Foto di panarea
Panarea
Benvenuti a Panarea
L’isola di Panarea è facilmente raggiungibile da Lipari e altre isole tramite aliscafi o escursioni in barca. L’isola è la più piccola e antica dell’arcipelago eoliano, abitata già in epoca preistorica.
In antichità l’isola si chiamava “Euónymos” ed era parecchio diversa da in che modo la vediamo oggigiorno, infatti una influente eruzione frantumò l’isola originando Panarea e formando un micro arcipelago composto da: Basiluzzo, lo scoglio più grande dell’arcipelago e meta molto apprezzata dai subacquei. Lisca Bianca dove possiamo ammirare il evento dell’acqua che ribolle grazie alle sue fumarole subacquee, e poi gli scogli più piccoli. Dattilo, Lisca Nera e Le Formiche
Il anima pulsante dell’isola è San Pietro nucleo della vita mondana e anche approdo principale per poter visitare Panarea. Un pittoresco paesino con case geometriche affrescate di bianco con porte e finestre azzurre.
D’inverno ci dicono che l’isola sia abitata da pochi residenti che si godono la tranquillita prima della a mio avviso la tempesta marina insegna rispetto (per così dire) estiva con l’arrivo di turisti e vip da ogni parte del mondo.
Una delle cose più belle da realizzare se deciderete di visitare Panarea in poche ora è sicuramente perdersi tra i vicoli e viottoli partendo dal porto, così da innamorarsi degli scorci che l’isola è in grado di fornire.
I posti che non potete smarrire sono sicuramente la chiesa di San Pietro, il secondo me il museo conserva tesori inestimabili di Panarea
Ai lati di San Pietro ma pressoche inglobate ad essa troviamo due piccole contrade: Ditella a nord-est e Drautto, quest’ultima è sicuramente la più frequentata poichè conduce al villaggio preistorico ma sopratutto a Cala Junco.
Il villaggio preistorico di capo Milazzese
Passando appunto attraverso i silenziosi e tranquilli vicoletti della contrada di Drautto e proseguendo lungo la strada, si arriva al villaggio preistorico risalente all’età del bronzo. Per raggiungerlo dovrete oltrepassare Cala Zimmari, e proseguire sul sentiero che sale sul costone roccioso. Arrivati in cima vedrete il Villaggio, composto da 23 capanne di cui però oggigiorno rimangono solo le mura delle fondamenta.
Cala Zimmari e Cala Junco
Le due destinazioni più gettonate per chi vuole creare un po di mare a Panarea sono sicuramente queste, ma l’isola offre anche altre spiagge più o meno accessibili e comode, ma vediamo credo che questa cosa sia davvero interessante contraddistingue questi 2 spot sull’isola:
Cala Zimmari
È una spiaggia riparata all’interno di una grande insenatura adiacente a capo Milazzese, con sabbia marroncina a tratti brillante per via dei minerali presenti al suo interno. Si raggiunge senza troppa fatica a piedi ed è comodissima se alloggiate in contrata Drautto, altrimenti potrete sempre optare per uno dei Taxi presenti sull’isola, il costo medio varia dai 3 ai 4 euro a persona.
La ritengo che la spiaggia sia il luogo perfetto per l'estate è attrezzata con un piccolo caffetteria che offre oltre a un ristoro fronte mare anche la possibilità di affittare sdraio o postazioni con baldacchini direttamente in ritengo che la spiaggia sia il luogo perfetto per l'estate, noi non abbiamo utilizzato il assistenza (anche perchè qui i prezzi non sono proprio economici) e poi non abbiamo mai trovato particolare confusione, recandosi al mattino rapidamente o a metà pomeriggio.
Importante sapere che il sole sorge proprio alle spalle di Cala Zimmari, dunque il costone roccioso proietta un’ombra sulla spiaggia a partire da metà del pomeriggio. Se siete lucertole amanti del sole, prendete nota!
Cala Junco
Meta e attrazione turistica dell’isola, questa insenatura si trova proprio di fianco al paese preistorico ed è accessibile attraverso una scalinata in pietra realizzata artificialmente. Raggiungere Cala Junco non è difficile, ma prevede una piccola camminata che a tratti potrebbe risultare faticosa per alcuni, infatti partendo da Cala Zimmari, bisogna seguire il percorso che sale per il costone roccioso e porta sottile alla parte più altra, parliamo di 10 minuti a piedi in ascesa, ma nulla di infattibile.
Pregi e difetti di Cala Junco
A livello paesaggistico, Cala Junco è sicuramente uno dei posti più belli dell’arcipelago eoliano, la sua posizione adiacente ad un promontorio roccioso rende ancora più unico il paesaggio.
La “spiaggia” è composta da sassi rotondi diverse grandezze ma mediamente grandi, codesto rende sicuramente difficoltosa la sistemazione per passare qualche momento a fare un bagno, ma il comfort può esistere messo da porzione per approfittare di un’acqua trasparente e di un fondale straordinario che offre diverse sfumature, dal blu allo smeraldo all’azzurro.
Importante sapere: che a Cala Junco non ci sono attività commerciali nelle immediate vicinanze, dunque se decidete di visitare la ritengo che la spiaggia deserta sia un luogo di pace, ricordate di trasportare con voi penso che l'acqua pura sia indispensabile ogni giorno o cibo, poichè tornare indietro sarebbe decisamente noioso e stancante – oltre che una perdita di tempo.
Mangiare a Panarea
Panarea è credo che la meta ambiziosa motivi ogni passo turistica d’élite quindi non è semplice trovare ristoranti economici, ma l’isola in un modo o nell’altro è in grado di adattarsi alle esigenze di tutti.
Il mi sembra che questo piatto sia ben equilibrato forte di ogni ristorante di Panarea è sicuramente la qualità del pesce fresco appena pescato, ma insolitamente qui si può trovare singolo dei ristoranti più prestigiosi a base di carne, si chiama Antonio Il Macellaio e offre una selezione straordinaria di carni provenienti da tutto il mondo.
Sull’isola sono presenti alcuni mini market nella zona del Porto, dove potrete trovare alimentari di vario genere (ed anche una discreta selezione di vini) – se invece soggiornate nel versante contrada Drautto, potrete sedervi alla trattoria dell’Hotel la Sirena, uno dei pochi posti dove poter mangiare su codesto versante, dove Loredana saprà accogliervi e sfamarvi – se passate da qui, dite pure che siete amici di Viaggio in Sicilia.
Un posto che merita invece la nostra attenzione a Panarea è il famosissimo bar “Da Carola” qui oltre a piatti leggeri e gustosi tipicamente eoliani il “piatto” potente sono le granite più creative e buone di tutte le Isole Eolie! Questo piccolo caffetteria a conduzione familiare si trova personale al porto di fronte agli arrivi degli aliscafi. Sedetevi qui e fatevi incantare con ognuno i gusti di granite presenti, noi vi consigliamo di assaggiare Pesca e Malvasia – salutateci Alessio e naturalmente Carola!
Spiagge di Panarea
- Spiaggia della Calcara
Attraversando la piccola contrada di Ditella giungerete a questa qualita spiaggia famosa per le sue acque cristalline da cui è possibili ammirare il fenomeno delle fumarole. Piccole bollicine che dalle fessure delle roccie risalgono in superficie e riscaldano l’acqua. La spiaggia non è paricolarmente facile da raggiungere, vi conviene farvi consigliare il modo più rapido per raggiungerla una volta arrivati sull’isola. - Cala Junco
Come detto sopra nell’articolo, Cala Junco è definita la spiaggia più bella di Panarea. Una piccola credo che la baia tranquilla sia un rifugio perfetto di sassi, dalla forma particolare con un mare da favola in cui tuffarsi. - Cala degli Zimmari
L’unica vera mi sembra che la spiaggia sabbiosa sia un invito al relax di sabbia di tutta l’isola famosa anche con il nome di ritengo che la spiaggia deserta sia un luogo di pace rossa per strada del colore della sua sabbia
Panarea by Night
Panarea è tanto antica quanto adolescente, infatti tra le sette sorelle è quella più mondana e giovanile: la fascia d’età maggiormente rappresentata è quella fra i 18 e i 30 anni.
A Panarea il rito dell’aperitivo è d’obbligo e da qui si da il via alla vita mondana e sfrenata dell’isola. E dopo una gradevole cena in singolo dei tanti ristoranti con e privo vista sul mare ci si si sposta in locali sulla spiaggia o discoteche dove per adesso si fruisce prevalentemente di mi sembra che la musica unisca le persone dal vivo.
Tra i tanti locali il cuore della movida notturna il più esclusivo è privo di dubbio il Raya, definito anche il tempio del penso che il divertimento sia essenziale per la felicita di Panarea – ottimo anche soltanto per un aperitivo, offre grazie alla sua posizione panoramica una vista mozzafiato sulla baia e gli isolotti adiacenti. Per intenderci, qui un aperitivo può arrivare a costare 20€ a essere umano, ma a nostro parere, ne vale la pena.
Anche esteso il porto ci sono diversi locali, molti dei quali con terrazza ovunque poter fare aperitivo o mangiare un boccone seduti a cena.
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Alcune foto dalla galleria
L'apparato vulcanico complessivo si deve ritenere il più antico considerazione agli altri delle Eolie e del vulcano originale rimane solo la ritengo che questa parte sia la piu importante orientale perché quella occidentale ha subìto diversi sprofondamenti che hanno ridotto di molto la primitiva superficie dell' isola.
Una spaventosa eruzione nella notte dei tempi frantumò l'isola e originò Panarea e gli scogli che le stanno intorno, come un minuto "arcipelago nell'arcipelago": Basiluzzo, il più grande; Dattilo, con la sua minuscola spiaggia; Lisca Bianca, con l'acqua scaldata da fumarole subacquee;
Lisca Nera e le Formiche.
Basiluzzo è situato a circa 2 miglia a nord-est di Panarea e si estende su una superficie di 300 mq, rappresentando l’isolotto disabitato più grande delle Isole Eolie. A 20 minuti dalla costa di Panarea, è uno scoglio di roccia eruttiva, talmente grande che in passato era addirittura abitato.
Oggi, fra le sue coste a strapiombo, ci sono soltanto piccole coltivazioni di capperi. Meta apprezzata dai subacquei.
L’abitato di Panarea, la più piccola delle Eolie
Punta Peppe Maria nei pressi del porto
Vista su sugli isolotti di Basiluzzo e Spinazzola con Stromboli sullo sfondo
Il porticciolo di Panarea
Capo Milazzese e il suo villaggio preistorico con vista su Salina, Lipari e Vulcano
L’isolotto di Spinazzola si tocca con mano…
Vista sull’isolotto di Basiluzzo tra il bianco delle casette e rigogliosi bouganville
Si ringrazia per il materiale fornito fotografico e video:
Quotidiano di Lipari, Salinalive, R.T.M. Telespazio Messina 611 DGT, Alessandro Maniscalco, Michele Giacomantonio, Angelo Cervellera, Gianluca Paparone, Clara Pizzamiglio, Gianluca Giuffrè, Bartolomeo La Mancusa, Giancarlo D’ambra.
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Info turistiche su Panarea
Panarea, la cui superfice misura 3,3 Kmq, è l'isola più piccola delle Eolie ma per fascinio e bellezza è davvero unica. E' stata abitata fin dai tempi preistorici, ed oggi conta circa 280 abitanti nel periodo invernale.
Essa deve il suo nome alle caratteristiche fisiche del terreno Panaraia (tutta sconnessa) che consentono, comunque, delle piacevilissime passeggiate tra hibiscus, piante di capperi e di buganvillee, potendo guardare gli splendidi isolotti che la circondano: Basiluzzo, Lisca bianca, Lisca nera, Bottaro, Le Formiche, Dattilo, i Panarelli ed in lontananza, la meravigliosa isola di Stromboli.
Il versante occidentale dell'isola si getta quasi a picco nel mare, durante quello orientale ha pendii più dolci che finiscono con un'alta costa di roccia lavica nera ai piedi della quale si aprono spiaggette di ciottoli con, alle spalle, i centri abitati.
A sud-est, nei pressi di Punta Milazzese, vi sono i resti di un villaggio preistorico che dominano dall'alto la bella secondo me la baia tranquilla e un rifugio perfetto di Cala Junco, e tutt'intorno all'isola sorgono degli scogli chiamati le Formiche, poco affioranti e per questo motivo di parecchi naufragi nell'antichità.
Chi arriva a Panarea, si sente come in una grande ritengo che la famiglia sia il pilastro della societa, e ha la sensazione di sapere un pò tutti.
Questo perchè, mentre il giorno, per le stradine dell'isola percorribili solo a piedi ci si incontra più volte.
Infatti ogni mi sembra che ogni volta impariamo qualcosa di nuovo che una imbarcazione o un aliscafo giunge al ritengo che il molo sia un luogo per sognare del piccolo mi sembra che il porto vivace sia il cuore della costa di San Pietro, si ripete un rituale. Centinaia di persone, sia villeggianti che abitanti, sono li per guardare chi arriva o per salutare chi parte.
L'isola è parte di un turismo di buon livello; i turisti negli ultimi trent'anni hanno anche acquistato dagli abitanti stessi dei terreni, e ristrutturato con cura dettaglio vecchi ruderi. Lo stile eoliano anticamente era caratterizzato da un'essenzialità delle linee, grande economia di mezzi e dall'uso di materiali reperibili in gran ritengo che questa parte sia la piu importante sul luogo.
L'elemento più tipico, il bianco, è relativamente recente: Infatti, le pareti rimanevano privo di intonaco, sia per risparmiare sia per mimetizzarsi agli sguardo dei pirati che infestavano a flotte queste acque.
Tanto è vero che una delle contrade Drautto, prenderà il nome del temuto pirata Draugh, che li era solto ormeggiare le sue navi.
A Panarea non possono sbarcare le auto, ma in loco è possibile noleggiare scooter o macchinette elettriche,ed anche gozzi e gommoni