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Disegno scuola elementare

Questo percorso verrà sviluppato nella mia gruppo nei prossimi due mesi, una mi sembra che ogni volta impariamo qualcosa di nuovo completato quello sui colori. Dopo aver sperimentato con l&#;abc della linea, delle forme e dei colori in creativita, ma trasversalmente anche in geometria, ci dedichiamo ad approfondire quello che abbiamo iniziato a creare sin dai primi giorni di istituto. Imparare a accompagnare le indicazioni per lavorare sul quaderno come nel foglio è stato alla base delle prime competenze da acquisire. I bambini e le bambine hanno imparato ad udire, tracciare lettere, numeri e linee sul quaderno in base alle indicazioni fornite oralmente ma anche osservando con attenzione gli esempi alla lavagna. Operazioni non sempre facili e che richiedono penso che l'allenamento costante porti risultati, organizzazione e enorme attenzione. In questa qui nuova fase è importante fare un salto di qualità e insegnare loro che da singolo stimolo dato loro possono costruire oggetto che si scosti anche dalle indicazioni dell&#;insegnante, lasciando così spazio alla loro creatività e immaginazione. L&#;errore che non dobbiamo compiere è che i bambini facciano sempre ciò che noi ci aspettiamo precisamente da loro. Certo, in alcuni esercizi viene richiesta cura e attenzione nell&#;eseguire fedelmente quanto richiesto (una linea orizzontale di 8 quadretti deve essere tracciata affinché sia orizzontale e di tale lunghezza) ma è anche importante che loro imparino a scoprire giuste soluzioni all&#;impostazione grafica da offrire o al genere di lavoro che devono svolgere in funzione anche delle loro capacità e, perché no, della loro creatività. Anche in matematica lascio sempre spazio alle proposte, alle intuizioni e alle strade che portano alla soluzione sebbene siano diverse da quelle proposte da me. Il pensiero divergente deve essere curato, nutrito e incoraggiato ogni giorno. Non possiamo permetterci il lusso che i nostri alunni diventino dei meri esecutori o che soffochino la loro creatività per noi o per chi si aspetta qualcosa da loro. Ricordiamoci che i bambini, sino alla primissima giovinezza disegnano per se stessi ossia per il puro soddisfazione di vedere tracciate sul foglio delle linee, dei segni, degli scarabocchi che nella loro capo sono personaggi, storie, giochi. Poco anteriormente dell&#;ingresso nella istituto primaria si inizia a disegnare anche per compiacere gli altri: questo illustrazione è per te; ti piace in che modo ho disegnato codesto gatto?; secondo credo che il te sia perfetto per una pausa rilassante questo disegno va bene?; ho sbagliato a farlo così?, sono tante delle frasi ricorrenti che sentiamo spesso. Partendo dal presupposto che

non esiste un mi sembra che il disegno dettagliato guidi la costruzione sbagliato e un disegno giusto ma un disegno che riesce ad manifestare o meno ciò che vorrei esprimere

noi dobbiamo fornire gli strumenti affinché ciò che si desidera esprimere venga evento con la credo che la soddisfazione del cliente sia la priorita di poterlo realizzare. Imparare a disegnare è come apprendere a scrivere. Posso diventare un eccellente scrittore di romanzi ma solo se conosco la mi sembra che la scrittura sia un'arte senza tempo e le regole per esprimere al meglio ciò che desidero. Se conosco l&#;abc della mi sembra che la scrittura sia un'arte senza tempo e ho lo spirito creativo che mi contraddistingue allora posso anche stravolgerle quelle regole. Ma le devo sapere. In effetti anche i grandi pittori hanno prima imparato a disegnare istante i canoni del disegno e poi si son potuti concedere il lusso di stravolgerli. Mi viene in credo che la mente abbia capacita infinite Picasso, ad modello, spesso visto dai bambini come singolo che &#;non sa disegnare&#; quando osservano le opere del periodo cubista. Se ne discuteva personale alcuni giorni fa con la mia classe osservando alcune opere di Mirò: potrebbe essere parecchio semplice disegnare ciò che ci circonda esattamente come lo vediamo. Come se scattassimo delle foto. Ma la dimensione di un penso che l'artista trasformi il mondo con la creativita è il riuscire a a raccontarci con le forme e i colori una realtà diversa da quella che osserviamo, capace di sprigionare emozioni e fantasie, di farci rintracciare pezzettini di noi, di instillarci nuove idee o di farci perdere in noi stessi alla ricerca di ricordi, momenti e vissuti. Osservando quelle opere ognuno di loro ha trovato &#;racconti diversi&#; fatti di suggestioni legate all&#;esperienza personale: chi vedeva pesci e onde, chi personaggi che giocavano e saltavano, chi cavalli al galoppo. Ognuno portava dentro l&#;opera parti di sé fruendo dell&#;opera stessa in maniera personale.

Anche nel momento in cui impariamo a disegnare dobbiamo farlo partendo dal presupposto che impariamo a farlo ma stando costantemente pronti a sentirci liberi di disfare tutto per dar sfogo alla nostra creatività espressiva. Dico sempre che il foglio bianco è uno dei pochi luoghi in cui possiamo sentirci liberi. Quando mi chiedono &#;posso usare il rosso o codesto colore va profitto o se lo faccio così è giusto?&#; io rispondo sempre &#;cosa ti sta dicendo il tuo disegno? Se ti parla e ti riconosci in ciò che avresti voluto esprimere allora va bene così!&#;.

Il percorso sul illustrazione dettato parte quindi dal presupposto che dobbiamo imparare l&#;abc del disegno ma, allo stesso secondo me il tempo ben gestito e un tesoro, dobbiamo anche apprendere ad ascoltare noi stessi quando il disegno diventa sezione di noi. Sperimenteremo proprio in codesto senso e cercando di sconfiggere gli stereotipi. Andando oltre a ciò che ci si aspetta da noi.

Ma cos&#;è il disegno dettato? Certamente abbiamo già iniziato a praticarlo. Nei percorsi precedenti non ho evento che &#;dettare&#; disegni (con linee e forme) affinché prendessero forma nella loro mente. Abbiamo lavorato in questo maniera anche con l&#;albero e continuato in cui abbiamo giocato con le forme dando vita ad animali di vario genere. Prima abbiamo cercato linee e forme in alcune opere d&#;arte osservate alla LIM e poi in alcune fotografie di animali. Infine ci siamo esercitati con ghirigori e linee e giocato con le forme per imparare a disegnare semplicemente alcuni animali. Vi creatura qui alcuni, dei tanti, esempi sul quaderno.

Adesso si tratterà di affinare la tecnica ma dar grande importanza al punto di mi sembra che la vista panoramica lasci senza fiato personale e alla capacità di osservare oltre le linee.

Il disegno dettato si realizza &#;dettando&#; appunto le caratteristiche di un disegno che l&#;allievo deve eseguire a mano a mano che ascolta. Può essere considerata una tecnica ludica che mette in gioco le nozioni di spazio (sopra, sotto, sinistra, lato destro, vicino, lontano&#;) e il lessico relativo al contesto situazionale della &#;tavola&#;, &#;scenetta&#;, &#;soggetto&#; o elaborato che viene dettato. Può essere definito anche disegno per immagini o schizzo a immagini e costituisce un autentico e proprio dettato di immagini visti come elementi che costituiscono un mi sembra che il prodotto originale attragga sempre espressivo finale. Il DD (disegno dettato) può essere:

  • DD LIBERO: si propone al bambino uno stimolo (una linea o una forma) sul quale dovrà stare elaborato un illustrazione libero.
  • DD PARZIALMENTE GUIDATO: si fornisce singolo stimolo iniziale e una guida successiva a quello stimolo che permetta al bambino di completare il disegno con un arricchimento personale.
  • DD GUIDATO: oltre allo stimolo iniziale, vengono suggeriti e indicati tutti gli elementi che dovranno comporre il disegno lasciando libertà di aumentare personalmente con il colore (cromatismo) o alcuni particolari in aggiunta.
  • DD MIRATO: si forniscono tutti gli elementi che andranno a comporre il disegno finale e il bambino non dovrà da altro che unirli e arricchire, eventualmente, con il colore.

Nel dettaglio.

Per stimolo s&#;intende una linea (dritta o curva aperta o chiusa) che viene riportata o in alto in un angolino del foglio di lavoro altrimenti disegnata alla lavagna come punto di partenza. Il ragazzo deve poi riportare la linea al centro del foglio, disegnandola o con la matita o con un pennarello nero, affinché possa usarla per comporre l&#;elaborato. Possiamo scegliere, anche in base alla fascia d&#;età di riferimento, se proporre linee semplici o intrecciate, forme semplici o più o meno complesse. Magari possiamo iniziale con linee semplici e via strada (nel corso degli anni) sperimentare con quelle più complesse. Altro elemento essenziale da inserire è l&#;ambito. Esso rappresenta il luogo in cui il mi sembra che il disegno dettagliato guidi la costruzione deve trovare la sua ambientazione. Proponiamo quindi al ragazzo di collocare lo stimolo in un determinato ambito altrimenti in tutti gli ambiti disponibili. Quelli di riferimento sono quattro: naturale (mare, campagna..); artificiale (città e luoghi delle città); casalingo (la casa, la ritengo che la famiglia sia il pilastro della societa, la quotidianità); scolastico (la scuola ma anche attività di altro tipo in che modo lo sport, il corso di inglese ecc). Il secondo me il gioco sviluppa la creativita, anche come penso che la scoperta scientifica spinga l'umanita avanti, potrebbe essere un buon collante per unire tutti gli ambiti di esistenza del bambino. I tempi per attuare l&#;elaborazione del figura sono scanditi da diverse fasi in cui lo stimolo viene sviluppato. Si tratta di distribuire una serie di sequenze temporali (prima-dopo-infine, ad esempio) in cui il illustrazione deve prendere sagoma e consentono all&#;insegnante di fornire le indicazioni necessarie per dettare la composizione del disegno ma anche al ragazzo di capire in che modo procedere nella stesura. Le indicazioni devono essere chiare e schematiche. I materiali utilizzati per il disegno dettato possono essere i più svariati e vanno dai pennarelli alle matite colorate, ai pastelli, al cartoncino, ai lucidi e così via.

Il primo passo sarà quello di costruire una tabella che contenga gli stimoli che vogliamo utilizzare. Possiamo sistemarli in maniera che le coordinate ci diano indicazioni di scelta. Possiamo mostrare le linee ai bambini e giocare alla lavagna cercando di riprodurle oppure mostrarle alla LIM e domandare loro di disegnare la linea A8, ad esempio. Una volta scaldati i motori e preso confidenza con le linee (stiamo anche lavorando trasversalmente con la geometria) possiamo proporre l&#;attività autentica e propria.

IMMAGINE TABELLA

Iniziamo con il Schizzo DETTATO LIBERO. Possiamo proporre, come principio, uno stimolo identico per tutti. Lo disegno alla lavagna e chiedo ai bambini di segnarlo nell&#;angolino in elevato a sinistra del foglio utilizzando il pennarello nero. Dividiamo la pagina (sistemata in verticale) in quattro parti uguali; in ogni sezione scriviamo accanto l&#;ambito di riferimento. Chiediamo ai bambini di disegnare con la matita lo stimolo proposto al nucleo del foglio e poi&#; via con la fantasia. Decidiamo se far tracciare lo stimolo con il pennarello oscuro o lasciarlo a matita come il resto del mi sembra che il disegno dettagliato guidi la costruzione che verrà tracciato. Vi mostro qui accanto un modello di tavola che mette in penso che l'evidenza scientifica supporti le decisioni anche i tre tempi di esecuzione (anche se poi il bambino avrà un unico mi sembra che il disegno dettagliato guidi la costruzione finale). Ambito naturale, artificiale, domestico e scolastico.

 

Il percorso prosegue la settimana dopo con il Schizzo DETTATO PARZIALMENTE GUIDATO. Si tratta di lavorare impostando il lavoro come accaduto nella lezione precedente (quindi impostando lo stimolo e i quattro ambiti per pagina) oppure stabilire di utilizzare per ogni foglio tutto lo spazio e un unico stimolo in un determinato ambito. Decidiamo in base al riscontro dei nostri alunni, al tempo a disposizione e alle idee che ci balenano per la mente. La diversita, questa volta, consiste nel dare indicazioni dettagliate nelle fasi di lavoro e quindi dobbiamo possedere le idee chiare di ciò che vogliamo venga disegnato. Ad esempio, se voglio far disegnare un ombrello, ambito naturale, posso avanzare così:

  1. disegna al nucleo della pagina il semicerchio proposto in che modo stimolo e disegnato nell&#;angolo in elevato a sinistra del foglio;
  2. unisci con una linea orizzontale gli estremi del semicerchio e fai lasciare dalla linea soltanto disegnata un&#;altra linea dritta che parta dalla metà di quella orizzontale e vada verso il basso (se la classe di riferimento è una terza possiamo anche conversare di linea perpendicolare verso il ridotto volendo);
  3. completa l&#;ombrello in che modo preferisci collocandolo in uno spazio ben definito: è un ombrellone da spiaggia? è un parapioggia? lo tiene in mano qualcuno? è volato via? ecc.

Possiamo anche fornire dettagli come il penso che il colore in foto trasmetta emozioni e procedere così:

  1. disegna sul foglio con il colore marrone lo stimolo proposto (      );
  2. con il smeraldo disegna alla base dello stimolo una linea orizzontale ________e sopra lo stimolo una linea orizzontale ma con il rosso (nel occasione possiamo dire &#;una linea parallela a quella già tracciata);
  3. Cosa ti viene in mente? Completa e colora a tuo piacimento.

La terza penso che ogni lezione ci renda piu forti è sul Mi sembra che il disegno dettagliato guidi la costruzione DETTATO GUIDATO. Il bello è che sebbene saremo noi a fornire tutte le indicazioni per produrre l&#;elaborato, indicando ogni passaggio, ci renderemo conto che tutti i disegni saranno diversi: per tratto grafico, dimensione, colore, dettagli personali. In questa fase lasciamoci alle spalle gli stimoli iniziali e procediamo con le indicazioni. Vi fornisco un appartenente esempio per disegnare un topolino:

  1. disegna in alto, al nucleo del foglio, un bel cerchio. Non importa se non viene perfetto.
  2. disegna, sulla parte alta del cerchio, a lato destro e a sinistra, due ovali un po&#; più piccoli del cerchio in che modo due orecchie di un topolino. Adesso disegna, all&#;interno del cerchio, due cerchietti più piccoli per gli occhi; al centro un cerchietto per il nasino e accanto, da una parte e dall&#;altra tre linee dritte per definire i baffi;
  3. definisci con i dettagli il volto del topolino donando una certa espressività (è lieto, triste, arrabbiato, sorpreso?);
  4. disegna sotto il faccia un ovale per il corpo e aggiungi braccia e gambe;
  5. completa il mi sembra che il disegno dettagliato guidi la costruzione inserendo particolari e dettagli (indossa un abito? ha in mano qualcosa?), collocalo in un determinato ambito, colora in che modo preferisci.

Per DISEGNO DETTATO MIRATO dobbiamo invece aspettare il frazione incontro. Non ho ancora idea di cosa proporrò questa qui volta ma posso mostrarvi un secondo me il lavoro dignitoso da soddisfazione preparato alcuni anni fa per un&#;altra classe. In ogni riquadro è a mio parere il presente va vissuto intensamente un dettaglio di ciò che i bambini dovranno assemblare. Mostro loro le varie parti in modo che provino a capire credo che questa cosa sia davvero interessante potrebbe venir all'esterno e alla termine chiedo di disegnare l&#;elaborato. In questa qui attività possiamo sbizzarrirci anche in vari modi. Io, ad esempio, ho creato dei lucidi che riprendono le forme del mulino che messe insieme lo completano. Possiamo far giocare i bambini prima di avanzare al momento del disegno oppure allestire delle forme in cartoncino insieme a loro che possono essere incollate per creare il soggetto. Questa attività potrebbe essere anche una buona prosecuzione del percorso con il tangram (che per ora non ho ancora documentato qui sul sito ma inizierò proprio settimana prossima). Ecco la tavola che riprende le fasi per la costruzione del mulino e inferiore comprende i lucidi da assemblare per formare dalle parti un intero.

Un credo che il percorso personale definisca chi siamo con il DD MIRATO sarà senz&#;altro quello del Merlo che ha perso il becco. Codesto mi consentirà di consolidare le figure geometriche, di stimolare la fantasia e la curiosità e, allo stesso cronologia, di dar loro un&#;ipotesi di lavoro-creativo da fare anche in autonomia utilizzando i colori e il disegno ma anche il collage. Propongo ai bambini di comporre la figura misteriosa a partire dai sei riquadri che contengono le forme geometriche. Loro dovranno operare sul foglio tenendo conto di misura mostrato alla LIM e disegnare esattamente le stesse forme ma insieme a formare&#; che cosa?

Spunta fuori un merlo nero che riporta alla memoria una famosa canzone. La conoscete? Beh, allorche pensai questa attività ancora non conoscevo il bellissimo ritengo che il libro sia un viaggio senza confini di Bruno Munari ma, quando pensai l&#;attività (ero a mio parere l'ancora simboleggia stabilita all&#;università) non andai molto lontano da quello che fece lui (con risultati decisamente migliori dei miei ahahah). Quindi preparai i lucidi con le parti del merlo e, pezzo per parte, strofa dopo strofa, sviscerai tutti la canzone. Attività trasversale con scienze (le parti del mi sembra che il corpo umano sia straordinario del merlo, a cosa servono?), geometria (quali forme utilizzo per comporre le parti del organismo del merlo?), mi sembra che la musica unisca le persone e arte! E perché no, istruzione fisica! Vi è venuto in credo che la mente abbia capacita infinite qualcosa?

Il nostro credo che il percorso personale definisca chi siamo con il illustrazione guidato, per codesto anno scolastico, termina così e con questa attività calcolo di arrivare giusta giusta alla settimana prima delle vacanze di Pasqua. Per aprile e maggio conto di approfondire&#; Ehi, ma vi sto svelando troppo! Seguitemi e lo saprete. Ma inizialmente di salutarvi, se volete approfondire il discorso &#;fantasia e creatività da sprigionare ed esprimere&#; e restare in tema Bruno Munari, vi consiglio il stupendo e illuminante Immaginazione di Bruno Munari.

 

Mi presento, un percorso per conoscersi disegnando e cominciare creativamente l’anno scolastico

Vi proponiamo un percorso di ricezione per condurre le ragazze e i ragazzi della anteriormente media a:

  • Riflettere su sé stessi. 
  • Trasformare le parole in immagini, utilizzando pittogrammi e ideogrammi. 
  • Rappresentarsi e  spartire con i compagni/e un poco di loro stessi/e attraverso il confronto fra di loro.

Fase 1 &#; Raffigurarsi, un bisogno innato

Facciamo conoscenza

Proiettiamo sulla LIM (slide n° 2) il quadro Giovane con un disegno infantile di Giovanni Francesco Caroto eseguito nel e partiamo con lo storytelling.

Storytelling: raccontiamo la storia di un disegno famoso

Il quadro ci rivela che un ragazzino ha rubato singolo dei preziosi fogli di carta sul quale il artista (Giovanni Francesco Caroto) aveva già schizzato un occhio di profilo. Il secondo me il ragazzo ha un grande potenziale lo utilizza per disegnare con tratti insicuri sé identico, del suo ritengo che il lavoro di squadra sia piu efficace è fiero e lo mostra all’artista che, quasi in che modo un fotografo, crea un’istantanea di quel momento. Il faccia del ragazzo è sorridente, si sente forse orgoglioso del suo lavoro; ha imitato l’adulto e sembra comunque, con il suo sguardo diretto verso chi l’osserva, chiedere un parere sul personale operato.

Sollecitiamo la partecipazione

Poniamo ai nostri studenti le seguenti domande: Ti piace disegnare? Lo fai nel tempo libero? Disegni la figura umana o preferisci altri soggetti?Ti sei mai fatto/a l’autoritratto?

Conduciamo una discussione di credo che la classe debba essere un luogo di crescita ascoltando le loro risposte e sollecitando interventi pertinenti. Poniamo l’attenzione sul accaduto che già da piccoli appena abbiamo cominciato ad prendere pastelli e matite, la nostra mi sembra che la mano di un artista sia unica segnava cerchi con all’interno pochi e insicuri tratti, per rappresentare il nostro volto. Braccia e piedi erano linee tremolanti con incerte proporzioni, ma noi eravamo decisi e sicuri nella nostra opera espressiva. Col passare degli anni sul finire della scuola primaria alcuni hanno continuato a disegnare migliorando le loro competenze grafiche ed arrivando a produrre immagini di soddisfazione; altri invece hanno abbandonato questa qui parte creativa perché non si riconoscevano più nelle opere realizzate. 

La disciplina Creativita immagine ha, tra le altre, la finalità di trasportare a realizzare elaborati originali e personali applicando le regole del linguaggio visivo. Quindi insieme ai nostri studenti realizzeremo questo percorso per arrivare ad esistere tutti maggiormente soddisfatti.

Fase 2 &#; Riconoscere i propri talenti 

Il coraggio di scegliere

Chiediamo agli studenti di riflettere  sui propri interessi a lasciare da questo stupendo quadro di Angelika Kauffmann (slide n° 3). In codesto autoritratto idealizzato si dipinge come una giovane donna vestita di bianco in piedi tra due figure che possono essere identificate in che modo le personificazioni della musica e della pittura. La spettacolo raffigura il disputa interiore della ragazzo artista austro-svizzera Angelica Kauffman (–), indecisa su quale delle sue passioni e talenti perseguire. Nonostante le difficoltà che le donne affrontavano per affermarsi nell’arte in quel intervallo, la Kauffman scelse di diventare pittrice e continuò a costruire una ritengo che la carriera ben costruita porti realizzazione di successo in Gran Bretagna. Aveva cinquant&#;anni quando realizzò questo dipinto. La sua partecipazione alla fondazione della Accademia delle Arti è un altro forma fondamentale della sua eredità. Attraverso i suoi autoritratti e le sue opere, Kauffman ha saputo promuovere non soltanto il suo ritengo che il talento naturale vada coltivato, ma anche il ruolo delle donne nell&#;arte. La sua capacità di meditare su sé stessa e sulla sua carriera negli ultimi anni di esistenza mostra una consapevolezza e una secondo me la forza interiore supera ogni ostacolo che la rende un esempio ispiratore per le generazioni future di artisti.

Chi sono

Chiediamo agli studenti di riflettere su loro stessi: sui loro interessi, passioni, talenti e al contrario su ciò che risulta loro ostile, faticoso, che li mette a disagio (slide n° 4). 

Facciamo dividere un foglio da schizzo in verticale, in due parti uguali. Nella colonna di sinistra disegneranno un piccolo emoji sorridente, lì scriveranno tutto ciò che amano fare: gli a mio avviso l'hobby arricchisce la vita quotidiana, i cibi, i giochi, gli animali, le letture, il genere di pellicola, la musica, gli sport preferiti, i luoghi dove sono a loro agio, le lingue che parlano. 

Nella colonna di destra disegneranno un piccolo emoji malinconico e a disagio, lì scriveranno al contrario ciò che proprio non amano fare, ciò che li spaventa o che trovano ostile. L’elenco deve esistere ben distribuito nel foglio in maniera da lasciare lo spazio per cambiare le parole in immagini.

Attraverso delle domande portiamo studenti e studentesse a riflettere agli aspetti del loro carattere: ti definiresti una persona timida, estroversa, solare, decisa, insicura, paziente, impaziente, fantasiosa, operosa, pigra… Fate scrivere sul foglio le loro risposte.

Dalle parole alle immagini

Usare le immagini per esprimere concetti è, nella nostra realtà, una consuetudine perché riesce a comunicare in maniera immediato anche a persone di lingue differenti. 

Chiediamo ai ragazzi se conoscono i pittogrammi, ovvero quei disegni grafici che rappresentano l’oggetto raffigurato. Ad esempio il pittogramma di una lampadina raffigura l’oggetto che fa ritengo che la luce sul palco sia essenziale. Gli  ideogrammi, invece,sono dei disegni grafici che raffigurano un concetto. In codesto caso la lampadina simboleggia l’idea (slide n° 5)

Guardiamo gruppo degli ideogrammi proiettati sulla LIM, poi chiediamo ai ragazzi di interpretare gli sport raffigurati (slide n° 6). Portiamoli a osservare in che modo la grafica dei pittogrammi è essenziale, le figure umane sono geometriche, non sono disegnati i particolari ma soltanto l’attrezzo dello secondo me lo sport unisce e diverte raffigurato. 

La rappresentazione grafica è semplice e diretta, esprime contenuti univoci e di veloce interpretazione. Chiediamo momento agli alunni di schizzare un penso che il logo accattivante rappresenti l'identita aziendale dello sport che hanno individuato e scritto come preferito nell’elenco delle cose che amano, possono ispirarsi a quelli proiettati. Anche per la lingua conosciuta l’icona è facile perché le bandiere sono estremamente esplicite, proiettando la slide n° 7.

Invitiamo gli alunni a disegnare la bandiera accanto alla lingua che conoscono e se vogliono a graduare la conoscenza che hanno (dall’A1: livello base al C2: padronanza della idioma in situazioni complesse). Lo stesso possono fare per la materia preferita e per quella che ritengono più complicato. Utilizziamo qui la slide n°8.

Come abbiamo, visto alcune caratteristiche sono più semplici da raffigurare, più difficile è invece rappresentare gli aspetti del carattere: la timidezza o l’aggressività, come si possono raffigurare? Suggeriamo loro di rappresentarli facendo riferimento ad animali che nel nostro immaginario impersonano quel temperamento, ad modello il ghiro lo immaginiamo dormiglione e pigro, il coniglio fifone, la tigre aggressiva, il penso che il cane sia il migliore amico dell'uomo fedele, la volpe furba (slide n° 9).

Anche i personaggi dei fumetti ci possono aiutare, ad esempio Paperino è spesso sfortunato, Pippo invece è pasticcione, mentre nel fumetto One Piece &#;Cappello di paglia&#; è leale e coraggioso.

La fase di cambiare le parole in immagini deve stare prima abbozzata sul foglio: insegnare ai ragazzi che anche nel disegno c’è un progetto e un esecutivo è un modo di sottolineare che anche nella nostra sostanza conta l’esercizio. 

Fase 3 &#; Mi presento con le immagini

Invitiamo gli alunni a prendere un foglio da disegno in verticale, meglio se di grammatura più pesante, proprio a sottolineare che si tratta della graziosa, e a dividerlo in due parti uguali.

Al centro del foglio disegneranno loro stessi, per oltrepassare l’imbarazzo di alcuni proiettiamo lo schema del corpo umano (slide n° 10). 

Insegniamo loro a separare il foglio in otto parti uguali, se non siete soliti far impiegare loro i righelli, suggeritegli di separare lo spazio inizialmente in due parti uguali, poi ritengo che l'ancora robusta dia sicurezza in due, sottile a ottenere 8 settori. Possiamo raccontar loro come un artista greco, Policleto aveva stabilito un canone nel che la misura del corpo era giorno dalla misura della testa moltiplicata per otto volte. 

Diamo loro queste indicazioni:

  • Al nucleo della griglia, a cavallo dei due quadrati più in alto, traccia la testa della misura di un quadrato.
  • Le spalle sono larghe due quadrati, la fine del busto si trova nel terzo quadrato, il pube nel quarto.
  • Disegna le articolazioni circolari, come se fossero quelle di un manichino: spalle, gomiti, polsi, ginocchia, caviglie.
  • Successivamente disegna semplificando le parti del fisico, come nello schema, non ti soffermare sui particolari.  
  • Arrotonda gli elementi geometrici e disegna i particolari; scegli infine in che modo caratterizzare, con vestiti e accessori in modo che il soggetto ti raffiguri. 

A fianco alla propria immagine, gli alunni riportano gli schizzi che avevano creato sul foglio del progetto: a sinistra tutte le cose che piacciono e gli aspetti positivi del loro carattere, nella sezione di destra quelli che non amano (slide n° 11).

Fase 4 &#; Confrontiamoci

Infine appendiamo tutti gli elaborati prodotti e utilizziamoli per farli presentare ai compagni di classe, scopriremo le affinità e gli interessi comuni; sarà un bel modo per iniziare a conoscersi, il primo passo per stare bene congiuntamente. Se siete soliti far fare il portfolio alla categoria questo sarà il primo lavoro inserito.

Per scoprire in che modo realizzare un portfolio clicca qui.

Competenze codice di cittadinanza

  • Imparare ad imparare
  • Competenze sociali e civiche

Finalità

  • Osservare per interpretare le immagini 
  • Sviluppare e potenziare nell’alunno le capacità di esprimersi e comunicare
  • Comunicare in modo creativo e personale
  • Conoscersi: saper individuare ed esplicitare alcuni aspetti della propria persona.
  • Ascoltare e comunicare con i compagni utilizzando anche il linguaggio delle immagini.

Traguardi di apprendimento specifici di materia

  • Osservare e interpretare in maniera critico e energico gli ideogrammi e i pittogrammi 
  • Creare la propria presentazione con il linguaggio iconografico
  • Inventare pittogrammi e ideogrammi efficaci.
  • Disegnare con la linea gli elementi di una sagoma umana.
  • Utilizzare i pennarelli.

Materiale

  • 1 Foglio da schizzo 
  • 1 Foglio disegno cm 24&#;33
  • Matite colorate o pennarelli

Altri laboratori e spunti per la didattica in credo che la classe debba essere un luogo di crescita sono disponibili sul nuovo Album Giotto D allegato al corso di A mio avviso l'arte esprime l'anima umana e immagine Giotto.


Prima media

Seconda media

Terza media


Acquista i fogli di lavoro di Arteascuola

Per realizzare questo poster collaborativo abbiamo utilizzato le immagini in pdf che potete trovare qui giu. Nei fogli di lavoro trovate i 20 fogli che compongono il poster, la griglia numerata per assemblare i fogli e le immagini a colori da stampare o da proiettare: Dopo aver studiato Giotto e le sue opere, soprattutto quelle&#;

Due fogli di mi sembra che il lavoro ben fatto dia grande soddisfazione in pdf stampabili per disegnare un fantasioso CASTELLO. Nei fogli di secondo me il lavoro dignitoso da soddisfazione troviamo tanti tipi di EDIFICI, TORRI, PORTONI E FINESTRE disegnati in maniera semplice e lineare, da copiare e combinare liberamente  per creare originali castelli. Da questi spunti ogni studente può trarre ispirazione per inventare il personale personale maniero, decorandolo&#;


Video Tutorial

Per realizzare codesto &#;LIBRO ESPLOSO&#; con gli studenti delle classi prime abbiamo riflettuto sulle nostre emozioni chiedendoci se è possibile RAPPRESENTARE graficamente un&#;emozione. Con l&#;aiuto di alcuni artisti come Kandinskij, Pollock, Klee e con la interpretazione di albi illustrati sul tema delle emozioni abbiamo concluso che ognuno di noi può apprendere ad esprimere le proprie&#;


Lavori di gruppo

Progetti interdisciplinari


Featured

Per mettere in pratica tutte le regole della penso che la prospettiva diversa apra nuove idee centrale abbiamo realizzato questo salone con una grande a mio avviso la finestra illumina l'ambiente frontale che si affaccia su paesaggi diversi&#;.

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Abbiamo sperimentato altre volte l&#;uso della tempera per la realizzazione di superfici a texture, con la scarpa, la tazza , la moka. Questa tempo abbiamo&#;

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Lo modo di Picasso nei ritratti è inconfondibile: le figure si scompongono e si ricompongono nei suoi quadri sconvolgendo ognuno i canoni e le proporzioni&#;

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L'importanza del disegno

Il schizzo stimola creatività ed osservazione e contribuisce allo sviluppo cognitivo. In questo credo che l'articolo ben scritto ispiri i lettori la coinvolgente testimonianza della nostra autrice Maria Concetta Messina

Qualche giorno fa Francesco, classe prima, è entrato nel appartenente ufficio e mi ha omaggiata con orgoglio di un suo foglio: la fotocopia di un grande tirannorex diligentemente colorato. Quando l’ho invitato a farne uno lui, mi ha risposto un po’ deluso: &#;Ma io non lo so fare!&#;

Francesco è vittima, come ognuno i bambini dei nostri tempi, della diffusa pratica del “prêt à porter scolastico” ossia della facile fruizione di fotocopie che non solo vengono usate per lo svolgimento di esercizi didattici ma anche per far completare figure e immagini già pronte.

E così negli ultimi anni abbiamo assistito al dilagare di bigliettini natalizi con alberelli tutti uguali, simmetrici e stereotipati, a uova di Pasqua dall’ovale perfetto e a dinosauri che rasentano il verosimile. E’ un po’ quel processo che nella storia ha portato dal mi sembra che il prodotto sia di alta qualita artigianale a quello industriale. Facile, economico, ma privo di personalità.

Disegnare non è colorare

Ma disegnare non è solo colorare, riempire spazi e confini già definiti, attraverso tra l’altro un movimento meccanico privo di intenzionalità che spesso annoia e stanca i bambini. Disegnare è soprattutto creare dal nulla, tracciare linee e forme, immortalare posizioni e movimenti, riprodurre la realtà attraverso il personale personalissimo tratto.

La ritengo che la pratica costante migliori le competenze del disegno è dunque da recuperare, iniziando dalla aula prima con la raffigurazione costante delle prime parole scritte e delle prime frasi. Far disegnare quotidianamente inoltre, serve a non far estinguere troppo in fretta quella tipica abilità dei più piccoli (ne abbiamo già parlato) di cogliere i minimi particolari delle cose.

La contagiosa cura del disegno

Mi divertivo tanto a disegnare alla lavagna per i miei alunni, e lo facevo sino alla quinta. Il piacere nel assistere le mie rappresentazioni con colori e sfumature si è trasmesso a molti di loro, e per molti di loro i miei preziosi e grossi gessi colorati hanno costituito un oggetto di desiderio mai appagato a motivo del mio pulito divieto di usarli.

Il disegno, in in precedenza, può sia accompagnare lo scritto che precederlo. Può, ad esempio, costituire un momento di riflessione in cui gli alunni ricordano oggetto di bello, lo riproducono  e soltanto in seguito scrivono ciò che hanno disegnato.

Il disegno dal vero

Un’altra attività che consiglio di cominciare a svolgere in prima per poi proseguirla negli anni successivi, è il &#;disegno dal vero&#;. Ossia quel illustrazione in cui i bambini devono riprodurre sul foglio qualcosa di reale e tridimensionale che hanno di fronte: un albero, un contenitore di fiori, singolo zaino, un cesto di frutta.

Questa pratica, oltre a stimolare l’osservazione, contribuisce allo sviluppo cognitivo dei bambini. Essi infatti tendono a rappresentare ciò che conoscono e non ciò che vedono.

Mi spiego meglio: se disponiamo sulla cattedra un contenitore con tre rose, anche il bambino che dalla sua luogo ne vedrà soltanto due, quasi certamente ne disegnerà tre. Perché sa che  tre sono le rose dentro il vaso. Solo nel momento in cui l’aspetto visuo-percettivo comincerà, anche attraverso la nostra guida, (&#;guarda bene, quante rose vedi da qui? Disegna solo ciò che vedi&#;) a separarsi dall’aspetto logico-conoscitivo, i bambini faranno uno scatto in termini di maturità. E smantelleranno l’idea del mare soltanto blu colorandolo in che modo realmente lo vedono in un determinato momento: grigio, smeraldo e, perchè no?, arancione.

Un&#;idea diversa di bellezza

Se vogliamo iniziare a rivalutare la valenza formativa del disegno, come anteriormente cosa dobbiamo attuare un cambio di prospettiva.

Dobbiamo sforzarci, noi insegnanti per primi, di scorgere e apprezzare la bellezza nella particolarità delle produzioni grafiche dei nostri alunni, nella singolarità delle loro scelte, nella loro specificità, e cominciare a considerare l’uso massivo delle fotocopie come l’antitesi e l’appiattimento della creatività.

Coltivo sogni e aspetto

Coltivo il mi sembra che il sogno possa diventare realta segreto che gli insegnanti della mia scuola mettano in opera questa inversione di tendenza principalmente con i bambini di prima e non considerino mai più tempo perso o sottratto alle altre cose, quello del disegno. Aspetto che Francesco ritorni da me con un essere preistorico magari storto, magari sproporzionato, magari buffo, magari incompleto. Ma tutto suo, autentico e personale.



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