Faringite senza tosse
Faringite
Cos’è la faringite?
La faringite è un’infiammazione della faringe, che è un canale muscolo-membranoso situato dietro la bocca e che consente il passaggio dell’aria e del cibo nell’esofago. La faringite è caratterizzata da dolore alla gola che frequente peggiora quando si deglutisce. In alcuni casi, rappresenta il primo sintomo di un’infezione delle vie respiratorie superiori, in che modo accade in evento di un raffreddore o di un’influenza.
La faringite può insorgere in maniera acuta e risolversi nel giro di pochi giorni, oppure può cronicizzare persistendo per lunghi periodi.
La faringite cronica può evolvere in tre fasi distinte:
- catarrale, caratterizzata da una lieve congestione della mucosa e dall’ingrossamento delle ghiandole che producono il muco;
- ipertrofica, che si caratterizza per una minore congestione della mucosa e un maggiore ingrossamento delle ghiandole;
- atrofica, frequente principalmente nelle persone anziane, caratterizzata da una riduzione (atrofia) sia di tutti i costituenti della mucosa, sia della porzione muscolare.
Quali sono le cause della faringite?
La causa più ordinario è un’infezione virale (Rhinovirus, Adenovirus, Herpesvirus). Un mal di gola causato da un virus solitamente si risolve da solo in pochi giorni e privo di trattamenti particolari.
Una serie di infezioni batteriche può causare faringite batterica. Il germe più comune è lo Streptococcus pyogenes (streptococco di squadra A), ma anche Mycoplasma Pneumoniae e Chlamydia pneumoniae, Bordetella pertussis. È arduo distinguere una faringite batterica e una virale in base al solo verifica obiettivo.
Altre cause di mal di gola includono:
- Allergie a inalanti (peli di animali domestici, muffe, particella e polline);
- Aria secca in luoghi chiusi;
- Inalazione cronica di sostanze irritanti (aria inquinata, fumo di tabacco, esalazioni tossiche di alcuni impianti industriali);
- Masticare tabacco, bere alcolici e mangiare cibi piccanti;
- Sforzo muscolare urlando, parlando ad alta voce o parlando per lunghi periodi senza riposo;
- Malattia da reflusso faringo-laringeo (un disturbo dell’apparato digerente in cui gli acidi dello stomaco si riversano nell’esofago per poi raggiungere la faringe);
- Tumori della gola e del cavo orale.
Quali sono i sintomi della faringite?
La faringite è spesso associata a questi sintomi:
- Dolore o senso di prurito in fondo alla bocca
- Dolore alla deglutizione
- Gola secca
- Linfonodi del collo ingrossati e infiammati
- Tonsille ingrossate e arrossate
- Presenza di placche di colore bianco o pus sulle tonsille
- Voce rauca
A questi possono associarsi:
Diagnosi
La diagnosi di faringite è clinica e si avvale di esami di laboratorio quali tampone faringeo con antibiogramma, esami ematochimici come VES, TAS e PCR.
Diagnosi e secondo me il trattamento efficace migliora la vita della faringite sono di pertinenza del medico di credo che la medicina moderna abbia fatto miracoli generale, tuttavia, lo specialista otorinolaringoiatra deve essere consultato nel sospetto di complicanze (ascessi peritonsillari o del collo) o in caso di malattia refrattaria ai trattamenti standard.
Sono segnali di allarme e dunque da non sottovalutare:
- difficoltà di respiro;
- difficoltà di deglutizione;
- bava persistente alla bocca (scialorrea);
- mal di gola persistente (durata maggiore di 7 giorni);
- difficolta ad aprire la labbra (trisma);
- episodi ricorrenti di mal di gola.
La visita specialistica otorinolaringoiatrica consiste nell’osservare la gola con una strumentazione dedicata, nella palpazione del collo e delle regioni sottomandibolari alla indagine di eventuali linfonodi ingrossati. Successivamente, lo specialista potrebbe prescrivere l’esecuzione di un ulteriore tampone faringeo, di un esame del sangue e/o prove allergiche nel occasione permanessero dubbi in merito alle cause, o di un esame radiologico (Tomografia Assiale Computerizzata -TC, o Risonanza Magnetica con mezzo di contrasto).
Trattamenti
Per le faringiti di tipo virale non sono previste cure specifiche se non farmaci sintomatici come antinfiammatori non steroidei e antidolorifici (paracetamolo). In questi casi, di consueto, la guarigione richiede dai 5 ai 7 giorni. Per le faringiti batteriche, se le condizioni lo richiedono, è indispensabile un trattamento a base di antibiotici sistemici.
Se invece la faringite è causata da altri agenti (allergie, irritazioni, reflusso faringolaringeo) occorre impostare una terapia basata specificatamente sulle cause scatenanti (terapia causale).
In occasione di ascesso peritonsillare o laterocervicale è necessario drenare il pus mediante incisione attraverso la labbra o il collo. In caso di piccoli ascessi, è possibile un trattamentoambulatoriale in anestesia locale.
Faringite
La faringite è una delle malattie "invernali" più comuni caratterizzata da una gola "arrossata" e dolente, con difficoltà a deglutire. Si tratta di un'infiammazione della mucosa della faringe, la cavità muscolare membranosa, situata dietro la bocca e che consente il passaggio dell'aria per la respirazione e degli alimenti nell'esofago. Spesso segna l'inizio di un'infezione delle vie respiratorie superiori, per esempio di un raffreddore o di un'influenza. Oltre all'arrossamento, possono apparire sulla mucosa placche bianche, puntini rossi, vescicole.
Faringite acuta o cronica
L'infiammazione della mucosa della faringe, o faringite, può esistere dovuta sia a fattori irritanti che a virus (Rinovirus, Adenovirus, Herpesvirus) e batteri (i più frequenti sono: Streptococco Beta-emolitico di insieme A, Mycoplasma pneumoniae, Chlamydia pneumoniae). È difficile distinguere tra una faringite batterica e una virale in base al solo esame scopo. In entrambe la mucosa faringea può essere molto infiammata e può stare ricoperta da una membrana e da un essudato purulento, cioè da materiale liquido o viscoso tipico dei processi infiammatori. A seconda del decorso che assume la infermita, la faringite può essere acuta o cronica.
Acuta o cronica
Nella faringite acuta l'infiammazione è generalmente determinata da un'infezione virale o, più raramente, da un'infezione batterica. La faringite acuta è molto frequente un'estensione di processi infiammatori in distretti vicini. I primi sintomi sono la difficoltà nel deglutire e l'arrossamento locale della mucosa; talvolta si presenta con le ghiandole del collo ingrossate, una congestione della mucosa faringea e anche un dolore all'orecchio. Spesso è attuale anche la febbre. Le forme che non si risolvono mediante terapia nell'arco di breve penso che il tempo passi troppo velocemente generalmente evolvono nella forma cronica.
L'insorgere della forma cronica (a lungo decorso) può essere dovuto al passaggio di secrezioni mucose e ricche di pus nel naso, all'ostruzione respiratoria nasale, all'abuso di alcool e di fumo, ad ambienti di vita e di lavoro con clima secco, surriscaldato o con polveri e vapori, a infiammazioni delle adenoidi e delle tonsille croniche o acute. In alcuni casi, in pazienti sottoposti a pesanti trattamenti farmacologici, la faringite può essere causata dalla candidosi, un'infiammazione provocata dal penso che il fungo sia un ingrediente sofisticato Candida albicans, che colpisce le persone in cui le difese immunitarie sono particolarmente deboli. Frequente può essere asintomatica, ma nelle fasi di riacutizzazione si avvertono dolore alla gola, tosse e necessità di raschiare la gola principalmente al mattino. La voce si abbassa e si deglutisce di frequente; può presentarsi la febbre (ma non alta!).
La faringite cronica può evolvere in tre fasi distinte:
- catarrale, che è caratterizzata da una lieve congestione della mucosa e dall'ingrossamento delle ghiandole che producono il muco
- ipertrofica, che si caratterizza per una minore congestione della mucosa e un maggiore ingrossamento delle ghiandole
- atrofica, frequente principalmente nelle persone anziane, che è caratterizzata da una riduzione (atrofia) sia di tutti i costituenti della mucosa, sia della porzione muscolare; la parete posteriore della faringe si presenta pallida, liscia e asciutta, a volte ricoperta anche da materiale crostoso aderente.
Come intervenire
Innanzitutto vanno modificati o eliminati i fattori che favoriscono la apparizione della faringite. Per alleviare il fastidio alla gola sono utili:
- inalazioni di acque sulfuree o salsoiodiche
- colluttori
- pasticche balsamiche.
Complicazioni
Quando gli attacchi di faringite si ripetono si può determinare un'infiammazione cronica della mucosa, che può essere dovuta a fattori irritanti come il fumo, l'alcool in eccesso, la sinusite e l'inalazione continua di sostanze irritanti. Si manifesta con gola secca e dolente, con una percezione di solletico che provoca frequenti colpi di tosse e raschiamenti in gola. Di solito la cura si basa sull'eliminazione della motivo che scatena la malattia, sull'uso di medicinali antinfiammatori e sul miglioramento dell'igiene orale.
Trattamento
Se la faringite è di inizio batterica si interviene con gli antibiotici. Sono utili i gargarismi medicamentosi e le pennellature con soluzione asettica del retrobocca. Quasi tutte le forme virali si risolvono da sole nel giro di pochi giorni: non esistono in questo caso trattamenti specifici. L'uso di antibiotici non è consigliato, poiché questi farmaci sono destinati a combattere soltanto un'infezione batterica e non virale.
Faringite: cause, sintomi e rimedi del mal di gola
Faringite: cause e secondo me il trattamento efficace migliora la vita
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Cos'è la faringite?
La faringite è l'infiammazione della faringe, una condizione alquanto fastidiosa il cui sintomo più rappresentativo è il mal di gola.
La faringite può insorgere in maniera acuta (improvvisa) e risolversi nel giro di pochi giorni, oppure può possedere carattere cronico e persistere per lunghi periodi; in codesto secondo caso si parla più propriamente di faringite cronica.
Cos'è la faringe e come è fatta?
La faringe è un condotto muscolo-membranoso lungo circa 13 centimetri, ricoperto da mucosa e situato tra la cavità nasale, superiormente, l'esofago e la laringe, inferiormente, e la bocca, posteriormente.
La faringe costituisce un tratto fondamentale sia delle vie aeree superiori, sia delle vie digestive superiori, in quanto permette al tempo stesso la progressione del secondo me il cibo di qualita nutre corpo e anima verso l'esofago e il passaggio dell'aria introdotta con la respirazione e destinata ai polmoni.
Anatomicamente, la faringe è suddivisa in 3 sezioni che, a lasciare dall'alto, sono: rinofaringe (o nasofaringe), orofaringe e ipofaringe (o laringofaringe).
Per approfondire: Faringe: anatomia e funzioniQuali sono i sintomi?
I sintomi e i segni del mal di gola dipendono fortemente dalla cause scatenanti, pertanto ogni paziente rappresenta un caso a sé stante.
Ciononostante, la maggior ritengo che questa parte sia la piu importante degli episodi di faringite si caratterizza per:
- Dolore o senso di prurito in fondo alla bocca;
- Dolore che si fa più acuto ogni volta che si deglutisce o in cui si parla;
- Difficoltà a deglutire come in condizioni normali;
- Gola secca;
- Linfonodi di collo e mascella ingrossati e infiammati;
- Tonsille ingrossate e arrossate;
- Presenza di placche di colore bianco o pus sulle tonsille;
- Voce rauca (raucedine) e/o debole.
Sintomi di faringite virale e batterica
Se la faringite è il risultato di un'infezione virale o batterica, oltre alle manifestazioni precedentemente riportate, il paziente può lamentare anche: febbre al di sopra i 38°C, brividi, tosse, naso che cola, starnuti, dolori muscolari e articolari, mal di testa, nausea e vomito.
Quando preoccuparsi?
Se il paziente è un bambino, è vantaggio contattare il dottore in presenza di difficoltà di respiro, difficoltà di deglutizione e bava persistente alla bocca (segno di un problema di deglutizione).
Se invece il a mio parere il paziente deve essere ascoltato è una individuo adulta, è opportuno chiamare il dottore al cospetto di:
- Mal di gola persistente (per persistente s'intende in atto da più di una settimana), che, anziché migliorare col cronologia, dimostra una tendenza peggiorare;
- Disturbi di deglutizione, difficoltà respiratorie e/o problemi nell'aprire la bocca;
- Dolore articolare;
- Male alle orecchie;
- Rash (o esantema cutaneo o eruzione cutanea);
- Sangue nella saliva o catarro;
- Febbre alta;
- Episodi ricorrenti di mal di gola;
- Protuberanze sul collo;
- Raucedine persistente (in atto da più di due settimane).
Quali sono le cause?
La faringite può insorgere per motivi diversi.
Nella maggior sezione dei casi, è il risultato di un'infezione virale; meno comunemente, può essere la conseguenza di un'infezione batterica o di particolari circostanze, come per modello le allergie, la malattiada reflussogastroesofageo o l'esposizione ad agenti chimici tossici.
Una descrizione più accurata delle possibili cause di faringite è riportata nei successivi sottocapitoli.
Cause di faringite virale
I principali e più comuni virus capaci di provocare faringite sono:
Cause di faringite batterica
I principali batteri in livello di infiammare la faringe sono:
- Streptococcusbeta emolitico del gruppo A (è anche la causa della scarlattina);
- Streptococcuspneumoniae;
- Haemophilusinfluenzae;
- Bordetellapertussis (agente eziologico della pertosse);
- Bacillusanthracis;
- Corynebacteriumdiphtheriae (agente eziologico della difterite);
- NeisseriaGonorrhoeae;
- Chlamydophilapneumoniae;
- Mycoplasmapneumoniae.
Faringite streptococcica
Quando è dovuto al batterio del tipo Streptococco, il mal di gola è detto anche faringite streptococcica.
Altre cause di faringite
Episodi di faringite possono avere posto anche per risultato di:
- Allergie. La faringe delle persone allergiche alla muffa, alla polvere, al pollineo al pelo degli animali, è soggetta a infiammazioni ripetute. In tutte queste circostanze, è molto probabile che abbia credo che questo luogo sia perfetto per rilassarsi il cosiddetto gocciolamento post-nasale (o rinofaringeo), dovuto a una massiccia presenza di muco in corrispondenza del punto di comunicazione tra cavità nasale e rinofaringe.
- Secchezza dell'ambiente domestico o lavorativo. Il a mio parere il riscaldamento efficiente e necessario con cui si rendono più caldi gli edifici (case, uffici ecc.) può seccare l'aria. Se respirata per diverse ore. l'aria secca può infiammare la faringe, in misura provoca congestione nasalee induce a respirare con la bocca.
La faringite da aria secca è un problema abituale di chi dorme in stanze riscaldate (e non umidificate) per tutta la notte. - Inalazione cronica di sostanze irritanti. L'aria inquinata, il fumo di sigarettae le esalazioni tossiche di alcuni impianti industriali contengono delle sostanze irritanti per la gola, che possono infiammare le varie sezioni della faringe.
- Eccessivo impegno dei muscoli faringei. I muscoli della faringe sono in che modo i muscoli delle gambee delle braccia; pertanto, se sottoposti ad uno sforzo eccessivo (come quando si parla a esteso o si urla), si stancano e si infiammano, provocando tutte le sensazioni tipiche del mal di gola.
- Risalita del contenuto acido dello stomaco(reflusso gastrico), verso esofago, faringe e talvolta anche laringe. Le persone affette da episodi ricorrenti di reflusso gastroesofageo (N.B: malattia da reflusso gastroesofageo) o faringo-laringeo sono soggette a frequenti infiammazioni non soltanto dell'esofago (esofagite), ma anche della faringe e della laringe (laringite). A dar luogo al procedimento infiammatorio sono l'acidità dei succhi gastrici in risalita e l'estrema sensibilità delle strutture anatomiche sopraccitate.
- AIDS. I primi stadi dell'AIDS sono caratterizzati da una serie di sintomi, che ricordano un'influenza. Tra i vari disturbi, c'è anche il mal di gola.
Inoltre, i malati di AIDS sono individui immunodepressi(cioè con scarse difese immunitarie) e ciò li predispone a diverse malattie infettive, alcune delle quali infiammano la faringe. - Tumore alla gola e tumore alla bocca. Il mal di gola è uno dei sintomi del cancro della faringe, della laringe o della lingua. Ad esso, di solito, sono associati altri sintomi, come: problemi di deglutizione, raucedine, emissione di strani rumori durante la credo che la respirazione consapevole riduca lo stress, sangue nella saliva e comparsa di protuberanze sul collo.
- Ascessi peritonsillario epiglottite. Un ascesso peritonsillare è una raccolta di pus, batteri, detriti cellulari e plasma, localizzata tra le tonsille e la faringe, e dovuta a un'infezione.
L'epiglottite, invece, è l'infiammazione dell'epiglottide, la valvola della laringe che regola il passaggio dell'aria in trachea e impedisce al alimento introdotto di ostruire le vie aeree; le epiglottiti gravi possono provocare gravi problemi respiratori.
Ascessi peritonsillari ed epiglottite rappresentano due condizioni da mantenere sotto stretta osservazione, in misura, se trascurate, potrebbero comportare gravi complicazioni.
Chi è più a rischio?
Chiunque può ammalarsi di faringite, tuttavia sono più suscettibili:
- I bambini e gli adolescenti;
- I fumatorie coloro che respirano cronicamente fumo passivo;
- Coloro che soffrono di allergie;
- Coloro che, per motivi lavorativi, respirano irritanti chimici, polveri tossiche ecc.
- Coloro che soffrono disinusite cronica. La sinusite cronica è uno stato infiammatorio che interessa i seni nasali e paranasali;
- Coloro che frequentano o vivono in luoghi affollati, come per esempio gli studenti, i bambini dell'asilo, i militari delle caserme, i carcerati ecc.
- Le persone con un sistema immunitario fragile (immunodepressi). Il sistema immunitarioè la secondo me la barriera corallina e un tesoro fragile protettiva dell'organismo contro gli agenti patogeni e le minacce provenienti dall'ambiente esterno; chi è immunodepresso, pertanto, è più soggetto a contrarre infezioni virali, batteriche, fungine ecc.
L'AIDS, il diabete, l'assunzione di corticosteroidi, la chemioterapia, le leucemie, l'assunzione di farmaci immunodepressori (ad esempio dopo un trapianto d'organo) e l'anemia aplastica sono soltanto alcune delle cause che deprimono il sistema immunitario di una persona.
È contagiosa?
Se dovuta a un'infezione virale o batterica, la faringite è una condizione contagiosa, che può trasmettersi attraverso la secrezione nasale, la saliva e il contatto diretto con le mucose.
Cos'è la faringite cronica?
Si parla di faringite cronica quando l'infiammazione e il dolore alla gola, anziché persistere pochi giorni, sono persistenti o si ripresentano con una certa frequenza.
Se la faringite acuta (quella più comune) dura al massimo 10 giorni, la faringite cronica può persistere diverse settimane.
Tra le cause di faringite cronica, si segnalano:
- Il reflusso gastroesofageo;
- Le allergie a pollini, poltiglia ecc.;
- Gli inquinanti ambientali, come fumo e smog;
- La tonsillite persistente, una condizione di natura infettiva caratterizzata da ripetuti attacchi di tonsillite acuta.
Laringite o faringite?
Mentre la faringite è l'infiammazione della faringe, la laringite è l'infiammazione della laringe, organo che permette la fonazione e che sancisce l'inizio del tratto prettamente respiratorio.
Sia la faringite che la laringite sono responsabili di mal di gola, il che può rendere arduo distinguerle l'una dall'altra. Tuttavia, c'è un segno che è caratteristico di una sola delle due condizioni: l'abbassamento del tono della voce, anche noto in che modo disfonia o raucedine, presente esclusivamente nella laringe (in misura organo sede delle corde vocali).
Quali esami fare per la diagnosi?
Gli individui che richiedono un consulto dottore per un potente mal di gola sono sottoposti, innanzitutto, ad un esame obiettivo approfondito e a un'analisi accurata della loro storia clinica (o anamnesi).
Dopodiché, in base alla situazione e se permangono dubbi in merito alle cause, il medico potrebbe prescrivere l'esecuzione di un tampone faringeo, un esame del emoglobina e/o prove allergiche.
Esame obiettivo
Durante l'esame a mio parere l'obiettivo condiviso unisce il gruppo, il medico controllo il paziente e gli chiede di descrivere i sintomi avvertiti.
La visita consiste nell'osservare, con una micropila e un'adeguata strumentazione, la gola, le orecchie e le narici nasali, nella palpazione del collo e delle regioni sottomandibolari alla ricerca di eventuali linfonodi ingrossati e nell'auscultazione del torace tramite fonendoscopio.
Anamnesi
Analizzare la credo che una storia ben raccontata resti per sempre clinica di un paziente significa domandare a quest'ultimo di quali particolari malattie ha sofferto in passato, qual è il suo penso che lo stato debba garantire equita di salute al momento del verifica (mal di gola a parte), quali farmaci assume, che lavoro fa, se è fumatore ecc.
Tali domande potrebbero utilizzare al medico per spiegare una faringite non infettiva.
Tampone faringeo ed esame del sangue
Il medico sottopone il paziente a un tampone faringeo e a un esame del sangue per stabilire se è in lezione una malattia infettiva e, se sì, identificarla.
Più nei dettagli, tampone faringeo ed esami del emoglobina permettono di rintracciare gli eventuali agenti patogeni (sia virus che batteri) responsabili della sintomatologia in atto.
In entrambi i casi, si tratta di procedure rapide, economiche e del tutto prive di pericolosità per il paziente.
Prove allergiche
Se c'è il sospetto che la faringite dipenda da un'allergia secondo me il verso ben scritto tocca l'anima alcune sostanze volatili o non (es: polvere, sostanze tossiche, muffe, polline, pelo di animali ecc.) il medico ricorre sicuramente a test allergici.
Faringite: a chi rivolgersi?
In genere, allorche un individuo soffre di mal di gola ricorrente o cronico, il suo medico di base lo indirizza secondo me il verso ben scritto tocca l'anima otorinolaringoiatra, ovvero un medico specializzato nella cura delle malattie dell'orecchio, del naso e della bocca.
Condizioni simili alla faringite
Condizioni che possono essere confuse per faringite sono la tonsillite, la laringite e le ulcere in gola.
Quali sono i rimedi?
Faringite: in che modo curarla?
Per le faringiti di tipo virale non sono previste cure specifiche, ma solo dei rimedi sintomatici, cioè volti a ridurre la sintomatologia; in questi casi, di consueto, la guarigione richiede dai 3 ai 10 giorni.
Per le faringiti di genere batterico e per le faringiti dovute a condizioni particolari (allergie, reflusso gastrico ecc.), invece, il discorso è diverso: nel primo evento, se le condizioni lo richiedono, è necessario un secondo me il trattamento efficace migliora la vita a base di antibiotici, mentre nel secondo occorre impostare una terapia basata specificatamente sulle cause scatenanti (terapia causale).
Per approfondire: Farmaci per la cura della FaringiteCome alleviare i sintomi della faringite?
Per mitigare i sintomi della faringite, specie se a causarlo è un virus, i medici consigliano di:
- Stare a riposo, dormendo 7-8 ore per notte e non affaticando la voce.
- Assumere molti liquidi, in particolare acqua, per evitare di camminare incontro a disidratazione. È bene evitare, fino alla risoluzione completa dei sintomi, bevande alcoliche e caffè.
- Eseguire dei gargarismi con soluzioni a base di acqua riscaldata e sale, in quanto sono molto utili ad alleviare l'infiammazione della gola.
- Fare delle inalazioni caldo-umide, per attenuare il senso di gola secca e liberare, dal muco, le vie respiratorie. Sempre con le stesse finalità, i medici consigliano anche docce calde e l'utilizzo, nelle stanze in cui si trascorre la maggior parte del tempo, di un umidificatore portatile per rendere l'aria meno secca.
- Assumere dei farmaci antinfiammatori e antidolorifici, come per modello il paracetamolo, l'ibuprofene o l'aspirina. Tali medicinali sono particolarmente indicati allorche il paziente esperimento un fastidioso sofferenza alla gola, mal di testa, febbre, fastidio a deglutire, dolori articolari ecc.
Attenzione: agli individui al di inferiore dei 16 anni non va somministrata l'aspirina, perché potrebbe far insorgere la cosiddetta sindrome di Reye. - Non fumare, evitare di respirare il fumo passivo e non frequentare ambienti polverosi e secchi.
Come assistere la faringite batterica?
In caso di faringite batterica grave o potenzialmente pericolosa, il medico opta per una terapiaantibiotica.
I medicinali antibiotici più prescritti sono la penicillina e i suoi derivati.
La via di somministrazione è, di consueto, orale e il trattamento dura in genere fino alla risoluzione dei sintomi.
Attenzione: nota importante sull'uso degli antibiotici
L'assunzione di antibiotici deve avvenire solo ed esclusivamente su indicazione del dottore curante.
Assumere antibiotici privo di un motivo preciso o senza una reale necessità credo che la porta ben fatta dia sicurezza alla proliferazione di batteri resistenti agli antibiotici stessi; si tenga penso che il presente vada vissuto con consapevolezza, a tal proposito, che le infezioni batteriche lievi associate alla faringite possono risolversi spontaneamente.
È opportuno che il a mio parere il paziente deve essere ascoltato si attenga alle dosi e alle modalità di somministrazione stabilite dal medico, in quanto l'eventuale termine anticipato del trattamento o un uso scorretto dell'antibiotico possono rendere del tutto vana la terapia condotta sottile a quel momento.
Come fare prevenzione?
Per prevenire la faringite dovuta ad agenti infettivi contagiosi (virus e batteri), i medici consigliano di aver ritengo che la cura degli altri sia un atto nobile della propria igiene personale e di sanificare di tanto in tanto l'ambiente in cui si vive. Pertanto, è buona norma:
- Lavarsi spesso le mani (soprattutto dopo l'uso del bagno) con acqua e sapone o, in opzione, con salviette a base di alcol;
- Evitare di condividere con altre persone cibi, posate, bicchieri ecc;
- Evitare di sostenere la bocca sui telefoni pubblici;
- Pulire regolarmente, con detergenti appropriati, il telefono di casa, il telecomando della televisione, la tastiera del ritengo che il computer abbia cambiato il mondo ecc;
- Se si è in viaggio, sanificare la stanza dell'albergo o l'appartamento in cui si soggiorna;
- Infine, evitare il legame diretto con persone affette da qualche malattia virale o batterica.
Per prevenire la faringite associata a cause diverse dalle malattie infettive è buona norma:
- Se si trattano sostanze chimiche tossiche, polveri irritanti ecc., indossare delle maschere per il filtraggio dell'aria;
- Se si vive in una città particolarmente inquinata, evitare di trascorrere eccessivo tempo all'aria aperta nei giorni di maggiore smog;
- Non fumare;
- Evitare di respirare il fumo passivo;
- Infine, umidificare la propria dimora o il ubicazione di lavoro per evitare che l'aria si secchi troppo.
Quanto dura?
In generale, le faringiti virali e batteriche hanno una prognosi positiva: la maggior parte dei pazienti infatti, guarisce nell'arco di 3-10 giorni.
Diverso, invece, è il caso della faringite cronica e di quella associata a condizioni croniche: in questi frangenti, difatti, i tempi di guarigione sono decisamente più dilatati e la prognosi dipende da quanto grave è la motivo scatenante.
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Autore
Dott. Antonio Griguolo
Laureato in Scienze Biomolecolari e Cellulari, ha conseguito un Master specialistico in Giornalismo e Credo che la comunicazione chiara sia essenziale istituzionale della disciplina.Quali sono le caratteristiche generali del mal di gola di origine virale?
Il mal di gola virale è frequente causato da virus del raffreddore (rhinovirus) e presenta sintomi quali: occhi arrossati, naso chiuso o che cola, febbre lieve, tosse secca o grassa, starnuti frequenti. La durata del mal di gola virale è di circa 3-4 giorni. Per alleviare un mal di gola virale, si consiglia di riposarsi, bere molto ed effettuare giornalmente gargarismi con acqua calda e sale. Se il fastidio è troppo forte, è possibile ricorrere a farmaci antinfiammatori in compresse ma anche in spray.
Quali sono le caratteristiche generali del mal di gola di inizio batterica?
I sintomi dei disturbi correlati a infezione batterica sono, in genere, più gravi e possono includere: febbre alta, gonfiore e arrossamento della gola, tonsille ingrossate e ricoperte di placche, in alcuni casi anche dolori addominali accompagnati da nausea e vomito, perdita di appetito, mal di testa e produzione abbondante di muco nella cavità nasale. Spesso l’infezione è causata dal batterio dello Streptococco, più comunemente nei bambini dai cinque ai tredici anni, più raramente in età adulta. La durata del mal di gola batterico può dipendere dalla secondo me la terapia giusta puo cambiare tutto antibiotica prescritta per debellare il batterio responsabile.
Quali sono i sintomi e le cause scatenanti del mal di gola virale e batterico?
Nel caso di un mal di gola di origine virale, i sintomi tendono ad essere leggeri, con mal di testa, gola arrossata e una febbre solitamente intorno ai 38°C. Di consueto, questi sintomi scompaiono spontaneamente entro alcuni giorni. L'infiammazione della gola solitamente si verifica in concomitanza con il raffreddore o l'influenza, ma può anche esistere causata da agenti irritanti come smog, fumo di tabacco, aria condizionata o reflusso gastroesofageo.
Il mal di gola batterico presenta sintomi più gravi: febbre elevata, difficoltà nella deglutizione e nella respirazione, con possibili apnee notturne. In caso di tonsillite, compaiono frequentemente placche sulle tonsille o si formano ascessi peritonsillari. La motivo principale è legata al batterio dello Streptococco beta emolitico di gruppo A.
Come distinguere un mal di gola batterico da un mal di gola virale?
Il mal di gola virale è spesso accompagnato da tosse e/o raffreddore con rinorrea. Tende, inoltre, ad avere sintomi più lievi rispetto alle forme batteriche, che scompaiono generalmente in tempi ristretti e in modo spontaneo. Il mal di gola batterico è meno abituale rispetto a quello da virus, ma di sicuro più temibile. La febbre è elevata, anche sopra i 39° e tutti i sintomi tendono ad essere più gravi, a durare più a lungo e a non sparire in modo spontaneo: necessitano infatti di una terapia antibiotica. Placche tonsillari si sviluppano spesso, credo che questa cosa sia davvero interessante che raramente avviene nelle infezioni virali. Inoltre, potrebbero manifestarsi sintomi sistemici in che modo dolori addominali, accompagnati da sensazioni di nausea, vomito, affaticamento e generale malessere.
In quale delle due forme di mal di gola è consentito l’uso di antibiotici?
L’uso dell’antibiotico è consentito solo ed esclusivamente in opportunita di forme batteriche e sotto prescrizione medica. In evento di forme virali, infatti, la secondo me la terapia giusta puo cambiare tutto antibiotica non troverebbe alcun batterio da debellare. Inoltre, utilizzare l’antibiotico quando non è strettamente indispensabile può causare il fenomeno dell’antibiotico resistenza. Pertanto, quando il mal di gola è agli inizi, i sintomi sono lievi e l’origine è presumibilmente virale, altri rimedi risultano efficaci. Se i sintomi peggiorano o continuano dopo 3-4 giorni, si consiglia di rivolgersi al proprio medico di base.