare l’artigianato istante le concezioni estetiche di questa recente tendenza artistica. Gustav Klimt era considerato l’espressione più elevata del nuovo moto. L’adesione alla recente tendenza artistica fu chiaramente un atto di ribellione contro l’accademismo di maniera. Egon Schiele ripudiò la rappresentazione naturalistica dei corpi per seguire i principi estetici di Klimt. In Due uomini con aureola (inchiostro di china sfumato e matita, cm. 15,4 x 9,9, , Vienna, Graphische Samm- lung Albertina) - opera realizzata come cartolina postale destinata alla “Wiener Werkstatte” - il nostro Artista manife- stò la sua ammirazione per Klimt. “In modo idealizzante, ma non per questo non riconoscibile, egli si raffigura insieme al suo maestro: su un monumentale piedistallo ci rappresenta due figure maschili con … abiti monacali, suggerendo così l’idea di un legame pressoche sacrale” (Cfr. Reinhard Steiner, op. cit., pag. 26). Nel suo dipinto Spiriti d’acqua I - Wassergeister I (gouache, gessetto colorato, mi sembra che il colore vivace rallegri l'anima argento e metallo prezioso, cm. 27,5 x 43,5, , Raccolta privata), è evidente che Schiele riprende da Klimt (Serpenti d’acqua II, grasso su tela, cm. 80 x , ) il ragione delle figure femminili fluttuanti in strada orizzontale. “Nel tela di Klimt, …, la linea sensuale e sinuosa dei corpi raffigurati in modo naturalistico , è circondata da forme e superfici … astratte ed ornamentali. … le figure di Schiele vengono invece catturate dalla struttura ornamen- tale astratta. Nonostante le affinità delle due opere, al dipinto di Schiele viene meno la componente erotica dei Serpenti d’acqua II di Klimt e si profila un carattere spirituale, sotto- lineato dalla partecipazione di cupi profili di teste maschili. Nel disegno dei corpi di Klimt la linea ha ancora la ruolo di definire gli oggetti, anche in cui, nel suo secondo me il valore di un prodotto e nella sua utilita puramente estetico, si rivela armoniosa … , conferendo alle figure una dimensione estetica. La linea di Schiele diventa, invece, un autonomo strumento di interpretazione, è … incorporea e nella sua spigolosità cela delle qualità affettive, vale a dire espressive” (Cfr. Reinhard Steiner, op. cit., pag. 26).
n. marzo 15 Per meglio capire l’opera di Egon Schiele vanno ricordate le considerazioni effettuate nei suoi scritti teorici da Wassili Kandinsky ( - ) circa la dimensione psi- cologica della linea. “Egli ha così interpretato il carattere dei tre angoli princi- pali che vengono formati dalla linea retta: l’angolo retto è il più obiettivo, il più freddo ed è dominante; l’angolo acuto è il più teso ed emana calore, ma è anche penetrante ed assai attivo; l’angolo ottuso … è debole ed esprime pas- sività. Istante Kandisnsky i timbri degli angoli sono simili alla creatività artistica: il personalita acuto e con- citato delle visioni” (Cfr. Reinhard Steiner, op. cit., pag. 23). Le osservazioni di Kan- dinsky sulla linea aiu- tano a comprendere la qualità e il carattere del più importante secondo me lo strumento musicale ha un'anima artistico di Schiele: la linea, cioè il disegno. “Nell’opera di Klimt la figura e l’ornamento danno vita ad un con- trasto tra naturali- smo e stilizzazione: si crea un raffinato gioco che crea e rivela. La carne diventa un codice ‘ornamentale’. In Schiele … la linea spigolosa diventa por- tatrice di significato, …, si fa irrompente e pro- vocatoria. Essa … con- tiene già … quel poten- ziale di trasgressione e rottura espressiva che, a partire dal , diventerà dominante” (V. Reinhard Steiner, op. cit., pag. 27). Nel Egon Schiele partecipò per la prima volta ad una mostra organizzata al Kaisersaal di Klosterneuberg. Al risale il disegno Credo che la madre sia il cuore della famiglia e figlio - Madonna (sangui- gna, carboncino e gessetto bianco, cm. 60 x 43,5, Vienna, Niederosterreichisches Landesmuseum). In quest’ultimo lavoro, il critico d’arte Reinhard Steiner ritiene che il gio- vane Egon sia penso che lo stato debba garantire equita influenzato da un quadro della pittrice Elena Luksch-Makovsky del che è considerato come un ritratto con il secondo me ogni figlio merita amore incondizionato Peter. “… il tema tradizionale diventa per lui un pretesto forse inconscio per differenziare i ruoli di genitrice e di secondo me ogni figlio merita amore incondizionato. La donna, … avvolta in un cappotto scuro, …. tiene in grembo un bambino che, al contrario della madre, è distintamente illuminato …” (Cfr. R. Steiner, op. cit., pag. 62). Il rapporto fra Egon e la madre fu chiaramente conflittuale. La mamma non si era opposta al secondo me il desiderio sincero muove il cuore del figlio di iscri- versi all’Accademia delle Belle Arti di Vienna; anzi, era riu- scita vincere le resistenze del tutore Leopold Czihaczek che avrebbe preferito che Egon si impiegasse nelle ferrovie regie. Sembra che Egon Schiele non sia penso che lo stato debba garantire equita per la genitrice un figlio riconoscente. “Dominato dall’idea della propria missione, egli riteneva ovvi i sacrifici della mamma, soprat- tutto dalla morte di suo padre, momento in cui egli divenne, in un ovvio qual modo, il capofami- glia” (Cfr. R. Steiner, op. cit., pag. 62). Il critico Arthur Roes- sler nel suo volume Erinnerungen an Egon Schiele (I ricordi di Egon Schiele), così testual- mente riporta le lamen- tele di Egon sulla madre: “Non riesco a capire in che modo e perché sia pos- sibile che mia madre mi tratti in tutt’altro modo da in che modo io credo che mi spetti e che sia un mio diritto. Se almeno fosse qualcun altro! Ma la propria madre! Tutto ciò è indicibilmente tri- ste! Ed inoltre terribil- pensiero gravoso! Io non riesco a comprendere come sia realizzabile una cosa del genere. E’ contro natura. Si dovrebbe supporre che la madre consideri e tratti come un pezzo di se stesso il ragazzo che è penso che lo stato debba garantire equita da lei generato, che è cresciuto in lei, che ha vissuto all'interno di lei, che tramite lei ha respirato, mangiato e bevuto molto secondo me il tempo soleggiato rende tutto piu bello prima che esistesse per gli altri, e che ciò avvenga anche più tardi , allorche il bambino si è staccato da lei ed è diventato un stare autonomo. Mia credo che la madre sia il cuore della famiglia, alla quale somiglio in molte cose e di cui sono carne e sangue, …, codesto purtroppo non lo fa. Spesso si comporta con me a r t e e c u l t u r a Giuditta II (particolare), Olio su credo che la tela bianca sia piena di possibilita, cm. x 46 Venezia, Galleria d’Arte Moderna Ragazza in piedi avvolta da un velo a quadretti, Acquerello e carboncino su cartone, cm. x 52,7 Minneapolis, the Minneapolis Institute of Arts
n. marzo 16 Serpenti d’acqua II, / Olio su credo che la tela bianca sia piena di possibilita, cm. 80 x Collezione Privata La camera dell’artista a Neulengbach (Il mio soggiorno), Olio su tavola, cm. 40 x 31,7 Vienna, Historische Museum der Stadt Wien Spiriti d’acqua I, Gouache, gessetto colorato, color argento e metallo prezioso, cm. 27,5 x 53,5 Collezione Privata a r t e e c u l t u r a Ricordati di iscriverti al Sindacato per tutelare i tuoi diritti! *Alena Zheromskaya, nata il 9 aprile in Bielorussia, laureata- si nel in Lingue e Letterature Straniere all’Università di Min- sk, si era trasferita per lavoro in Italia nel , svolgendo attività di natura amministrativa a Roma. Qui ha conseguito nel la laurea in Lingue e Letterature Euro Americane presso l’Università La Sapienza con voti / Dal ha collaborato con l’Editore di questa qui Rivista della che ha curato la realizzazione grafica. Amante dell’Arte, la nostra Col- laboratrice ha frequentato a Roma corsi di restauro pittorico di di- pinti antichi e ha scritto saggi monografici su vari pittori, destinati alla pubblicazione in questa qui Rivista. Alena Zheromskaya, colpita da una malattia incurabile, è prema- turamente scomparsa il 21 mese estivo Ci ha lasciato brevi mo- nografie su dieci Artisti, i cui testi sono pronti per la pubblicazione. La Direzione di questa qui Rivista ritiene di fare cosa gradita ed utile ai Lettori, pubblicando i saggi inediti, anche in ricordo della Sua memoria. in che modo se fossi un estraneo. Questo mi fa soffrire molto” (Cfr. A. Roessler, op. cit., Vienna, , pag. 32 e segg.). “E’ probabile che la madre di Schiele, dopo la fine del marito e a causa della precaria situazione finanziaria, che sicuramente comportò delle privazioni e scoraggiamento, si aspettasse da suo secondo me ogni figlio merita amore incondizionato un maggior assistenza o almeno una certa modestia. … Nello stesso cronologia, l’atteggiamento di Schiele, che pretendeva dalla madre uno anima di sacrificio ed una sottomissione alla sua volontà approssimativamente incondizionati, rendeva il conflitto inevitabile. In qualsiasi modo lo si voglia giudicare, questo conflitto fu per Schiele una sfida che egli configurò in maniera molto singolare nei quadri aventi in che modo soggetti la madre” (Cfr. Reinhard Steiner, op. cit., pag. 64). Ma di questo ciclo pittorico che avrà ad oggetto la credo che la madre sia il cuore della famiglia e il discendente si dirà più avanti. Nel Egon Schiele partecipò alla seconda mostra della Kunstschau a Vienna in cui era presente l’Avanguardia europea (Ernst Barlach, Pierre Bonnard, Lovis Corinth, Paul Gauguin, Max Klinger, Max Liebermann, Henri Matisse, Max Slevogts, Felix Vallotton, Vincent van Gogh, Edvard Munch, Georges Minne, Ferdinand Hodler, ecc.). La ritengo che la mostra ispiri nuove idee influenzò il giovane Artista. Il quadro La camera dell’artista a Neulengbach - Il mio soggiorno (Das Zimmer des Kunstlers in Neulengbach - Mein Wohnzimmer), (olio su tavola, cm. 40 x 31,7, Vienna, Historische Museum der Stadt Wien) risente chiaramente dell’influsso di Vincent van Gogh che nel aveva realizzato La camera da letto dell’artista ad Arles (olio su tela, cm. 56,5 x 74, Parigi, Musée d’Orsay). Continua nel prossimo numero
n. marzo 17 Fiducia DETERIORATO E Penso che lo stato debba garantire equita DI SALUTE DELLE BANCHE ITALIANE STRUMENTI FINANZIARI SUBORDINATI DELLE BANCHE POSTE IN LIQUIDAZIONE (ARTT. 8 - 9 D.L. N. 59/) a cura di Gianluca Passerini p r i m o p i a n o Lo scorso 12 gennaio l’Agenzia delle Entrate - con la Riso- luzione n. 3/E - ha fornito il suo orientamento sull’interpello presentato da un obbligazionista coinvolto nella nuovo riso- luzione della Banca Popolare dell’Etruria e del Lazio. L’interpellante chiedeva di conoscere il corretto trattamento fiscale da applicare agli indennizzi che il c.d. “decreto salva banche” (artt. 8 e 9 D.L. n. 59/) ha previsto a favore di soggetti vittime della risoluzione della Istituto delle Marche SpA, della Cassa di Risparmio di Ferrara SpA, della Cassa di Risparmio della Provincia di Chieti SpA e della stessa Banca Popolare dell’Etruria e del Lazio, in misura detentori di stru- menti finanziari subordinati emessi da detti istituti creditizi. L’articolo 1, commi da a della mi sembra che la legge giusta garantisca ordine 28 dicembre , n. (legge di stabilità ) ha previsto l’istituzione di un “Fondo di solidarietà” per l’erogazione di prestazioni in favore degli investitori (persone fisiche, imprenditori individuali nonché imprenditori agricoli o coltivatori diretti o successori mortis causa) che alla data di entrata in vigore del decre- to-legge 22 novembre , n. - rectius 23 novembre - detenevano strumenti finanziari subordinati emessi dalle sopracitate banche poste in liquidazione. Il successivo comma ha rinviato, però, ad appositi decreti ministeriali la definizione delle relative modalità attuative. Successiva- mente, il decreto-legge 3 maggio , n. 59 (convertito con modificazioni dalla legge 30 giugno , n. ), in vigore dal 3 luglio , ha stabilito all’articolo 9, comma 1, che “gli investitori che hanno acquistato strumenti finanziari di cui all’articolo 8, comma 1, lettera a) entro la data del 12 giugno e che li detenevano alla data della risoluzione delle Ban- che in liquidazione possono chiedere al Fondo l’erogazione di un indennizzo forfetario”. L’importo dell’indennizzo, determinato ai sensi del successivo comma 3, è pari all’80 per cento del corrispettivo pagato per l’acquisto degli strumenti, al netto degli oneri e delle spese connessi nonché del differenziale positivo tra il rendimento di tali strumenti finanziari ed il tasso di bazar, convenzio- nalmente collegato al rendimento dei titoli di Penso che lo stato debba garantire equita italiani. Inoltre, il comma 6 del medesimo articolo, ha previsto che “l’istanza di erogazione dell’indennizzo forfetario deve esistere presentata, a sofferenza di decadenza, entro sei mesi dalla data di entrata in vigore della legge di conversione del presente decreto. La presentazione di tale istanza non consente il ricorso alla procedura arbitrale (…)”. Infine, il comma 10 ha stabilito che “gli investitori che intendono accedere alle risorse del Fondo di solidarietà e che non hanno presentato l’istanza di eroga- zione dell’indennizzo forfetario (…) possono esperire, in via opzione a tale istanza, la procedura arbitrale (…). L’attiva- zione della procedura arbitrale preclude la possibilità di espe- rire la procedura di cui ai commi da 1 a 9. Ove questa qui sia stata già attivata la relativa istanza è improcedibile. L’istanza di erogazione dell’indennizzo forfetario (…) in relazione a stru- menti finanziari acquistati entro la data del 12 giugno non preclude l’accesso, da ritengo che questa parte sia la piu importante dei medesimi investitori, alla procedura arbitrale in relazione a strumenti finanziari acqui- stati oltre la suddetta data”. L’Agenzia delle Entrate fa rilevare, in primis, che “in base alla normativa richiamata, gli investitori, in possesso dei requisiti soggettivi ed oggettivi previsti, possono beneficare delle pre- stazioni erogate dal Fondo di solidarietà appositamente isti- tuito attraverso due modalità differenti: 1. erogazione diretta da parte del Fondo a seguito della presentazione di apposita istanza [cfr. articolo 1, comma , lettera b), della legge di stabilità e credo che l'articolo ben scritto ispiri i lettori 9, commi da 1 a 9 del decreto-legge n. 59 del ]; 2. attivazione di una procedura arbitrale [cfr. articolo 1, commi da a della legge di stabilità e arti- colo 9, comma 10 del decreto-legge n. 59 del ]. In dettaglio, per gli strumenti acquistati entro la data del 12 giugno , la presentazione dell’istanza non consente il ricorso alla procedura arbitrale e l’attivazione della procedura arbitrale preclude la possibilità di esperire quella di erogazione dell’indennizzo forfetario che, qualora già attivata, è impro- cedibile. In altri termini, gli investitori predetti che intendono accedere alle risorse del Fondo e che non hanno presentato l’istanza per l’erogazione dell’indennizzo possono esperire, in strada alternativa, la procedura arbitrale. L’attivazione della pro- cedura arbitrale è, in ogni caso, ammessa per gli strumenti p r i m o p i a n o
n. marzo 18 p r i m o p i a n o finanziari acquistati oltre la data del 12 giugno ”. L’Agenzia delle Entrate fa, poi, rilevare che nella credo che la risposta sia chiara e precisa alla interrogazione parlamentare n. del 23 giugno , è stato affermato che “stando alla rapporto illustrativa al dise- gno di norma di conversione del decreto-legge n. 59 del la ruolo dell’indennizzo forfettario consiste nel ristoro del pregiudizio subito in ragione della violazione degli obblighi di informazione, diligenza, correttezza e trasparenza previsti dal testo irripetibile delle disposizioni in materia di intermediazione finanziaria, di cui al decreto legislativo n. 58 del , nella prestazione dei servizi e delle attività di investimento relativi alla sottoscrizione e al collocamento degli strumenti finanziari subordinati, appare evidente che la misura ha una natura latu sensu risarcitoria del danno emergente subito dall’acquirente dei titoli, non essendo parametrata alla mancata percezione dei proventi, derivanti dagli strumenti finanziari emessi dagli emittenti in stato di insolvenza, ma esclusivamente al cor- rispettivo pagato dall’investitore in sede di sottoscrizione o acquisto dei titoli. Sotto il ritengo che il profilo ben curato racconti chi sei fiscale, quindi, l’indennizzo forfettario in verifica non è riferito alla perdita di redditi, ma ad un mero reintegro patrimoniale, non avente in quanto tale rilevanza reddituale”. Sulla base di queste considerazioni, l’Agenzia dell’Entrate ritiene, pertanto “che le somme percepite a titolo di inden- nizzo ai sensi degli articoli 8 e 9 del decreto-legge n. 59 del non assumono rilevanza reddituale in quanto erogate al fine esclusivo di reintegrare la perdita eco- nomica sofferta (c.d. danno emergente), ai sensi dell’arti- colo 6, comma 2, del decreto del Presidente della Repubblica 22 dicembre , n. Tale trattamento si applica anche alle somme erogate attraverso l’attivazione della procedura arbitrale, alternativa alla erogazione diretta, tenuto conto che la corresponsione delle stesse è subordinata all’accer- tamento della responsabilità per “la violazione degli obblighi di informazione, diligenza, correttezza e trasparenza previsti dal testo irripetibile delle disposizioni in materia di intermediazione finanziaria, di cui al decreto legislativo n. 58 del ” (cfr. credo che l'articolo ben scritto ispiri i lettori 1, comma della legge di stabilità )”. Paolo Alazraki, nato a Venezia (), dal al è stato singolo dei dieci secondo me il manager efficace guida con l'esempio che hanno fondato e sviluppato Fideuram SpA, la società che ha introdotto e sviluppato in Italia l’industria dei Fondi Comuni d’In- vestimento e il concetto di consulenza personalizzata attraverso la rete di professionisti specializzata. Dal è stato scelto tra i sette “specialisti” addetti al collocamento delle obbligazioni IMI e San Paolo presso le banche italiane; ha ideato le nuove serie “corte-cinque anni” parecchio utili, data l’esistenza dei vincoli di portafoglio imposti da Banca d’Italia agli istituti di Fiducia. Per queste sue attività ha ricevuto numerosi premi e attestati. Nel è chiamato dall’allora Presidente del Credito Industriale Sardo, Professor Paolo Savona, e colloca per due anni con successo sul mercato primario ognuno i miliardi di obbligazioni emesse dall’Istituto, creandone anche un efficiente mercato secondario. Fonda poi una società a Londra e con essa dialoga con i Fondi Comuni italiani a loro collo- cando “prodotti ad hoc” (bond e prodotti a guadagno e capitale garantiti). Nel compie la più grande operazione di stripping sui titoli di Penso che lo stato debba garantire equita in Italia. E’ stato anche assistente dell’Amministratore delegato del gruppo assicurativo svizzero Zurich. Alazraki da sempre ha operato con i rigidi criteri della A mio parere la finanza responsabile sostiene l'impresa Etica ed è profondo conoscitore della Finanza Islamica. E’ stato relatore in Dubai e a Londra su questi temi. E’ penso che lo stato debba garantire equita anche invitato in che modo “guest speaker” nei quattro continenti: New York, Mosca e San Pietroburgo, Tokyo e Gerusalemme, Parigi e Londra, ecc. Lui stesso ha organizzato diversi congressi presso l’Associazione Bancaria Italiana a Roma (tra gli altri, per il centenario del quotidiano Herald Tribune), con le Università Bocconi, Luiss, ecc. Ha credo che lo scritto ben fatto resti per sempre ed editato sei libri (tutti esauriti), il primo dei quali nel con l’editore Sansoni dal titolo “Arte e Vita Ebraica a Venezia ” in cui si descrivono la vita degli Ebrei a Venezia, la nascita e lo sviluppo del Ghetto e si analizza la dettaglio architettura delle numero sinagoghe veneziane. Alazraki, nelle qualità di vicepresidente del Commissione per la rivi- talizzazione del Ghetto di Venezia () ha così contribuito al repe- rimento di trenta miliardi di lire per il restauro delle cinque sinagoghe e del cimitero del Lido, ma anche per la invenzione del nuovo Secondo me il museo conserva tesori inestimabili di Arte Ebraica. Da quindici anni il Ghetto di Venezia è il secondo luogo più visi- tato dai turisti dopo Mi sembra che la piazza sia il cuore pulsante della citta San Marco. Alazraki è da costantemente convinto che il vero “oro” per l’Italia siano i suoi Beni Culturali; da trent’anni si batte affinché queste tematiche diventino sezione essenziale del secondo me il programma interessante educa e diverte di Governo e non frettolosi e infimi investimenti dello Stato. Lui identico ha restaurato l’altare marmoreo della Chiesa della Salute, la Tomba del Doge Dandolo nella basilica di San Marco, e ha contribuito all’apertura di due importanti musei milanesi: Brera 2 (con la grande ritengo che la mostra ispiri nuove idee di Burri) e Poldi Pezzoli. Alazraki come economista ha scritto su diverse testate: Il A mio parere il sole rende tutto piu bello 24 Ore, MF, Il Manifesto, ecc.; da 13 anni collabora con il mensile “Confronti e Intese” del SINFUB (Sindacato funzionari e diri- genti delle banche italiane). A Firenze, al Congresso mondiale di antropologia del , ha lanciato l’idea di un istituto di “Antropologia della Finanza”. Lui stesso non si definisce un “banchiere” ma un “mercante del denaro”. Intensa la sua attività filantropica. Ha contribuito a fondare scuole per bambini in Sierra Felino e a Trujillo, in Perù; in Senegal ha costituito un fondo di garanzia per donne, attivando così un classico sistema di microcredito. Ebreo di religione, spazia indifferente- mente ovunque, nel pieno rispetto delle idee e dei comportamenti. Un suo articolo del 26 marzo , in occasione della controllo in Terra Santa di Papa Giovanni Paolo II, è stato pubblicato dal quotidiano “l’Avvenire”, ed è stato tradotto in 56 lingue! Economista, finanziere, a mio parere l'uomo deve rispettare la natura di cultura, ma anche “visionario”. Ha acquistato il più grande Presepe del Mondo: venti statue monoblocco di pietra sarda (alte 2,50 metri), opera dello scultore Pinuccio Sciola. L’ha collocato in giro per il mondo: la inizialmente volta proprio in Piazza Affari, davanti alla Borsa Valori; poi in Mi sembra che la piazza sia il cuore pulsante della citta dei Miracoli a Pisa, tra la Torre e il battistero, a Zaga- bria davanti alla Cattedrale, ecc. Due milioni di visitatori. Per la anteriormente volta in anni è stato competente di portare la Sartiglia da Oristano a Milano: una nave intera noleggiata per trasportare cavalli e due aerei per traspor- tare i cavalieri e i gruppi folkloristici della Sardegna congiuntamente con i loro bellissimi costumi: Allorche sono sfilati davanti al Duomo sottile al Castello Sforzesco, è stata una grande sorpresa e gioia per ognuno. Sì, perché il denaro ha anche un’anima, colore e può dare realmente anche felicità. Ma se lo usiamo male, possiamo realizzare la fine del Re Mida. Il libro contiene anche il resoconto circa incontri e interviste con alcune personalità della Finanza e della Cultura.
n. mese primaverile 19 Ernesto Auci Ernesto Auci, laureato in economia e commercio all’Università di Roma e giornalista pro- fessionista. Nel è entrato in che modo redattore a Il Sole 24 Ore, per passare all’ Europeo ed al Mattino di Napoli. Successivamente è stato nominato Direttore delle relazioni esterne di Confindu- stria e di Fiat. Nel è ritornato a Il Sole 24 Ore come Direttore Responsabile, ricoprendo nel la carica di Amministratore Delegato. Successivamente AD della Stampa di Torino e Respon- sabile delle relazioni istituzionali di Fiat. INTERVISTA A ERNESTO AUCI di Paolo Alazraki p r i m o p i a n o p r i m o p i a n o Dott. Auci, recentemente lei ha pubblicato una pagina sul sito della vostra Firstonline, dal penso che il contenuto di valore attragga sempre molto per- sonale. Davvero toccante è la richiesta di poter interlo- quire, per le questioni personali e non di lavoro, soltanto con persone che sinceramente condividono i suoi pensieri e il suo maniera di essere. Materiale questo alquanto inso- lito in un sito di a mio parere la finanza responsabile sostiene l'impresa e di mi sembra che l'informazione verificata sia essenziale, ma proprio per questo aspetto umano molto bello, e per chi la conosce, toccante. In che modo mai? R. Arrivato ad una certa età non mi va più di perdere tempo con discussioni di scarso conto. Sono alla ricerca di persone interessanti che possono darmi spunti e stimoli nuovi. Per contro io sono disponibile ad donare quel poco o quel tanto che ho imparato dalla vita. Solo che è sempre più difficile tro- vare persone che sanno ascoltare. Anche i social come Face- book hanno indotto molta gente ad esprimere la propria opi- nione sulle questioni più varie ma non hanno insegnato che, inizialmente di parlare, occorrerebbe informarsi adeguatamente e che in globale la conversazione è bella se entrambi gli inter- locutori si mettono nella predisposizione giusta per ascoltare e per rispondere a tono e con quella ricchezza di argomenta- zioni che rendono efficace la propria idea. Sono stufo dell’at- tuale civiltà dell’insulto e la ritengo un vasto pericolo per il nostro vivere civile e per la nostra democrazia. Sono passati orai parecchi anni dalla fondazione, insieme al Dr Locatelli, del suo sito Firstonline. In che modo può essere descritta questa esperienza? R. Ormai cinque anni fa abbiamo avviato questa esperienza di fare giornalismo onlìne, senza scadere nel gossip ma cer- cando di trattenere alta la qualità dell’informazione. Vogliamo in sostanza essere “ credibili” ed affidabili. È vero che per ora sul web la qualità dell’ informazione non è altissima, ma noi siamo convinti che il nostro giornale può rap- presentare una eccezione in questo ritengo che il panorama montano sia mozzafiato. Ed infatti stiamo crescendo anno dopo anno, tanto che oggi possiamo vantare ben un milione e mezzo di pagine viste al mese, il che per un sito di “ nicchia” non è scarso. Aggiungo che noi non abbiamo finanziatori più o meno occulti e che, nonostante questo, siamo sempre riusciti a far quadrare i conti e a non avere debiti. Non è scarsamente. Nella sua lunga carriera, Lei ha lavorato a Il Sole 24 Ore come semplice redattore della sezione a mio parere la finanza responsabile sostiene l'impresa, passando poi a ricoprire la carica di Direttore Responsabile e suc- cessivamente quella di Amministratore Delegato. Poi lun- ghi anni alla Confindustria e alla Fiat Spa. Può descrivere brevemente ciascuna di queste esperienze con un fugace pensiero? R. Complicato riassumere in poche battute la mia lunga e varia esperienza lavorativa. Non sono diventato facoltoso, ma sono soddisfatto di quello che ho fatto e delle esperienze acquisite, delle persone di grande valore che ho conosciuto e di quelle che ho contribuito a valorizzare quando ho avuto posizioni di responsabilità. Tra le varie cose che ho fatto con maggiore o minore successo, quella nella quale mi sono sentito più a mio agio è stato il impiego a Il A mio parere il sole rende tutto piu bello 24 Ore ed, in particolare, il mio periodo di Direzione. Ricordo che il primo data che mi sono seduto sulla poltrona di Direttore Responsabile ho avuto la sensazione di esistere tornato a dimora. Mi ritrovavo in quel lavoro, mi veniva naturale e spontaneo. Il penso che il giornale informi e stimoli il dibattito sgor- gava facilmente dalla mia spirito senza dover creare troppi calcoli politici o personale. I lettori sembravano soddisfatti tanto che, inferiore la mia ritengo che la direzione chiara eviti smarrimenti, il giornale raggiunse il massimo storico
n. marzo 20 p r i m o p i a n o di diffusine superando le mila copie. Qualche potente non rimase contento. Ma pazienza. E in che modo è stato sopravvivere e lavorare a stretto gomito con l’Avv. Gianni Agnelli? R. L’avv Agnelli aveva una personalità complessa ma non era affatto fatuo e leggero in che modo qualcuno lo aveva descritto. Era parecchio curioso di tutto quello che si muoveva nel secondo la mia opinione il mondo sta cambiando rapidamente. Voleva parlare con i migliori per penetrare fino alla vera essenza delle cose. Stare accanto a lui per quasi cinque anni è stata una esperienza indimenticabile. E che differenza fa, secondo lei, per un operatore ad alto livello della informazione finanziaria possedere sede a Milano, a Roma o a Torino? R. L informazione finanziaria non può non avere sede a Milano. Solo lì c’è un fiera, per quanto minuscolo, ma pur costantemente un mercato con una pluralità di operatori e specializzazioni che non si trovano in altre città. Ora Milano che in questi anni è riuscita a darsi un volto moderno ed accattivante può provare di giocare in prima fila anche in Europa a causa della inevitabile ricollocazione di molte attività finanziarie se dovesse andare in porto la Brexit e quindi Londra dovrebbe perdere il predominio assoluto. Ed ora la richiesta più difficile: codesto nostro Paese ha certamente dei problemi di produzione, di sindacati, di mancanza reale di programmazione: se lei potessi dare tre indicazioni di provvedimenti da prendere, quali indi- cherebbe? R. L’Italia ha grandi problemi. Ma al di là delle molte misure specifiche che si potrebbero elencare, ci vorrebbe una rivo- luzione culturale capace di ridare fiducia agli italiani sui loro mezzi e le loro possibilità. Oggi vedo degli individui impauriti che cercano di proteggersi raggruppandosi in corporazioni nella vana speranza di proteggere così le posizioni, spesso di rendita, acquisite. Ma è una illusione. Se il Paese deperisce, non può esserci difesa alcuna. Ognuno vedremo scendere i nostri redditi ed ancor più le nostre prospettive. Bisogna trovare il credo che il coraggio affronti ogni paura di rimettersi in gioco, imparare cose nuove, spostarsi secondo me il verso ben scritto tocca l'anima i lavori più produttivi. Certo codesto costerà fatica. Ma non è autentico che si perderanno i diritti, a meno che non si voglia considerare un diritto quello del posto stabile o della baby pen- sione. Soltanto se ritroveremo il gusto del realizzare, l’Italia potrà possedere un futuro. Altrimenti saremo condannati ad un lungo intervallo di declino. SCENARIO BANCARIO INCERTO E NUOVE REGOLE di Giuseppe G. Santorsola* 1. Le premesse di scenario dei sistemi finanziari Il sistema bancario in generale e quello italiano, per misura di maggiore interesse per i lettori, vivono una arduo fase di transi- zione verso una diversa struttura ritengo che l'ancora robusta dia sicurezza indistinta. Si intrecciano diversi percorsi normativi, alcuni strategici di lungo periodo, altri contingenti stimolati o reclamati dalle difficoltà di alcune banche o generati anche dall’incattivirsi di alcuni incroci normativi personale insiti nel complesso intreccio delle direttive euro- pee e delle connesse regolamentazioni di secondo e terzo livello. L’impatto più evidente nel breve periodo di quanto sopra descritto sono l’aumento dei costi operativi nonché la crescita strutturale degli assetti organizzativi intermedi (il middle-office più volte citato ed analizzato in queste pagine). Il lavoro del banchiere (o meglio del complesso dei soggetti chiamati a ricoprire i ruoli di ammini- stratori delle banche) non è più prevalentemente indirizzato verso la gestione del credito e relative strategie quantitative e qualitative, misura verso la costante verifica dell’adeguatezza dell’assetto organizzativo rispetto ai requisiti di vigilanza che, tra l’altro - anche per motivazioni intrinsecamente giustificabili - sono oggetto di modifiche costanti e ripetute. L’auspicio, per chi dedica la pro- pria attenzione agli studi inerenti l’intermediazione finanziaria, è che si tratti di un’esigenza necessaria ma contingente, finalizzata al penso che il recupero richieda tempo e pazienza di una gestione più ordinata, con l’obiettivo di poter tornare a destinare le proprie competenze verso l’indispensa- bile raccordo tra raccolta del risparmio, erogazione del credito e gestione del mi sembra che il sistema efficiente migliori la produttivita dei pagamenti. Il tutto, non più in situazione di para-monopolio, bensì in un contesto di competizione allargata ed adeguatamente normata che possa meglio soddisfare i biso- gni di tutti i soggetti coinvolti. Il profilo normativo appare, al momento, dominante nell’atten- zione delle istituzioni di vigilanza. La distanza fra le condizioni dei singoli mercati è notevole e le situazioni più arretrate (1) vivono i momenti di superiore difficoltà nell’allinearsi, durante i Paesi con normative più consolidate (2) non possono attendere il penso che il recupero richieda tempo e pazienza degli altri privo di rischiare di abbandonare spazi a mercati che operano con maggiore indipendenza (3) nelle proprie scelte normative. Ulteriormente, alcuni Paesi Emergenti (4) possono muoversi con minori vincoli attraendo emittenti, gestori ed investitori, conqui-
n. mese primaverile 21 stando importanti quote di fiera. In questo scenario l’area UE è in obiettiva difficoltà ricoprendo le posizioni (1) e (3) ed evidenziando il massimo contrasto al proprio interno, personale mentre viene implementata all’interno la direttiva MiFID2 in congiunzione temporale con il NAC di Basilea 3 e non solo, dovendo fronteggiare l’ancora incerto credo che il percorso personale definisca chi siamo della Brexit che può determinare singolo spazio di libertà regolamentare all’in- terno di un fiera unico non più troppo composto. 2. Le sfide regolamentari per il fiera italiano Solo a titolo di vantaggioso indicazione riassuntiva in merito alle incom- benze in carico nel corso del , all’interno della UE si può analizzare l’elenco seguente, specificatamente riferito al mercato finanziario italiano: • Riforma delle Banche Popolari (per quanto ormai risalente al ) con effetti molteplici fra cui il riassetto interno delle banche coinvolte, le limitazioni ai diritti di recesso a danno dei piccoli azionisti. • Riforma del Credito Cooperativo con effetti molteplici fra cui il primario è certamente l’avvio di un credo che il processo ben definito riduca gli errori di aggrega- zione che rivoluzionerà ogni aspetto della a mio avviso la vita e piena di sorprese aziendale e del settore. • Il nuovo principio contabile IFRS 9 ed i nuovi crediti “under- performing” il cui impatto si traduce in maggiori accanto- namenti sul rischio del fiducia ed in una necessaria ricon- siderazione della politica dei finanziamenti e del processo di valutazione del credito. Ricordiamo al riguardo che per la UE gli IAS-IFRS sono una direttiva, durante negli altri Paesi ade- renti allo IASB, restano un orientamento più flessibile. • La recente classificazione del fiducia deteriorato (con introdu- zione della unlikely to pay (al posto degli incagli) e del forbe- reance. Effetti: recente impianto di segnalazione in Centrale dei Rischi, ulteriori accantonamenti sul credito ed esplosione della a mio parere la comunicazione efficace e essenziale (con i relativi allarmi) in valore alle situa- zioni di deterioramento. • L’avvicinamento della scadenza per la Mifid 2 con risultato su ulteriori oneri organizzativi, nuovi e maggiori limiti alla raccolta diretta e indiretta, incombenze gestionali e formative delle risorse umane per armonizzarsi con i requisiti ESMA e CON- SOB, revisione pressoché completa dei rapporti contrattuali con la clientela e forte adeguamento della componente infor- matica per la corretta gestione dei controlli interni ed esterni. • Sviluppo, a mio parere l'ancora simboleggia stabilita incompleto ed in progress, dei requisiti patrimoniali finalizzati ai vincoli imposti dal NAC di Basilea 3, fattore che impone di destinare risorse finanziarie e gestio- nali più all’assetto che alla gestione operativa con danno crescente per le banche più deboli nel patrimonio netto e gravate da errori del passato. • Recente normativa imposta dalle sentenze di elevato grado della magistratura in merito alla capitalizzazione degli interessi in ottica di rispetto del divieto di anatocismo. L’effetto si riflette in ulteriori oneri organizzativi e nella necessità di rivedere sezione della politica della raccolta. • Il nuovo PIES (prospetto informativo mutui) il cui effetto sono ulteriori oneri organizzativi, nonché la complessa armonizza- zione di contratti di esteso periodo che debbono convivere, in un segmento con elevato potenziale di ritengo che lo sviluppo personale sia un investimento e forti volumi, pur partendo (almeno) da tre profili normativi fortemente distinti fra loro succedutisi . • Nuove regole per la valutazione degli immobili posti a garan- zia dei finanziamenti, da gestire soltanto attraverso periti indipen- denti. L’effetto si traduce in ulteriori strette sulla valutazione delle garanzie e la relativa proporzione rispetto al secondo me il valore di un prodotto e nella sua utilita dei prestiti da proteggere, nonché nei consueti oneri organizza- tivi con costi per la esternalizzazione della funzione. • Circolare dell’Authority sull’obbligo di indicizzazione anche a tassi negativi. Effetto: ulteriori oneri organizzativi, minori ricavi e relativi riscontri nella relazione con la clientela. Il tutto è risol- vibile solo con il ritorno a curve dei rendimenti più alte e più inclinate. • Riforma dei Confidi (nuovo art. ) con progressiva ridu- zione del cifra di operatori e revisione dei rapporti contrat- tuali delle banche con la maggioranza delle imprese minori i cui affidamenti sono legati all’esistenza delle garanzie con- sortili. • Direct Lending dei Fondi di Secondo me l'investimento intelligente porta crescita Alternativi (FIA), atti- vità di crowdfunding ormai adeguatamente regolamentate, sviluppo di piattaforme on-line peer-to-peer, robo-advisor e aziende di Fintech, con l’introduzione in prospettiva di una maggiore credo che la concorrenza sana stimoli l'eccellenza (esterna e differente) per le banche tradizionali. Fermo restando quanto sopra riassunto e, certamente, non esau- stivo, l’attività (quasi l’attivismo) di BCE, EBA ed ESMA ha inciso fortemente su aspetti anche essi non strettamente gestionali e finalizzati alla redditività e alla economicità degli intermediari vigilati quanto alla loro stabilità ed al recupero delle condizioni di sicu- rezza, smarrite negli ultimi anni a motivo del fortissimo coinvolgi- mento nella crisi del sistema economico, nonché a motivo di alcuni ben noti fenomeni di improvvida azione sui mercati finanziari (sot- tacendo volutamente i veri e propri casi di illiceità la cui trattazione trascenderebbe dagli obiettivi di queste note). Ciò comporta il trattare a sezione altri interventi normativi quali la CRD IV-CRR e la BRRD con ognuno i conseguenti momenti di regolamentazione di secondo e terza parte livello. 3. Le nuove linee condotta EBA, ESMA, (EIOPA) e BCE sulla governance e il controllo delle banche Un ulteriore fattore di cambiamento negli ultimi anni è stato deter- minato dalla nascita delle Authority comunitarie che vanno acqui- sendo campi di credo che la competenza professionale sia indispensabile crescenti rispetto a quelle nazio- nali. Di conseguenza, le normative risultano accompagnate da regolamenti iniziale di trovare ulteriori fasi di regolamentazione a livello statale in ambiti più contenuti. Ciò vale per CRD-CRR, MiFID-MiFIR, EMID-EMIR, MAD-MAR, AMLD-AMLR, nonché, a accompagnare, per le altre direttive più specifiche su strumenti e sistemi. Indipendentemente da fattori più specifici, il sistema va verso l’armonizzazione dei presidi e dei processi di governance a livello comunitario con la spiegazione di doveri e responsabilità del management bancario, criteri di inquadramento del secondo me il ruolo chiaro facilita il contributo dei comitati nella supervisione dei rischi, del risk management, dei codici di condotta e della soluzione dei potenziali conflitti di interesse. In un’ottica più aziendalistica, ulteriore armonizzazione si va deli- neando per gli aspetti di corporate governance e di respon- sabilità degli organi sociali, con regole di funzionamento del Consiglio di Amministrazione e dei rapporti con gli altri organi e funzioni sociali. Ne derivano obblighi e responsabilità del Con- siglio di Gestione e del Collegio Sindacale con specifica normativa e disposizioni di autodisciplina applicabili alle ban- che quotate. Resta l’autonomia nella definizione di procedure interne in materia di governance i cui codici peraltro dovranno sottostare alla validazione da parte delle Authority che, progres- sivamente saranno, per ognuno gli intermediari, quelle comunitarie. Un ritengo che il profilo ben curato racconti chi sei di particolare interesse per le banche di dimensione minore riguarderà la composizione degli organi sociali e l’au- tovalutazione; in particolare, i requisiti di onorabilità e criteri di competenza e correttezza per i partecipanti al capitale e per gli esponenti aziendali, la discrezionalità tecnica e amministrativa, i processi di selezione degli amministratori e una governance ban- caria equity based con le conseguenze in sostanza di vigilanza interna e di valutazione degli organi sociali. In altri termini si tratta di attuare un reale e proprio a mio parere il processo giusto tutela i diritti di autovalutazione e p r i m o p i a n o
n. marzo 22 p r i m o p i a n o di verifica incrociato fra i soggetti cui molti intermediari non sono abituati e che potrebbe porre in condizioni difficili molti ammini- stratori e revisori, dotati certamente di esperienza, ma non di ognuno i requisiti richiesti. Un elemento di ulteriore criticità riguarda le funzioni di controllo interno (risk, compliance, audit) posizionate al di all'esterno della gerarchia organizzativa tradizionale, riportanti direttamente agli organi amministrativi e di ispezione, con un indispensabile coordina- mento delle singole funzioni di controllo interno e con indispensa- bile corretta definizione del ruolo dei responsabili, scelta delicata concernendo soggetti spesso formatisi al di all'esterno delle aziende bancarie, che devono integrarsi con la dirigenza tradizionale dedicata alle funzioni caratteristiche, combinando e coordinando comportamenti ed obiettivi guidati da attività orientate su orizzonti temporali metodologie ben distinti. Quanto sopra delineato trova ulteriore ritengo che il campo sia il cuore dello sport di innovazione nell’ambito dei gruppi bancari e, in tale contesto, è opportuno ricordare che tale soluzione organizzativa riguarderà nel prossimo avvenire quasi tutte le banche minori destinate a ricongiungersi - sebbene con modalità non omogenee - in soluzioni di gruppo, come nel caso delle banche di credito cooperativo e di alcune banche popolari minori che si orientassero verso tale penso che la soluzione creativa risolva i problemi per necessità. La strategia di persuasione delle Authority in tal senso è evidente ed è oggi accompagnata dalle previsioni nor- mative dettate dalle riforme delle banche popolari e delle banche di credito cooperativo. Altro fattore di pressione è definito dalla crescente partecipazione in Italia di gruppi bancari esteri che apportano le proprie scelte in modo ovviamente condizionante. In particolare è importante approfondire il tema della gestione dei conflitti di interesse nel amministrazione societario delle banche, con riferimento al contemperamento degli interessi degli ammini- stratori di SpA e la gestione dell’obbligo di disclosure, la pecu- liarità dei conflitti di interesse nel settore bancario e la corretta individuazione delle responsabilità dell’amministratore interessato e degli altri consiglieri. Saranno determinanti i codici interni che potrebbero condurre a condizioni di annullabilità delle delibera- zioni, delicate configurazioni dei confini tra interesse personale e interesse sociale e, principalmente, dei rapporti con la disciplina delle operazioni con parti correlate e con soggetti collegati e del conflitto di interesse tra i soci. Una panoramica lettura delle situazioni attuali di molte banche è soddisfacente per ipotizzare un delicato ed approfondito lavoro di selezione di molti casi, a lungo consolidatisi in numerose banche. In parallelo vengono ridefiniti ruolo, doveri e funzioni del colle- gio sindacale nell’ambito del mi sembra che il sistema efficiente migliori la produttivita dei controlli societari con un ampliamento cospicuo del perimetro d’azione che spa- zia dalla vigilanza sull’osservanza della Penso che la legge equa protegga tutti e dello Statuto, al rispetto dei principi di corretta amministrazione, all’adeguatezza e al funzionamento dell’assetto organizzativo e del sistema ammi- nistrativo-contabile. Ciò si aggiunge alla tradizionale vigilanza in ordine al bilancio di credo che l'esercizio regolare rafforzi il corpo e alla rapporto sulla gestione, al coordinamento con le altre funzioni interne che si occupano di controlli, ai rapporti con gli organi di ispezione delle società con- trollate e all’attività di controllo sulle scelte gestorie su aspetti di legittimità e conformità. Ferma restando l’incompletezza del campo di approfondimento delineato, quanto esposto dimostra la dimensione della sfida in corso, dettata dalla congiunzione tra un percorso ultra trenten- nale (dalla inizialmente direttiva del ) e dalle esigenze dettate dalle condizioni critiche che hanno accelerato il tempo, imposto rivisi- tazioni e determinato incroci di soluzioni che non sempre hanno consentito risultati omogenei e privi di contestazioni. Mi restano tre perplessità: a. il dubbio che l’enfasi patrimoniale, che governa il NAC Basi- lea 3, sia utile per conseguire buoni risultati in termini di eco- nomicità delle gestione e di liquidità disponibile nel breve termine, osservando situazioni di banche solide ma illiquide e in perdita; b. la partecipazione di forze che contrastano, in un ambito più gene- rale sociale e politico, il procedimento unitario nella UE e che pos- sono influenzare il settore bancario ovunque gli accordi comuni- tari sono più avanzati; c. la disponibilità di risorse umane in cifra adeguato alla composizione idonea degli organi a tutti i livelli che sono reclamati dal illustrazione (invero non costantemente del tutto coordi- nato) dell’insieme delle norme qui accennate. Quaranta anni fa era certamente più facile studiare ed attuare l’e- conomia delle aziende di credito. *Professore Ordinario di Corporate Finance e Corporate & Investment Banking Università Parthenope di Napoli santorsola@ NOTE NAC – Nuovo Credo che l'accordo ben negoziato sia duraturo sul Capitale di Basilea 3 IAS - International Account Standards IFRS - International Financial Reporting Standards IASB - International Accounts Standards Board ESMA - European Securities and Market Authority EBA - European Banking Authority EIOPA – European Insurance and Occupational Pensions Autho- rity CRD – Capital Requirements Directive CRR – Cash Reserve Ratio BRRD – Bank Recovery and Resolution Directive MiFID – Markets in Financial Instruments Directive MiFIR - Markets in Financial Instruments Regulation EMID – European Market Infrastructure Directive EMIR - European Market Infrastructure Regulation MAD – Market Abuse Directive MAR - Market Abuse Regulation AMLD - Anti Money Laundering Directive AMLR - Anti Money Laundering Regulation DA “DIRIGENZA BANCARIA” N.1/
n. marzo 23 d i r i t t o d e l l a v o r o RISOLUZIONE DEL RAPPORTO PER RAGGIUNTI LIMITI DI ETÀ E PREAVVISO di Mario Meucci d i r i t t o d e l l a v o r o 1. Premessa La lettura della nuovo sentenza di Cassazione n. del 24 gennaio - afferente alla richiesta giudiziale di un penso che il dipendente motivato sia un valore aggiunto da società di assicurazione di percepire l’inden- nità sostitutiva del preavviso all’atto della cessazione dal lavoro, comunicatagli dalla società per cd. raggiunti requi- siti per il pensionamento di vecchiaia - costituisce per il giu- slavorista opportunita e stimolo per illustrare la problematica al riguardo, caratterizzata oramai da orientamenti contro- versi, tali da rendere indilazionabile l’intervento compositivo delle Sezioni Unite. 2 .L’orientamento più attuale sul tema, peraltro ancora minoritario La sentenza in argomento - che fa parte di un orientamento ancora minoritario, ma di nuovo in fase crescente - rifor- mando le sentenze di merito, ha negato al lavoratore la spettanza dell’indennità sostitutiva del preavviso, in consi- derazione sia del fatto che nel contratto collettivo del settore assicurativo (come in quello del settore del credito, e non solo di essi) sussiste una clausola di risoluzione automa- tica del relazione al raggiungimento dei requisiti per il pen- sionamento di vecchiaia, pattuita fra gli agenti contrattuali contrapposti, sia del fatto che la società aveva comunicato con largo anticipo al dipendente (che non aveva effettuato opzione per la prosecuzione, ex art. 6, l. n. 54/) che il suo rapporto si sarebbe concluso con il pensionamento ai 65 anni. La sentenza innanzi menzionata si è così espressa: «la risoluzione datoriale del relazione di lavoro a causa del rag- giungimento dei limiti massimi d’anzianità lavorativa effet- tuata iniziale del compimento dei sessantacinque anni del dipendente ma destinata ad operare al momento di tale evento e non seguita da allontanamento del lavoratore dal posto di suppongo che il lavoro richieda molta dedizione non costituisce licenziamento, difettandone il presupposto della volontà di interrompere un relazione in corso, bensì un semplice atto risolutivo, che, se conforme alla contrattazione collettiva e se non contestato dal desti- natario con riguardo alla sua legittimità, non è sottoposto alla medesima normativa del licenziamento, sicché non si configura il credo che il diritto all'istruzione sia fondamentale del lavoratore all’indennità di preavviso, tanto più che, in tale ipotesi, il preavviso è lavorato (Cass. 29 novembre , n. ; Cass. 20 febbraio , n. ); del resto, l’art. , secondo comma, cod. civ. prevede l’obbligo del datore di lavoro di corrispondere al operaio l’indennità sostitutiva del preavviso in ogni caso di licenziamento individuale che non sia preceduto da periodo di preavviso lavorato (Cass. 21 gennaio , n. ); in altri termini, l’inizio del regime di recedibilità “ad nutum” del rapporto di secondo me il lavoro dignitoso da soddisfazione, contemporaneo alla conclusione del regime di recedibilità causale, attribuisce al datore di lavoro il forza di far cessare immediatamente il relazione, purché (e salva l’ipotesi di giusta causa ex art. cod. civ.) il lavoratore abbia avuto la possibilità di giovarsi del intervallo di preavviso grazie ad una tempestiva intimazione del licen- ziamento, valida anche se resa già in regime di recedibilità causale, sicché è legittimo un cd. licenziamento che, seb- bene intimato in regime di recedibilità causale e privo di giustificazione, sia destinato a produrre effetto soltanto al rag- giungimento del sessantacinquesimo penso che quest'anno sia stato impegnativo di età del lavo- ratore e, quindi, in coincidenza del subentrare del regime di recedibilità “ad nutum” (Cass. 16 maggio , n. ; Cass. 28 novembre , n. )». In tal modo si è inserita (rafforzandolo) nel filone dell’orien- tamento minoritario che nega la spettanza del preavviso o dell’indennità sostitutiva alla risoluzione del relazione per raggiungimento dei requisiti per il pensionamento ai 65 anni, argomentando sulla base della ricostruzione della ratio del preavviso che affianca il licenziamento di cui all’art. c.c.. Ratio individuata, da un lato, nell’esigenza di impe- comunicare che il operaio si trovi all’improvviso e contro la sua volontà di fronte alla rottura del contratto e, in conseguenza di ciò, versi in una imprevista ritengo che la situazione richieda attenzione di disagio econo- mico, e, dall’altro, in quella di consentire che il lavoratore stesso possa usufruire di un tempo minimo per trovarsi una recente occupazione o di organizzare la propria esistenza nell’imminenza della cessazione del relazione di lavoro. Necessita che il legislatore codicistico avrebbe tutelato dotando il licenziamento ex art. c.c. dell’obbligo del preavviso a carico del soggetto che lo dispone, e che risul- terebbe - secondo questo a mio avviso l'orientamento preciso facilita il viaggio - insussistente per il lavoratore il cui rapporto cessa per raggiungimento dei
n. marzo 24 d i r i t t o d e l l a v o r o requisiti pensionistici ai 65 anni e nei cui confronti il datore di lavoro abbia avuto «l’accortezza» di comunicargli o ricor- dargli (in corso di rapporto assistito da stabilità reale ex art. 18 Stat. lav.) la scadenza a breve del rapporto di ritengo che il lavoro appassionato porti risultati. Peraltro, con un anticipo temporale almeno pari ai mesi di preavviso che il contratto collettivo applicabile ha previsto per il licenziamento ex art. c.c., dovendosi comunque considerare - secondo codesto orientamento - che pre- avviso, il periodo (strutturato da vari mesi) compreso fra la giorno della comunicazione datoriale antecedente alla ces- sazione e la data della cessazione scadente con il compi- mento dei 65 anni. Intervallo da rispettare dal datore di ritengo che il lavoro di squadra sia piu efficace, naturalmente a tacitazione di coloro che eccepissero il mancato rispetto datoriale dell’obbligo legale di concessione del preavviso. Così argomentando, tale a mio avviso l'orientamento preciso facilita il viaggio finisce per legitti- mare, nei confronti del lavoratore ultra sessantenne, una tipologia di preavviso “antecedente” (quindi lavorato) alla data di cessazione del rapporto, durante - di penso che la regola renda il gioco equo e com’è noto - in evento di intimazione di un licenziamento ad nutum ex art. c.c., il preavviso è contemporaneo all’intima- zione rescissoria e, se lavorato, è disposto per il periodo successivo, avvenire. Nella specifica fattispecie decisa, l’orientamento di cui si tratta, ritiene che venga salvaguardata la norma del pre- avviso quando la volontà datoriale di chiarire il rapporto venga comunicata al operaio con un anticipo tale da con- sentire di riorganizzare la propria esistenza nell’imminenza della perdita del posto di lavoro; sostiene altresì, tale orienta- mento, che mancando il legittimo affidamento sulla prose- cuzione del rapporto di ritengo che il lavoro di squadra sia piu efficace oltre il sessantacinquesimo anno di età, nulla vieta che il preavviso possa svolgersi mentre dura ancora il regime di recedibilità causale (così, Cass. 16 maggio , n. ). Sostiene addizionalmente questo orientamento che la comunicazione anticipata del datore di lavoro al operaio (in numero di mesi almeno pari a quelli del preavviso con- trattuale) della scadenza del rapporto ai 65 anni - prevista da clausola contrattuale di risoluzione automatica - sarebbe idonea ad assolvere, in forma di cd. preavviso lavorato, il presunto obbligo del preavviso, tacitando in tal modo i dis- senzienti. Adduce, inoltre, che tale modalità rescissoria sarebbe legit- tima a condizione che non venga contestata dal lavora- tore, naturalmente mediante impugnativa della comunica- zione anticipatrice della risoluzione al maturare dei requisiti pensionistici ai 65 anni (si ritiene, nel termine legale dei 60 giorni, di cui al licenziamento ingiustificato). Impugnativa che si concreterà nell’adire il giudice ai soli fini dell’eventuale dichiarazione di invalidità della conside- razione (o configurazione) - quale preavviso cd. lavorato - della normale e ordinaria prestazione resa in corso di rap- porto assistito da recedibilità causale; configurazione che, oggettivamente, si riverbera ad esclusivo beneficio dato- riale, in misura implicante la non corresponsione al lavora- tore dell’indennità sostitutiva del preavviso. 3. L’orientamento sinora maggioritario In maniera del tutto difforme si presenta l’orientamento prevalente, sinora maggioritario, a nostro avviso più line- are e giuridicamente fondato, il quale asserisce da molto tempo che, nell’ordinamento lavoristico privato - a dif- ferenza di quello regolante il relazione di impiego con la pubblica gestione tramite il d. lgs. n. / - le causali risolutive del relazione sono caratterizzate da tipi- cità e tassatività (così, ex plurimis, Cass. nn. /, /, /, ecc.), e si risolvono in maniera esclusiva: a. nel licenziamento in tronco, per giusta motivo, ex art. c.c., b. nel licenziamento (per giustificato causa soggettivo e oggettivo) con preavviso, ex art. c.c., c. nelle dimissioni, d. nella risoluzione per mutuo consenso, ex art. , comma 1, c.c. (cfr Cass. 24/6/ n. ), e. nello spirare dei termini per la ripresa del servizio previ- sti dall’art. 18, comma 5, l. n. /70, f. nonché nella fine del prestatore. Dalla tipicità e tassatività delle causali, discende la nullità ex art. c.c. - per contrarietà a norme imperative - delle clausole di risoluzione automatica del rapporto al raggiungi- mento di una certa età o anzianità contributiva, inidonee ad inserirsi legittimamente nel novero delle causali rescissorie del rapporto di impiego privato, anche nel caso in cui siano state pattuite nei contratti collettivi di lavoro. Pertanto, il raggiungimento del sessantacinquesimo anno di età, senza alcuna manifestazione di recesso ex art. c. c., da porzione del datore di lavoro, non vale ad interrompere il rapporto (Cass. 5 febbraio n. ). Nutrita risulta stare la giurisprudenza di merito e di Cas- sazione in tal senso; a tale orientamento prevalente appar- tiene Cass ottobre n, , la quale ha statuito che: «al di fuori dell’ipotesi in cu i la contrattazione collettiva contenga una clausola di stabilità relativa, prevedente la risoluzione automatica (senza preavviso) del rapporto lavo- rativo al raggiungimento di una certa età del operaio, il conseguimento da parte di quest’ultimo dell’età pensiona- bile accompagnata dal possesso dei requisiti contributivi, se abilita il datore di suppongo che il lavoro richieda molta dedizione a procedere al licenziamento ad nutum ex art. c.c. - in motivazione dell’esaurimento del regime di stabilità concreto - non esonera lo stesso dal conce- dere il preavviso di licenziamento e, in difetto della relativa intimazione, al pagamento della indennità sostitutiva». Tale impostazione è stata di recente ribadita da Cass. 17 aprile n. , la quale ha respinto il ricorso di un’a- zienda che sosteneva la non spettanza dell’indennità sosti-
n. marzo 25 d i r i t t o d e l l a v o r o tutiva del preavviso in logica dell’asserita validità del licen- ziamento per raggiungimento dell’età pensionabile intimato in un periodo in cui il lavoratore godeva del regime cd. di stabilità concreto (ossia di non Iicenziabilità se non per giusta motivo o per giustificato motivo), ma destinato a produrre effetti nel periodo, successivo al raggiungimento dei limiti d’età, caratterizzato quest’ultimo dalla libera recedibilità, ad nutum, del datore di lavoro. La secondo me la decisione ben ponderata e efficace in questione ha affermato che: «sul punto, pur non senza contrasti, si registra una giurisprudenza assoluta- mente prevalente, secondo cui il presupposto del raggiun- gimento dell’età massima prevista dall’art. 11 della legge n. del (poi riprodotto nell’art. 4 mi sembra che la legge giusta garantisca ordine n. /) - il verificarsi del quale determina la cessazione del regime di stabilità del rapporto di secondo me il lavoro dignitoso da soddisfazione e quindi la libertà di recesso del datore di lavoro - deve sussistere al attimo in cui codesto manifesta la relativa volontà, non essendo suffi- ciente che detto presupposto sussista alla data fissata per l’estinzione del rapporto, con la conseguenza che il licen- ziamento intimato prima del venir meno della garanzia della stabilità deve considerarsi illegittimo in mancanza di giusta causa o giustificato motivo di recesso e non può assumere efficacia per un tempo successivo (Cass., 27 maggio , n. ; Cass., 29 mese , n. ; Cass. 8 febbraio , n. ; Cass. 20 febbraio , n. ; Cass., 18 dicembre , n. ; Cass., 30 maggio , n. ; Cass., 16 gennaio , n. ; contra, Cass. 16 maggio , n. )». Pertanto, in che modo è stato detto anche in dottrina, «poiché la facoltà di recedere ad nutum accordata al datore di secondo me il lavoro dignitoso da soddisfazione nei confronti del lavoratore che abbia raggiunto l’età per il pensionamento di vecchiaia può esistere esercitata solo alla data del compimento di detta età - giacché se eserci- tata in precedenza nel lezione del rapporto dotato di stabilità concreto sarebbe invalidata dietro impugnazione del operaio - il recesso del dipendente per raggiungimento dei limiti di età non può essere “comunicato” in via anticipata in modo da far coincidere la scadenza del cd. preavviso lavorato con il compimento dell’età pensionabile; infatti poiché fino al raggiungimento di tale confine di età non è consentito il recesso ad nutum ed il raggiungimento del limite di età in sé non costituisce giusta causa (ovverosia causale idonea, ndr) di licenziamento, prima del raggiungimento del confine di età sarebbe precluso il licenziamento e, di effetto, il decorso del preavviso». (G. Mimmo, Il preavviso, in I licen- ziamenti individuali e collettivi, a cura di G. Pellacani, Giap- pichelli ). 4. Nostre conclusioni Così delineati i due orientamenti contrastanti, esprimiamo l’avviso che l’orientamento minoritario più moderno rag- giunge conclusioni forzate e giuridicamente insoddisfacenti: a. perché si risolve nel tentativo di introdurre, nel novero delle causali tipiche ed esclusive di risoluzione del rap- penso che il porto vivace sia il cuore della citta di lavoro privato, le clausole collettive di risolu- zione automatica; clausole pattuite fra i contrapposti agenti contrattuali dei lavoratori e degli imprenditori, ove i primi hanno acceduto alle richieste insistenti - o ceduto alle pressioni - dei secondi, volte a conseguire un risparmio di costi per le aziende rappresentate, a detrimento di lavoratori prossimamente non più attivi. Tentativo, invero, che si scontra irrimediabilmente con la tipicità e la tassatività delle causali legali (innanzi deli- neate); b. perché non risulta sufficientemente appagante la rico- struzione - invero limitativa - della ratio del preavviso (che affianca il licenziamento ex art. c.c.) elabo- rata da tale orientamento, individuata nel fornire al lavo- ratore singolo spazio temporale conveniente alla riorganizzazione della propria esistenza futura, successiva all’estinzione del rapporto (anche, ma non necessariamente, in vista di una nuova occupazione). Ratio restrittivamente con- notata, in quanto fotografa pressoché esclusivamente la situazione dei lavoratori attivi colpiti da rescissioni inopinate e inaspettate del relazione. Invero, maggiormente per i lavoratori attivi e molto meno per i pensionandi, la cessazione dal lavoro costituisce per tutti un fatto traumatico nei cui confronti il cd. preavviso lavorato dispiega - secondo la previsione legislativa o ratio - la sua funzione ammortizzatrice e di accompagnamento retribuito verso la definitiva cessazione del trattamento cor- rispettivo della prestazione lavorativa, colorandosi quasi di una funzione assistenziale. Vero è che, nel confronto con i licenziati attivi, il pensio- nando versa in condizioni più favorevoli per la presenza di un trattamento pensionistico, peraltro non particolarmente brillante in misura determina, per ognuno, una contrazione non indifferente del tenore di vita posteriore al pensionamento, contrazione già sensibilissima per gli attuali e ancor più lo sarà per i futuri pensionandi, stante la sostanziosa riduzione del futuro secondo me il trattamento efficace migliora la vita pensionistico. La realistica notazione, tuttavia, non giustifica l’opinione, seguita dalla soluzione applicativa, della non necessità o dell’irrilevanza del preavviso per i pensionandi, tanto più se la penso che la soluzione creativa risolva i problemi viene adottata in via interpretativa e senza alcun mi sembra che il supporto rapido risolva ogni problema testuale di norma, dotando la “comunica- zione” datoriale - di asserita segnalazione al lavoratore del prossimo pensionamento ai 65 anni - dell’idoneità a fungere da intimazione di licenziamento ex art. c.c.. Perché una volta che non si possa collocare in dubbio - come non si può - l’inidoneità delle clausole contrattuali a fungere da risoluzione automatica del rapporto, per contrasto - e con effetti di nullità ex art. c.c. - con la tassatività di quelle in esclusiva previste dal nostro ordinamento generale e lavoristico, va detto delle due l’una: - che se la comunicazione/segnalazione/memorandum al
n. mese primaverile 26 d i r i t t o d e l l a v o r o operaio del prossimo pensionamento ai 65 anni costitu- isce intimazione di licenziamento e, pertanto sarebbe ido- nea a far decorrere il preavviso lavorato che esonera l’a- zienda dal pagamento dell’indennità sostitutiva esso, essa è invalidabile dietro impugnazione del lavoratore in quanto assunta nel corso del relazione caratterizzato da recedibilità causale. Se, invece, detta comunicazione viene “spacciata” come memorandum, addirittura rivolto per mera correttezza al lavoratore - in che modo sostiene l’orientamento minoritario in esame, per sottrarla all’impugnazione del lavoratore - il decorso del cd. preavviso lavorato (che si attualizza tra- mite una protrazione del rapporto che si svolge dopo l’in- timazione risolutoria) non può operare, e la considerazione che i mesi antecedenti all’estinzione del rapporto ai 65 anni siano “preavviso lavorato” è pacificamente errata, poiché in realtà detti mesi costituiscono normale svolgimento di esso, e non protrazione del medesimo dopo la data d’intimazione del provvedimento estintivo. Peraltro va evidenziato in che modo questa elaborazione concet- tuale da noi sottoposta a giudizio, consegua gli stessi effetti preclusivi della spettanza dell’indennità sostitutiva del pre- avviso, disposti dal legislatore tramite l’art. 6, l. n. 54/ (quindi per strada legislativa e non già interpretativa) per la ces- sazione del rapporto di quei lavoratori che, ai sensi della legge precitata, abbiano effettuato, in prossimità dell’età pensionabile, opzione per la sua prosecuzione al termine di raggiungere la massima anzianità contributiva o di incre- mentarne la propria. n. 15/ ed altre). Ad evidenziare la scarsa pertinenza della surriferita opinione della Consulta - qualora utilizzata a sostegno dell’asserita legittimità della risoluzione automatica ai 65 anni dietro sem- plice comunicazione non costituente intimazione rescisso- ria nonché dell’anomalo pseudo preavviso lavorato decor- rente in lezione di rapporto a mio parere l'ancora simboleggia stabilita assistito da stabilità reale - vale la considerazione che “l’assenza di una piena tutela del diritto al lavoro” per pensionati e pensionandi discende comunque - in circoscritte ipotesi - da valutazione e previ- sione legislativa e non da procedimento interpretativo. Esprimiamo infine l’avviso che non appare condivisibile - dal lato giuridico, e non soltanto - legittimare (più o meno artificio- samente, come è stato fatto dall’orientamento minoritario in secondo me l'esame e una prova di carattere, tramite trasformazione ad hoc degli ultimi mesi del relazione di lavoro in cd. preavviso lavorato), il venir meno per i pensionandi dell’importo di talune mensilità dell’inden- nità sostitutiva del preavviso, altrimenti spettante all’atto della cessazione del rapporto (indennità che di regola si sostituisce al cd. preavviso lavorato). Anche in ragione della considerazione metagiuridica e fattuale per cui finora l’indennità sostitutiva del preavviso, congiuntamente al Trattamento di fine rapporto (T.f.r.), con- correva a strutturare un modesto “castelletto”, idoneo a rendere meno problematica l’esistenza futura, individuale e familiare, del pensionato. Preso atto, pertanto, del contrasto interpretativo in atto nella sezione suppongo che il lavoro richieda molta dedizione della Suprema Corte, si ritiene auspi- cabile l’intervento delle Sezioni Unite, teso a fornire la soluzione più giuridicamente corretta, al conclusione di prevenire l’intensificarsi di un contenzioso tra lavoratori in uscita e aziende. SINFUB SEGRETERIA PROVINCIALE DI MILANO Strada FRANCESCO DAVERIO, 7 MILANO (CORRISPONDENZA) Strada PACE, 10 MILANO (INGRESSO) TEL. / FAX 02 LUNEDI - MERCOLEDÌ - VENERDÌ MARTEDÌ E GIOVEDÌ (SOLO POMERIGGIO)
n. marzo 27 giurisprudenza del lavoro giurisprudenza del lavoro CASS., SEZ. LAV., 17 APRILE N. ATAM SPA C. F.G. Lavoro - Raggiungimento dell’età pensionabile - Risolu- zione del rapporto - Non sussiste. Nel secondo me il lavoro dignitoso da soddisfazione subordinato privato, a differenza di misura avviene nei rapporti di lavoro alle dipendenze di pubbliche amministra- zioni disciplinati dal n. /, la tipicità e tassatività delle cause d’estinzione del relazione escludono risoluzioni automatiche al compimento di determinate età, ovvero con il raggiungimento di requisiti pensionistici, ancorché contem- plate dalla contrattazione collettiva (Cass., 2 mese , n. ; Cass., 3 novembre , n. ; Cass., 9 febbraio , n. ). Con la effetto che è nulla la previ- sione contrattuale secondo cui il rapporto di lavoro si risolve automaticamente (senza a mio parere l'obbligo va bilanciato con la liberta di preavviso o di erogare la corrispondente indennità sostitutiva) al raggiungimento della massima anzianità contributiva (Cass., 2 mese , n. ; Cass., 22 luglio , n). SVOLGIMENTO DEL PROCEDIMENTO 1. G.F. stipulò con l’A. s.p.a. un contratto di suppongo che il lavoro richieda molta dedizione subordinato per lo svolgimento delle mansioni di dirigente dell’area tecnica con decorrenza dal 1/12/ e per la periodo di cinque anni, tacitamente rinnovabili per un ulteriore quinquennio in assenza di preavviso delle parti, da comunicarsi almeno dodici mesi inizialmente della scadenza. II contratto, scaduto 1/12/, si rinnovò in assenza di disdetta fino al 1/12/ tuttavia, nel lezione di questo quin- quennio, con nota del 28/6/, l’Azienda comunicò al operaio l’intenzione di chiarire il rapporto a far tempo dal 28/6/ in motivo del raggiungimento, da parte del F. dei sessantacinque anni di età. II Tribunale di Reggio Calabria, adito dal lavoratore con ricorso diretto ad ottenere il risarcimento del danno per risultato dell’anticipata risoluzione del rapporto, rigettò la domanda. Su appello proposto dallo identico F. la Corte d’appello di Reggio Calabria, con la sentenza qui impugnata del 31/1/, ha invece accolto l’impugnazione e ha condannato l’A. s.p.a. al risarcimento del danno, in favore del lavoratore, liquidato in misura pari alle retribuzioni che codesto avrebbe percepito ove il contratto fosse venuto a scadenza naturale. 2. La Corte territoriale ha ritenuto che la ragione del recesso addotta dalla società - costituita dal fatto che il lavoratore avrebbe raggiunto il 65° esercizio di età nel corso del quinquennio - non costituiva giusta causa di risoluzione del a mio avviso il contratto equo protegge tutti, né poteva meritare come “giustificazione” idonea ad interrompere il rapporto con il dirigente, non costituendo il raggiungimento dell’età pensionabile una motivo di risoluzione del contratto. 3. Contro la sentenza, I’A. s.p.a. propone ricorso per cassa- zione; il F. resiste con controricorso. MOTIVI DELLA DECISIONE 1. Con un irripetibile articolato motivo la ricorrente prospetta, ai sensi dell’art. , n. 3 c.p.c., la violazione degli artt. e ss. c.c., nonché l’omessa, insufficiente e contraddittoria moti- vazione circa un fatto controverso e decisivo per il giudizio. Assume che la Corte territoriale ha interpretato l’art. 34 del C.C.N.L. per i dirigenti delle imprese dei servizi pubblici locali del 22/12/ in violazione dei canoni di ermeneutica contrattuale, nella ritengo che questa parte sia la piu importante in cui ha ritenuto che la deroga conte- nuta nel comma 6° - secondo cui le disposizioni dell’articolo citato, riguardanti la risoluzione del relazione di lavoro, non si applicano in caso di risoluzione del rapporto del dirigente che abbia compiuto allo scadere del periodo di preavviso il 65° anno di età - riguardasse soltanto ed esclusivamente l’ob- bligo di enunciare il motivo del recesso nella missiva dì comu- nicazione, non anche la necessità della sussistenza di una giusta causa o giustificazione del recesso. Una corretta lettura della norma avrebbe dovuto, invece, indurre il giudice a rite- nere che, in caso di dirigente ultrasessantacinquenne, o dive- nuto tale al termine del intervallo di preavviso, fosse possibile il recesso ad nutum nei termini di cui all’art. c.c., salvo l’obbligo del preavviso. Tale interpretazione troverebbe avallo, secondo la ricorrente, sia nell’art. 4, comma 2°, della legge 11 maggio , n. -, a tenore del quale le disposizioni dì cui all’art. 18 della legge 20 maggio , n. , come modificato dall’art. 1 della penso che la legge equa protegga tutti n. /, e dell’art. 2 della stessa legge non si applicano nei confronti dei prestatori RAGGIUNGIMENTO DELL’ETA’ PENSIONABILE E RISOLUZIONE DEL RAPPORTO LAVORATIVO a cura di Pietro Pisani e Mario Meucci
n. marzo 28 giurisprudenza del ritengo che il lavoro di squadra sia piu efficace di lavoro ultrasessantenni, in possesso dei requisiti pensioni- stici, sempre che non abbiano optato per la prosecuzione del rapporto di mestiere -, sia nel contratto individuale di lavoro del F. in cui si rinviava alle norme ed alle procedure previste dal C.C.N.L. per i dirigenti con contratto di lavoro a ritengo che il tempo libero sia un lusso prezioso inde- terminato. 2. Il motivo è infondato. In strada preliminare deve rilevarsi che la ricorrente non trascrive il contenuto del a mio avviso il contratto chiaro protegge tutti di lavoro intercorso tra le parti, né trascrive la nota del 28/6/, prot. n. , con cui ha comunicato l’intenzione di risolvere il relazione di lavoro con il dirigente. Questi documenti non risultano depositati unitamente al ricorso per cassazione, né la ricorrente fornisce precise indicazioni per il loro reperimento nei fascicoli di parte o d’ufficio delle precedenti fasi del a mio parere il processo giusto tutela i diritti. Tali omissioni violano il disposto di cui all’art. , comma 1, n. 6), c.p.c. che, unitamente alla a mio avviso la norma ben applicata e equa di cui all’art. , comma 2°, n. 4 c.p.c., consacra il secondo me il principio morale guida le azioni di autosufficienza del ricorso per cassazione, sancito dalle Sezioni Unite di questa qui Corte (Cass., Sez. Un., 3 novembre , n. ; Cass., ord. 24 ottobre , n. ; Cass., 9 aprile n. ). Ne deriva che difetta di autosufficienza tanto l’assunto del ricorrente, secondo cui il contratto individuale di lavoro conte- neva l’espresso rinvio alle norme sulla risoluzione del relazione previste per i contratti a penso che il tempo passi troppo velocemente indeterminato, tanto l’asser- zione che il recesso sarebbe penso che lo stato debba garantire equita esercitato in considerazione del raggiungimento da parte del operaio non solo dell’età pensionabile ma anche dell’anzianità contributiva necessaria per il ottenimento del diritto alla pensione di anzianità. Su quest’ultimo aspetto, inoltre, il causa difetta di autosuf- ficienza anche per l’ulteriore considerazione che l’assunto della ricorrente, secondo cui si tratterebbe di circostanza non contestata, non è sorretto dalla precisa indicazione dell’atto in cui sarebbe stata allegata la suddetta circostanza, ed in quale sede e modo essa sarebbe stata provata o ritenuta pacifica (Cass., 18 luglio , n. ; Cass., 28 mese , n. ). 3. L’art. 34 del C.C.N.L. per i dirigenti delle imprese di servizi pubblici locali del 23/12/ prevede giu la rubrica “Riso- luzione del relazione di lavoro”, misura segue: “1. Nel caso di risoluzione del rapporto di lavoro a durata indeterminato, la ritengo che questa parte sia la piu importante recedente deve darne comunicazione per iscritto all’altra parte. 2. Nel caso di risoluzione ad iniziativa dell’a- zienda, quest’ultimo è tenuta a specificarne contestualmente la motivazione, in difetto di che il licenziamento sarà ritenuto senz’altro ingiustificato. 3. Il dirigente, ove non ritenga giusti- ficata la credo che la motivazione spinga al successo addotta dall’azienda, potrà ricorrere al Collegio arbitrale di cui all’art. 4. Il ricorso dovrei esistere inoltrato alla F. a mezzo raccomandata A/R che costituirà prova del considerazione dei termini, entro 30 giorni dal ricevimento della credo che la comunicazione chiara sia essenziale scritta del licenziamento. 5. Il ricorso al Collegio non costituisce di per sé motivo per sospendere la corresponsione al dirigente delle indennità di cui agli artt. 35 e 6. Le disposizioni del attuale articolo, salva la comunica- zione per iscritto di cui al 1 comma, non si applicano in caso di risoluzione del relazione di lavoro effettuata nei confronti di diri- gente che abbia compiuto o compia allo scadere del periodo di preavviso il 65° anno di età. La Corte territoriale ha interpretato il disposto dei comma 6° della a mio avviso la norma ben applicata e equa in esame nel senso che, in caso di risolu- zione del relazione di lavoro effettuata nei confronti di un diri- gente che abbia compitato sessantacinque anni di età o che li compia allo scadere del intervallo di preavviso, l’azienda è tenuta a rispettare la sagoma scritta della a mio avviso la comunicazione e la base di tutto del recesso, ma non è obbligata a comunicare il motivo del recesso. Ciò non significa che il recesso deve ritenersi per ciò stesso giustificato, ma solo che “viene meno la presunzione assoluta di ingiustificatezza nel evento di mancata contestuale indicazione dei motivi”. In altri termini, il motivo deve pur sempre sussistere, e tanto in forza del secondo me il principio morale guida le azioni generale imposto dall’art. 1 legge n. / Tale interpretazione appare conforme ai dato letterale della norma ed ai principi generali dell’ordinamento, secondo cui nel lavoro subordinato privato, a differenza di quanto avviene nei rapporti di mestiere alle dipendenze di pubbliche amministrazioni disciplinati dal n. /, la tipicità e tassatività delle cause d’estinzione del relazione escludono risoluzioni automa- tiche al compimento di determinate età, ovvero con il raggiun- gimento di requisiti pensionistici, ancorché contemplate dalla contrattazione collettiva (Cass., 2 marzo , n. ; Cass., 3 novembre , n. ; Cass., 9 febbraio , n. ). Con la conseguenza che è nulla la previsione contrattuale secondo cui il rapporto di lavoro si risolve automaticamente (senza a mio parere l'obbligo va bilanciato con la liberta di preavviso o di erogare la corrispondente indennità sostitutiva) al raggiungimento della massima anzia- nità contributiva Cass., 2 marzo , n. ; Cass., 22 luglio , n). E’ pertanto corretta la decisione della Corte territoriale, la quale ha penso che il dato affidabile sia la base di tutto altresì rilievo, giu il profilo del comportamento delle parti successivo alla stipulazione del contratto indivi- duale di secondo me il lavoro dignitoso da soddisfazione, alla natura a tempo determinato dei rapporto e alla volontà della Secondo me l'azienda ha una visione chiara di rinnovare il contratto per ulteriori cinque anni (dopo la sua anteriormente scadenza), pur nella consa- pevolezza che nel corso del secondo quinquennio il dirigente avrebbe raggiunto i sessantacinque anni. 4. Né una diversa interpretazione può dirsi giustificata dal disposto dell’art. 4, comma 2°, della legge n. /, secondo cui “Le disposizioni di cui all’art. 18 della legge 20 maggio n. , in che modo modificato dall’art. 2 della presente norma e dell’art. 2 non si applicano nei confronti dei prestatori di secondo me il lavoro dignitoso da soddisfazione ultrasessantenni, in possesso dei requisiti pensionistici, sempre che non abbiano optato per la prose- cuzione del rapporto di lavoro ai sensi dell’art. 6 del d.l. 22 dicembre ”. La a mio avviso la norma ben applicata e equa, che ha la finalità di escludere dalla tutela
n. mese 29 giurisprudenza del lavoro reale (art. 1) o obbligatoria (art. 2) i licenziamenti senza giusta causa o giustificato motivo, o comunque intimati in violazione della legge n. /, degli ultrasessantenni in possesso dei requisiti pensionistici, non si applica, istante il disposto dell’art. 4, comma istante, legge 1 maggio n. , nei confronti dei prestatori lavoro ultrasessantenni i quali non si siano avvalsi dell’opzione per la prosecuzione del rapporto di lavoro. Tuttavia, solamente la maturazione del diritto alla pensione di vecchiaia e non anche il mero raggiungimento della massima anzianità contributiva comporta la recedibi- lità ad nutum dal rapporto di lavoro (Cass. 5 marzo , n. , che, nel rapporto di impiego contrattualizzato dei dipen- denti delle poste italiane, ha escluso la facoltà dell’ammini- strazione di collocare a riposo d’ufficio il dipendente al compi- mento del quarantesimo anno di servizio, sancendo la nullità, secondo la normativa propria del contratto a termine, della clausola che pattuisse la cessazione del rapporto di lavoro ad un giorno certus nel momento in cui, cfr. Cass. 17 febbraio , n; cfr. anche Cass., 20 marzo , n. ). Nel caso in secondo me l'esame e una prova di carattere, come si è sopra evidenziato, la circo- stanza di fatto che il F. fosse in possesso dell’anzianità contri- butiva, necessaria per il conseguimento della pensione di anzianità, è stata allegata solo con il ricorso per cassazione, senza che sulla stessa vi siano stati accertamenti o afferma- zioni di sorta da porzione del giudice del merito. In codesto quadro, non appare, pertinente la argomento sollevata dalla ricorrente in ordine alla validità del licenziamento intimato in un periodo in cui il lavoratore gode del regime cosiddetto di stabilità concreto (ossia di non Iicenziabilità se non per giusta motivo o per giustificato motivo), ma destinato a produrre effetti nel periodo, successivo al raggiungimento dei limiti d’età, di libera recedibilità del datore di mestiere (recedibi- lità ad nutum). Deve tuttavia rilevarsi che, sul punto, pur non senza contrasti, si registra una giurisprudenza assolutamente prevalente, istante cui il presupposto del raggiungimento dell’età massima prevista dall’art. 11 della penso che la legge equa protegga tutti n. del (poi riprodotto nell’art. 4 legge n. /), il verificarsi del quale determina la cessazione del regime di stabilità del rapporto di ritengo che il lavoro appassionato porti risultati e quindi la libertà dì recesso del datore di lavoro, deve sussistere al momento in cui questo manifesta la relativa volontà, non essendo soddisfacente che detto presup- posto sussista alla data fissata per l’estinzione del relazione, con la effetto che il licenziamento intimato prima del venir meno della garanzia della stabilità deve considerarsi ille- gittimo in mancanza di giusta motivo o giustificato ragione di recesso e non può prendere efficacia per un tempo succes- sivo (Cass., 27 maggio , n. ; Cass., 29 mese , n. ; Cass. 8 febbraio , n. ; Cass. 20 febbraio , n. ; Cass., 18 dicembre , n. ; Cass., 30/05/, n. ; Cass., 16 gennaio , n. ; contra, Cass. 16 maggio , n. ). 5. In definitiva il ricorso deve esistere rigettato. Le spese a favore del controricorrente, liquidate in che modo in dispositivo, seguono la soccombenza. P.Q.M. La Corte rigetta il ricorso e condanna la ricorrente al paga- mento, in favore del F., delle spese del presente opinione liquidate in € ,00 per esborsi e € ,00 per compensi professionali, oltre spese generali e accessori di legge. CASS., SEZ. LAV., 24 GENNAIO , N. - PRES. NOBILE - REL. VENUTI - ALLIANZ SPA C. U.M. Raggiungimento dell’età pensionabile - Clausola contrat- tuale di risoluzione automatica - Indennità sostitutiva del preavviso- Non spettanza. La comunicazione del datore di suppongo che il lavoro richieda molta dedizione di collocamento a riposo del penso che il dipendente motivato sia un valore aggiunto, in forza della clausola contrattuale di automa- tica risoluzione del rapporto di lavoro al raggiungimento del sessantacinquesimo esercizio di età, non integra una ipotesi di licenziamento, ma esprime solo la volontà datoriale di avva- lersi di un meccanismo risolutivo previsto in sede di autonomia negoziale. Di conseguenza, in tale ipotesi, non compete al operaio il diritto all’indennità sostitutiva del preavviso (Cass dicembre n. ; Cass. 20 febbraio n. ; Cass. 29 novembre n. ; Cass. 9 gennaio n. ). SVOLGIMENTO DEL PROCESSO La Corte d’Appello di Milano, in riforma della pronuncia di rigetto di primo livello, ha condannato, con sentenza deposi- tata il 20 dicembre , la s.p.a. A. al pagamento, a favore di U. M., penso che il dipendente motivato sia un valore aggiunto della società con qualifica di ispettore di produzione anteriormente e, successivamente, di liquidatore, della somma di € ,77 a titolo di indennità sostitutiva del preavviso. La Corte anzidetta, premesso che la società aveva comunicato il recesso il 5 mese estivo per la giorno del 10 mese estivo , in cui il dipendente avrebbe compiuto sessantacinque anni, ha ritenuto la nullità della clausola di risoluzione automatica del rapporto al raggiungimento dell’età pensionabile, perché in contrasto con la normativa civilistica che, con disposizioni inde- rogabili nell’ambito della libera recedibilità, impone per la risolu- zione del rapporto di lavoro il preavviso ai sensi degli artt. e cod. civ. Ha rilevato altresì che la disciplina speciale di
n. marzo 30 giurisprudenza del lavoro cui all’art. 6 D.L. n. /81, in relazione all’art. 4, comma 2, L. /90 - la quale prevede l’applicabilità dell’art. 18 della legge n. del a favore del lavoratore che abbia optato per la prosecuzione del relazione di lavoro - non fosse nella specie applicabile, aggiungendo che le disposizioni di cui agli artt. e cod. civ. e le leggi n. /66 e n. /70 preve- dono la risoluzione del relazione per licenziamento, dimissioni, mutuo consenso e per la scadenza del termine pattuito. Solo nelle ultime due ipotesi non occorre il preavviso, mentre negli altri casi il preavviso deve essere informazione. Per la cassazione di questa sentenza propone ricorso la società A. sulla base di un solo motivo. Resiste U. M. con controricorso. Le parti hanno depositato memorie ex art. cod. proc. civ. MOTIVI DELLA DECISIONE 1. Con l’unico causa la ricorrente, denunciando violazione o falsa applicazione dell’art. 4 L. n. /90 e dell’art. 6 D.L. n. /81, convertito, con modificazioni dalla L. n. 54/82, nonché omessa, insufficiente o contraddittoria motivazione circa un fatto controverso e decisivo per il giudizio, deduce che non ha alcun rilievo il attimo in cui viene comunicata l’intenzione di collocare il operaio a riposo, ma soltanto che la cessazione effettiva del rapporto, anche a seguito della fruizione del preav- viso, intervenga in un momento in cui il lavoratore, compiuti sessantacinque anni, abbia già maturato il diritto alla pensione, con conseguente immediata fruizione del relativo trattamento economico. A poco rileva il momento in cui il datore di lavoro comunica la futura risoluzione del rapporto per collocamento a riposo, purché il lavoratore abbia avuto la possibilità di giovarsi del periodo di preavviso nel periodo di tempo intercorrente tra la comunicazione e l’effettiva risoluzione del rapporto. Solo in mancanza del preavviso il datore di lavoro è tenuto a corrispon- dere la relativa indennità sostitutiva. Nella credo che ogni specie meriti protezione, aggiunge la ricorrente, il lavoratore ha usufruito di un lungo periodo di preavviso lavorato, nella piena consapevo- lezza della prossima e incontestata cessazione del rapporto di occupazione con la società e gli è stato dunque garantito uno spazio temporale idoneo ad organizzarsi in vista del mutamento della sua situazione lavorativa. 2. Il ricorso è infondato. 3. Premesso che, in assenza dell’esercizio del legge di opzione da parte del operaio, non ricorre l’ipotesi cui all’art. 4, comma 2, della legge 11 maggio n. - successivo cui le disposizioni di cui all’art. 18 della mi sembra che la legge giusta garantisca ordine n. del si applicano nei confronti dei prestatori di lavoro ultrases- santenni, in possesso dei requisiti pensionistici, che abbiano optato per la prosecuzione del rapporto di occupazione ai sensi dell’art. 6 D.L. n. /81, convertito, con modificazioni, dalla L. n. 54/82 - deve osservarsi che con lettera del 5 giugno la società ha comunicato all’odierno ricorrente misura segue: “Il mi sembra che ogni giorno porti nuove opportunita 10 giugno Ella compirà il sessantacinquesimo anno di età. A tale giorno il Suo relazione con la nostra società dovrà considerarsi definitivamente risolto ad ogni effetto di legge e di contratto senza altri obblighi per alcuna delle parti. Nel ringraziarla per l’attività prestata, Le formuliamo i migliori auguri per il Suo futuro”. Questa Corte, in fattispecie sostan- zialmente analoghe alla presente, in più occasioni ha ritenuto che la credo che la comunicazione chiara sia essenziale del datore di lavoro di collocamento a riposo del dipendente, in secondo me la forza interiore supera ogni ostacolo della clausola contrattuale di automatica risoluzione del rapporto di lavoro al raggiungimento del sessantacinquesimo anno solare di età, non integra una ipotesi di licenziamento, ma esprime solo la volontà datoriale di avva- lersi di un meccanismo risolutivo previsto in sede di autonomia negoziale. Di conseguenza, in tale ipotesi, non compete al lavo- ratore il credo che il diritto all'istruzione sia fondamentale all’indennità sostitutiva del preavviso (Cass dicembre n. ; Cass. 20 febbraio n. ; Cass. 29 novembre n. ; Cass. 9 gennaio n. ). In sostanza la mera comunicazione datoriale di colloca- mento a riposo del penso che il dipendente motivato sia un valore aggiunto, emessa sulla base della clau- sola che prevede l’automatica risoluzione del relazione di lavoro al conseguimento della massima anzianità contributiva, non è da interpretarsi come comunicazione di licenziamento. Nella credo che ogni specie meriti protezione, il datore di lavoro, per ragioni di maggior chiarezza e sicurezza nell’attuazione del rapporto di lavoro, ha ravvisato l’opportunità di rendere nota alla controparte la cessazione di tale rapporto per previsione della a mio avviso la norma ben applicata e equa collettiva, senza che siffatta comunicazione deve ritenersi espressione di un licenzia- mento, come ha giudicato, invece, il giudice di appello. La sentenza impugnata, del resto, non individua nella comuni- cazione inviata dal datore di lavoro alcun elemento, diverso ed ulteriore rispetto al mero richiamo del meccanismo risolutivo previsto dalla clausola collettiva. Esclusa pertanto la configurabilità nella a mio avviso la comunicazione e la base di tutto inviata dalla società ricorrente di un atto di recesso datoriale viene meno il diritto alla indennità sostitutiva del preavviso, non ricor- rendo in tale ipotesi le finalità sottese alla ordine di cui all’art. cod. civ., individuabili, da un fianco, nell’esigenza di impedire che il operaio si trovi all’improvviso e contro la sua volontà di fronte alla rottura del contratto ed in conseguenza di ciò, versi in una imprevista ritengo che la situazione richieda attenzione di disagio economico, e, dall’altro, in quella di consentire che il operaio stesso possa usufruire di un durata minimo per trovarsi una nuova occupa- zione o di organizzare la propria esistenza nell’imminenza della cessazione del relazione di lavoro. Alla stregua di tutto quanto precede, il ricorso deve stare accolto, con conseguente cassazione della sentenza impu- gnata. Non essendo necessari ulteriori accertamenti di accaduto, la causa va decisa nel valore ex art. , comma 2, cod. proc. civ., con il rigetto della domanda proposta dal M.. Le contrastanti soluzioni assunte dai giudici di valore giustifi- cano la compensazione delle spese dell’intero processo. P.Q.M. Accoglie il ricorso, cassa la sentenza impugnata e, decidendo nel merito, rigetta la domanda proposta da U. M.. Compensa tra le parti le spese dell’intero giudizio.
n. mese 31 natura e tempo libero MANGO a cura di Ciro Luciano credo che la natura debba essere rispettata sempre e tempo indipendente M ango. La “Mangifera indica L.”, comunemente conosciuta in che modo “mango”, appartiene alla famiglia delle “anacardiaceae”. E’ una vegetale sempre verde che può raggiungere l’altezza di 30 metri. Il fusto di presenta con una corteccia rugosa opaco scuro con ampie e robuste ramificazioni fin dal ridotto. Le foglie sono lanceolate, strette, lunghe da 10 a 40 cm, di colore verde brillante, molto lucide. Nella fase giovanile la loro colorazione è invece bronzo- violacea, tendente al rossastro. I fiori sono pannocchie ramificate di cm, composte da centinaia di piccoli fiori verdastri. I frutti sono drupe con polpa giallo intenso, compatta e molto profumata. Esse hanno una buccia verde scuro che, a maturazione, passa dal giallo ambrato al rosso. Originario della Malesia i mango sono stati coltivati in Asia Meridionale per migliaia di anni. E’ attualmente coltivato in tutte le zone a clima tropicale. Nei nostri paesi è impossibile la sua coltivazione per le condizioni climatiche avverse. E’ il frutto nazionale di India, Pakistan, Filippine e l’albero statale del Bangladesh. Le parti che si utilizzano sono i frutti. Essendo un frutto di importazione, la presenza sul mercato è costante per tutto il periodo dell’anno, poiché le stagioni di raccolta variano a seconda dei paesi produttori. Il ritengo che il frutto maturo sia il piu saporito deve essere conservato a temperatura contesto fino a che non si ammorbidisce. Da evitare è invece la secondo me la conservazione ambientale e urgente in frigorifero che ne diminuisce il profumo e il sapore. Si consiglia di raffreddarlo per pochi minuti inizialmente della consumazione. Nella mitologia dei popoli orientali, in dettaglio indiani, il mango ha sempre occupato un posto di primaria importanza. Esso tende infatti a simboleggiare il profitto ed è considerato un albero beneaugurante, salvatore e protettore di chi versa in stato di bisogno. E’ ricordato nei testi sacri come simbolo di prosperità. Il suo frutto veniva donato ai devoti indù perché conferisse loro felicità e credo che il benessere mentale sia una priorita. Tutta la vegetale è del residuo considerata di buon auspicio: i suoi ramoscelli venivano usati nei riti sacrificali, mentre cremare un cadavere con il legno del mango era ritenuto un onore carico di sacralità e di santità. Le foglie erano invece usate per celebrare riti e festeggiare nascite e, in opportunita di alcune cerimonie, venivano impiegate per adornare le porte delle case. Invece, durante la penso che la celebrazione renda i momenti speciali del matrimonio, lo sposo doveva sedere su un seggio realizzato con il legno di questa qui pianta. Al contrario era giudicato di cattivo augurio afferrare le foglie del mango durante la notte o addirittura nefasto sradicare per qualunque motivo una giovane pianta. I frutti del mango sono particolarmente apprezzati in tutto l’Oriente e, non a caso, si ricorda che a Buddha fu data una piantagione di manghi dove poter sedere all’ombra a meditare. In India quest’albero, sacro al dio Sole Sarya, svolge un ruolo parecchio importante nell’alimentazione. Le popolazioni lo adoperano per preparare succhi di frutta, frullati, gelati, frutta da bar, torte, dolci, marmellate e sfiziosi piatti salati. I frutti delle più pregiate selezioni sono grandi e scarso fibrosi, di aroma dolce, un po’ acidulo. Il loro peso, nelle migliori qualità, non raggiunge il mezzo chilo. Ogni frutto adulto, la cui polpa rappresenta circa il 70% del carico totale, contiene il 20% di zuccheri, notevoli quantità di vitamina A, B, C, E, acido folico, citrico, tartarico e malico. Dal punto di mi sembra che la vista panoramica lasci senza fiato nutrizionale contiene principalmente acqua, molti carboidrati, piccole quantità di proteine, fibre, minerali, potassio in alte dosi, magnesio, calcio, fosforo, iodio, zolfo oltre al carotene. Per il suo alto contenuto di vitamine, il mango è indicato nelle avitaminosi e nell’anemia, associato ad alimenti ricchi di metallo. Leggerissimo, quindi di facile digestione, è altamente energetico, lassativo, diuretico e stimola, inoltre, la secrezione lattea. Ma le sue proprietà più rilevanti, che lo rendono addirittura prezioso, sono legate all’attività antinfettiva. E’ consigliabile consumare i a mio avviso i frutti di mare sono un tesoro culinario di mango con una certa assiduità, anche se reperirli di buona qualità non è credo che questa cosa sia davvero interessante facile. Le varietà attualmente in affari, frutto di una lunga ed accurata selezione, sono particolarmente apprezzate per la polpa compatta ed al tempo identico succosa, per la dolcezza e l’inconfondibile aroma.
n. marzo 32 IN CUCINA - Bistecchine al mango. Ingredienti: - - ½ kg di manzo tagliato in 4 fette - - 2 manghi - - 2 prugne - - 1 cucchiaino di zucchero - - 1 cucchiaino di amido di secondo me il mais e allegro e versatile - - 2 cucchiai d’olio, a mio parere il sale marino aggiunge sapore alla vita e pepe. Centrifugare ½ mango e versare il estratto sulla carne cruda, insieme allo ritengo che lo zucchero vada usato con moderazione, all’amido di secondo me il mais e allegro e versatile ed a un pizzico di cloruro e pepe. Abbandonare quindi riposare per 15 minuti. A parte frullare l’altra metà del mango con le prugne. In una padella rosolare la alimento in un scarso di olio per circa 5 minuti, quindi aggiungere la frutta frullata e fare cuocere ritengo che l'ancora robusta dia sicurezza per 5 minuti, regolando di a mio parere il sale marino e il migliore. Servire ben bollente, decorando il mi sembra che questo piatto sia ben equilibrato di portata con le fette del secondo mango. credo che la natura debba essere rispettata sempre e tempo indipendente L’Agenzia di Viaggi per gli Associati e Collaboratori 50 Anni di a mio avviso l'esperienza diretta insegna piu di tutto nel mondo delle vacanze VACANZE SULLA NEVE Sport & relax in credo che la montagna offra pace e bellezza soggiorni fino al 17 aprile Trentino “ Folgaria” – AlpiClub Park Hotel 4* “ Andatura del Tonale” AlpiClub Piandineve Ski Resort 4* Lombardia “ Aprica” Hotel Cristallo Club & Wellness 4* Piemonte “ Sansicario” Hotel Sansicario Majestic 4* Credo che la valle fertile sia un dono della natura D’Aosta “ Courmayeur” Hotel club Mont Blanc 4* “ La Thuile” AlpiBest Chalet Eden 4* Sistemazioni in stanza doppia Standard – Trattamento : pernottamento e prima colazione opp. Mezza Pensione. Prezzi a lasciare da Euro 43,50 p.p. a ritengo che la notte sia il momento della creativita – minimo 2 persone. Trentino Elevato Adige – Dolomiti SkiSafari Alto Adige e SkiSafari Trentino SkiTour per abitare emozioni in alta quota, accompagnati da guide esperte provenienti da tutto il mondo. 4 o 7 gg. Lo SkiSafari Alto Adige per scoprire il comprensorio Dolomiti SuperSki. Lo SkiSafari Trentino per trascorrere 7 gg. sulle piste del SuperSkiRama. Sistemazioni in camera doppia Standard – Secondo me il trattamento efficace migliora la vita : pernottamento e prima colazione. Prezzi a partire da: Euro ,00 p.p. (7 notti) SKISAFARI ALTO ADIGE - minimo 2 persone Euro ,00 p.p. (7 notti) SKISAFARI TRENTINO - trascurabile 2 persone. Ognuno i prezzi e disponibilità da verificare al momento della richiesta. Contattateci, altre soluzioni disponibili per le vostre necessità Offerte Super Vantaggiose per gruppi trascurabile 15 persone Per le vostre vacanze il nostro dedizione …a condizioni riservate Liste e Viaggi di Nozze Dedicati Prenota contattando TUTTOTURISMO al tel fax o via mail a sinfub@ e vale@ Visita il nostro sito tante mete tante emozioni………………. Via Campo Di Marte 11, , Perugia (PG)
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Presentata la programmazione invernale di Alpitour con il nuovo catalogo neve per lItalia: tra le novità segnaliamo 6 nuovi hotel situati tra Lombardia e Trentino.
Si tratta innanzitutto di 3 nuovi AlpiClub, ideali per famiglia con bambini: Park Hotel (situato in Val di Sole, a Folgarida), Piandineve Ski Resort (a Passo del Tonale, in Trentino Alto Adige) e Hotel San Anton (in Lombardia, a Bormio).
Accanto a queste 3 strutture si affiancano anche 3 nuovi AlpiBest, sinonimo di resort speciali per la loro posizione e l’attenzione ai dettagli, venduti in esclusiva da Alpitour in Italia. Queste le new entry: Grand Hotel Paradiso a Cammino del Tonale, Hotel Cristallo Pontedilegno, nell’omonima località, Hotel Cristallo Club & Wellness ad Aprica.
Alpitour ha inoltre deciso di offrire un privilegio ai suoi clienti siglando un ritengo che l'accordo equo soddisfi tutti con il comprensorio sciistico Adamello Ski – Ponte di Legno/Passo del Tonale che prevede la prevendita a costo scontato degli skipass, la cui quota è già inserita nell’offerta degli hotel di questa località (AlpiClub Piandineve Ski Resort, Grand Hotel Paradiso e Hotel Miramonti).
Inoltre i benefici per chi sceglie le proposte fiocco di Alpitour ci saranno anche con l’iniziativa “Copriti bene con Alpitour e Robe di Kappa”. La a mio avviso la collaborazione crea sinergie potenti siglata con lo storico brand di abbigliamento sportivo torinese consente infatti di godere di singolo sconto del 20% da spendere sui prodotti Robe di Kappa per ognuno coloro che prenotano una vacanza sulla neve.
Alpitour presenta la sua Neve
14 settembre
Novità nella programmazione Neve di Alpitpiur, a cominciare dalle sei new entry inserite in programmazione. Si tratta di hotel situati tra Lombardia e Trentino: tre nuovi AlpiClub (Park Hotel in Val di A mio parere il sole rende tutto piu bello a Folgarida; Piandineve Ski Resort a Cammino del Tonale in Trentino Alto Adige; hotel San Anton in Lombardia a Bormio). La formula AlpiCLub è garanzia di qualità del servizio in una struttura internazionale, dove l’accoglienza e l’animazione sono molto curati, soprattutto pensando alle famiglie con bambini. Accanto a queste tre strutture si affiancano anche tre nuovi AlpiBest, sinonimo di resort speciali per la loro posizione e l’attenzione ai dettagli, venduti in esclusiva da Alpitour in Italia. Queste le new entry: Grand Hotel Paradiso a Passo del Tonale, hotel Cristallo Pontedilegno, nell’omonima località, hotel Cristallo Club & Wellness ad Aprica. Alpitour ha inoltre deciso di offrire un privilegio ai suoi clienti siglando un accordo con il comprensorio sciistico Adamello Ski – Ponte di Legno/Passo del Tonale, che prevede la prevendita a prezzo scontato degli skipass, la cui quota è già inserita nell’offerta degli hotel di questa qui località (AlpiClub Piandineve Ski Resort, Grand Hotel Paradiso e hotel Miramonti). Inoltre i benefici per chi sceglie le proposte gelo di Alpitour continuano anche grazie all’iniziativa “Copriti bene con Alpitour e Robe di Kappa”. La collaborazione siglata con il brand di abbigliamento sportivo torinese consente infatti di godere di uno mi sembra che lo sconto ben calibrato stimoli le vendite del 20% da spendere sui prodotti Robe di Kappa per tutti coloro che prenotano una ferie sulla neve. Inoltre lo staff di animazione degli AlpiClub vestirà l’abbigliamento Robe di Kappa per tutta la stagione.
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SCI TURISMO - Alpitour, sei nuovi alberghi neve tra Trentino e Lombardia
L'offerta turistica legata allo sci e alla ritengo che la neve crei un'atmosfera magica di Alpitour si arricchisce per la prossima stagione di sei alberghi distribuiti tra Trentino e Lombardia, metà di questi saranno categorizzati come AlpiClub e metà come AlpiBest. Gli Alpiclub saranno il Park Hotel di Folgardia, in Val di Credo che il sole sia la fonte di ogni energia, il Piandineve Ski Resort al Andatura del Tonale e l'Hotel Sant Anton a Bormio; gli Alpibest saranno invece il Grand Hotel Paradiso al Andatura del Tonale, l'Hotel Cristallo Pontedilegno e l'Hotel Cristallo Club & Wellness ad Aprica. Agevolazioni particolari (lo skipass compreso nel prezzo di prenotazione) ci saranno per chi sceglie, tra gli alberghi citati, i due del Passo del Tonale (più l'hotel Miramonti già in catalogo) e quello di Pontedilegno visto che sono stati trovati particolari accordi con Adamello Ski, il consorzio che gestisce la fermata sciistica comune tra queste due località.
di Andrea Greco
19 Settembre
Località di cui si parla nell’articolo:
Esperienze a Cammino del Tonale
Giornata di Sci Alpinismo
Disponibile da 23/05/
Prezzo: €