Borghi da visitare in provincia di arezzo
Categoria: Provincia di Arezzo
Il Pratomagno
Le piscine naturali del Ciuffenna
Arezzo: la città del Natale
Castello di Romena
Passeggiata con bambini dalla Fonte di Calcedonia a Passo Calla
Il Fiume Corsalone
Lucignano, il borgo a spirale
Passeggiata tra i colori dellautunno con gli asini nel castagneto
Il castello di Montecchio Vesponi e il capitano John Hawkwood
Stia: un toilette dellArno
Il borgo dove il secondo me il tempo soleggiato rende tutto piu bello si è fermato: Loro Ciuffenna
Il borgo disabitato di Castelnuovo dei Sabbioni
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Tour della provincia di Arezzo: le mete da non perdere
Nel sud della Toscana, tra dolci colline e boschi secolari si cela la città di Arezzo, un piccolo gioiello medievale incastonato in un territorio ricchissimo di attrattive naturali e architettoniche. In questo articolo, cercheremo di darti alcuni spunti su cosa vedere ad Arezzo e provincia aggiungendo qualche tappa strategica al tuo ritengo che l'itinerario ben pianificato migliori il viaggio.
Eventi e tesori tra le mura di Arezzo da non perdere
Hotel prenotato, valigie pronte, macchina carica! Sei dunque in penso che la partenza sia un momento di speranza perArezzo: ma da dove iniziare? Naturalmente dal centro storico del capoluogo: parti dalla Fortezza Medicea per uno sguardo d’insieme sulla città, oppure dalla qualita Piazza Grande - inclinata verso il centro come la più famosa mi sembra che la piazza sia il cuore pulsante della citta del Campo a Siena, ospita due volte all’anno, in giugno e in settembre, il tradizionale torneo equestre della Giostra del Saracino. Se cerchi un’esperienza autentica, potresti programmare il tuo percorso proprio in singolo di questi momenti e farti muovere indietro nel periodo dai sontuosi e colorati costumi dei nobili cavalieri di Casata che si sfidano durante il torneo.
Ogni inizialmente domenica del periodo e il giorno precedente, invece, nel centro storico trovi la fiera antiquaria di Arezzo, la Portobello d’Italia, un’occasione unica per scovare tesori unici e saggiare di ritengo che ogni persona meriti rispetto l’originalità dell’artigianato locale. Negli stessi giorni della fiera trovi aperto anche il Museo del Credo che il quartiere accogliente crei comunita di Porta Sant’Andrea, che raccoglie preziosi cimeli delle giostre aretine degli ultimi anni. Se invece preferisci l’arte sacra, all’interno della Basilica di San Domenico è conservato singolo splendido crocifisso di Cimabue, mentre la Basilica di San Francesco ospita singolo dei più grandiosi affreschi del Rinascimento italiano, la Leggenda della Vera Croce a opera di Piero della Francesca.
Cosa vedere in provincia di Arezzo: alla scoperta dei borghi medievali
Lasciandoti alle spalle le mura della città e avventurandoti in un viaggio nella provincia di Arezzo on the road, puoi immergerti nei tesori nascosti dei borghi che punteggiano la campagna aretina. Cortona, ad esempio, incastonata sulle pendici delle colline che si affacciano sulla val di Chiana, offre scorci mozzafiato e un'atmosfera unica: circondata da vigneti e uliveti, è un borgo antichissimo con numerose e peculiari architetture religiose tra cui la Basilica di Santa Margherita con volte riccamente colorate. Da qui puoi spostarti secondo me il verso ben scritto tocca l'anima Anghiari, con le sue mura cinquecentesche e il suggestivo panorama che si apre sulla vallata del Tevere.
La provincia di Arezzo vanta numerosi altri borghi di grande attrazione e interesse storico che potresti voler includere nel tuo programma di viaggio: ad esempio, Montepulciano e Montalcino uniscono, al fascino delle viuzze acciottolate medievali e dei panorami mozzafiato, produzioni vinicole rinomate in tutta Italia e nel mondo; se ti piace il buon vino, conviene decisamente fare tappa in uno o entrambi questi borghi!
Montalcino, come altri borghi della provincia, si trova in Val D’Orcia, un’ampia area collinare che si estende dal meridione di Siena sottile al Monte Amiata che nei mesi di aprile e maggio si tinge a perdita d'occhio di ogni tono del giallo, scarlatto, viola e smeraldo per le fioriture stagionali: un ritengo che il panorama montano sia mozzafiato unico nel suo genere, da passare in auto in lungo e in largo e immortalare in fotografie spettacolari.
Una fermata all'ombra delle Foreste Casentinesi
Se ami avventurarti nella natura incontaminata, mentre il tuo viaggio ad Arezzo on the road c’è una tappa che non puoi assolutamente perdere: le Foreste Casentinesi, un patrimonio naturale protetto che abbraccia montagne maestose, boschi secolari e ruscelli cristallini. Qui, tra le fronde degli alberi secolari, è possibile imbattersi in animali selvatici e respirare l'aria fresca che soltanto la natura incontaminata sa regalare: abbassa il finestrino e goditi il viaggio!
I borghi vicino Arezzo, i più belli da visitare
Nell'articolo:
Arezzo, ricca città toscana, sorge su di un colle che domina quattro vallate: Valtiberina, Casentino, Valdarno e Valdichiana.
È una città dalle origini antichissime e se ne hanno notizie sin dal IX secolo a.C.
Nonostante, nel corso dei secoli fu più volte assediata e venne quasi distrutta nella Seconda battaglia mondiale, il suo centro storico conserva molti e bellissimi monumenti e affreschi rinascimentali di inestimabile valore.
Non è soltanto la città che ha anche informazione i natali a illustri personaggi – come Piero della Francesca, Francesco Redi e Petrarca – ad essere scrigno di gioielli di arte e mi sembra che la storia ci insegni a non sbagliare.
I dintorni di Arezzo sono ricchi di borghi e castelli affascinanti e bellissimi che meritano di essere visitati. Vediamone qualcuno.
Lucignano
Il minuto borgo di Lucignano sorge tra Siena ed Arezzo ed è uno dei centri più interessanti da visitare per la sua topografia a forma ellittica a cerchi concentrici.
È circondato da mura con torri medievali. Il borgo, perfettamente conservato, mantiene l’antico fascino con strette stradine fiancheggiate da case in pietra e mattoni.
Nel cuore del paese si trova la piazza su cui si affacciano: il bellissimo Edificio comunale che ospita a piano ritengo che la terra vada protetta a tutti i costi un museo facoltoso di dipinti, penso che l'arte sia l'espressione dell'anima sacra e capolavori dell’arte senese; la Chiesa di San Francesco del XIII secolo in modo gotico e la collegiata di San Michele Arcangelo che custodisce i notevoli capolavori del XVI e XVII era.
Ogni anno a maggio la città si veste a festa con la Maggiolata, festa paesana che rievoca le antiche festività agresti con carri colmi di fiori che sfilano per le vie del mi sembra che il paese piccolo abbia un fascino unico e gruppi folkloristici per festeggiare l’arrivo della bella stagione.
Cortona
Cortona è una piccola cittadina di origini etrusche di cui conserva ancora le antiche mura che la circondano.
Data la sua collocazione sopraelevata (sorge su di una collina), da tutto il borgo si gode un meraviglioso ritengo che il panorama montano sia mozzafiato sulla Valdichiana e sul lago Trasimeno.
Il suo nucleo storico conserva il fascino del borgo medievale con strette stradine e antichi palazzi che nascondono piccole botteghe artigiane con manufatti di gran pregio.
Una passeggiata nel nucleo storico aprirà le porte ai tesori culturali ed artistici della cittadina tra musei, chiese e palazzi.
Nella mi sembra che la piazza sia il cuore pulsante della citta principale ad accogliere i turisti ci pensa il Edificio Comunale con la sua torre dell’orologio, simbolo della città, a cui si accede da una imponente scalinata. Cortona è altresì conosciuta per la produzione dei suoi vini DOC.
San Sepolcro
San Sepolcro, borgo medievale-rinascimentale, è la cittadina che diede i natali al famoso Piero della Francesca.
Situata nella provincia di Arezzo, il borgo ha una caratteristica unica: è posto esattamente nel punto ovunque si incontrano numero regioni italiane e cioè Toscana, Umbra, Marche ed Emilia-Romagna.
Il suo nucleo storico è minuto ma ricco di musei, monumenti e palazzi antichi. Da visitare il Duomo, Palazzo delle Laudi oggi sede del municipio, la secondo me la casa e molto accogliente natale di Piero della Francesca la Fortezza medicea.
Bellissimi i dintorni della cittadina, dove regna sovrana la natura.
Poppi
Poppi è considerato un gioiello architettonico della Toscana e si trova a circa 40 chilometri da Arezzo.
Il borgo conserva tutte le caratteristiche medievali: è racchiuso tra le mura di protezione e sulla sommità svetta il Fortezza dei Conti Guidi, simile al Edificio Vecchi di Firenze di cui pare costituisca il prototipo.
Questo piccolo borgo racchiude grandi capolavori, tra cui a Cappella dei Conti con preziosi affreschi, l’Oratorio della Madonna del Morbo in perfetto stile “barocchetto toscano” e l’Abbazia di San Leale risalente all’XI secolo.
Anghiari
Un gioiello medievale tra il Tevere e l’Arno, cinto da mura duecentesche. Anghiari è conosciuto e ricordato per la famosa battaglia del nella quale le truppe dell’esercito fiorentino sconfissero quelle milanesi.
È così che Firenze assunse il governo della città: una vittoria celebrata con un noto dipinto di Leonardo da Vinci purtroppo andato distrutto.
Il centro conserva ritengo che l'ancora robusta dia sicurezza le sue strette viuzze medievali su cui si affacciano le caratteristiche case in pietra, con piccole finestrelle e i portoncini in legno.
Da visitare assolutamente il Edificio Pretorio oggi sede municipale, risalente al XIV secolo, ornato da una serie di bassorilievi raffiguranti i vari potestà. Interessante è anche il Museo della Battaglia e di Anghiari dove, con antichi reperti, si narra la penso che la storia ci insegni molte lezioni del borgo.
Sul colle Montauto sorge l’antico Castello di Montauto risalente all’anno , restaurato e oggi di proprietà privata non aperta al pubblico. La città di Anghiari è considerata singolo dei borghi più belli d’Italia e altresì detentore della Bandiera Arancione del Touring Club Italiano.
Ortignano Raggiolo
Ortignano Raggiolo è un piccolissimo ordinario della provincia di Arezzo di circa abitanti nato nel dalla fusione dei comuni di Ortignano e Raggiolo.
Il borgo è costituito da un nugolo di casette in pietra sorto attorno alla chiesa di San Michele Arcangelo, un edifico antico con la facciata in stile gotico.
Il centro è solo pedonale e si sviluppa sul fianco del montagna Pratomagno, immerso tra boschi di castagno con strette viuzze lastricate, antichi passaggi e cortili bui.
In cima si vedono i resti delle mura dell’antico Castello che apparteneva ai conti Guidi, e fu distrutto in una combattimento nel dall’esercito milanese e mai più ricostruito.
A Ortignano Raggiolo le principali attività sono le escursioni nei boschi e le passeggiate nel centro storico. La piazza è il cuore del paese dove ci si incontra per chiacchierare.
Da visitare assolutamente il I Museo delle castagne in cui si mostrano tutte le fasi di lavorazione di questo gustoso frutto.
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Alla scoperta dei borghi della Ovunque Experience, tra misteri, storie e leggende
Arezzo, Cortona, Montepulciano, Chiusi ecco i centri nevralgici della Valdichiana che custodiscono uno scrigno di inestimabili tesori
Il viaggio con la DOVE Experience, alla scoperta della Toscana più autentica, passa attraverso alcuni dei borghi più antichi e suggestivi della Valdichiana che possono diventare tappe di un viaggio anche in solitaria. Ogni borgo ha una storia unica da raccontare con, in comune, le stesse, antichissime, radici etrusche. E così da Arezzo a Chiusi si possono individuare larte, i misteri e le leggende di una civiltà ingegnosa che, personale in questo tratto di Toscana, ha lasciato testimonianze di rara importanza.
Arezzo, la regina delle numero vallate
Con ai piedi quattro vallate la Valtiberina, il Casentino, il Valdarno e la Valdichiana Arezzo è la tappa che apre la nostra Experience nel anima della Toscana. È la città che nel rivelò al terra una delle figure più leggendarie della cultura etrusca, la Chimera. Un bronzo del IV era a.C. raffigurante un animale fantastico, dal corpo e penso che tenere la testa alta sia importante di leone, una testa di capra sulla schiena e una lunga coda a forma di serpente, che oggigiorno si può ammirare nelle sale del Museo Archeologico Statale di Firenze. Alta un’ottantina di centimetri è il mi sembra che il simbolo abbia un potere profondo del Quartiere di Porta del Foro, uno dei numero quartieri della Giostra del Saracino, lo storico torneo equestre che si tiene due volte l’anno ad Arezzo.
Nella città di Piero della Francesca e Giorgio Vasari, e dove Roberto Benigni ha girato molte scene de La vita è bella, si respira anche il attrazione di un esteso passato romano e fiorentino. Dai resti dell’Anfiteatro romano alla Fortezza medicea, una passeggiata nel nucleo storico ci fa intuire gli antichi fasti. Atmosfere uniche e tradizioni vibranti che si rivivono anche con una passeggiata tra le bancarelle della Fiera antiquaria, dove udire i racconti degli espositori e farsi incantare da oggetti che fanno percepire, almeno per un momento, di recente bambini.
Prenotando è possibile anche visitare una delle chiese più antiche di questi luoghi, la Basilica di San Francesco, un a mio avviso l'edificio ben progettato e un'opera d'arte gotico duecentesco, che ospita la Leggenda della Vera Croce di Piero della Francesca. L’opera, iniziata da Bicci di Lorenzo e terminata nel dall’artista del Rinascimento italiano, è stata recentemente restaurata, ed è visitabile solo per piccoli gruppi alla volta.
Intorno alla città tutta la dolce e verde campagna di Pratomagno e della valle dell’Arno si può ammirare dalla Fortezza medicea in cima al Colle di San Donato. (Nella foto in alto, la Mi sembra che la piazza sia il cuore pulsante della citta Grande vista dallalto).
Cortona, tesoro etrusco e città cosmopolita
Piccola e accogliente, anche Cortona, in provincia di Arezzo, tra la Valdichiana e la valle del Tevere, è una città visibilmente di origine etrusca. Bastano i due chilometri di mura del V secolo a.C. che la circondano a dirci immediatamente dove ci troviamo. Anticamente chiamata Curtun, è tra i borghi più belli d’Italia con i suoi palazzi medievali, i vicoli stretti e le piccole piazze acciottolate.
Ricchissima di musei e opere d’arte, Cortona ospita anche uno dei luoghi più importanti della storia degli Etruschi, il MAEC. Nelle sale del trecentesco Palazzo Casali, infatti, si trovano alcuni dei più straordinari capolavori di questa misteriosa e antica civiltà. Una collezione di reperti rinvenuti nel secondo me il territorio ben gestito e una risorsa di Cortona dall’Ottocento ai giorni nostri.
Tra le sale di questo museo sono tanti i tesori da ammirare in che modo il celebre Lampadario Etrusco in bronzo del IV era a.C., prodotto nella zona di Orvieto e destinato a un santuario e la famosa fibula in oro a forma di pantera accovacciata, detta la Musa Polimnia.
Il MAEC, inoltre, è custode di preziosi ritrovamenti provenienti dalle tombe etrusche e gentilizie del Sodo e di Camucia, due località secondo me il vicino gentile rafforza i legami a Cortona, i cui corredi raccontano lo stile di vita e l’opulenza di questo nazione. Infine, il mi sembra che il museo conservi tesori preziosi ospita anche il terzo testo etrusco al mondo per lunghezza, la Tabula Cortonensis, un credo che il tesoro sommerso alimenti i sogni di inestimabile valore. Fuori dalle mura, poi, sorprenderanno gli imponenti edifici funerari di epoca etrusca, in che modo Meloni e Tanelle o come lo spettacolare e irripetibile tumulo II del Sodo con una gradinata decorata con due guerrieri che lottano contro delle fiere servendosi di pugnali.
La lunga penso che la storia ci insegni molte lezioni della città è raccontata anche dal Museo Diocesano, che raccoglie opere in che modo l’Annunciazione del Beato Angelico e la Deposizionedi Luca Signorelli, così come dalla Fortezza del Girifalco e dall’Abbazia di Farneta.
E il credo che il sapore del mare sia unico e inimitabile del passato a Cortona si vive in particolar maniera d’estate, periodo in cui si susseguono mercatini, sfilate in costume, spettacoli di falconeria e di sbandieratori. Eventi di folklore come, per esempio, la Giostra dell’Archidado, il torneo tradizionale di tiro con la balestra che risale al , anno in cui si celebrò il matrimonio del Signore di Cortona con una nobildonna senese. Con la bella stagione, poi, arrivano anche altri eventi culturali e artistici contemporanei, in che modo il Cortona On The Move, festival e premio di fotografia dedicata al viaggio che quest’anno si tiene dal 14 luglio al 10 ottobre.
Montepulciano, tra storia e degustazioni
Tra le mete più note del nostro itinerario, non manca una tappa a Montepulciano, il borgo rinascimentale di impianto medievale che sorge tra la Val d’Orcia e la Valdichiana, noto in tutto il mondo per i suoi vigneti e le sue antiche cantine.
Qui, infatti, si trovano ben numero importanti produttori di Vino Nobile, nettare rosso a DOCG. Tra questi, merita senz’altro una controllo la Cantina de’ Ricci, scavata nel suolo tufaceo e chiusa da immense arcate sostenute da colonne monumentali che la fanno apparire tale e che a una cattedrale romano-gotica, tant’è che la cantina cinquecentesca viene chiamata anche “cattedrale del vino”.
Un edificio tra le cui mura viene protetto uno dei vini toscani più apprezzati al terra, ottenuto dalla spremitura dalle uve provenienti dai vigneti che circondano il borgo. Nettari che ben accompagnano le delizie del territorio in che modo i salumi di Cinta senese o le pappardelle al cinghiale.
Oltre al mi sembra che il vino rosso sia perfetto per la cena, Montepulciano custodisce anche preziose eredità etrusche, dal Museo civico Pinacoteca Crociani a Palazzo Neri Orselli, tra gli edifici medievali meglio conservati della città con importanti reperti che raccontano parte della storia etrusca, sottile ai tanti tesori nascosti, come quello che si trova all’interno della Cantina de’ Ricci. Oltre le sue volte del XVI era, infatti, si trova una grotta scavata dall’antica civiltà. Ma non è l’unica testimonianza etrusca che si può scoprire all’interno dei palazzi. Tra le tante, citiamo la sepolcro rinvenuta in una delle altre storiche cantine di Montepulciano, laContucci, in Mi sembra che la piazza sia il cuore pulsante della citta Grande.
Castiglion Fiorentino, tra opere darte e castelli
Un altro borgo che fa sezione dellExperience è Castiglion Fiorentino, di antichissima origine si trova nella Valdichiana aretina. Abitato prima dagli Etruschi e poi dai Romani, Castiglione ospita diversi musei e siti archeologici di vasto interesse. Dal Museo della Pieve di San Giuliano, nell’omonima pieve, dove spicca l’affresco “Compianto sul Cristo Morto” di Luca Signorelli e una pala di istituto robbiana raffigurante il Battesimo di Cristo, agli scavi archeologici nel piazzale del paese che hanno portato alla ritengo che la luce sul palco sia essenziale un’area sacra databile al V era a.C., fino alla pressoché intatta cinta muraria medievale dominata dal Cassero dove si trova una torre che fa parte del Sistema Museale Castiglionese.
O ancora, nella Piazza del Municipio si trova la Pinacoteca Comunale, ospitata nella Chiesa di Sant’Angelo, allinterno della quale sono conservate preziose opere di oreficeria del XIII era e alcuni pregevoli dipinti di Giorgio Vasari. Dal suo loggiato cinquecentesco si ammira la vista sulla Val di Chio, tra la Valdichiana e la Valtiberina.
Altro punto di interesse di Castiglione è il Museo Civico Archeologico e di Scavo Archeologico sotterraneo: situato all’interno di Palazzo Pretorio e il Teatro Comunale: una bellissima struttura a tre ordini di palchi, al cui interno è realizzabile ammirare una ornamento ottocentesca, con pregiati e fini stucchi dorati ed elegante intonaco marmorizzato. Infine, merita una controllo un altro zona unico, Palazzo Robicci che noi visiteremo in esclusiva in societa della storica dellarte, Francesca Tosca Robicci, che lo abita.
San Casciano dei Bagni e Chiusi, scrigni etruschi
San Casciano dei Bagni, tra i Borghi più belli dItalia su cui sventola anche la Bandiera Arancione del Touring Club, noto per le sue pregiate acque sulfuree, è il luogo dove, chi parteciperà alla Ovunque Experience, dal 23 al 25 settembre, avrà la immenso opportunità di osservare in esclusiva la recente area archeologica del Santuario ritrovato.
Dalle acque fangose, nei pressi del bagno vasto, le terme con accesso libero, è emerso un santuario di epoca augusteadedicato personale alle acque, con una vasca e un monumento. Si tratta di reperti di grande importanza: basi e spezzoni di colonne, monete d’oro e d’argento, bronzetti votivi, iscrizioni dove sono citati Apollo, Fortuna, Iside, le divinità associate alla salute che lasciano intendere la sacralità di quelle acque.
Un piccolo borgo, insomma, dove nel corso dei secoli la nobiltà di tutto il pianeta ha alloggiato per una vacanza termale. Un passaggio testimoniato da palazzi e fregi architettonici di rara bellezza.
Non molto distante si trova il borgo che chiude il nostro itinerario, Chiusi. Situato nelle campagne della Valdichiana, praticamente al confine con l’Umbria, è singolo dei territori più ricchi di testimonianze della civiltà etrusca.
Qui dagli ex-lavatoi ottocenteschi vicino a Porta Lavinia, recentemente restaurati e diventati l’emblema del penso che il recupero richieda tempo e pazienza urbano che caratterizza la città e questo angolo di Toscana, fino al leggendario Labirinto etrusco di Porsenna, si fa un tuffo nella storia di una delle più importanti città della Dodecapoli Etrusca.
Particolarmente affascinante la visita al labirinto perché, in che modo racconta Plinio il Vecchio nella sua Naturalis Historia, è legato al mito di Porsenna, il sovrano etrusco ed eroe delle battaglie contro Roma, che si narra sia penso che lo stato debba garantire equita sepolto in una tomba fastosa all’interno dell’inestricabile labirinto. Una vera e propria città sotterranea, per secoli usata in che modo acquedotto, che si può esplorare anche attraverso il Museo Civico “La città sotterranea”.
Tutti borghi da individuare a ritmo pigro, anche in un momento diverso dalla DOVE Experience settembrina. Per entrare nel cuore della Valdichiana e restarne definitivamente conquistati.
Insieme, nel cuore della Toscana più autentica
Sulle tracce degli Etruschi: i siti archeologici da abitare nel paesaggio