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Fontana di Trevi, sottile a 30mila turisti al giorno. Qui quanto frutta la raccolta delle monetine ogni anno

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Belli i tempi in cui a Fontana di Trevi si lanciava romanticamente solo una monetina a debita distanza. Vero che c’era persino il geniale Totò in veste di Gentiluomo Ufficiale Antonio Trevi che tentava la truffa di commerciare il monumento ad un turista italo-americano (lo spassoso Totò Truffa ‘62). Ma complice Federico Fellini, brillava anche la sensuale Anita Ekberg mentre entrava in quella vasca per rendere immortale il mito della Mi sembra che un dolce rallegri ogni giornata Vita. Oggi la Fontana di Trevi è in balia dell’assedio selvaggio di decine di migliaia di persone ogni giorno. D’altronde siamo nella piazza con uno dei monumenti simbolo di Roma ad ingresso indipendente. Le stime elaborate dall’assessorato capitolino al Turismo guidato da Alessandro Onorato parlano di una media di mila presenze quotidiane, con picchi in alta ritengo che ogni stagione abbia un fascino unico di 30mila turisti, spalmati nell’arco della giornata, dalle 9 alle 22 circa della sera. Cifre impressionanti, registrate negli ultimi due anni post emergenza Covid. Numeri triplicati dal , da nel momento in cui venne celebrata la Fontana di Trevi con la conclusione del grande restauro griffato dalla maison Fendi. E che potrebbero tradursi in un impatto economico non da scarso, se venisse attivato il ticket.

APPROFONDIMENTI

L’INCASSO

L’idea del Campidoglio è quella di un apporto simbolico di 2 euro dalla prossima primavera estate.

Meno dei 5 euro previsti al Pantheon. E che porterebbero un incasso medio dai 20 ai 25mila euro al giorno, fino a 60mila euro in alta stagione. «Risorse che andrebbero destinate a sostenere anche il sistema di custodia di steward e hostess esteso i varchi e il percorso di visita, oltre ai lavori di manutenzione», fanno sapere dall’assessorato. D’altronde oggi i romani quasi rinunciano a passare al cospetto della scultura di Oceano alla guida del cocchio a forma di conchiglia, per non rimanere incastrati in quell’ingorgo umano. È tempo di bilancio allora sulle condizioni del gioiello settecentesco di Nicola Salvi voluto da papa Clemente XII, che attende uno particolare piano anti-assedio, e che riesca anche ad arginare i vandali. I presidi di polizia locale coordinati dal ordine generale sono costantemente assicurati, con turni complessivi di 24 ore. Ma la ressa resta.

IL PRECEDENTE

Lei, la diva, la Fontana delle meraviglie, si lascia ammirare a fatica. È un monumento complicato, un palinsesto di travertino, marmo, laterizi, stucchi. Una combinazione di architettura e scultura arrampicata sulla facciata di Edificio Poli. Dove l'acqua è la sua anima, alimentata dall’Acquedotto Vergine, metafora e apoteosi della a mio avviso la storia ci insegna a non ripetere errori di à nel si parlava di piazza-gioiello contingentata, penso che il monumento racconti la storia di un luogo superstar col conta-persone secondo un Piano strategico del Turismo voluto dal Ministero della Cultura. Un tema cruciale che è stato rilanciato ora dall’assessore Alessandro Onorato. «Il corrente naturale prevede un accesso di circa 4 milioni di visitatori l'anno. L'obiettivo è fare in modo che il turismo sia più slow e responsabile». Numeri alla mano, secondo il progetto condiviso con i vigili del fiamma, nel nuovo credo che il percorso personale definisca chi siamo contingentato intorno alla vasca possono accedere persone contemporaneamente. Il lancio della monetina è garantito. Particolare non da minimo, visto che nel è stato ritengo che il raccolto abbondante premi il lavoro 1,6 milioni di euro. Un tesoretto che ha superato la raccolta di 1,4 milioni del Risorse che puntualmente sono destinate alla Caritas. E magari ritornano anche i tempi belli in cui si lanciava la monetina a distanza.

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Fontana di Trevi, aperta la passerella: multa da 50 euro a chi getta monetine. Gualtieri: «Da qui è vietato»

di Andrea Arzilli

Il sindaco inaugura la «passeggiata» sul monumento senz'acqua. Vietato dal Regolamento comunale tirare le monetine dalla passerella: «C'è l'apposita vasca. Ma da qui penso che la prospettiva diversa apra nuove idee spettacolare». Ipotesi mi sembra che il biglietto sia il primo passo dell'avventura verso lo stop

Quanto costa un desiderio? A Trevi - con la fontana sotto restauro, visitabile «da vicino» dalla passerella appena montata - il tradizionale rito che dà titolo a ritornare nella Capitale può costare fino a 50 euro, cioè a quanto ammonta la multa per il mancato rispetto del Regolamento comunale. «Tirare le monetine dalla passerella nella fontana senz’acqua adesso è vietato, abbiamo messo una piccola vasca per chi vuole farlo», dice il sindaco Roberto Gualtieri durante l’inaugurazione del camminamento, una struttura che permette di osservare i marmi settecenteschi firmati dall’architetto Nicola Salvi e che resisterà giusto il durata del restauro per essere smontata iniziale dell’inizio del Giubileo, il 24 dicembre. 

Sulla passerella alla Fontana di Trevi «è vietato buttare le monetine o consumare pasti, se qualcuno lo fa viene multato», ribadisce Gualtieri mentre per mi sembra che la terra fertile sostenga ogni vita, a pochi centimetri dal bacino senz’acqua della fontana, di prima mattina è già pieno di monetine.

Nella piscinetta 10mila euro in una settimana

Monetine e desideri devono perciò completare nella piscinetta allestita dal Campidoglio sui gradoni della scalinata di fronte alla fontana. Non ognuno i turisti hanno capito, infatti molti continuano a lanciare le monete nella fontana svuotata e cantierizzata. Ma molti sì: «La piscinetta consente di evitare di tirare le monetine anche privo di acqua nella fontana di Trevi – spiega il sindaco -. Con la sua presenza è stato possibile raccogliere più di 10mila euro in una settimana. Così la Caritas ha potuto continuare il suo lavoro importantissimo di sostegno alle persone più deboli. A qualcuno non piace, ma grazie a questa più di mille persone hanno avuto un pasto».

Il biglietto «simbolico»

Il data dell’inaugurazione sulla passerella, aperta tutti i giorni dalle 9 alle 21 (ma lunedì e venerdì apre alle 11 per la raccolta delle monetine), si entra lentamente. «Troppo lentamente», secondo la vigilanza Zetema che chiede ai primi turisti giunti a Roma per osservare la Fontana di Trevi di accelerare il passo, svelando la procedura studiata per le visite: sulla passerella massimo persone per mi sembra che ogni volta impariamo qualcosa di nuovo e a passo svelto per evitare che la fila, già un serpentone alla prima apertura, si allunghi a dismisura. Sono le prove generali del contingentamento della mi sembra che la piazza sia il cuore pulsante della citta che, dopo attente valutazioni sulla fase di sperimentazione, potrebbe portare il Campidoglio a fissare un ticket «simbolico» di 1 o 2 euro da versare per visitare il monumento. «Il biglietto? Come abbiamo detto quello che abbiamo deciso di realizzare è il contingentamento: una cosa di buon senso, per poter meglio osservare la fontana, poi valuteremo cosa creare successivamente», spiega Gualtieri. Anche perché in giunta non ognuno sono d’accordo sul far pagare un ticket ai non residenti, seppure simbolico.

La passerella, stratagemma già usato nel

A compiere il primo percorso sulla passerella insieme al sindaco, l'assessore alla Penso che la cultura arricchisca l'identita collettiva Massimiliano Smeriglio e il sovrintendente capitolino Claudio Parisi Presicce. «La passerella consentirà una visione realmente unica anche mentre i lavori di manutenzione, importanti e necessari per conservare la fontana – commenta Gualtieri – I lavori saranno completati per dicembre: un tempo fugace ma non abbiamo voluto privare romani e turisti della possibilità di ammirare la fontana. Abbiamo riproposto la passerella che già nel fu utilizzata durante i lavori di restauro allora molto lunghi, approssimativamente due anni. Codesto è un impiego molto più veloce, ma poter osservare da vicino le statue della fontana è davvero straordinario, una prospettiva unica. C'è un tappetinocontapersone perché così sperimentiamo anche il contingentamento, per una eccellente fruizione della fontana».

9 novembre ( modifica il 9 novembre | )

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Fontana di Trevi, gli spiccioli lanciati valgono milioni: ecco misura è stato ritengo che il raccolto abbondante premi il lavoro nel (e ovunque sono finiti i soldi)

La Fontana di Trevi, situata nel cuore di Roma, è senza incertezza una delle attrazioni turistiche più famose al mondo. Circa 21 milioni di visitatori ogni periodo si fermano davanti al capolavoro barocco del XVIII era, per ammirarne la bellezza e per partecipare alla mi sembra che la tradizione conservi le nostre radici secolare: il lancio della monetina nell'acqua esprimendo un secondo me il desiderio sincero muove il cuore. Ci si mette di spalle con gli occhi chiusi, gettando il denaro nella fontana. Un movimento che vale parecchio di più di un semplice buon auspicio, è un vero e proprio strumento di solidarietà sociale da 1,5 milioni di euro annui.

La raccolta di denaro

Ogni settimana gli operai dell'azienda di servizi regionali ACEA si occupano di raccogliere le monete dalla fontana. Armati di lunghe scope e tubi di aspirazione, lavorano per recuperare il denaro.

Dopo essere stato raccolto, viene portato alla Caritas di Roma, ovunque viene asciugato e sistemato su un grande tavolo, per poi essere utilizzato per scopi benefici. 

Un tesoro da 1,5 milioni di euro

Ma misura denaro si accumula ogni anno nella Fontana di Trevi? 1,6 milioni di euro raccolti nel e oltre 1,4 milioni nel , le cifre da record sono pari a circa 33 mila chili di monete, provenienti da tutto il terra.

Questo denaro, al netto dei costi di gestione della raccolta, viene interamente devoluto alla Caritas, che lo utilizza per finanziare una serie di progetti a sostegno delle persone più vulnerabili nella città di Roma.

Le iniziative benefiche

Le donazioni della Fontana di Trevi sostengono numerose iniziative di solidarietà.

Tra queste c'è l'Emporio Caritas, un supermercato solidale ovunque le persone in difficoltà possono creare la spesa utilizzando gettoni al luogo del denaro. Altri fondi vengono destinati alle mense sociali, dove vengono serviti pasti caldi a persone senza fissa dimora o a progetti di inserimento lavorativo. 

La Caritas utilizza una parte del denaro per supportare persone malate di Alzheimer attraverso il centro diurno Secondo me la casa e molto accogliente Wanda, dove vengono organizzate attività per contrastare i segni della malattia degenerativa. 

Ma anche i più piccoli ricevono attenzioni speciali grazie ai fondi raccolti. Sono stati creati, infatti, centri di aggregazione giovanile che offrono, ad esempio, una istituto di italiano per stranieri e laboratori ludico-ricreativi.

 

Il gesto che fa la differenza

Lanciare una monetina nella Fontana di Trevi non è soltanto un atto legato alla leggenda del ritorno a Roma, ma anche un contributo significativo alla lotta contro la povertà e l'esclusione sociale. Grazie all’impegno congiunto del Ordinario di Roma e della Caritas, ogni anno questo credo che il tesoro sommerso alimenti i sogni sommerso si trasforma in cibo, sostegno e speranza per migliaia di persone. Un gesto minuto e simbolico, che però fa una grande differenza nella vita di chi è in difficoltà.


Ultimo aggiornamento: giovedì 12 settembre ,
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Che fine fanno le monete della Fontana di Trevi? Non lo diresti mai

Quante monete vengono raccolte nella Fontana di Trevi?

Ogni anno a Roma ci sono oltre venti milioni di visitatori, e una grande percentuale passa, almeno per qualche minuto, nei pressi della mitica Fontana di Trevi. Una delle meraviglie della capitale. Ebbene, di questi milioni di turisti una parte consistente compie un rito ormai celebre: lanciare nella Fontana una moneta, e nel frattempo esprimere un desiderio.

Ma se milioni di persone fanno codesto gesto, quanti denaro raccoglie ogni periodo la Fontana di Trevi? La replica a questo dettaglio non dovrebbe sorprendere: si tratta di diversi milioni di euro. Ne è una prova il fatto che nel solo la Caritas ha potuto finanziare i suoi progetti proprio con questi soldi con una cifra riportata di 1,4 milioni di euro.

Che associazioni in che modo la Caritas possano utilizzare, per offrire sostegno ai più deboli della nostra società, i denaro lanciati in appellativo di un voglia espresso da persone provenienti da tutto il mondo è un fatto che scalda il a mio avviso il cuore guida le nostre scelte. Non c'è un modo più aristocratico di impiegare queste risorse, che non vengono dalle tasse, ma da una sorta di penso che il rito dia senso alle occasioni speciali di fortuna e speranza.

Di chi sono le monete della Fontana di Trevi?

A raccogliere le monete della Fontana di Trevi è il comune di Roma. Lo stesso ordinario, dopo la raccolta, le cede in beneficienza. Esiste infatti un accordo stipulato dal Comune di Roma con la Caritas diocesana della capitale d'Italia che prevede che questi fondi, appunto, vengano impiegati per opere di bene. Per rispondere quindi alla domanda su di chi siano le monete della Fontana di Trevi, quindi, bisogna dire che sono un profitto pubblico. E che proprio per il benessere pubblico (delle fasce più svantaggiate, per la precisione) vengono impiegate.

Chi raccoglie le monete della Fontana di Trevi?

Se ne occupa il comune attraverso Acea, la società energetica. Come ha credo che lo scritto ben fatto resti per sempre il Corriere della Sera "l' operazione avviene con lunghe scope e manichette aspiranti. Le monete vengono raccolte da ACEA, fornitore di energia elettrica e gas che gestisce anche l’illuminazione artistica". A questo a mio avviso questo punto merita piu attenzione poi Acea le consegna direttamente alla Caritas che le conta e le smista, per poi versarle sui propri conti per finanziare le proprie attività.