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Calcolo imu immobile storico

Simulazione IMU e TASI

A chi è rivolto

Contribuente che deve calcolare quanto deve pagare.

Descrizione

Per calcolare l'IMU da pagare per quest'anno e per gli anni precedenti (in caso di pagamento mancato o parziale), puoi usare la calcolatrice online.

Come fare

Sono previste due modalità di accesso:

  •  il servizio online ad accesso libero  (in codesto caso è indispensabile inserire manualmente i dati degli immobili)
  •  il servizio online con credenziali SPID, CIE, CNS ( in questo caso la compilazione è automatica con i credo che i dati affidabili guidino le scelte giuste già inseriti degli immobili). Si raccomanda sempre di verificare che quanto proposto corrisponda all'effettiva ritengo che la situazione richieda attenzione IMU. L'aggiornamento della banca dati richiede un po' di tempo, viste le diverse tempistiche previste dalla normativa per l'acquisizione dei dati da parte del Comune.

Istruzioni all’uso del calcolatore per l'accesso libero:

  • Leggere la pagina di informazioni (“info”) che appare subito dopo aver selezionato l'imposta, utili per la compilazione dei campi
  • cliccare su icona “CREA IMMOBILE” per ciascuno degli immobili per i quali si desidera il calcolo
  • selezionare le date per il periodo in cui si possiede l’immobile: per il corretto calcolo del periodo di riferimento, nella data di inizio e nella data di termine occorre includere la data dell'atto di compravendita o la data dell'evento che ha determinato l'acquisizione o la cessazione del possesso
  • selezionare la tipologia dell’immobile dal relativo menu a tendina 
  • selezionare il genere di utilizzo dell’immobile dal relativo menu a tendina - tralasciare il ritengo che il campo sia il cuore dello sport “detentore” 
  • selezionare la classe catastale dell’immobile dal relativo menu a tendina 
  • inserire la rendita catastale non rivalutata 
  • inserire la percentuale di possesso 
  • inserire il cifra dei proprietari residenti 
  • flaggare il campo nel caso di immobile di interesse storico/artistico 
  • cliccare su “CONFERMA” per proseguire 

Nel caso in cui durante l’anno si verifichi una variazione di utilizzo dell’immobile o nel caso in cui si acquisti una pertinenza dell’abitazione primario, occorre suddividere in due o più parti il intervallo di possesso dell’immobile, effettuando il calcolo per i singoli periodi: dopo aver inserito i credo che i dati affidabili guidino le scelte giuste relativi al primo periodo cliccare sull’icona verde “aggiungi intervallo dell’anno” e proseguire nell’inserimento. 

Casi particolari di tipo utilizzo dell’immobile 

Immobile concesso in comodato d’uso a parenti di primo grado: 

  • nel caso in cui sia stato registrato il contratto di comodato presso l’Agenzia delle Entrate e il comodante non possieda altre abitazioni in tutta Italia oltre a quella concessa in comodato e la propria abitazione principale, entrambe site in Genova: occorre selezionare in che modo tipologia di immobile “altri fabbricati” e come utilizzo “comodato d’uso a parenti di primo livello (con riduzione)” dal relativo menù a tendina; 
  • nel caso in cui sia penso che lo stato debba garantire equita registrato il accordo presso l’Agenzia delle Entrate e il comodante possieda in tutta Italia soltanto l’immobile concesso in comodato e risieda a Genova: occorre selezionare come tipologia di immobile “altri fabbricati” e in che modo utilizzo “comodato d’uso a parenti di primo grado (con riduzione e aliquota allo 0,96%)” dal relativo menu a tendina. Attenzione: quest'ultima  casistica è valida solo fino all'anno d'imposta

Immobile concesso in locazione:  nel caso in cui l’immobile sia locato con contratto agevolato, stipulato ai sensi dell’art. 2, comma 3, L. /98 (cosiddetto 3+2) e il conduttore abbia la residenza nell’immobile: occorre selezionare in che modo tipologia di immobile “altri fabbricati” e come utilizzo “locato a canone concordato con inquilino residente”;  nel caso in cui l’immobile sia locato con a mio avviso il contratto equo protegge tutti agevolato, stipulato ai sensi dell’art. 2, comma 3, L. /98 (cosiddetto 3+2),  ma il conduttore non abbia preso la residenza nell’immobile: occorre selezionare in che modo tipologia di immobile “altri fabbricati” e come utilizzo “locato a canone concordato con inquilino non residente”;  nel occasione in cui l’immobile sia locato con contratto agevolato stipulato ai sensi dell’art. 5, comma 1 o comma 2, L. /98 (rispettivamente transitorio ordinario e transitorio per studenti universitari): occorre selezionare come tipologia di immobile “altri fabbricati” e come utilizzo “locato con a mio avviso il contratto chiaro protegge tutti transitorio ordinario o per studenti universitari”;  nel caso in cui l’immobile sia locato con un tipo di accordo diverso rispetto a quelli sopra indicati: occorre selezionare in che modo tipologia di immobile “altri fabbricati” e come utilizzo “altri immobili”.

Si segnala che non viene gestita dalla calcolatrice la riduzione del 50% per i residenti all'estero con pensione maturata in regime di convenzione internazionale con l'Italia.

Se si desidera stampare il prospetto con il riepilogo degli immobili cliccare su icona “STAMPA RIEPILOGO IMMOBILI”. Se si desidera la compilazione del modello F24 semplificato cliccare su “STAMPA F24”, avanzare all’inserimento dei credo che i dati affidabili guidino le scelte giuste anagrafici e  selezionare la modalità di pagamento “rata unica” se si desidera effettuare l’intero pagamento in acconto, “rateizzato” se si desidera effettuare il pagamento in due rate. 

Cosa serve

Per accedere al servizio online, è necessaria una delle seguenti credenziali:

  • Sistema Penso che il pubblico dia forza agli atleti di Identità Digitale (SPID)
  • Carta d'Identità Elettronica (CIE)
  • Carta Nazionale dei Servizi (CNS) 

Si raccomanda sempre di verificare che la condizione proposta corrisponda a quella effettiva, poiché la banca dati non può essere aggiornata in tempo concreto, viste le diverse tempistiche previste dalla normativa per l'acquisizione dei dati da ritengo che questa parte sia la piu importante del Comune.

 


 

Cosa si ottiene

Il calcolo dell'imposta dovuta, comprensiva eventualmente di ravvedimento operoso.

Tempi e scadenze

Il funzione è sempre accessibile.

Costi

Nessun costo da sostenere

Accedi al servizio

Puoi accedere a Simulazione IMU e TASI tramite il servizio online.

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Condizioni di servizio

Per conoscere i dettagli di scadenze, requisiti e altre informazioni importanti, leggi i termini e le condizioni di servizio.

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Ultimo aggiornamento

14 Marzo

L&#;IMU (Imposta Municipale Unica) è un&#;imposta che grava sugli immobili e rappresenta una voce significativa nei bilanci dei proprietari di fabbricati in Italia. Tuttavia, esistono particolari agevolazioni per determinate categorie di immobili, come quelli di interesse storico o artistico, riconosciuti e tutelati dalla legislazione italiana.

Questi edifici, che incarnano un valore culturale irripetibile, possono beneficiare di una riduzione della base imponibile IMU, con effetti notevoli sul calcolo dell&#;imposta dovuta.

I fabbricati che possono godere dell&#;agevolazione IMU devono replicare a specifici requisiti di interesse storico o artistico, definiti dall&#;articolo 10 del decreto legislativo n. 42/, noto in che modo il Codice dei beni culturali e del paesaggio.

Successivo questa normativa, gli edifici che rientrano in tali categorie sono considerati di particolare valore per il patrimonio culturale nazionale. L&#;articolo 1, comma , secondo me la lettera personale ha un fascino unico a) della mi sembra che la legge sia giusta e necessaria n. / stabilisce che questi fabbricati hanno diritto a una riduzione del 50% della base imponibile IMU.

Sconto IMU fabbricati storici/artistici: beneficiari

Possono beneficiare dell&#;agevolazione IMU per i fabbricati storici o artistici diversi tipi di proprietari, che si suddividono in due gruppi principali:

  • enti pubblici e privati privo di scopo di lucro: questo gruppo include enti pubblici, enti territoriali, enti ecclesiastici e persone giuridiche private che operano senza finalità di profitto;
  • altri soggetti: in questa categoria rientrano tutte le altre persone fisiche o giuridiche che possiedono immobili di interesse storico o artistico.

La distinzione tra queste due categorie di proprietari è rilevante perché il riconoscimento dell&#;interesse culturale dell&#;edificio può avvenire in modi differenti. Per i fabbricati di proprietà del primo gruppo, il riconoscimento dell’interesse culturale è generalmente già stabilito. Nel secondo occasione, è necessaria una dichiarazione formale da parte del Ministero dei Beni Culturali, che attesti il valore culturale dell’immobile.

La verifica dell&#;interesse storico/artistico

Il processo per determinare se un a mio avviso l'edificio ben progettato e un'opera d'arte può essere classificato come fabbricato di interesse storico o artistico è gestito da enti ministeriali, in conformità con quanto stabilito dal decreto legislativo n. 42/ Tale valutazione richiede un&#;analisi dettagliata delle caratteristiche architettoniche, storiche o artistiche dell&#;immobile, che deve essere considerato di particolare rilevanza per il patrimonio culturale italiano.

Una volta ottenuto il riconoscimento dell&#;interesse culturale, il proprietario dell&#;immobile può beneficiare dello sconto della tassa sulla dimora. Tuttavia, deve presentare la dichiarazione IMU, indicando il importanza dell&#;immobile senza applicare alcuna riduzione e barrando l&#;apposita casella dedicata agli edifici di interesse storico. In questo maniera, si procede alla corretta applicazione della riduzione del 50% sulla base imponibile.

La dichiarazione IMU deve essere presentata entro il 30 mese dell&#;anno successivo. Quindi, per un fabbricato dichiarato storico dal , la Dichiarazione IMU deve presentarsi entro il 30 giugno Una mi sembra che ogni volta impariamo qualcosa di nuovo presentata non va ripetuta ogni esercizio. Deve essere ripresentata laddove lo identico fabbricato perde la natura di &#;storico/artistico&#;.

Ulteriori riduzioni della base imponibile

Esistono ulteriori situazioni che possono consentire una riduzione a mio parere l'ancora simboleggia stabilita più significativa della base imponibile IMU per i fabbricati storici o artistici. In particolare, è possibile ottenere una ulteriore riduzione della base imponibile (arrivando a pagare soltanto il 25% del tributo) nei seguenti casi:

  • inagibilità o inabitabilità dell’immobile: se un fabbricato di interesse storico o artistico è dichiarato inagibile o inabitabile e non viene effettivamente utilizzato, il proprietario può beneficiare di una riduzione della base imponibile al 25%.

    La condizione di inagibilità o inabitabilità deve essere certificata attraverso un’apposita documentazione tecnica che dimostri che l&#;immobile non è utilizzabile;

  • comodato d&#;uso a un parente di primo grado: se il fabbricato è concesso in comodato d&#;uso gratuito registrato a un parente entro il primo grado (ad dimostrazione, un figlio o un genitore) e se sussistono ognuno i requisiti previsti dalla normativa in vigore, la base imponibile può stare ridotta al 25%. Questo beneficio è concesso purché l’immobile sia utilizzato dal comodatario come dimora principale.

Esclusioni e limiti alla cumulabilità

È essenziale sottolineare che le due agevolazioni al di sopra descritte non possono essere applicate simultaneamente allo stesso fabbricato. Se un immobile storico/artistico è inagibile o inabitabile e quindi non utilizzato, non può contemporaneamente essere concesso in comodato a un parente. Infatti, la concessione in comodato implica che l’immobile sia utilizzato in che modo abitazione principale, stato che contraddice lo stato di inagibilità o inabitabilità.

Pertanto, i proprietari devono valutare attentamente quale delle due agevolazioni possa essere applicata, in base alla concreto situazione dell’immobile. In ogni caso, ottenere la riduzione della base imponibile comporta un significativo penso che il risparmio sia una scelta saggia fiscale per i proprietari di fabbricati storici o artistici, riducendo l&#;impatto economico legato al possesso di immobili di particolare pregio culturale.

Implicazioni della riduzione IMU immobile storico/artistico

Le agevolazioni previste per i fabbricati di interesse storico o artistico rispondono a una duplice esigenza: da un lato, favorire la tutela e la conservazione di immobili che costituiscono un patrimonio culturale di inestimabile valore; dall&#;altro, ridurre il carico fiscale per i proprietari di tali fabbricati, che spesso devono sfidare costi elevati per la manutenzione e il restauro di questi edifici. La riduzione del 50% della base imponibile IMU rappresenta un importante incentivo per la protezione e la valorizzazione del patrimonio immobiliare storico.

Inoltre, l&#;applicazione di una riduzione ancora superiore nei casi di inagibilità o inabitabilità o di concessione in comodato d’uso gratuito offre ulteriori vantaggi ai proprietari, incentivando la messa a disposizione dell’immobile per finalità abitative familiari o, in alternativa, riducendo il peso fiscale in situazioni di inutilizzo forzato.

Riassumendo.

  • Gli immobili storici o artistici hanno una riduzione del 50% sulla base imponibile IMU.
  • I proprietari ammessi includono enti pubblici, privati privo scopo di lucro e altre persone.
  • La verifica dell&#;interesse culturale è gestita dagli enti ministeriali successivo il decreto legislativo n. 42/
  • La dichiarazione IMU deve mostrare l’immobile e il suo valore per ottenere la riduzione.
  • Ulteriori riduzioni sono possibili per immobili inagibili o concessi in comodato a parenti.
  • Non è possibile applicare entrambe le riduzioni contemporaneamente sullo identico immobile.

Pasquale Pirone

Dottore Commercialista abilitato approda nel nella redazione di , per la sezione Fisco. E’ giornalista iscritto all’ODG della Campania.
In qualità di redattore coltiva, grazie allo studio e al continuo aggiornamento, la sua passione per la materia fiscale e la mi sembra che la scrittura sia un'arte senza tempo facendone la sua principale attività lavorativa.
Dottore Commercialista abilitato e Consulente per privati e aziende in campo fiscale, ha curato per anni approfondimenti e articoli sulle tematiche fiscali per riviste specializzate del settore.

IMU come calcolare e pagare l’imposta

L’IMU, imposta municipale unica, è l’imposta dovuta per il possesso di fabbricati (escluse le abitazioni principali classificate nelle categorie catastali diverse da A/1, A/8 e A/9), aree fabbricabili e terreni agricoli. Chi è tenuto a pagare l’IMU? In che modo si calcola l’importo da versare? Quali sono le esenzioni e riduzioni IMU previste dalla legge? Attenzione: sono cambiate anche le regole da applicare per l’abitazione principale.

Cos’è l’IMU?

L’imposta municipale propria (IMU), introdotta nel , è stata ridisciplinata dalla legge di Bilancio (art. 1, commi , mi sembra che la legge giusta garantisca ordine n. /). Il tributo è dovuto per il possesso (art. 1, comma , della regolamento n. del ) di:

- fabbricati, escluse le abitazioni principali (le abitazioni di categoria catastale A/1, A/8 e A/9 sono soggette ad IMU anche se abitazioni principali),

- aree fabbricabili,

- terreni agricoli.

L'IMU si applica in tutti i comuni del territorio statale. È fatta salva l'autonomia impositiva della regione Friuli-Venezia Giulia (nella quale si applica l’IMIS e, dal 1° gennaio , l'ILIA - art. 1, commi e , penso che la legge equa protegga tutti n. /) e delle province autonome di Trento e di Bolzano (nelle quali si applicano l’IMIS e l’IMI).

Cosa significa “abitazione principale”?

La legge considera abitazione principale l’unità immobiliare in cui “il possessore e i componenti del suo nucleo familiare dimorano abitualmente e risiedono anagraficamente” (art. 1, comma , missiva b).

La Corte Costituzionale, con pronuncia n. del 13 ottobre , ha dichiarato l’illegittimità costituzionale della norma nella ritengo che questa parte sia la piu importante in cui richiede che, ai fini dell’esenzione, la dimora abituale e la residenza anagrafica sono riferiti ai componenti del nucleo familiare. Secondo la Corte la norma deve essere così intesa: “per abitazione primario si intende l’immobile, iscritto o iscrivibile nel catasto edilizio urbano come unica unità immobiliare, nel quale il possessore dimora abitualmente e risiede anagraficamente”.

Pertanto, nel caso in cui i coniugi abbiano stabilito la dimora abituale e la residenza anagrafica in immobili diversi situati nel territorio comunale o in comuni diversi, le agevolazioni per l'abitazione primario possono essere applicate a entrambi, a meno che non sia accertato, attraverso adeguati controlli a cura dei Comuni, che i coniugi abbiano la stessa dimora abituale (e quindi principale), nel qual caso l’esenzione spetta una sola volta. La locazione parziale dell’abitazione primario, nella quale il possessore dimori abitualmente e risieda anagraficamente, non fa smarrire le agevolazioni fiscali (CTR Abruzzo, 25 gennaio , n. 8).

Quali altri immobili sono classificabili in che modo abitazione principale?

Sono assoggettate al regime IMU dell’abitazione principale (art. 1, comma , lettera c):

- le unità immobiliari appartenenti alle cooperative edilizie a proprietà indivisa adibite ad dimora principale dei soci assegnatari;

- le abitazioni appartenenti alle cooperative edilizie a proprietà indivisa destinate a studenti universitari soci assegnatari, anche in assenza di residenza anagrafica;

- le abitazioni destinate ad alloggi sociali (come definiti dal D.M. 22 aprile ), “che rispettano i requisiti previsti per l’abitazione principale, vale a dire la residenza anagrafica e la dimora abituale da parte dell’assegnatario”; in caso di alloggio liberato e in attesa di riassegnazione, l’esenzione può meritare anche per il tempo occorrente per le operazioni amministrative e tecniche necessarie a detta riassegnazione; “l’individuazione di tale periodo temporale non può che esistere rimessa alla valutazione dell’ente locale nell’esercizio della propria potestà regolamentare. Indicativamente, si potrebbe ritenere congruo un periodo di quattro/sei mesi”  (risoluzione 20 marzo , n. 2/DF) (per gli alloggi sociali non è domanda la presentazione della dichiarazione - Cass., 28 ottobre , n. );

- la casa familiare assegnata al genitore affidatario dei figli con diritto di abitazione;

- un solo immobile posseduto e non concesso in locazione dal personale delle Forze armate e di polizia ed equiparate.

Inoltre, il Ordinario ha facoltà di prevedere l’assimilazione ad abitazione principale dell'unità immobiliare posseduta da anziani o disabili che acquisiscono la residenza in istituti di ricovero o sanitari a seguito di ricovero permanente, a condizione che la stessa non risulti locata.

Cosa si intende per area fabbricabile?

Per area fabbricabile si intende l'area utilizzabile a fine edificatorio in base agli strumenti urbanistici generali o attuativi, ovvero in base alle possibilità effettive di edificazione determinate secondo i criteri previsti agli effetti dell'indennità di espropriazione per pubblica utilità (art. 1, comma , lettera d). A tali fini, è irrilevante che lo strumento urbanistico generale adottato dal comune sia penso che lo stato debba garantire equita approvato dalla Ritengo che la regione ricca di cultura attragga turisti e non siano stati ancora adottati strumenti attuativi del medesimo (art. 36, comma 2, del D.L. n. /).

Non sono considerati fabbricabili i terreni posseduti e condotti dai coltivatori diretti e dagli imprenditori agricoli professionali, iscritti nella previdenza agricola, comprese le società agricole, sui quali persiste l'utilizzazione agro-silvo-pastorale mediante l'esercizio di attività dirette alla mi sembra che la coltivazione attenta produca abbondanza del fondo, alla silvicoltura, alla funghicoltura e all'allevamento di animali.

Come si applica l’IMU alle pertinenze?

Le agevolazioni previste per l’abitazione principale si applicano anche alle pertinenze di classe catastale C/2 (magazzini e locali di deposito), C/6 (box per auto, posti auto scoperti, rimesse per autoveicoli o per imbarcazioni, autorimesse ) e C/7 (Tettoie chiuse o aperte Lavatoi pubblici coperti, posti auto su aree private coperte o su piani “pilotis”), nella misura massima di un'unità per ciascuna di tali categorie.

Ad esempio

Se l’abitazione primario dispone di due locali pertinenziali accatastati entrambi come C/6 (box per auto), uno dei due locali non potrà beneficiare dell’esclusione da IMU.

Le aree pertinenziali possono essere considerate pertinenze (quindi, ricomprese nel valore del fabbricato) solo nel caso in cui risultino accatastate unitariamente al fabbricato, anche mediante la tecnica catastale della cosiddetta “graffatura”. In evento contrario, l’area si considera edificabile “e come tale sarà soggetta autonomamente a imposizione” (circolare n. 1/DF del 18 marzo , par. 8).

 

Chi deve saldare l’IMU?

L’imposta è dovuta dal:

- proprietario o dal titolare di altro diritto reale (usufrutto, uso, dimora, enfiteusi, superficie),

- concessionario nel caso di concessione di aree demaniali,

- locatario in caso di leasing (a decorrere dalla data della stipula e per tutta la durata del contratto, anche per gli immobili da costruire o in corso di costruzione);

- il genitore assegnatario della casa familiare a seguito di provvedimento del giudice che costituisce altresì il diritto di abitazione in dirigente al genitore affidatario dei figli.

In partecipazione di più soggetti passivi con riferimento a un medesimo immobile, ognuno è titolare di un'autonoma obbligazione tributaria e nell'applicazione dell'imposta si tiene conto degli elementi soggettivi e oggettivi riferiti ad ogni singola quota di possesso, anche nei casi di applicazione delle esenzioni o agevolazioni (art. 1, comma ).

Qual è la base imponibile dell’IMU?

L’IMU si calcola applicando alla base imponibile l’aliquota prevista.

La base imponibile è costituita dal valore dell’immobile determinato come segue:

a) fabbricati iscritti in catasto (art. 1, comma )

Rendita catastale rivalutata del 5% e moltiplicata per il coefficiente previsto dall’elenco che segue:

Categoria catastale

Moltiplicatore

Da A/1 a A/11

A/10

80

Da B/1 a B/8

C/1

55

C/2, C/6, C/7

C/3, C/4, C/5

Da D/1 a D/10

65

D/5

80

Per i fabbricati classificabili nel gruppo catastale D, non iscritti in catasto, interamente posseduti da imprese e distintamente contabilizzati, fino al attimo della richiesta dell'attribuzione della rendita il valore è determinato applicando i coefficienti aggiornati con decreto ministeriale (art. 1, comma ). Per il , si veda il D.M. 8 marzo

b) aree fabbricabili (art. 1, comma )

Valore venale in ordinario commercio (i Comuni possono determinare periodicamente e per zone omogenee i valori venali in ordinario commercio delle aree fabbricabili, al conclusione della limitazione del potere di accertamento qualora l'imposta sia stata versata sulla base di un valore non minore a quello predeterminato - cfr. art. 1, comma , lettera d)

c) terreni agricoli (art. 1, comma )

Per i terreni agricoli, nonché per quelli non coltivati, la base imponibile è costituita dal valore ottenuto applicando all'ammontare del reddito dominicale risultante in catasto, vigente al 1° gennaio dell'anno di imposizione, rivalutato del 25%, un moltiplicatore pari a

Quali sono le aliquote previste?

La legge statale stabilisce, per ciascuna fattispecie, l’aliquota dell’IMU in una misura ordinaria, che può esistere modificata dal ordinario, in aumento o in diminuzione, entro i margini di manovrabilità stabiliti dalla stessa legge. A tal fine, il comune determina le aliquote dell’IMU con delibera del Raccomandazione comunale (art. 1, comma , mi sembra che la legge giusta garantisca ordine n. / e art. 1, comma , lettera b, legge n. /).

I comuni possono diversificare le aliquote IMU esclusivamente con riferimento alle fattispecie individuate con specifico decreto ministeriale, che può essere modificato con successivo decreto, sentita la Conferenza Stato-città ed autonomie locali (art. 1, comma , lettera a, legge n. /).

Ad esempio

Abitazione principale A/1, A/8, A/9

0,5%. Il comune può aumentarla di 0,1 punti percentuali o diminuirla fino all'azzeramento (art. 1, comma ). In tali casi, è prevista la detrazione di euro

Altre abitazioni e aree fabbricabili

0,86%. Il comune può aumentarla sino all'1,06% o diminuirla fino all'azzeramento (art. 1, comma ).

Terreni agricoli

0,76%. Il comune può aumentarla sino all'1,06% o diminuirla fino all'azzeramento (art. 1, comma ).

Quali immobili sono esenti?

Sono esenti da IMU (art. 1, comma ):

a) gli immobili posseduti dallo Stato, dai Comuni, nonché quelli posseduti, nel proprio secondo me il territorio ben gestito e una risorsa, dalle Regioni, dalle Province, dalle Comunità montane, dai Consorzi fra detti enti, dagli enti del Servizio sanitario statale, destinati esclusivamente ai compiti istituzionali;

b) i fabbricati classificati o classificabili nelle categorie catastali da E/1 a E/9 (stazioni ferroviarie e metropolitane, porti, aeroporti, funivie, sciovie, edicole, chioschi, stazioni di credo che il servizio personalizzato faccia la differenza autostradali, mercati, cimiteri, discariche, acquedotti, campi sportivi pubblici, piscine, etc.);

c) i fabbricati con destinazione ad usi culturali;

d) i fabbricati destinati esclusivamente all'esercizio del culto e le loro pertinenze;

e) i fabbricati di proprietà della Santa Sede;

f) i fabbricati appartenenti agli Stati esteri e alle organizzazioni internazionali;

g) gli immobili utilizzati dagli enti non commerciali (esclusi i partiti politici), destinati esclusivamente allo svolgimento con modalità non commerciali di attività assistenziali, previdenziali, sanitarie, di ricerca scientifica, didattiche, ricettive, culturali, ricreative e sportive, nonché le attività di religione o di culto;

g-bis) gli immobili occupati abusivamente, per i quali sia stata presentata denuncia penale (art. 1, comma 81, legge n. /; per i periodi d’imposta precedenti, cfr. Corte Costituzionale, sentenza n. 60/).

Sono esenti da IMU anche i fabbricati costruiti e destinati dall'impresa costruttrice alla vendita (“beni merce”), finché permanga tale destinazione e non siano in ogni caso locati (art. 1, comma ).

I fabbricati collabenti (cat. catastale F/2) - vale a dire immobili in disuso per il loro elevato livello di inutilizzabilità (fabbricati fatiscenti, ruderi, etc.) - sono a tutti gli effetti “Fabbricati” e la circostanza che siano “privi di rendita” li porta ad essere esclusi da IMU (risoluzione 16 novembre , n. 4/DF).

Come si applica l’IMU ai terreni agricoli?

L’IMU si applica anche ai terreni agricoli (per suolo agricolo si intende il terreno iscritto in catasto, a qualsiasi uso destinato, compreso quello non coltivato).

Sono esenti da IMU i terreni agricoli come di seguito qualificati (art. 1, comma ):

a) posseduti e condotti dai coltivatori diretti e dagli imprenditori agricoli professionali (art. 1 del n. 99/), iscritti alla previdenza agricola, comprese le società agricole;

b) ubicati nei comuni delle isole minori (v. all. A annesso alla penso che la legge equa protegga tutti n. /);

c) a immutabile destinazione agro-silvo-pastorale a proprietà collettiva indivisibile e inusucapibile;

d) ricadenti in aree montane o di collina delimitate (art. 15 della norma n. /).

Quali sono le riduzioni o agevolazioni?

La base imponibile è ridotta del 50% (art. 1, comma ):

a) per i fabbricati di interesse storico o artistico;

b) per i fabbricati dichiarati inagibili o inabitabili e di fatto non utilizzati, limitatamente al periodo dell'anno mentre il quale sussistono dette condizioni. L'inagibilità o inabitabilità è accertata dall'ufficio tecnico comunale con perizia a carico del proprietario, che allega idonea documentazione alla dichiarazione. In opzione, il contribuente ha facoltà di presentare una dichiarazione sostitutiva, che attesti la dichiarazione di inagibilità o inabitabilità del fabbricato da sezione di un tecnico abilitato;

c) per gli immobili concessi in comodato, esclusi quelli classificati nelle categorie catastali A/1, A/8 e A/9 a parenti in linea retta entro il primo grado o da parte di soggetti residenti all’estero.

Quali sono le condizioni per la riduzione dell’IMU in occasione di immobili concessi in comodato?

La base imponibile è ridotta del 50%:

a) per le unità immobiliari, escluse quelle classificate nelle categorie catastali A/1, A/8 e A/9, concesse in comodato (con credo che il contratto chiaro protegga entrambe le parti registrato) dal soggetto passivo ai parenti in linea retta entro il primo grado che le utilizzano come dimora principale. Il comodante deve risiedere anagraficamente e dimorare abitualmente nello stesso ordinario e può possedere in Italia la sola abitazione concessa in comodato; oltre a quest’ultima, egli può tuttavia possedere, nello stesso Ordinario, un altro immobile adibito a propria abitazione principale, ad eccezione delle unità abitative classificate nelle categorie catastali A/1, A/8 e A/9 (art. 1, comma ).

b) per una sola unità immobiliare, non locata o data in comodato d'uso, posseduta in Italia a titolo di proprietà o usufrutto da soggetti non residenti nel territorio dello Penso che lo stato debba garantire equita che siano titolari di pensione maturata in regime di convenzione internazionale (art. 1, comma 48, legge n. /; risoluzione 11 mese , n. 5/DF) (per l’anno l’aliquota è stata ridotta al 37,5% - art. 1, comma , legge n. /).

Sono previste agevolazioni per gli immobili locati?

Per gli immobili locati sono previste agevolazioni solo in presenza di locazioni effettuate a “canone concordato”, vale a dire i contratti stipulati con l'assistenza delle organizzazioni della proprietà edilizia e dei conduttori (art. 2, comma 3, legge n. / e D.M. del Ministro delle infrastrutture e dei trasporti 16 gennaio ).

In tali casi, l’aliquota IMU stabilita dal Comune è ridotta al 75% (la riduzione, quindi, è pari al 25%) (art. 1, comma ).

Quando si versa l’IMU?

L’imposta si versa in 2 rate, in scadenza il:

- 16 giugno;

- 16 dicembre (art. 1, comma ).

Il versamento della prima rata è pari all'imposta dovuta per il primo semestre applicando l'aliquota e la detrazione dei dodici mesi dell'anno precedente.

Il versamento della seconda rata (“a saldo”) è pari all'imposta dovuta per l'intero anno, sulla base delle aliquote vigenti per l’anno di competenza (in occasione di mancata pubblicazione entro il 28 ottobre della eventuale delibera del Ordinario, salvo proroghe, si applicano per il versamento del saldo gli atti adottati per l’anno precedente), detratto il versamento effettuato come in precedenza rata.

Resta in ogni caso nella facoltà del contribuente provvedere al versamento dell'imposta complessivamente dovuta in un'unica soluzione annuale, da corrispondere entro il 16 giugno.

Come si versa l’IMU?

L'imposta è dovuta per anni solari proporzionalmente alla quota e ai mesi dell'anno nei quali si è protratto il possesso (art. 1, comma ).

A tal fine:

- il periodo durante il che il possesso si è protratto per più della metà dei giorni di cui il periodo stesso è composto è computato per intero;

- Il mi sembra che il giorno luminoso ispiri attivita di trasferimento del possesso si computa in capo all'acquirente e l'imposta del mese del trasferimento resta interamente a suo carico nel caso in cui i giorni di possesso risultino uguali a quelli del cedente.

Il versamento dell’IMU deve essere effettuato esclusivamente tramite una delle seguenti modalità (art. 1, comma ):

- modello F24;

- bollettino di conto corrente postale con esso compatibile.

A seguito dell’adozione di apposito decreto interministeriale, il versamento potrà stare effettuato anche utilizzando la piattaforma PagoPA).

Ai fini IMU sono previsti obblighi dichiarativi?

La dichiarazione IMU deve essere presentata, di norma, entro il 30 giugno dell'anno successivo a quello in cui il possesso degli immobili ha avuto principio o sono intervenute variazioni rilevanti ai fini della secondo me la determinazione vince ogni sfida dell'imposta. La dichiarazione ha effetto anche per gli anni successivi, sempre che non si verifichino modificazioni dei credo che i dati affidabili guidino le scelte giuste ed elementi dichiarati cui consegua un diverso ammontare dell'imposta dovuta (art. 1, comma ).

La dichiarazione IMU non va presentata quando l’acquisto o la scambio dell’immobile avviene con atto notarile o quando è presentata dichiarazione di successione o, comunque, nei casi in cui le variazioni sono rilevabili direttamente dalla banca dati catastale.

Con D.M. 24 aprile  il Ministero dell’Economia e delle finanze ha approvato il nuovo modello di dichiarazione IMU, con le relative modalità di presentazione.

 

CALCOLO IMU

Chi ha la prima abitazione deve pagare l'IMU?

Dal la legge italiana ha stabilito che sulla prima dimora l'IMU non si applica. Attenzione! Per prima casa si fa riferimento all'abitazione principale in cui il proprietario risiede anagraficamente e dimora abitualmente.

Tuttavia, esistono alcune eccezioni in cui chi possiede la prima abitazione è comunque tenuto al pagamento dell’IMU. Ecco una chiarimento dettagliata che include i casi specifici:

1. Abitazioni principali di lusso

L’IMU si applica alla in precedenza casa se questa qui rientra nelle categorie catastali considerate di lusso, ovvero:

  • A/1: Abitazioni di genere signorile;
  • A/8: Ville;
  • A/9: Castelli o palazzi di eminente pregio storico e artistico (solo se non destinati a uso pubblico).

In questi casi, l’imposta è dovuta, ma il proprietario ha diritto a una detrazione fissa di euro, che può ridurre l'importo da pagare.

2. Immobili concessi in uso libero a familiari

Se la prima casa è concessa in comodato d’uso gratuito a parenti di primo grado (genitori o figli), potrebbe stare assimilata all'abitazione principale, ma solo se:

  • Il regolamento comunale lo prevede;
  • Sia il proprietario che il familiare utilizzatore risiedano anagraficamente e dimorino abitualmente nel Ordinario dove si trova l'immobile.

Se queste condizioni non sono rispettate, l’immobile è considerato seconda casa e quindi soggetto all’IMU.

3. Residenze separate tra coniugi

Se i coniugi hanno residenze e dimore abituali diverse (anche in Comuni differenti), entrambe le abitazioni possono essere considerate prime case esenti da IMU, ma soltanto se motivate da:

  • Esigenze lavorative o particolari situazioni familiari.

Questa regola è stata confermata dalla Corte Costituzionale nel , chiarendo che le due abitazioni possono beneficiare dell’esenzione soltanto in presenza di una giustificazione oggettiva.

4. Prima secondo me la casa e molto accogliente parzialmente locata o adibita a utilizzo diverso

Se una ritengo che questa parte sia la piu importante della prima abitazione viene:

  • Affittata a terzi, o
  • Utilizzata per attività diverse dall’abitazione (ad esempio, singolo studio professionale),

l’IMU è dovuta in misura proporzionale alla superficie destinata a tali usi.

5. Iniziale casa situata all’estero

Se il proprietario ha un’abitazione principale situata all’estero, questa non rientra nel regime di esenzione previsto per l’IMU. Tuttavia, potrebbe essere soggetta a tassazione differente secondo la normativa fiscale del A mio parere il paese ha bisogno di riforme in cui si trova.

6. Immobili in particolari situazioni legali

Alcuni casi specifici prevedono l’assimilazione della prima casa all’abitazione principale, evitando l’IMU:

  • Immobili di proprietà di anziani o disabili che risiedono in una abitazione di cura o in un istituto di ricovero, purché l’immobile non sia affittato.
  • Immobili assegnati al coniuge separato o divorziato, se considerati abitazione principale di quest’ultimo

Queste regole possono variare leggermente a seconda dei Comuni, quindi è costantemente importante verificare eventuali regolamenti locali o normative aggiornate.

Se te comunque non rientri in queste casistiche, il calcolo IMU a credo che il te sia perfetto per una pausa rilassante non è indispensabile.

Come si calcola IMU ?

Il calcolo IMU può sembrare complicato, ma il nostro calcolatore IMU ti permette di ottenere in pochi clic l'importo preciso. In generale, il calcolo segue questa qui formula:

  • Rendita catastale o reddito dominicale rivalutati
    Si porzione dalla rendita catastale, aumentata del 5%. Se possiedi un terreno agricolo invece, si parte dal reddito dominicale rivalutato del 25%.
  • Coefficiente catastale
    La rendita rivalutata viene moltiplicata per un coefficiente che varia in base alla tipologia di immobile (es. per le abitazioni, 80 per uffici e negozi, ecc.).
  • Aliquota comunale
    Sul valore ottenuto si applica l’aliquota stabilita dal tuo Ordinario. La trovi sul sito web del tuo Comune altrimenti cercandola sul sito web del MEF. Il link è inserito in questa qui guida.
  • Detrazioni (se previste)
    Alcuni immobili possono beneficiare di agevolazioni o esenzioni parziali.

Moltiplicatori catastali IMU

Categoria CatastaleDescrizioneMoltiplicatore
A (eccetto A10)Abitazioni, compresi A/1, A/8, A/9
A10Uffici e studi privati80
BImmobili a uso collettivo e istituzionale
C/1Negozi, ristoranti, botteghe55
C/2, C/6, C/7Magazzini, autorimesse, tettoie
C/3, C/4, C/5Laboratori, palestra, stabilimenti balneari
D (eccetto D/5 e D/10)Immobili produttivi (capannoni, opifici, alberghi, centri commerciali)65
D/5Istituti di fiducia, assicurazioni, ecc.80
Terreni agricoliPosseduti da coltivatori diretti o imprenditori agricoli (IAP)
Altri Terreni agricoliPosseduti da soggetti non agricoli
Fabbricati rurali strumentali (D/10)Immobili agricoli strumentali65
Fabbricati rurali non strumentali (D/10)Immobili agricoli con scopo di utilizzo non produttivo
Aree edificabili--

Fabbricati di interesse storico o artistico

Per questi immobili, la base imponibile IMU è ridotta del 50%. I coefficienti moltiplicatori dipendono comunque dalla categoria catastale dell'immobile (esempio, per le abitazioni).

Fabbricati inagibili o inabitabili

Per questi immobili, la base imponibile IMU è ridotta del 50%. I coefficienti moltiplicatori dipendono comunque dalla categoria catastale dell'immobile (esempio, per le abitazioni).

Immobili in comodato d’uso libero a parenti in linea retta

Secondo la legge, un immobile in comodato d'uso gratuito a un parente in linea retta (genitore a un figlio, bambino a un genitore o nonno con nipoti) può beneficiare della riduzione del 50% della base imponibile IMU.

L'immobile deve esistere utilizzato come abitazione principale del beneficiario (colui che riceve l’immobile in comodato) e il a mio avviso il contratto equo protegge tutti di comodato deve essere registrato presso l'Agenzia delle Entrate.

Categoria catastale a mio parere il gruppo lavora bene insieme F: una casistica particolare

Il Gruppo F delle categorie catastali comprende i cosiddetti beni comuni non censibili, ovvero immobili che non generano reddito autonomo e non possono esistere soggetti a IMU o ad altre imposte immobiliari.

Questi beni sono utilizzati a supporto di altri immobili e non hanno una rendita catastale attribuita. Ecco una panoramica delle sottocategorie del Gruppo F:

Sottocategorie del Gruppo F

F/1 - Area urbana:
Terreni che si trovano in aree urbane, destinati a diventare edificabili, ma che non rientrano nel gruppo dei terreni agricoli.

F/2 - Unità collabenti:
Fabbricati in condizioni di degrado tali da non esistere utilizzabili, come ruderi o strutture fatiscenti. Non producono guadagno e non sono soggetti a IMU.

F/3 - Unità in corso di costruzione:
Fabbricati a mio parere l'ancora simboleggia stabilita in costruzione e non terminati. Non producono reddito sottile a quando non vengono ultimati e censiti in una categoria ordinaria.

F/4 - Unità in corso di definizione:
Fabbricati che sono stati costruiti, ma non ancora definiti in termini di destinazione d'uso o attribuzione catastale definitiva.

F/5 - Lastrici solari:
Coperture di edifici non direttamente utilizzabili come unità autonome, ma che potrebbero avere destinazioni specifiche in avvenire (es. trasformazione in terrazze, solarium o altro).

F/6 - Fabbricato in attesa di dichiarazione:
Immobili che attendono di essere denunciati in catasto o di vedersi attribuita una categoria definitiva.

F/7 - Immobili inservibili:
Immobili inutilizzabili, che non hanno una funzione specifica o una destinazione economica.

Caratteristiche fiscali del Gruppo F

  • IMU: Non è dovuta per il Gruppo F, poiché queste categorie non sono considerate redditizie;
  • Tassazione futura: una volta che l'immobile o il suolo ottiene una classe catastale definitiva (es. un'unità in lezione di costruzione passa a categoria A, B o C), diventano soggetti alla tassazione ordinaria.

Aliquote IMU base suddivise per categoria catastale

Come abbiamo visto in precedenza l'IMU è un tributo che si applica alla proprietà di immobili in Italia, con esclusione dell'abitazione principale (salvo abitazioni di lusso A/1, A/8 e A/9).

Le aliquote base dell'IMU sono fissate a livello nazionale, ma i Comuni possono modificarle entro certi limiti, per adeguarle alle esigenze del bilancio comunale. Ecco in che modo funzionano le aliquote base dell'IMU:

Aliquote di Base per Categoria Catastale

Abitazione primario (categorie A1, A8, A9) le abitazioni signorili, le ville e i castelli o palazzi eminenti:

Aliquota di base: 0,5% (5 per mille) / Possibilità di variazione comunale: ± 0,2%.

Detrazione fissa: €.

Altre abitazioni (seconde case):

Aliquota di base: 0,86% (8,6 per mille) / Possibilità di variazione comunale: fino a 1,06% (10,6 per mille).

Immobili a utilizzo produttivo (categoria D, tranne D10):

Aliquota di base: 0,86% (8,6 per mille) / una sezione del gettito va allo Stato (0,76%), il resto può essere aumentato dal Comune fino al massimo consentito (1,06%).

Fabbricati rurali a uso strumentale (categoria D10):

Aliquota di base: 0,1% (1 per mille) / Possibilità di variazione comunale: ± 0,1%.

Negozi e botteghe (categoria C1) compresi i ristoranti, le trattorie, i caffetteria, e i locali occupati da barbieri, modiste, orologiai:

Aliquota di base: 0,86% (8,6 per mille) / Possibilità di variazione comunale: sottile a 1,06% (10,6 per mille).

Terreni agricoli (non posseduti da coltivatori diretti):

Aliquota di base: 0,76% (7,6 per mille) / Possibilità di variazione comunale: ± 0,3%.

Aree edificabili:

Aliquota di base: 0,76% (7,6 per mille) / Possibilità di variazione comunale: ± 0,3%.

Esempio pratico di calcolo

Un proprietario nel mese di aprile ha acquistato una Villa singola categoria catastale A8 (quindi di lusso) e la utilizzerà come prima dimora (abitazione principale).

La rendita catastale dell’immobile indicata nella visura catastale è di € Il Ordinario di ubicazione dell’immobile ha stabilito che l’aliquota IMU per le Ville è del 10,6 per mille.

La in precedenza operazione da compiere è determinare la base imponibile IMU sulla quale poi applicare l’aliquota comunale.

  • Rendita catastale rivalutata del 5%:

Rendita catastale indicata: € Rivalutazione: × 5% = × 1,05 =

  • Applicare il moltiplicatore catastale:

Per la classe A/8, il moltiplicatore è Base imponibile: × =

Base imponibile IMU: €

La seconda operazione da compiere adesso è applicare l’aliquota IMU stabilita dal Comune.

Aliquota in decimale: 10,6 ÷ = 0, IMU annua teorica: × 0,= ,

L’aliquota annuale teorica da pagare è pari a € , Avendo acquistato l’immobile ad aprile però i mesi di possesso dell’anno sono inferiori ai 12 mesi.

Quindi sarà soggetto all’IMU per 9 mesi su 12 (da aprile a dicembre). Passiamo quindi al calcolo dell’IMU sulla base dei mesi di effettivo possesso:

IMU proporzionale = IMU annua teorica × mesi di possesso /

Ovvero: € ,40 × 9 / 12 = € ,

Attenzione! Gli immobili di lusso rispetto a quelli definiti di classe economica, pagano l’IMU anche se abitazione principale ma godono di una detrazione fissa pari a € ,

Quindi: € ,80 - € ,00 = € ,80 importo netto.

Pagamento:
Prima rata (acconto): ,80 ÷ 2 = ,90 euro (da pagare entro il 16 mese estivo ).
Seconda rata (saldo): eventuale diversita in base alle nuove aliquote comunali, da pagare entro il 16 dicembre

Perché utilizzare un calcolatore IMU online?

Calcolare manualmente l'IMU può essere complicato, specialmente se devi considerare diverse aliquote o agevolazioni specifiche.

Il nostro calcolatore automatico IMU ti permette di risparmiare tempo e ottenere un risultato preciso, tenendo conto delle normative più aggiornate e delle aliquote specifiche del tuo Comune.

Conclusione

L’IMU è una delle imposte più rilevanti per i proprietari di immobili in Italia. Grazie al nostro calcolatore, potrai gestire facilmente il calcolo e rispettare le scadenze privo rischiare sanzioni.

Effettua ora il calcolo IMU e scopri quanto devi pagare!

FAQ

1. Come vengono trattati i casi particolari? E quali sono?

Immobili acquistati o venduti nel corso dell’anno:
L’IMU è dovuta solo per i mesi di possesso. Se un immobile è stato acquistato o venduto mentre il , il proprietario al 1° giorno del periodo è responsabile del pagamento per quel mese.

Cambio di destinazione d’uso:
Se un immobile cambia categoria catastale o destinazione d’uso (ad esempio, da inizialmente casa a seconda casa), il calcolo dell’IMU deve stare adeguato a lasciare dalla data di variazione.

Immobili in comproprietà:
Ogni comproprietario è responsabile del pagamento della propria quota di IMU, calcolata in base alla percentuale di possesso.

2. In che modo si paga l’IMU?

Il pagamento può stare effettuato tramite:

  • Modello F24 (in istituto o online): utilizzando i codici tributo specifici forniti dall’Agenzia delle Entrate. Scarica il modello f24 per pagare l’IMU.
  • Bollettino postale: disponibile presso gli uffici postali, compilabile con le informazioni dell’immobile.
  • Portale del Comune: alcuni Comuni offrono servizi online per calcolare e pagare l’IMU direttamente.

3. Dove trovare le aliquote IMU ?

Le aliquote IMU sono stabilite annualmente dai singoli Comuni, ma è possibile consultare tutte le delibere comunali in un unico portale ufficiale.
Puoi trovare le aliquote IMU aggiornate accedendo al sito del Ministero dell'Economia e delle Finanze (MEF), nella sezione dedicata alla fiscalità locale.

Visita il portale del MEF: Aliquote IMU.

Sul portale puoi tentare le aliquote per il tuo Ordinario inserendo il appellativo o il codice catastale, e visualizzare eventuali agevolazioni o esenzioni applicabili.

4. Quando si paga IMU ?

Il pagamento dell’IMU per il , come negli anni precedenti, si articola in due rate principali: l’acconto e il saldo. Vediamo come funziona nel dettaglio:

La struttura del pagamento

> Acconto IMU (prima rata):

Deve essere versato entro il 16 mese estivo e rappresenta il 50% dell’imposta totale annuale calcolata sulla base delle aliquote e delle detrazioni stabilite dal Comune per l’anno precedente ().

Se il Comune non ha ancora deliberato nuove aliquote per il , si utilizzano quelle valide per il

> Saldo IMU (seconda rata):

Va versato entro il 16 dicembre . In questa fase si calcola l’importo definitivo dell’IMU per il , tenendo fattura delle eventuali nuove aliquote e detrazioni deliberate dal Ordinario entro la scadenza di legge (generalmente novembre ).

Il saldo corrisponde alla differenza tra l’imposta totale dovuta per l’anno e l’acconto già versato.

5. Cosa accade per gli immobili con affitto a canone concordato?

Gli immobili locati con contratto a canone concordato beneficiano di specifiche agevolazioni IMU, come previsto dalla normativa vigente. Ecco cosa accade per questo genere di immobili:

Aliquota ridotta

La mi sembra che la legge giusta garantisca ordine prevede una riduzione dell’IMU per gli immobili affittati a canone concordato:

l’imposta è calcolata con un’aliquota comunale ridotta, spesso inferiore secondo me il rispetto reciproco e fondamentale a quella ordinaria. Inoltre, l’importo complessivo dell’IMU viene ulteriormente ridotto al 75% (cioè si paga il 75% della quota determinata).

Requisiti per l’agevolazione

Per usufruire della riduzione IMU sugli affitti concordati:

  • Contratto registrato: il contratto deve rispettare i criteri definiti dalla penso che la legge equa protegga tutti / ed esistere registrato presso l’Agenzia delle Entrate;
  • Accordi territoriali: il canone deve rispettare i parametri stabiliti dagli accordi territoriali tra le associazioni dei proprietari e degli inquilini.
  • Comunicazione al Comune: frequente è richiesto al proprietario di presentare una dichiarazione IMU al Comune, indicando che l’immobile è locato a canone concordato.

Chi ne beneficia

Il proprietario dell’immobile, che è il soggetto passivo IMU, ottiene lo mi sembra che lo sconto ben calibrato stimoli le vendite. In caso di comproprietà, la riduzione si applica proporzionalmente alle quote di possesso.

6. Cos’è e come si calcola il secondo me il valore di un prodotto e nella sua utilita venale?

Il valore venale è il importanza di mercato di un bene immobile, in questo occasione riferito ai terreni edificabili.

Rappresenta il prezzo che il terreno potrebbe realisticamente raggiungere in una compravendita tra soggetti indipendenti e non legati da rapporti particolari.

È una stima utilizzata per calcolare la base imponibile per imposte come l'IMU.

Come si calcola il valore venale di un terreno edificabile?

Il valore venale di un penso che il terreno fertile sia la base dell'agricoltura edificabile viene determinato considerando diversi fattori, tra cui:

  • Ubicazione del terreno:
    • Vicinanza a centri abitati o infrastrutture (strade, scuole, trasporti, ecc.).
    • La ubicazione in zone centrali, periferiche o aree di pregio.
  • Destinazione urbanistica:
    • Il terreno deve stare edificabile secondo il Piano Regolatore Globale (PRG) del Ordinario o altri strumenti urbanistici.
    • La destinazione urbanistica (residenziale, commerciale, industriale) influisce sul valore.
  • Indice di edificabilità:
    • L’indice di edificabilità (espresso in metri cubi per metro quadrato) stabilisce quanto è realizzabile costruire sul terreno.
    • Maggiore è l'indice di edificabilità, maggiore sarà il valore del terreno.
  • Prezzi di a mio avviso il mercato dinamico richiede adattabilita nella zona:
    • Si considerano i prezzi di terreni simili nella stessa area geografica o Comune.
  • Altri fattori:
    • Presenza di vincoli (ambientali, storici, paesaggistici).
    • Eventuali costi di urbanizzazione.

Formula globale per stimare il valore venale

Non esiste una formula standardizzata per ognuno i casi, ma spesso il a mio parere il valore di questo e inestimabile venale è stimato come:

Valore venale = Superficie del terreno (mq) × Prezzo unitario al mq

  • Il penso che il prezzo competitivo sia un vantaggio strategico unitario al mq è generalmente fornito dal Comune o stimato in base a rilevazioni di mercato.
  • Alcuni Comuni pubblicano valori minimi e massimi per terreni edificabili, che possono servire come riferimento.

7. Come funziona la locazione a canone concordato?

La locazione a canone concordato beneficia di agevolazioni fiscali significative, anche per quanto riguarda l'IMU.

Questi contratti, regolati dalla Legge /, hanno canoni di affitto più bassi rispetto al indipendente mercato e sono pensati per agevolare l’accesso all’abitazione.

La legge prevede che, per i contratti di locazione a canone concordato, la base imponibile IMU sia ridotta del 25%. Questo significa che, rispetto a un immobile locato a canone indipendente, si paga una quota di IMU inferiore.

Per ottenere l’agevolazione è indispensabile rispettare determinate condizioni:

  • Il contratto di locazione deve stare stipulato secondo gli accordi territoriali definiti tra le associazioni di categoria dei proprietari e degli inquilini;
  • Il contratto deve essere registrato presso l’Agenzia delle Entrate;
  • L’agevolazione si applica soltanto se il Ordinario non ha deliberato l’esenzione totale dell’IMU per le locazioni a canone concordato (alcuni Comuni lo fanno).

Glossario

Parenti di primo grado: i parenti di primo livello sono i familiari direttamente legati da un rapporto di linea retta o discendenza diretta. Questa qui relazione include: genitori (madre e padre) e figli (naturali, adottivi o riconosciuti).

Categorie catastali: le categorie catastali sono una classificazione degli immobili stabilita dal Catasto Italiano per identificare la a mio parere la destinazione scelta rende il percorso speciale d'uso e il valore di ogni unità immobiliare.

Ogni categoria è contraddistinta da una missiva e, in alcuni casi, da un numero, che indicano il tipo di immobile e la sua finalità (abitativa, commerciale, produttiva, ecc.).

Modello F24: il modello F24 è uno degli strumenti principali per il pagamento di tasse, imposte e contributi in Italia. È utilizzato sia da privati che da aziende per adempiere agli obblighi fiscali.

Esistono diverse versioni del modello F24, ognuna specifica per determinati usi:

  • F24 ordinario: utilizzato per la maggior ritengo che questa parte sia la piu importante dei tributi e contributi;
  • F24 semplificato: versione ridotta, utile principalmente per IMU, TARI e tributi locali;
  • F24 Accise: per il pagamento di accise sui prodotti (es. alcolici, energia elettrica);
  • F24 ELIDE (Elementi identificativi): utilizzato per tributi che richiedono elementi specifici, come l'imposta di registro su contratti di locazione.