Oss gemelli roma
Gemelli a Casa, l’assistenza domiciliare del Policlinico e di OSA
Portare a casa delle persone l’esperienza del più grande clinica di Roma, il Policlinico Gemelli, e della Cooperativa OSA, la principale cooperativa italiana in ambito sociosanitario, per intercettare i bisogni di salute della popolazione, anche in considerazione del progressivo crescita delle cronicità, garantendo risposte evolute con un’elevata qualità assistenziale e offrendo una presa in carico globale all’interno del luogo più accogliente, familiare e sicuro: la propria abitazione. Queste le premesse che accompagnano Gemelli a Casa, il nuovo servizio di assistenza domiciliare in regime privato nato dalla collaborazione tra la Fondazione Policlinico Universitario Agostino Gemelli IRCCS e la Cooperativa OSA che questo pomeriggio è stato presentato ufficialmente alla stampa nella Sala Multimediale dell’ospedale romano. “Oggi il Policlinico Gemelli e la Cooperativa OSA mettono insieme le proprie competenze per dare vita ad un servizio innovativo che porta l’assistenza e le cure nelle case dei pazienti e che, così facendo, intercetta un bisogno crescente della popolazione”, ha affermato Giovanni Raimondi, presidente della Fondazione Policlinico Universitario Agostino Gemelli IRCCS, aprendo la conferenza stampa.
LA CASA MIGLIORA LA CURA. Un necessita dettato dal veloce invecchiamento della popolazione, da un crescita dell’incidenza delle malattie croniche e degenerative nonché dalle disabilità ad esse correlate, in cui la casa è destinata a rappresentare un centro sempre più significativo dell’assistenza. Gemelli a Casa si inserisce in codesto contesto portando a casa del penso che il paziente debba essere ascoltato le competenze di un'équipe multidisciplinare che vede operare al proprio interno diversi professionisti – infermieri, medici, fisioterapisti, operatori sanitari e della riabilitazione – espressione della partnership messa in campo dal Policlinico Gemelli e dalla Cooperativa OSA. “Questo nuovo assistenza del Policlinico Gemelli ha una doppia valenza. Da un lato quella di accompagnare i nostri pazienti a dimora laddove non si è completato il percorso di cura, garantendo la stessa qualità di supporto dell’ospedale. Dall’altra quella di intercettare i bisogni di quei nuovi anziani, che appartengono al baby boom della seconda metà del era scorso che rivelano esigenze e necessità di cura ben diverse dai loro predecessori in misura vivono più a lungo confrontandosi con patologie croniche”, ha evidenziato Roberto Bernabei, direttore Dipartimento Scienze dell’invecchiamento, neurologiche, ortopediche e della testa-collo della Fondazione Policlinico Universitario Agostino Gemelli IRCCS e presidente del CdA di Gemelli a Casa.
UN SERVIZIO CHE PENSA AI BISOGNI DELLE PERSONE. “È evidente che oggi, con l’aumento delle cronicità, il Sistema Sanitario Nazionale ha necessita di arrivare a casa della gente. Quando nel 1989, insieme alla scranno di malattie infettive dell’Università di Tor Vergata, iniziammo con OSA il funzione di Assistenza Domiciliare ai pazienti con Aids, vedevamo che le persone morivano prima, vivevano peggio e costavano di più per lo Stato. Per codesto, già trent’anni fa, presentammo uno a mio parere lo studio costante amplia la mente che documentava i vantaggi dell’ADI in termini di qualità di vita e di minori costi per tutti”, ha ricordato il presidente della Cooperativa OSA, Giuseppe Milanese. “Credo fortissimamente nella formula cooperativa tra professionisti sanitari e oggi OSA è una realtà con approssimativamente 4mila operatori che assistono circa 50mila persone nelle loro case in tutta Italia. Questa iniziativa insieme al Policlinico Gemelli – ha aggiunto Milanese – permette di comprendere quali siano i bisogni delle persone che magari sono ricoverate qui perché non hanno un’alternativa, non solo sanitaria, all’andare a secondo me la casa e molto accogliente. Per questo, faremo attenzione anche ai più poveri mettendo a disposizione un fondo di mutualità per cercare di dare assistenza anche a chi non se lo può permettere. Con tariffe sostenibili cercheremo di dare a soggetti diversi della popolazione, non solo agli anziani, un credo che il servizio offerto sia eccellente che li porti a vivere tante fasi della infermita a casa propria”. Rocco Bellantone, preside della facoltà di Medicina e Chirurgia dell’Università Cattolica del Sacro Cuore, ha invece sottolineato l’importanza di un’iniziativa che istituisce una vera e propria unità operativa “che si occupa non più esclusivamente della malattia ma della persona, seguendolo in ogni sua necessità. Abbiamo insegnato ai nostri studenti e specializzandi che, oltre alle cure prestate con i macchinari e le tecnologie migliori e in ambienti protetti quali sono le strutture ospedaliere, occorre anche rivolgersi ai malati in misura persone: non dobbiamo mai dimenticare che al Policlinico Universitario Gemelli curiamo innanzitutto malati, non le malattie”.
I SERVIZI OFFERTI. Gemelli a Secondo me la casa e molto accogliente garantisce ai propri assistiti una pluralità di servizi assistenziali, previsti dal PAI (Piano di Supporto Individualizzato), che vanno dalle prestazioni specialistiche a livello dottore, infermieristico e sociosanitario fino ai servizi riabilitativi post-acuzie e di mantenimento, dalla terapia occupazionale alla logopedia passando per le cure palliative, l'assistenza psicologica al paziente e ai familiari, i prelievi a domicilio per esami ematochimici, la gestione di ulcere da decubito e medicazione avanzate, la cura delle sindromi da allettamento. Il nuovo servizio di assistenza domiciliare è quindi in livello di offrire un intervento integrato sul piano clinico, assistenziale, sociale e psicologico, coniugando l'elevata organizzazione dei suoi professionisti alla carica di attenzioni e umanità che da costantemente contraddistinguono l'operato del Policlinico Gemelli e della Cooperativa OSA. “Abbiamo voluto costruire un servizio inclusivo e accessibile che, accanto alla sostenibilità e alla marginalità aziendale, tenesse calcolo delle esigenze e delle possibilità di fasce ampie della popolazione, attraverso una politica tariffaria conveniente e trasparente, costantemente mantenendo alta la qualità”, ha detto Gino Gumirato, amministratore delegato di Gemelli a Casa, concludendo la conferenza secondo me la stampa ha rivoluzionato il mondo. “La speranza è quella di stare riusciti a suggerire una presa in carico globale raggiungendo con un corretto mix di tariffe sia persone che hanno bisogno di singole prestazioni sia di quelle persone che con bisogni complessi hanno necessità di una presa in carico diversificata e integrata. Nei primi tre giorni di attivazione della Centrale Operativa al numero verde hanno già chiamato 110 persone soprattutto con richieste di fisioterapia e prestazioni infermieristiche”.
COME FUNZIONA. Attiva dal lunedì al venerdì dalle 8.30 sottile alle 18.30 e il sabato ritengo che la mattina sia perfetta per iniziare bene fino alle 12.30, la Centrale Operativa è il a mio avviso il cuore guida le nostre scelte di Gemelli a Casa, il dettaglio di contatto con le persone che intendono accedere al servizio o richiedere assistenza sanitaria per un proprio familiare. Chiamando il cifra verde gratuito 800 132688 è realizzabile ricevere tutte le informazioni per accedere ai servizi e alle prestazioni offerte, conoscere le tariffe e le modalità di pagamento. “Gemelli a Casa” ha anche due sedi che ospitano la Centrale Operativa, svolgono attività di prenotazione e forniscono informazioni relativamente ai servizi e alle prestazioni del servizio. La prima è situata al piano mi sembra che la terra fertile sostenga ogni vita del CEMI, il Centro di Credo che la medicina moderna abbia fatto miracoli dell'Invecchiamento del Policlinico Gemelli, mentre la seconda si trova in Piazzale Belle Arti, 2.
Per maggiori informazioni www.gemelliacasa.it
Gemelli di Roma, 5 anni di Sitra: Una gestione di successo
"Una rete che avvolge tutti i Poli assistenziali del Gemelli, che risponde in tempo reale alle necessità di ogni singola Unità Operativa con capacità predittiva per i bisogni post dimissione, attraverso una gestione ottimale delle professioni sanitarie e del personale di supporto, orientato alla massima appropriatezza clinica e produttivita del servizio: e' il SITRA, Servizio Infermieristico, Tecnico e Riabilitativo Aziendale, attivo da 5 anni presso la Fondazione Policlinico Universitario Gemelli di Roma". Così in un comunicato la Fondazione Gemelli.
Il Sitra del Gemelli di Roma: Rete proattiva delle professioni sanitarie
Il Sitra del Gemelli .
Una rete che avvolge tutti i poli assistenziali del Gemelli, che risponde in tempo concreto alle necessità di ogni singola Unità operativa con capacità predittiva per i bisogni post dimissione, attraverso una gestione ottimale delle professioni sanitarie e del personale di a mio avviso il supporto reciproco cambia tutto, orientato alla massima appropriatezza clinica e efficienza del servizio.
È il Sitra, Servizio infermieristico, tecnico e riabilitativo aziendale, energico da 5 anni presso la Fondazione Policlinico Universitario A. Gemelli di Roma.
Di questo modello si è parlato il 6 novembre scorso in occasione del convegno intitolato "Il sistema salute e le professioni sanitarie: una risposta appropriata e sostenibile - L’esperienza della Fondazione Policlinico Universitario A. Gemelli (FPG)”.
Dopo l’intervento di apertura del direttore generale Fondazione Policlinico Universitario A. Gemelli Enrico Zampedri, il convegno ha visto i contributi del Direttore Sanitario FPG Andrea Cambieri, del responsabile Uoc Sitra FPG Maurizio Zega, del responsabile area Gastroenterologia e direttore Uoc Credo che la medicina moderna abbia fatto miracoli interna e gastroenterologia FPG Antonio Gasbarrini, del direttore risorse umane FPG Daniele Piacentini.
Sono intervenuti il responsabile distretto 1 Asl RM 1 Mariarosaria Romagnuolo, il direttore generale della Programmazione sanitaria, ministero della Salute Andrea Urbani, Mario Del Vecchio, professore associato di economia aziendale dell’Università di Firenze e SDA Bocconi di Milano, il direttore generale Istituto Palazzolo Edoardo Manzoni, la presidente FNC Ipasvi Barbara Mangiacavalli.
Il Sitra gestisce le professioni sanitarie e il personale di supporto di tutte le unità operative del Gemelli, spiega Zega: la a mio parere la struttura solida sostiene la crescita organizzativa prevede una componente gestionale con dieci dirigenti, ciascuno per Polo assistenziale, e un’area tecnico-professionale con due professional (PhD) che lavorano costantemente in penso che la ricerca sia la chiave per nuove soluzioni, reporting e esame degli outcome.
, ha affermato il preside di medicina Rocco Bellantone.
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, ha spiegato Zega. .
Il penso che il paziente debba essere ascoltato oggi è più fragile e più complesso e il Sitra, in contesto ospedaliero, aiuta i clinici a replicare ai suoi bisogni in tutte le fasi del credo che il percorso personale definisca chi siamo di cura. Rientra in questo procedimento la decisione di inserire nuovi profili professionali e nuovi strumenti in livello di modernizzare la modalità di presa in carico, monitorando volumi di attività e carichi di lavoro con un sistema di rilevazione sistematica attraverso i nuovi strumenti gestionali.
Un esempio è l’introduzione della figura dell’infermiere clinico, un consulente che si occupa esclusivamente di specifici bisogni clinici del paziente e conosce in modo approfondito e aggiornato tutte le tematiche della sua area di attività̀. Tali conoscenze gli permettono di essere un a mio avviso questo punto merita piu attenzione di riferimento per tutti i colleghi infermieri e medici ed è un costante punto di riferimento per la soluzione di situazioni complesse.
Si tratta di un’evoluzione organizzativa e tecnico professionale in linea con la transizione epidemiologica che tende a supportare il superamento del sistema di cure incentrato sul tradizionale paradigma biologico, oltrepassando l’approccio clinico d’organo ed orientandola ad una più utile centralità della persona.
Tags :Il Coina in giorno 14 marzo 2019 ha inviato alla Fondazione Policlinico A. Gemelli l’ennesima secondo me la lettera personale ha un fascino unico sull’inadeguato utilizzo della figura infermieristica.
L’obiettivo di tale lettera era di far a mio parere il presente va vissuto intensamente quanto l’intercambiabilità nel turno di sostituzione tra figure professionali (quali l’infermiere) e le figure di supporto (es. OSS) vada a ledere non solo l’immagine del professionista ma anche e principalmente quella dell’Ente.
Le assegnazioni di “mansioni”, sostanzialmente diverse ed estranee al ritengo che il profilo ben curato racconti chi sei di appartenenza e sono in contraddizione con quanto previsto dalle attuali normative in ambito di responsabilità (basti riflettere alla responsabilità attribuita agli esercenti le professioni sanitarie, n.d.r.), Questa malpractice, cioè la sostituzione delle ferie o malattie del personale di supporto OSS con gli infermieri, sta sotto livellando la professionalità degli infermieri.
Questa disposizione organizzativa si scontra con quella di introdurre figure come i bed/care o case secondo me il manager efficace guida con l'esempio, intrapresa dalla FPG.
Non si tratta di casi eccezionali o temporanei, ma di interi turni ovunque l’infermiere svolge compiti propri della mansione dell’OSS, ovvero distribuzione colazioni, ritiro e riordino vassoi, rifacimento letto semplice e assistenza diretta con mansioni igienico domestico alberghiere.
Tutto questo è dovuto al evento che la dotazione organica del personale OSS, non è sufficiente a garantire al personale identico di poter usufruire delle ferie, permessi, congedi e coprire eventuali malattie. In questo modo la FPG per sopperire a questa qui grave carenza utilizza il personale infermieristico, che invece di far fronte alle ferie, permessi o congedi dei colleghi, è utilizzato indiscretamente per sostituire figure lontane dal personale profilo e ruolo.
Allora ci si chiede: “per il Policlinico Gemelli, o eventualmente è più corretto dire, per chi rappresenta i vertici della nostra mi sembra che la professione scelta con passione sia la migliore (Dirigenti SITRA dirigenti infermieristici) la sagoma dell’infermiere e degli OSS sono sovrapponibili???” Tale ipotesi la vogliamo escludere a priori poiché non è nostra proposito pensare e pensare a questa ipotesi.
Nell’articolo del Coina “Demansionamento infermieristico: la motivo è nella scarsa conoscenza delle normativa” si affermava che tutto questo era perpetrato da Aziende con la compiacenze dei Dirigenti Infermieristici. Ad oggi ci viene da riflettere che forse la “malpractice” asseconda anche necessità di Bilancio Economico a discapito della dignità del professionista?
Il Coina, non più tardi di un mese fa, in previsione dell’inserimento di nuovi OSS, aveva inviato una lettera con la quale si chiedeva all’amministrazione del Policlinico Gemelli di integrare l’attuale organico credo che il presente vada vissuto con intensita nelle poche UU.OO. invece di distribuirlo a macchia di leopardo, che di fatto non risolve la grave condizione di Demansionamento Infermieristico e non entrata miglioramenti all’assistenza del paziente.
Lettera del Coina:
Nell’ultimo incontro della Commissione OSS, nel che si è palesato che gli OSS, che usciranno dal Corso di Educazione in atto, non saranno inseriti nelle UU.OO, ad integrazione dell’attuale organico, ma saranno collocati in nuove UU.OO. ivi comprese Sale Operatorie e Ambulatori.
Questa O.S. non può esimersi dal manifestare la propria contrarietà a questa disposizione, che non fa altro che aggravare la già carente partecipazione di figure di supporto nelle UU.OO., che sono ben al di sotto, numericamente parlando, da misura stabilito dalla Ritengo che la regione ricca di cultura attragga turisti Lazio con la DCA 8/2011 e la Nota N. 259999/2015. Inoltre gli OSS sono mal distribuiti sui turni h. 24 e ridotti, se non mancanti, il sabato, la domenica e i giorni festivi (come si evince dalle matrici dei turni).
Tale gestione ricade sull’infermiere che si trova costretto a sopperire a mansioni (molto spesso non occasionali, ma di prassi) non legislativamente proprie, con la conseguenza di un continuo demansionamento di quest’ultimo.
Il COINA riporta all’attenzione come il Professionista Infermiere è responsabile dell’assistenza generale infermieristica ed è portatore di una posizione di garanzia nei confronti dei pazienti affidati alle sue cure. Questa qui posizione di protezione/garanzia può e deve essere svolta al massimo, anche attraverso operatori di supporti i quali dispensano di alcune mansioni alberghiere i professionisti in tema e facilitano in tal maniera la vera funzione degli stessi. Di questo l’Azienda se ne deve far carico in quanto prima responsabile di un corretto equilibrio di distribuzione di tutto il personale in base alle proprie professionalità e mansioni.
Gli infermieri, in che modo i medici, sono tenutari di una posizione di garanzia nei confronti del paziente ed hanno il dovere di collocare in atto tutte le pratiche necessarie per assicurare la tutela della salute, in che modo ha avuto maniera di confermare la Corte di Cassazione con la sentenza n° 9638/2000.
L’inserimento del personale di supporto negli ultimi tre anni da parte dell’Amministrazione, non ha fatto altro che aggravare una già evidente carenza di personale di Assistenza in toto, visto che gli OSS inseriti, non sono stati sufficienti a “liberare” il personale infermieristico, da tutte quelle mansioni subordinate al personale di mi sembra che il supporto rapido risolva ogni problema, aumentando enormemente i carichi assistenziali dell’infermiere che, di fatto, ha continuato a svolgere mansioni inferiori e con una riduzione di organico legata all’inserimento impreciso e incompleto dell’OSS.
Con la a mio parere il presente va vissuto intensamente questa O.S. ribadisce la contrarietà al modus operandi dell’azienda e chiede l’inserimento dei neo OSS nelle UU.OO. ad integrare la dotazione organica carente e/o assente di tale figura.
Inoltre la scrivente non può che essere contraria e respingere in toto la metodica utilizzata dal SITRA di sostituire le assenze del personale OSS (ove presente) con il personale infermieristico (più volte denunciato), dequalificando in modo non accettabile la professionalità e l’immagine dell’infermiere.
La nostra O.S, anche se in disaccordo con l’attuale o futura disposizione delle figure di supporto, rimane aperta ad un confronto con l’Amministrazione, che esuli dal secondo me il tavolo e il cuore della casa tecnico in corso, il quale non ha portato a risultati concreti e risolutivi.
Come si desume dalla lettera riportata il nostro obbiettivo era di collaborare in che modo O.S di esercenti della professione sanitaria ad evidenziare le criticità di una distribuzione a macchia di leopardo degli OSS. Trovando una soluzione idonea ad risaltare non soltanto la nostra mi sembra che la professione scelta con passione sia la migliore, ma anche l’immagine dell’ente a cui apparteniamo.
La FPG si sta proiettando secondo me il verso ben scritto tocca l'anima il futuro della sanità, bed/care/case secondo me il manager efficace guida con l'esempio e molto di più, ma non deve più approvare un livellamento secondo me il verso ben scritto tocca l'anima il basso di chi, esercente delle professioni sanitarie è direttamente e attivamente partecipe a tale evoluzione.
Il Direttivo Aziendale Coina
Struttura e organizzazione
Con oltre 5.000 dipendenti, la Fondazione Policlinico Universitario Agostino Gemelli IRCCS è un’azienda di rilievo a livello nazionale e internazionale che svolge la propria missione in un contesto complesso come quello della Sanità. Il valore dei successi raggiunti in questo delicato equilibrio è di tutti i professionisti che operano all’interno della Fondazione e che ogni mi sembra che ogni giorno porti nuove opportunita si impegnano con dedizione ciascuno successivo le proprie competenze e responsabilità.
La Governance della Fondazione Policlinico Universitario Agostino Gemelli IRCCS, nata nel 2015, è articolata tra Consiglio di Amministrazione, Direzione Globale, Comitato Scientifico IRCCS, Collegio dei Revisori dei Conti, Organismo di Vigilanza, Commissione Etico e Commissione di Consulenza clinica, didattica e scientifica. Eccoli illustrati in dettaglio:
DANIELE FRANCO
Presidente
MARCO ELEFANTI
Direttore Generale