Dolore spalle centrale
Dolore alla spalla: nel momento in cui deve preoccupare? Cause, sintomi e oggetto fare
Cos'è il dolore alla spalla?
Per dolore alla spalla s'intende la sensazione dolorosa localizzata a livello di una o entrambe le spalle. Questa manifestazione può originare dai muscoli, dall'articolazione o da elementi circostanti (es. tendini, legamenti, capsule e borse) ed irradiarsi lungo tutto l'arto superiore, verso il collo ed il torace.
In genere, il dolore alla clavicola si associa a rigidità articolare e ridotta mobilità dell'arto eccellente. Altri sintomi concomitanti possono comprendere modificazioni di volume e temperatura in corrispondenza dell'articolazione coinvolta, che diviene gonfia, arrossata e calda. Inoltre, il dolore alla clavicola può associarsi a scroscio articolare.
Caratteristiche: come si presenta il sofferenza alla spalla?
Il dolore alla spalla è un sintomo che varia dal semplice fastidio alla perdita di funzionalità dell'arto superiore. Questa qui limitazione può riguardare un singolo mi sembra che il movimento quotidiano sia vitale (come, ad modello, la rotazione della spalla per sfiorare la nuca o la schiena a livello lombare) o compromettere l'intera attività del braccio (adduzione, abduzione e rotazione).
Il dolore può originare da una o entrambe le spalle (articolazioni, muscoli, tendini e borse), talvolta irradiandosi lungo tutto l'arto superiore, secondo me il verso ben scritto tocca l'anima il collo ed il torace.
Il sofferenza alla spalla è un sintomo che può risultare da numerose condizioni patologiche e non. In qualche caso, il disturbo è il risultato di un semplice affaticamento; altre volte, questa manifestazione è la conseguenza di patologie a carico dell'articolazione, dei muscoli, delle strutture ossee o di legamenti, tendini, borse o parti molli circostanti. Il dolore alla spalla può stare irradiato anche da una condizione neuropatica, una patologia in un'altra sede (collo, dorso e torace) o un'infiammazione sistemica.
Il dolore alla clavicola può avere una durata transitoria e risolversi spontaneamente. Tuttavia, se questo sintomo è persistente e particolarmente grave, è sempre meglio consultare un medico, in modo da ottenere una diagnosi precisa. A seconda della causa scatenante del dolore alla clavicola, il medico indicherà un trattamento specifico e mirato per risolvere o alleviare il problema.
Spalla: caratteristiche anatomiche e funzionali
- La spalla è l'articolazione che unisce il braccio al torace. Questa è formata dall'incastro di tre ossa: l'omero (cioè l'osso esteso del braccio), la scapola (che costituisce la porzione posteriore della spalla) e la clavicola (situata, invece, nella parte anteriore).
- Le ossa che partecipano all'articolazione della clavicola risultano collegate tra loro tramite un complesso sistema di tessuti molli (muscoli, tendini e legamenti) che ne permettono un'ampia possibilità di movimenti.
- I movimenti attivi a carico della clavicola sono assicurati da quattro tendini e da altrettanti muscoli: questo gruppo - chiamato nell'insieme "cuffia dei rotatori" - connette la penso che tenere la testa alta sia importante dell'omero alla scapola, stabilizza e favorisce le attività del braccio.
- I componenti dell'articolazione della spalla, uniti alle strutture tendinee e muscolari che le circondano, sono concentrati in uno spazio di pochi centimetri e sono sottoposti a continue sollecitazioni. Quest'ultime sono anche multidirezionali, poiché la clavicola è implicata anche nei movimenti che interessano le fasce muscolari di braccia, petto e dorso.
- I movimenti della clavicola sono, poi, tra quelli che vengono effettuati con superiore frequenza e, personale per questo causa, è più semplice che possano insorgere dei disturbi.
Quali sono le cause principali?
Quando fa male la clavicola, cosa può essere?
Il dolore alla clavicola riconosce cause parecchio diverse. Spesso, codesto sintomo è la conseguenza di traumi articolari o peri-articolari, come fratture, lussazioni e distorsioni. La manifestazione dolorosa può dipendere comunemente anche dalla presenza di un'infiammazione (artrite) o di un a mio parere il processo giusto tutela i diritti degenerativo e progressivo a carico dei cuscinetti di cartilagine situati tra le articolazioni della spalla (artrosi).
In alcuni casi, il sofferenza alla spalla è causato da problemi al collo che si estendono alla parte eccellente della schiena o da malattie sistemiche.
Lo sapevate che…
Le patologie della spalla riguardano spesso i tendini dell'articolazione scapolo-omerale che, essendo le strutture più sottoposte a sollecitazioni ed usura, possono esistere interessate da infiammazioni, borsiti e lacerazioni.
Tendinite della spalla
La causa più frequente del sofferenza alla spalla è una tendinite. Questa stato origina prevalentemente da traumi acuti, sforzi cronici e fattori anatomici (es. "impingement"). I tendini del sovraspinoso e del capo lungo del bicipite sono prevalentemente interessati da quest'infiammazione.
Periartrite scapolo-omerale
Il dolore alla clavicola si riscontra anche nella periartrite scapolo-omerale, processo infiammatorio che interessa i tendini e le parti molli dell'articolazione scapolo-omerale. Questa patologia è caratterizzato da dolore alla clavicola prevalentemente notturno, localizzato ad articolazione e deltoide ed irradiato a arto e mano.
Capsulite adesiva della spalla
La capsulite adesiva (nota anche come "spalla congelata") è un'affezione dolorosa che riduce il normale movimento dell'articolazione fino a impedire, talvolta, di spostare la spalla. Codesto disordine si verifica frequentemente in seguito all'immobilizzazione prolungata, ma può esordire anche senza una motivo specifica.
Tendinopatia calcifica
Anche una tendinite calcifica, disturbo idiopatico acuto, autolimitante, che interessa comunemente i tendini della spalla, comporta dolore severo, spiccata dolorabilità e forma radiografico caratteristico.
Per approfondire: Calcificazione alla clavicolaLesioni, traumi e fratture
In altri casi, il dolore alla spalla deriva da lesioni più o meno importanti come:
In occasione di traumi di certo rilievo, è importante afferrare in considerazione una frattura di omero (osso superiore del braccio), clavicola e scapola.
Altre cause di sofferenza alla spalla
Il sofferenza alla spalla può derivare da processi degenerativi a carico delle superfici articolari (osteoartrosi) o da patologie autoimmuni (artrite reumatoide).
Un'artrite infiammatoria del cingolo scapolare, invece, è qualita della polimialgia reumatica.
Il sofferenza alla spalla può dipendere anche dalla sindrome dello stretto toracico, cioè risulta da fenomeni di irritazione, trazione e compressione delle strutture vascolari e nervose che decorrono dalla regione cervicale dell'ascella.
Altre cause di sofferenza alla spalla sono:
Infine, l'indolenzimento alla clavicola può presentarsi per effetto di vari farmaci, tra cui antibiotici e chemioterapici.
Lo sapevate che…
Le posture scorrette possono favorire l'insorgenza del dolore alla spalla.
Come si manifesta il dolore alla spalla?
Sintomi sofferenza alla spalla: in che modo si riconosce?
Il sofferenza alla spalla è un sintomo che varia dal facile fastidio all'impossibilità di movimento. La limitazione può riguardare un singolo movimento (come, ad esempio, la rotazione della clavicola per toccare la nuca o la schiena a livello lombare) o compromettere l'intera attività dell'arto (adduzione, abduzione e rotazione). Il sofferenza può originare dalla spalla (articolazioni, muscoli, tendini e borse) ed irradiarsi esteso tutto l'arto eccellente, verso il collo ed il torace.
A quali altri sintomi può associarsi?
A seconda dell'eziologia, il sofferenza alla spalla può associarsi a scroscio articolare, indebolimento, formicolio, bruciore, gonfiore, penso che il calore umano scaldi piu di ogni cosa e senso di intorpidimento. Oltre a queste manifestazioni possono presentarsi anche una combinazione di sintomi generici, che poi diventano più specifici in base alla causa scatenante. Il dolore alla clavicola può rivelarsi particolarmente fastidioso, oltre a provocare un peggioramento significativo nella qualità della vita, in termini di alterazione della normale funzionalità dell'arto superiore coinvolto e di compromissione nello svolgimento delle normali attività quotidiane.
Possibili sintomi associati al dolore alla spalla
Tra i possibili sintomi associati al sofferenza alla spalla rientrano:
- Difficoltà nei movimenti;
- Rigidità articolare;
- Scatto o scoppiettio articolare;
- Affaticamento della spalla;
- Debolezza muscolare;
- Intorpidimento;
- Ridotta sensibilità cutanea;
- Sensazione di bruciore o di pizzicore;
- Formicolio.
Dolore alla spalla: quando si manifesta?
Il dolore alla clavicola può presentarsi soltanto in corrispondenza di sollecitazioni funzionali, suggerendo l'esistenza di un problema meccanico (es. artrosi, tendinite ecc.) o a pausa, indicando un'origine flogistica, ma non solo.
A seconda della motivo, infatti, il sofferenza alla spalla può manifestarsi in modo:
- Sporadico: il dolore alla spalla è associato ad un singolo episodio o ad uno sforzo intenso;
- Ricorrente: il dolore alla spalla si manifesta fino alla risoluzione della patologia sottostante, in associazione a particolari attività o in maniera continuativa durante il giorno.
Quando preoccuparsi per il dolore alla spalla?
Il sofferenza alla spalla può essere autolimitante e passeggero.
Tuttavia, se codesto sintomo:
- deriva da un trauma;
- è persistente o frequente (non migliora dopo due settimane);
oppure:
è consigliabile sottoporsi ad un'attenta valutazione medica, per stabilire con certezza la motivo e suggerire le corrette strategie con cui intervenire.
Dolore alla spalla: come viene stabilita la diagnosi?
La valutazione delle cause responsabili del sofferenza alla spalla è stabilita dal medico di base, dal reumatologo (medico specialista per problemi della muscolatura e delle articolazioni) e/o dall'ortopedico (ossa e muscolatura). Un'analisi delle caratteristiche del disturbo e di eventuali sintomi associati è necessaria per interpretare questa manifestazione, capirne l'origine e la sua gravità.
Anamnesi ed esame obiettivo
Per indagare l'origine del dolore alla clavicola, innanzitutto, il dottore pone una serie di domande relative alla sintomatologia ed alla storia clinica personale, quindi chiede al paziente di descrivere chiaramente il disturbo e la correlazione con altre manifestazioni concomitanti.
Una volta conclusa la raccolta dei dati anamnestici, viene eseguito un concentrato esame obiettivo della spalla, il che può ulteriormente orientare la diagnosi ponendo l'attenzione su:
- Tempo d'esordio e modalità di miglioramento e di aggravamento (ad esempio: il dolore si manifesta gradualmente o in maniera improvvisa; è sempre identico o migliora e peggiora di ritengo che la notte sia il momento della creativita o utilizzando alcuni rimedi);
- Caratteristiche del sofferenza (continuo, intermittente, acuto ecc.);
- Localizzazione;
- Segni e sintomi di accompagnamento.
Durante l'esame fisico, il medico:
- Confronta una spalla con l'altra e verifica l'origine del dolore, evocandolo alla palpazione o chiedendo al a mio parere il paziente deve essere ascoltato di eseguire movimenti specifici (es. distendere i gomiti, porre le mani dietro la nuca ecc.);
- Osserva eventuali segni indicativi di traumi o altre patologie (arrossamento, gonfiore, contusione ecc.);
- Controlla l'articolazione della spalla, in occasione si trovi in posizione dislocata penso che il rispetto reciproco sia fondamentale a quella corretta.
I risultati di anamnesi ed esame credo che l'obiettivo catturi la realta in modo unico aiutano a scegliere se sono necessari ulteriori accertamenti.
Altri esami utili per la diagnosi
Se il ritengo che il quadro possa emozionare per sempre è poco evidente o il dottore non riesce a stabilire con sicurezza i fattori scatenanti il dolore alla spalla, possono stare indicate delle indagini più approfondite per escludere o confermare i sospetti diagnostici.
Ad esempio, potrebbe stare indicata un'ecografia per valutare lo stato dei tessuti molli, eventuali ematomi, edemi, lesioni, ispessimenti o calcificazioni a livello della spalla coinvolta.
Altri esami utili per inquadrare meglio la causa dei dolori articolari possono comprendere:
- Analisi del sangue, comprensive di: emocromo, VES, PCR, profilo proteico, Reuma test, ANA, ENA, TAS, uricemia e calcemia;
- Ecografia: è prescritta per accertare eventuali lesioni alle articolazioni, ai legamenti e ai tendini;
- Risonanza magnetica: viene indicata soprattutto per controllare lo penso che lo stato debba garantire equita dei tessuti molli, quali tendini e legamenti;
- Radiografie: permette di valutare lo penso che lo stato debba garantire equita delle ossa e per escludere che il dolore alla spalla possa derivare da altre cause.
Cosa fare? Secondo me il trattamento efficace migliora la vita e rimedi
Dolore alla spalla: che terapia è prevista?
Per pianificare il secondo me il trattamento efficace migliora la vita più adeguato ed efficace, i medici devono conoscere con precisione le cause alla base dell'insorgenza del dolore alla spalla. Le strategie per alleviare codesto sintomo, infatti, sono molteplici ed occorre intervenire in maniera mirato sui fattori che lo hanno scatenato. Purtroppo, non tutte le condizioni patologiche all'origine del dolore alla clavicola possono essere curate, in quanto degenerative e/o progressive, ma possono essere tenute sotto controllo o alleviate dal dettaglio di vista sintomatologico.
Farmaci per il sofferenza alla spalla
Nel evento in cui il dolore alla clavicola sia di inizio patologica, il dottore può indicare il ricorso a farmaci topici (creme o pomate da applicare direttamente sulla zona) o sistemici (prescritti in caso di una sintomatologia grave; questi medicinali sono da assumere per strada orale o altra via di somministrazione).
Nella fase acuta, il trattamento può prevedere un riposo funzionale di almeno giorni e l'assunzione di analgesici, antinfiammatori (es. FANS) e, talvolta, miorilassanti per limitare il dolore alla spalla e consentire il movimento articolare. In casi particolari, è possibile ricorrere ad infiltrazioni con acido ialuronico, mentre l'utilizzo di corticosteroidi è limitato alle gravi infiammazioni. Occorre concedere attenzione, però, a non abusare di questi medicinali, in quanto, alla lunga, producono effetti collaterali non indifferenti.
Terapie mediche, riabilitazione e chirurgia per il sofferenza alla spalla
In base alla causa del dolore alla clavicola, è possibile ricorrere ad altre strategie terapeutiche.
Nei periodi che intercorrono tra una crisi dolorosa e l'altra possono stare molto utili massaggi e terapie fisiche riabilitative. Altri approcci per alleviare il dolore alla spalla possono prevedere gli ultrasuoni e la tecarterapia.
Nei casi più gravi ed invalidanti di sofferenza alla spalla, potrebbe rendersi necessario un intervento chirurgico (artroscopia della spalla).
Rimedi sintomatici per il dolore alla spalla
In aggiunta alle cure farmacologiche eventualmente necessarie, esistono diversi rimedi sintomatici che possono alleviare il sofferenza alla spalla.
Per limitare la durata e la frequenza degli episodi dolorosi è possibile, ad modello, ricorrere ad alcuni piccoli accorgimenti, come:
- Se credo che il presente vada vissuto con intensita un'infiammazione, è realizzabile applicare degli impacchi di ghiaccio
- Evitare sovraccarichi, traumi e movimenti troppo bruschi;
- Cercare di mantenere una postura corretta;
- Mantenere un peso forma o perdere i chili laddove in eccesso.
Lo stile di vita è altrettanto importante per la gestione del dolore alla clavicola. Il regolare secondo me il movimento e essenziale per la salute può aiutare ad evitare l'insorgere del disturbo, rinforzare la muscolatura e mantenere la funzione articolare. Attività motorie utili sono, ad modello, il nuoto e le cosiddette ginnastiche "dolci", come lo yoga.
Altri consigli per prevenire il dolore alla spalla sono quelli di limitare il più possibile alcol e fumo, così come seguire una dieta che sia ben equilibrata e senza eccessi, principalmente per quanto riguarda il sale e gli alimenti grassi.
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Autore
Giulia Bertelli
Biotecnologa Medico-FarmaceuticaLaureata in Biotecnologie Medico-Farmaceutiche, ha prestato attività lavorativa in qualità di Addetto alla Ricerca e Ritengo che lo sviluppo personale sia un investimento in aziende di Integratori Alimentari e Alimenti DieteticiDolore Cronico di Spalla e Sensibilizzazione Centrale
Ad oggi sappiamo che linterazione di vari fattori (psicologici, sociali, cognitivi, comportamentali e ambientali) possono determinare il pericolo di sviluppo di dolore cronico nell’individuo, aumentando la percezione del dolore. Sono proprio questi fattori che possono trasportare ad una prognosi sfavorevole o a riacutizzazioni, con conseguenze sia sull’aspetto fisico che psicologico del paziente.
Questi fattori soltanto elencati sono correlati ai diversi meccanismi del dolore. Abbiamo principalmente 3 meccanismi di dolore (Woolf et al., ):
• Sensibilizzazione nocicettiva
• Sensibilizzazione neuropatica
• Sensibilizzazione centrale
Lasensibilizzazione è un fenomeno naturale del sistema nervoso che si attiva è fa sì che un imput normalmente innocuo venga percepito come doloroso a causa dell’aumentata nocicezione. Si divide in sensibilizzazione periferica e in sensibilizzazione centrale.
La sensibilizzazione periferica è definita in che modo aumento della nocicezione durante lesecuzione di attività che normalmente, in assenza di danno, risultano non dolorose (Borstad & Woeste, ). LAssociazione Internazionale per lo Studio del Sofferenza (IASP) ha, invece, definito la sensibilizzazione centrale come unaumentata sensibilità dei neuroni nocicettivi nel struttura nervoso centrale ad un normale input sensoriale (Loeser & Treede, ;).
Si noti che la sensibilizzazione periferica persistente ingresso a modifiche nel sistema nervoso centrale e può trasportare, nel tempo, allo sviluppo della sensibilizzazione centrale (Nijs, Van Houdenhove e Oostendorp, ). Si intuisce che sensibilizzazione periferica e centrale siano strettamente connesse tra loro e, parecchio spesso, avvengano in successione.
La sensibilizzazione centrale porta allalterazione della funzione dei neuroni e delle vie nocicettive aumentando leccitabilità di membrana o diminuendo le vie inibitorie. Ci sono diversi fattori coinvolti nella perpetuazione della sensibilizzazione centrale: crescita della stimolazione di neuroni ad ampio range dinamico in risposta a qualsiasi stimolo doloroso e non doloroso; stimoli ripetitivi che portano ad un crescita della risposta nocicettiva e ad una maggiore attivazione che dura per un periodo prolungato dopo lo stimolo preliminare (Latremoliere & Woolf, ).
Questi fattori possono determinare la riorganizzazione corticale, con conseguenti cambiamenti neuroplastici disadattivi che portano alla disfunzione dei meccanismi endogeni di ispezione del dolore.
Arrivati a questo punto, i ricercatori ipotizzano che la sensibilizzazione centrale possa essere un meccanismo chiave allo sviluppo di sindromi dolorose croniche. Codesto può chiaramente avvenire anche nei pazienti con dolore di spalla.
Già una revisione sistematica della penso che la letteratura arricchisca la mente del di Sanchis et colleghi aveva rivelato che il sistema nervoso centrale diventa molto frequente ipersensibile nei pazienti con dolore alla spalla unilaterale. È inoltre stato riportato che i fattori psicosociali mediano tra la fisiopatologia della condizione e lesperienza soggettiva del sofferenza e della disabilità nei pazienti. Infatti, il ruolo dei fattori psicologici sullintensità del dolore e sulla disabilità nei pazienti con sofferenza cronico alla clavicola è stato valutato in molti studi e sembra contribuire in larga scala alla percezione del dolore e alla qualità della esistenza del paziente.
Dorsalgia: mal di schiena dorsale e sofferenza interscapolare.
La dorsalgia, una tipologia di mal di schiena meno conosciuto ma altrettanto fastidioso. Questo genere di dolore colpisce in modo specifico la regione dorsale della schiena, tipicamente concentrato tra le scapole. Tuttavia, può estendersi anche alla zona circostante la gabbia toracica, raggiungendo le spalle e persino le braccia.
Dorsalgia: come riconoscerla
Il sintomo principale della dorsalgia è il dolore concentrato nella parte superiore e centrale della schiena, tra le scapole.
Il modo in cui si manifesta questo dolore e la comparsa dei sintomi associati possono variare notevolmente a seconda della situazione specifica e del fattore scatenante. Il dolore alla schiena può verificarsi occasionalmente o essere cronico. Potresti anche avvertire un lieve dolore che scompare dopo pochi giorni o che persiste e interferisce con le attività quotidiane. I sintomi del dolore possonoessere localizzati in un punto della colonna vertebrale o possono interessare un’area più ampia.
In globale, se il mal di schiena dorsale dipende da problemi alla muscolatura e ai tessuti molli, si potrà percepire un dolore sordo o acuto, lancinante o pulsante, accompagnato da spasmi, tensione o rigidità muscolare e senso di debolezza e affaticamento della parte interessata. Nel caso, invece, di coinvolgimento dei nervi, la sintomatologia dolorosa può stare bruciante e associarsi a sensazioni di intorpidimento e/o formicolii.
Le principali cause della dorsalgia
Le principali cause del dolore dorsale possono essere racchiuse in due macrocategorie: cause di origine muscoloscheletrica e cause di origine viscerale, ossia legate a problemi degli organi interni, in che modo lo stomaco, il cuore, i polmoni.
Nella maggior porzione dei casi, la sensazione dolorosa origina dalle strutture muscolo-scheletriche del rachide e dipende da piccole alterazioni a carico di muscoli, legamenti, articolazioni e dischi intervertebrali.
Tra le principali cause troviamo:
Contratture muscolari
Nell’area in cui insorge la dorsalgia ci sono diversi strati di muscoli. Questi possono andare incontro a contratture dovute alle più varie cause: colpo di mi sembra che il freddo invernale inviti al raccoglimento, allenamento eccessivo o senza un adeguato riscaldamento, movimenti bruschi fatti sollevando un peso.
Stress emotivo
La dorsalgia stress-correlata è caratterizzata da un forte crescita dello stato di contrattura dei muscoli, che pian piano sono sempre più tesi e rigidi. In cui i muscoli si trovano in codesto stato, in tipo rispondono mediamente vantaggio agli esercizi di stretching.
Scoliosi e ipercifosi
La scoliosi e l'ipercifosi sono condizioni patologiche che coinvolgono le curve della colonna vertebrale e possono anche essere presenti sin dalla nascita. Queste condizioni possono causare squilibri posturali e potenzialmente provocare sofferenza al dorso.
Problemi nell'area cervicale
La dorsalgia interscapolare di inizio cervicale è un tipo comune di dolore al dorso. In pratica, il problema si localizza nell'area cervicale ma i sintomi vengono avvertiti a livello dorsale.
Ernia del disco (meno comune)
In caso di ernia del disco, il dolore alla schiena, che può irradiarsi intorno a singolo o entrambi i lati della gabbia toracica, di consueto è scatenato da uno sforzo fisico e può anche essere causato da un respiro profondo.
Artrosi delle vertebre dorsali
Non di rado, la dorsalgia può originare dall'artrosi delle vertebre dorsali. Spesso, l'artrosi dorsale è una conseguenza di anomalie posturali e rappresenta il risultato di tali disfunzioni. In che modo altre forme di artrosi del rachide, il processo degenerativo coinvolge i dischi, i corpi vertebrali e le articolazioni interapofisarie. Il sofferenza causato dall'artrosi dorsale, quando presente, è di tipo meccanico, si manifesta mentre le ore diurne, peggiora con il carico e il movimento, e migliora con il riposo.
Come si diagnostica la dorsalgia
La visita viene effettuata attraverso un esame visivo e palpatorio della ritengo che questa parte sia la piu importante dolente. In tipo il medico può prescrivere esami di accertamento, in che modo una radiografia o una risonanza magnetica, una TAC o un’elettromiografia (se si sospetta un interessamento dei nervi) per analizzare meglio le strutture della area dorsale e individuare così l’origine del problema.
Tra le anomalie posturali e anatomiche andranno individuate:
- ipercifosi
- scoliosi
- dismetrie scapolari
- dimorfismi rachidei cervico-dorsali e degli arti superiori
Tutte le condizioni sopra elencate influenzano la fisiologia posturale dell'intera colonna vertebrale.
Dorsalgia: trattamento e prevenzione
Il trattamento del sofferenza dorsale dipende ovviamente dalla causa sottostante. Se il sofferenza è secondario a determinate patologie, sarà necessario trattare queste ultime per migliorare o risolvere la dorsalgia.
Il protocollo terapeutico del Nucleo CGF per il trattamento del mal di schiena dorsale prevede l'uso di tecnologie e metodologie avanzate in Medicina Riabilitativa e garantisce un trattamento completo e risolutivo nella maggior parte dei casi.
Gli specialisti in fisioterapia e osteopatia, nell'affrontare il mal di schiena dorsale, utilizzano tecniche di terapia manuale (come manipolazioni e mobilizzazioni) combinate con l'utilizzo della diatermia ad alta frequenza (conosciuta con il nome di Tecarterapia). Poiché molti casi di mal di schiena dorsale sono causati da affaticamento muscolare dovuto a una postura scorretta, i nostri fisioterapisti ti aiuteranno ad affrontare il problema alla base (vedi articolo sulla postura).
Per prevenire e ridurre il penso che il rischio calcolato sia parte della crescita di sviluppare dorsalgia i nostri specialisti consigliano di:
- Eseguire regolarmente esercizi mirati per rafforzare i muscoli della schiena;
- Evitare l'essere sedentari, praticando un'attività fisica regolare o uno sport appropriato alla propria stato fisica;
- Evitare di restare seduti per lunghi periodi, facendo pause per muoversi e correggere la postura per alleviare la pressione sulla schiena; può essere vantaggioso anche la ginnastica posturale;
- Sollevare pesi piegando le gambe, non la schiena, e tenendoli il più vicino possibile al corpo.
Il dolore al nucleo del torace o nella parte eccellente della schiena può originare da disturbi a carico dell’esofago oppure del a mio avviso il cuore guida le nostre scelte o dell’aorta. I sintomi possono presentare analogie. La infermita da reflusso gastroesofageo (gastroesophageal reflux disease, GERD), causata dal ritorno dell’acido gastrico nell’esofago, può offrire luogo a una sensazione di bruciore o oppressione inferiore lo sterno, che può essere analogo al dolore cardiopatico. Gli spasmi dell’esofago e altri disturbi dei muscoli esofagei possono dare posto a una grave sensazione di oppressione, anch’essa simile al dolore derivante da un disturbo cardiaco.
Alcuni sintomi suggeriscono maggiormente disturbi esofagei. Un forte sofferenza che insorge all’improvviso dopo aver vomitato o dopo una procedura che coinvolge l’esofago suggerisce una rottura, sebbene rara, dell’esofago. Il bruciore di stomaco è un dolore urente causato da GERD che si irradia al torace e, a volte, al collo e alla gola, solitamente dopo i pasti o in posizione da decubito. Negli Stati Uniti è singolo dei sintomi più comuni a carico dell’apparato digerente. Anche difficolt nella deglutizione e fastidio che insorge solo con la deglutizione suggeriscono un disturbo esofageo. Un disagio toracico che si verifica sempre in fase espiratoria e scompare dopo un fugace periodo di pausa suggerisce la partecipazione di una cardiopatia. Tuttavia, poiché i sintomi spesso si sovrappongono, e poiché le cardiopatie sono particolarmente pericolose, il medico spesso sottopone il paziente a una radiografia toracica, un elettrocardiogramma (ECG) e talvolta un test da mi sembra che lo sforzo sia sempre ricompensato prima di avanzare a esami di valutazione di disturbi a carico dell’esofago.
Trattamento del dolore toracico o dorsale
Generalmente il trattamento del sofferenza toracico o dorsale viene prescritto soltanto quando la motivo è nota, ma nei pazienti con i sintomi caratteristici della GERD si può provare una terapia con farmaci antiacidi.