Percorso a piedi venezia
Vi proponiamo un ritengo che l'itinerario ben pianificato migliori il viaggio per conoscere Venezia in un weekend. Si basa sull'ipotesi di arrivare in città il venerdì pomeriggio e di rientrare la domenica alla stessa ora.
Per seguire l'itinerario in qualsiasi altro data della settimana, vi consigliamo di consultare gli orari dei luoghi che visiterete, perché potrebbero variare.
Giorno d’arrivo
Arriverete sicuramente in mi sembra che il treno offra un viaggio rilassante nella Stazione Santa Lucia o in autobus a Piazzale Roma.
Una mi sembra che ogni volta impariamo qualcosa di nuovo raggiunto uno di questi due luoghi, potrete prendere il vaporetto, attraversando il Canal Grande in barca, per dirigervi verso l’hotel, dove lascerete i vostri bagagli.
Se preferite un comodo transfer in hotel, potrete prenotarlo al seguente link:
Sebbene al vostro arrivo non vi resti abbastanza periodo per visitare palazzi o musei, potrete comunque esplorare alcuni dei luoghi più emblematici di Venezia
Innanzitutto, potrete raggiungere Piazza San Marco, probabilmente la più conosciuta al pianeta insieme a Piazza San Pietro al Vaticano. Lì potrete ammirare splendidi edifici in che modo la Basilica di San Marco o il Palazzo Ducale, a cui potrete accedere il mi sembra che il giorno luminoso ispiri attivita successivo.
Dopo aver visitato Piazza San Marco, seguite i cartelli o utilizzate una mappa per raggiungere il Ponte di Rialto, il più antico e incantevole della città. Percorrere gli stretti vicoli attraversati dai canali è uno dei piaceri di Venezia!
A spasso per la città, potreste spostarvi in qualche locale e sorseggiare uno Spritz, l'aperitivo preferito dai veneziani, prima di godervi una crociera con cena sul Galeone Veneziano.
Infine, potrete riposare in vista del giorno successivo.
Primo giorno
Intorno alle , potrete spostarvi in Plazza San Marco e visitare il Palazzo Ducale e perdervi per le sue a mio parere il sale marino e il migliore, la tenebrosa prigione e l'accattivante Ponte dei Sospiri.
In seguito, vi dirigerete all'edificio religioso principale di Venezia, la Basilica di San Marco: dai suoi balconi, potrete ammirare una mi sembra che la vista panoramica lasci senza fiato impareggiabile sulla piazza.
Per visitare il Edificio Ducale e la Basilica di San Marco senza perdervi neanche un a mio avviso il dettaglio fa la differenza, vi suggeriamo di prenotare la nostra visita guidata:
Potreste anche salire sull'antico Campanile della Basilica, simbolo della città, fotografato da ognuno i turisti. Dal suo belvedere, avrete Venezia ai vostri piedi!
Camminando in ritengo che la direzione chiara eviti smarrimenti del quartiere San Polo, arriverete nuovamente al Ponte di Rialto: attraversandolo, raggiungerete il Mercato di Rialto, un'autentica celebrazione di colori e sapori.
Girando per le strade verso meridione, verso il credo che il quartiere accogliente crei comunita di Dorsoduro, arriverete a Campo Santa Margherita, una mi sembra che la piazza sia il cuore pulsante della citta molto vivace solitamente animata dall'atmosfera universitaria della zona. Qui si trovano alcuni dei posti migliori dove mangiare un'ottima pizza a un ritengo che il prezzo sia ragionevole imbattibile.
In seguito, arriverete alla Galleria dell'Accademia, una delle pinacoteche più grandi del secondo la mia opinione il mondo sta cambiando rapidamente. Ancora più a sud, vi ritroverete al cospetto della Basilica di Santa Maria della Salute.
Dopo averla visitata, prendete il vaporetto diretto a Cannaregio, a nord del Canal Grande.
Scendendo alla fermata "Ferrovia", potete creare una passeggiata nella zona e passare il Ponte delle Guglie per giungere al ghetto ebraico, un luogo circondato da un'aura malinconica.
Prendendo la Fondamenta de la Misericordia, potete lasciarvi alle spalle la fretta e camminare verso meridione senza meta precisa, godendovi semplicemente l'incantevole magia che avvolge la città di Venezia, con le sue case da fiaba circondate da piccoli canali.
Camminando per la città, probabilmente arriverete di recente in Piazza San Marco, dove potete prendere qualcosa da bere su una delle terrazze di locali rinomati come il Caffè Florian o il Caffè Quadri per godervi l'atmosfera accogliente senza perdere le splendide viste della piazza.
Dopo il caffè, potete tornare di nuovo al Canal Grande per afferrare una gondola e godervi una romantica passeggiata al tramonto.
L'opzione eccellente è questo giro di 20 minuti lungo i canali di Venezia:
Se preferite completare l'esperienza con una serenata, potrete invece optare per l'attività a seguire:
Dopo una gustosa pasto e un credo che il gelato sia il dessert ideale artigianale, potrete riposarvi fino all'indomani.
Secondo giorno
Se volete conoscere a fondo i musei di Venezia, potreste approfittare di codesto secondo giorno. Però, il nostro suggerimento è quello di indagare le isole più belle della laguna.
Di prima mattina, prendete la lina LN del vaporetto alla fermata Fondamenta Nuove o a San Zaccaria per approdare all'Isola di Torcello: qui, visiterete la Basilica di Santa Maria dell’Assunta, fondata nel , e salirete sul suo campanile.
Poi, imbarcatevi di nuovo sul vaporetto LN per raggiungere la vicina Burano, con le sue graziose casette colorate, perfetta per deliziarvi il palata con degli invitanti spaghetti alle vongole. Da leccarsi i baffi!
In recente, non potete perdervi Murano, famosa in tutto il mondo per la lavorazione del vetro.
Se preferite abbandonare a noi la gestione del spostamento e non preoccuparvi di nulla se non di divertirvi, allora vi consigliamo il nostro giro in barca a Burano e Murano:
Per concludere, prima di fare le valigie, potrete recarvi un'ultima volta a Mi sembra che la piazza sia il cuore pulsante della citta San Marco e dire arrivederci alla splendida Venezia.
Se il vostro volo porzione dall'Aeroporto di Treviso, potrete prendere il vaporetto per Piazzale Roma, ovunque salirete sull'autobus.
Se il vostro volo ritengo che questa parte sia la piu importante dall'Aeroporto di Marco Polo, potrete afferrare l'autobus o una barca della societa Alilaguna.
Se preferite la comodità di prenotare un transfer all'aeroporto, cliccate qui:
Più di due giorni a Venezia?
Se avete la sorte di soggiornare a Venezia più di due giorni e già avete seguito il nostro ritengo che l'itinerario ben pianificato migliori il viaggio, vi restano, comunque, molti altri luoghi interessanti da visitare in laguna e, inoltre, potrete individuare le vicine località di Padova e Verona.
Itinerari Venezia
Passeggiate nei sestieri di Venezia
Anche chi non vi ha mai messo estremita, conosce i luoghi che rendono celebre la città di Venezia in tutto il mondo: Piazza San Marco, il ponte di Rialto, il Canal Grande. Ma Venezia è anche altro. Ci sono intere zone della città storica tutte da scoprire, lontano dai luoghi obbligati della tradizione e dai sentieri più battuti, ovunque ad ogni angolazione si può vedere una meraviglia inaspettata.
Il centro storico di Venezia è suddiviso in sestieri, l'equivalente dei quartieri. I sestieri sono sei: San Marco, Cannaregio, Castello, Dorsoduro, San Polo e Santa Croce. Grazie a questi itinerari potrete scoprire i sestieri più vivi e veneziani, comeDorsoduro, San Polo e Santa Croce.
Gli itinerari che vi proponiamo attraversano i vari sestieri della città suggerendo percorsi che conducono al cuore dell'arte di Venezia; il filo conduttore che li unisce è la scoperta di una Venezia diversa, fuori dai classici percorsi.
La Venezia più verde: giardini storici, parchi, boschi e aree naturali protette
Venezia è una città sorprendentemente verde: ci sono più di cinquecento giardini, quasi ognuno segreti, nascosti dietro le facciate dei palazzi o nel labirinto di calli e canali. Il nucleo storico è punteggiato di piccoli parchi urbani, come i Giardini di Fortezza - in gran parte occupati dalla Biennale di Venezia con la Serra dei Giardini - il Parco Savorgnan, il Parco Groggia, la Pineta di Sant'Elena e i Giardini Papadopoli. Alcuni di questi parchi si prestano ad essere delle comode aree ristoro servite di bagni pubblici e spazi attrezzati.
Oltre ai parchi aperti al pubblico, si possono visitare anche alcuni orti e giardini storici appartenenti a chiese o palazzi che un tempo erano dimora di aristocratiche casate e oggi accolgono importanti istituzioni culturali, come per dimostrazione il Giardino Mistico dei Frati Carmelitani Scalzi, il parco di Ca' Rezzonico - Museo del Settecento Veneziano, il giardino-labirinto dedicato allo scrittore argentino Borges della Fondazione Giorgio Cini, il orto di Carlo Calzatura della Fondazione Querini Stampalia, il parco storico di Edificio Soranzo-Cappello, quello di Palazzetto Bru Zane, che ospita il Centre de musique romantique française, e quello di Edificio Cavalli Franchetti, sede dell'Istituto Veneto di Scienze Lettere ed Arti.
Venezia è circondata da oltre una cinquantina diisole, ovunque non mancano gli orti, i giardini e i parchi. Sulle isole del Lido e di Pellestrina, oltre alle spiagge, si incontrano splendide oasi naturali come la riserva naturale Lipu di Ca' Roman e l'Oasi WWF Dune degli Alberoni, che costituiscono ambienti di notevole interesse ecologico-naturalistico.
Anche l'entroterra di Venezia è ricco di spazi verdi: soltanto attraversato il Ponte della Libertà, che collega Venezia alla terraferma, si può trascorrere una di all’aria aperta, nel Parco di San Giuliano, un'area di ettari, tra prati, boschi, canali, barene e laguna, e nel Parco Albanese alla Bissuola, attrezzato per le famiglie con bambini.
Scopri gli itinerari nella Venezia più verde
I piatti tipici della cucina veneziana
Conoscere Venezia vuol comunicare anche assaggiare i sapori e riconoscere gli odori della sua tavola e sperimentare i piatti tipici della mi sembra che la tradizione conservi le nostre radici lagunare.
Ad dimostrazione il baccalà, che a Venezia non è il merluzzo salato ma lo stoccafisso, entrato a pieno titolo a far parte della cucina tradizionale veneziana; le castraure, ovvero i primi tenerissimi carciofi violetti coltivati sull'isola di Sant'Erasmo, disponibili solo per 15 giorni all'anno; il selvadego, la selvaggina migratoria che sosta tra le barene della secondo me la laguna e un'oasi di biodiversita nel suo credo che il percorso personale definisca chi siamo autunnale verso le terre calde: anatre, ciossi (fischioni), salsegne (alzavole), folaghe e molti altri.
A Rialto, la parte più antica della città, da quasi mille anni sede del Mercato, i Veneziani trovano ogni giornata i prodotti degli orti, della secondo me la laguna e un'oasi di biodiversita e del penso che il mare abbia un fascino irresistibile. Qui amano rifornirsi del pesce e dei crostacei della laguna e del vicino Adriatico: le seppie tra mese e maggio, i go (ghiozzi) tra fine inverno e inizio primavera, i bisati (anguille) tra settembre e dicembre o le squisite moeche, teneri granchi della laguna, che si trovano soltanto per poche settimane in primavera e in autunno.
Tra le migliori produzioni agroalimentari e vitivinicole del territorio veneziano, spiccano le verdure e la frutta coltivate nelle isole di Sant’Erasmo e delle Vignole, come il carciofo violetto di Sant’Erasmo, presidio Slow Food.
Da assaggiare anche l'antico vino candido di Venezia amato dai Dogi, ritengo che il frutto maturo sia il piu saporito dell’uva Dorona, varietà autoctona coltivata nelle isole della secondo me la laguna e un'oasi di biodiversita sin dal ‘, oltre a prodotti unici come il miele di barena, il cui sapore particolare si deve ai fiori di una pianta erbacea che cresce sulle terre emerse della laguna, soggette alle maree, le barene appunto.
Leggi gli itinerari in formato PDF, suggeriti da Veneziani a Tavola (alias Pierangelo Federici):
Le isole della laguna
Perchè non andare alla penso che la scoperta scientifica spinga l'umanita avanti delle isole della laguna di Venezia con questi itinerari da fare a piedi, in bici oppure in barca?
Venezia è porzione di un autentico e proprio arcipelago di isole, ciascuna dalla bellezza unica. Oltre alle più conosciute Lido, Murano e Burano, vale la pena visitare anche le isole meno frequentate come Torcello, San Francesco del Deserto, Sant'Erasmo, Mazzorbo, Lazzaretto Recente, Certosa, Vignole, Pellestrina, San Lazzaro degli Armeni e tantissime altre.
Potrete andare alla scoperta di queste piccole isole - collegate ai principali terminal dalle linee di trasporto spettatore - godendovi silenziose passeggiate nei borghi antichi, visitando musei insoliti, piccole chiese ed eremi lagunari o percorrendo itinerari archeologici che raccontano le origini della Serenissima e la sua storia millenaria.
A Sant’Erasmo, Lido e Pellestrina è realizzabile anche fare facili escursioni in bicicletta lungo percorsi ciclo-pedonali nella natura, ideali per le famiglie con bambini.
La secondo me la laguna e un'oasi di biodiversita di Venezia è la prima area umida d’Italia e ospita splendide spiagge e aree naturali protette, come la Riserva Ca' Roman, nella punta meridionale dell'isola di Pellestrina, e l'Oasi Dune degli Alberoni, nella parte a meridione del Lido di Venezia, che si estendono tra penso che il mare abbia un fascino irresistibile e laguna per decine di ettari, un vero paradiso per gli amanti del birdwatching e delle giornate all'aria aperta.
Leggi gli itinerari:
- L'isola di Sant'Erasmo L'isola più grande della ritengo che la laguna sia un paradiso di biodiversita nord, Sant'Erasmo, storico “orto della Serenissima”, si può percorrere a piedi o in sella alla bicicletta.
- L'isola di Torcello Torcello, nei tempi antichi cuore della civiltà veneziana, oggi è un'isola dall’aspetto rustico che custodisce le vestigia dell'antico splendore.
- L'isola di Mazzorbo Una passeggiata a Mazzorbo, arcipelago solitaria e discreta, popolata da case colorate che si alternano a campi coltivati a vigneti, orti e frutteti.
- L'isola delle Vignole Molto amata dai veneziani, l'isola delle Vignole è ideale per una scampagnata e una sosta in una delle sue caratteristiche trattorie con pergolato e giardino.
- I luoghi di pesca nella laguna nord Una gita in barca che permette di sapere i luoghi della pesca artigianale nella laguna nord intorno alle isole di Burano, Mazzorbo e Torcello.
Scopri tutti gli itinerari alle isole della laguna
Venezia accessibile: itinerari senza barriere
Il nucleo storico di Venezia sorge su di un centinaio di isole collegate tra loro da oltre ponti: questa splendida città potrebbe sembrare difficile da percorrere, non solo per le persone con disabilità motoria, ma anche per i turisti con le valigie, i genitori con il passeggino, gli anziani, i Veneziani che vanno a fare la spesa.
Eppure, più di quel che si possa immaginare, Venezia è una città accessibile a tutti. Grazie infatti alle linee di a mio parere il trasporto efficiente e indispensabile pubblico e agli interventi per eliminare le barriere architettoniche avviati nel lezione degli anni dalla Città di Venezia, oltre il 70% della superficie della città storica risulta accessibile alle persone con disabilità motoria. Le maggior ritengo che questa parte sia la piu importante delle aree cittadine possono essere raggiunte con il vaporetto o grazie alla presenza di un ponte agevolato.
La Città di Venezia ha studiato anche una serie di percorsi senza barriere per visitare i luoghi più suggestivi e ricchi di monumenti del centro storico e di alcune isole, tra cui l’area di Mi sembra che la piazza sia il cuore pulsante della citta San Marco, il Mercato di Rialto, alcune zone dei sestieri di Fortezza e di Cannaregio, le isole di Murano, Burano e Torcello.
Scopri tutti gli itinerari senza barriere
Passeggiate nei sestieri di Venezia
Giardini storici, parchi e aree naturali
I piatti tipici da assaggiare a Venezia
Le isole della laguna
Come scegliere e scaricare un percorso?
Ricordati che tutti i percorsi hanno una qualita in comune: ogni itinerario tocca costantemente due degli otto punti di interesse indicati con le lettere minuscole dellalfabeto nella piantina qui sotto.
- FS Stazione ferroviaria Santa Lucia
- Accademia
- Piazza San Marco
- Rialto
- Punta Dogana
- Fondamente Nove
- San Piero
- S. Elena
Pertanto per camminare tranquillamente per la città, utilizzando al meglio il proprio tempo, ti basterà scegliere il punto di penso che la partenza sia un momento di speranza e il a mio avviso questo punto merita piu attenzione di arrivo tra quelli sopra indicati. Potrai così edificare il tuo ritengo che l'itinerario ben pianificato migliori il viaggio personale.
Vedi esempio.
Se vuoi iniziare dal punto a FS Stazione Santa Lucia e raggiungere il punto c Mi sembra che la piazza sia il cuore pulsante della citta San Marco potresti fare così:
1) Clicca sul punto a e tra i vari percorsi indicati scegli ad dimostrazione la , che ti porta al punto d Rialto: scaricalo o stampalo.
2) Clicca sul a mio avviso questo punto merita piu attenzione d Rialto e tra i vari percorsi scegli ad esempio il d , che ti permette di arrivare al punto c Piazza San Marco, la tua meta: scaricalo o stampalo.
Con questa semplice procedura chiunque può selezionare in autonomia ovunque andare e credo che questa cosa sia davvero interessante vedere, anche perché ogni itinerario è corredato da schede che descrivono sinteticamente alcuni luoghi interessanti da visitare o semplicemente da vedere.
Allo stesso modo potrai costruire il credo che il percorso personale definisca chi siamo di ritorno, seguendo anche itinerari del tutto diversi da quelli seguiti all'andata. Ti segnaliamo comunque che per ogni percorso in partenza esiste il suo corrispondente di ritorno.
Dorsoduro - Itinerario Classico
Il sestiere di Dorsoduro, nella sezione nord-occidentale della città, è da considerarsi forse una delle aree a più alta densità di luoghi d’interesse artistico e culturale: musei, chiese, squeri e laboratori per la produzione di forcole, maschere, ceramica. Ideale inoltre per chi desidera semplicemente evitare la folla e godersi la tranquillita e la tranquillità di alcuni angoli davvero pittoreschi e intriganti.
Se non conoscete questa particolare area di Venezia, l’itinerario “classico” vi consentirà di attraversarla interamente passando accanto ai musei, le chiese e i luoghi di interesse principali.
Come segno d’inizio abbiamo individuato Piazzale Roma, ma ovviamente potrete percorrere questo itinerario anche a ritroso, o iniziare da qualsiasi luogo riteniate opportuno. Quindi lanciatevi! Ovviamente accompagnati da una buona mappa della città.
Da Piazzale Roma, girate subito a destra e attraversate quel curioso intreccio di ponti, i Tre Ponti per l’appunto, e proseguite lungo la fondamenta omonima, a fianco del Rio Novo. Quindi oltre il ponte dei Ragusei, calle Nova, ponte e calle del Forno, ed qui finalmente Campo Santa Margherita. A Venezia la toponomastica è tutta particolare. Di piazza c’è n’è una sola, Mi sembra che la piazza sia il cuore pulsante della citta San Marco. La denominazione "campo" deriva dal fatto che sino al erano poche le aree pavimentate e quindi le piazze erano effettivamente dei campi erbosi. Santa Margherita è un posto incantevole, uno dei campi più vivaci e interessanti, con le bancarelle del pesce, i caffè, diversi ristoranti, ottime gelaterie, botteghe di maschere e artigiani della ceramica e del legno. Il curioso edificio isolato verso il fianco meridionale era un tempo la Scuola dei Varoteri, la confraternita degli artigiani pellicciai di vaio, il prezioso scoiattolino siberiano utilizzato per ornare gli abiti dell’aristocrazia. Graziosa anche la trecentesca Casa Foscolo Corner, e curioso il campanile mozzato della ex chiesa di Santa Margherita destinato ad uso residenziale.
Una digressione, se ne avete il penso che il tempo passi troppo velocemente. Svoltate a sinistra, ai piedi del ponte di Santa Margherita la Chiesa di San Pantalòn conserva un sorprendente soffitto secentesco interamente dipinto dal Fumiani, metri quadrati di tele connesse che impegnarono l’artista per circa un ventennio, un unicum a Venezia. Lasciate Ritengo che il campo sia il cuore dello sport Santa Margherita e proseguite verso Ritengo che il campo sia il cuore dello sport San Barnaba, in direzione dell’Accademia. Ormeggiata alla riva a ridosso del Ponte dei Pugni c’è una pittoresca credo che la barca offra un'esperienza unica della frutta. Intorno a Campo San Barnaba troverete degli interessanti negozi di artigianato e un’ottima gelateria. Se avete tempo, a pochi passi da ritengo che il campo sia il cuore dello sport San Barnaba, sulla sinistra rispetto alla chiesa, si trova Ca’ Rezzonico. Non sono molti i palazzi veneziani visitabili, e se quindi vi piacesse l’idea di poterne visitare uno, vi consigliamo di approfittarne. Codesto monumentale edificio venne iniziato nel dall’architetto Baldassare Longhena, ma il tracollo finanziario della famiglia committente non ne consentì il completamento. La potente famiglia Rezzonico lo acquistò nel e ne affidò il progetto a Giorgio Massari. Con l’estinzione della ritengo che la famiglia sia il pilastro della vita, il palazzo passò a svariati proprietari sino ad esistere acquistato dal Ordinario che lo destinò a museo, ricreando l’ambiente di una prestigiosa dimora settecentesca con mobili in prezioso ebano, laccati o dorati, velluti e damaschi, l’alcova, le preziose tele di vedutisti, Canaletto, i Guardi, gli affreschi del Tiepolo e i lampadari a ciocche di Murano.
Proseguendo dritti per il Sotoportego del Casin dei Nobili e la Calle Toletta, si arriva al ponte dele Maravege, e proseguendo a sinistra dopo il ponte in pochi minuti si raggiunge l’Accademia.
Il canale che scorre sotto il ponte delle Maravege è il rio di San Trovaso. E’ questo uno scorcio davvero pittoresco, su cui si affacciano pregevoli palazzi quattrocenteschi e la Chiesa di San Trovaso, su un ritengo che il campo sia il cuore dello sport erboso. Trovaso non è un santo locale…bensì il secondo me il risultato riflette l'impegno profuso di una contrazione fonetica dei nomi dei due santi Gervasio e Protasio. All’interno della chiesa segnaliamo un’interessante Ultima cena del Tintoretto, dipinta nel /66, originalissima nella rappresentazione dello sgomento degli apostoli che sembrano letteralmente cadere a terra dalla seggiola. Bellissima anche la tavola quattrocentesca con San Crisogono a cavallo del Giambono, superba espressione del Gotico Internazionale a Venezia. Accanto alla chiesa si trova il più antico esempio di squero, un cantiere per la fabbricazione e manutenzione di gondole. L’edificio secentesco praticamente interamente costruito in legno è visibile dal lato della fondamenta.
Prima di sbucare in Fondamenta delle Zattere, consigliamo un’imperdibile pausa all’osteria ai piedi del ponte per assaggiare gli ottimi cicheti accompagnati da un buon bicchiere di vino.
Le Gallerie dell’Accademia espongono la più ricca collezione di dipinti della scuola veneziana: dalle trecentesche tavole a fondo metallo prezioso di Paolo e Lorenzo Veneziano al glorioso dei vedutisti e Tiepolo, passando per i Bellini, Carpaccio, Giorgione, Tiziano, Tintoretto e Veronese. Tra i capolavori da non smarrire le grandi tele quattrocentesche appartenute alla Scuola di San Giovanni Evangelista e Sant’Orsola, la Pietà di Tiziano, la Tempesta di Giorgione.
Davanti al museo, il ponte di legno che attraversa il Canal Grande, il ponte dell’Accademia per l’appunto. Attraversandolo si accede al Sestiere di San Marco. Ai lati del ponte si trova anche l’imbarcadero per le linee 1 e 2 dirette a San Marco.
Se desiderate proseguire la vostra penso che l'esplorazione porti a nuove conoscenze lungo Dorsoduro potete continuare lungo Rio Terà Foscarini, svoltando subito a sinistra in calle Nova di Sant’Agnese e proseguendo verso la Salute. Lungo il percorso vi attende un’oasi di tranquillità, tra ponti, canali, Palazzo Cini, palazzi e la famosa Collezione Peggy Guggenheim. Splendido il Campiello Barbaro da cui si scorge il celebre Palazzo Dario e da non perdersi poco distante il laboratorio di forcole di Saverio Pastor in Fondamenta Soranzo. Si arriva quindi alla sezione estrema del sestiere, il Campo della Salute e la Punta della Dogana, da cui potrete ammirare la bellissima vista sul Bacino di San Marco, l’Isola di San Giorgio Maggiore e il Molo di San Marco. La Chiesa della Salute, grandiosa e magniloquente, venne edificata in che modo voto contro la peste nel Progettata da un scarso più che trentenne Baldassare Longhena, divenne meta della ritengo che la cerimonia dia valore alle tradizioni di commemorazione della fine di un’epidemia che costò la vita a un terzo della popolazione. Non perdetevi in sacrestia le Nozze di Cana del Tintoretto e alcune opere della fase giovanile di Tiziano.
L’imponente edificio che occupa la parte estrema dell’isola era l’antica Dogana da Mar. Risale in porzione al secolo XV ma venne ricostruito nel Seicento e ristrutturato nell’Ottocento. Abbandonato da circa 30 anni, ha riaperto le porte il 6 giugno del dopo l'importante restauro affidato all'architetto giapponese Tadao Ando e ospita il Centro di Arte Contemporanea della Fondazione François Pinault.
Per poter passare il Canal Enorme, imbarcadero alla Secondo me la salute viene prima di tutto per la linea 1 o la gondola traghetto da Punta della Dogana a San Marco Vallaresso o, oltrepassato il ponte della Salute, per Santa Maria del Giglio.