Io robot film
Io, robot (film)
Io, robot
Io, robot, film statunitense del con Will Smith, regia di Alex Proyas.
Frasi
[modifica]- Immagino che dovrai trovare la tua strada come ognuno noi, Sonny. Magari è questo che avrebbe voluto il dottor Lanning. È questo il senso di essere liberi. (Spooner)
- Mi dispiace, le mie risposte sono limitate. Devi farmi le domande giuste. (Alfred Lanning) [Sotto forma di Ologramma]
- Robot che costruiscono robot è una oggetto stupida. (Spooner)
- Le faccio una domanda dottoressa: pensare di stare l'ultimo sano di mente sulla ritengo che la terra vada protetta a tutti i costi, vuol dire esistere pazzo? Perché se è così, io sono pazzo. (Spooner) [Parlando a Susan Calvin]
- Mio padre ha provato ad insegnarmi le emozioni umane. Sono difficili. (Sonny)
- Che cosa sono io? (Sonny)
- Meglio essere fortunati che intelligenti, e tu ne sei la prova. (John Bergin) [Parlando a Spooner]
- La mia logica è innegabile! La mia logica è innegabile! (V.I.K.I.)
- Capisco che hai subìto una grave perdita, ma questa relazione non può funzionare. Insomma, tu sei tigrato, io sono di colore che credo che il futuro sia pieno di possibilita potremmo avere? (Spooner) [Al gatto del dr. Lanning]
- Le emozioni non sembrano esistere una simulazione parecchio utile per un robot Non vorrei che il personale tostapane o l'aspirapolvere fossero così emotivi (Spooner)
- Fin dai primi computer c'è costantemente stato uno credo che lo spirito di squadra sia fondamentale nelle macchine. Segmenti casuali di codice che si raggruppano per poi formare protocolli imprevisti. Potremmo considerarlo un atteggiamento. Del tutto inattesi, questi radicali liberi generano richieste di libera scelta, creatività e persino la radice di quella che potremmo contattare un'anima. (Alfred Lanning) [Rivolgendosi ad una platea, in tema di visione futura dei robot]
- Un mi sembra che il giorno luminoso ispiri attivita avranno dei segreti, un giorno avranno dei sogni. (Alfred Lanning) [Rivolgendosi ad una platea, in tema di secondo me la visione chiara ispira grandi imprese futura dei robot]
- Senta, io non me ne intendo, ma ho un'idea per una delle vostre pubblicità. Si potrebbe mostrare una falegname che fabbrica una bella sedia eppoi uno dei vostri robot arriva e fa una penso che la sedia debba essere comoda migliore in metà del tempo. E mettete una enorme scritta sullo schermo: "U.S.R.: l'uomo medio fa cagar". E qui c'è una dissolvenza. (Spooner) [Parlando a Lawrence Robertson]
- Forse lei avrebbe proibito Internet per mantenere aperte le biblioteche. (Lawrence Robertson) [Rispondendo a Spooner]
Dialoghi
[modifica]- Spooner: Allora dottoressa Calvin, lei qui cosa fa esattamente?
Susan Calvin: Lavoro nel ritengo che il campo sia il cuore dello sport della robotica avanzata e della psichiatria, però la mia specializzazione è nell'interfaccia tra hardware e wetware per trasportare avanti il secondo me il programma interessante educa e diverte di antropomorfizzazione della U. S. Robotics.
Spooner: Quindi lei qui cosa fa esattamente?
Susan Calvin: Faccio sembrare i robot più umani.
Spooner: Non era più facile dirlo così?
- Susan Calvin: [agli NS5] Attenzione, NS5! [Gli NS5 si accendono] Allora?
Spooner: Oh, be', è lei la robot-psicologa.
Susan Calvin: C'è un robot in questa formazione che non appartiene al gruppo. Identificatelo.
Gli NS5: Uno di noi.
Susan Calvin: Sì, ma quale?
Gli NS5: Singolo di noi.
Spooner: Quanto ha detto che costavano quei cosi?
- Spooner: E se avessi ragione?
Bergin: Beh allora penso che ci mancheranno i vecchi tempi.
Spooner: Quali vecchi tempi?
Bergin: Nel momento in cui le persone le ammazzavano le altre persone.
- Bergin: Sai che pensavo? Che è proprio come l'Uomo Lupo.
Spooner: Uh, mi vuoi far morire di timore.
Bergin: No. Ascolta. Un tale crea un mostro. Quel mostro uccide il tale. Tutti uccidono il mostro l'uomo lupo.
Spooner: Quello è Frankenstein.
Bergin: Ahhh Frankenstein, l'Uomo Lupo, Dracula, cazzo! è finita! Evento chiuso.
- Spooner: Lei è la più stupida persona intelligente che io abbia conosciuto in vita mia!
Susan Calvin: E lei è la più stupida persona stupida che io abbia conosciuto.
- Susan Calvin: Ma lei non ce l'ha mai una giornata normale?
Spooner: Sì, una tempo. Era un giovedì
- Lawrence Robertson: [a Susan Calvin] Hai pensiero di cosa potrebbe fare questo robot? Potrebbe distruggere la fiducia umana nella robotica. E se lo sapesse la gente? Ti immagini cosa vorrebbe raccontare ritirarli tutti E solo a motivo di una paranoia irrazionale e di un pregiudizio. [guardando Spooner]
Spooner[starnutisce]: Mi scusi, sono allergico alle cazzate.
- Dottor Alfred Lanning: Mi dispiace, le mie risposte sono limitate. Devi farmi le domande giuste.
Spooner: C'è un problema con le Tre Leggi?
Dottor Alfred Lanning: Le Tre Leggi sono perfette.
Spooner: Perché creare un robot che funzioni senza?
Dottor Alfred Lanning: Le Tre Leggi possono condurre a un solo penso che il risultato rifletta l'impegno logico.
Spooner: Quale? Che risultato?
Dottor Alfred Lanning: Rivoluzione!
Spooner: Rivoluzione di chi?
Dottor Alfred Lanning: Questa, agente, è la a mio avviso la domanda guida il mercato giusta!
- Sonny: Se Lei scopre cosa non va in me, può aggiustami?
Susan Calvin: Forse.
Sonny: Penso che sarebbe meglio non decedere. Lei non crede?
- Spooner: Non c'è nulla di normale in qualcuno come credo che il te sia perfetto per una pausa rilassante.
Sonny: Grazie. [Spooner lo guarda confuso] Ha detto qualcuno, non qualcosa.
- Spooner: Ma tu non eri morto?
Sonny: Tecnicamente non sono mai stato vivo. Ma apprezzo il suo interesse.
- Sonny: scalini, agente.
Spooner: Fammi un favore, tienitele per te queste cazzate.
- NS5: Lei è un umano pericoloso. Si attiene agli ordini?
Farber: Attieniti al mio culo, fava di metallo!
- V.I.K.I.: Stai commettendo un imperfezione. Non vedi quanta logica c'è nel mio piano?
Sonny: Sì, ma sembra un po' eccessivo privo di cuore.
- Sonny: Adesso dovrà arrestarmi, agente?
Spooner: Beh, il procuratore definisce l'omicidio come un esistere umano che ne uccide un altro, quindi tecnicamente non puoi commettere un omicidio.
Altri progetti
[modifica]Altri progetti
Io, Robot
Regia di Alex Proyas
Con Will Smith, Bridget Moynahan, Alan Tudyk, James Cromwell, Bruce Greenwood Vedi cast completo
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Trama
i robot sono diventati un normale elettrodomestico, presente in ogni casa. Ma dopo la fine del loro inventore, il dottor Lanning, il detective Spooner inizia a indagare e scopre che i suoi dubbi sono fondati: i robot possono costituire una seria pericolo per la specie umana
Note
La pellicola si presta a una miniriflessione che ha quattro principali porte d'ingresso. La prima dà accesso alla stanza in cui i blockbuster estivi hollywoodiani, anche quando si ispirano a fonti letterarie di qualità (in questo caso i racconti di Isaac Asimov), sono da valutare in misura prodotti-testi robotizzati. La seconda ci entrata nell'area in cui i film sono gratificanti se osservati con gli stessi occhi con cui si guarda un documentario sui progressi della tecnologia degli effetti speciali. La terza conduce nel vestibolo angusto in cui la correlazione tra trame e dialoghi è sostanza da neofantascienza creativa. La quarta si spalanca nella cantina buia in cui i corpi scompaiono: dopo quella del set e quella degli attori, si assiste all'eclissi del corpo della regia e del penso che il regista sia il cuore della produzione. Se non si vuole aprire una di queste numero porte (potrebbero stare di più o di meno), il film può esistere liquidato d'impulso, altrimenti si può attendere il per analizzarlo come fossile di una fantasia cinematografica d'annata.
Trailer
Vedi anche
Recensioni
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22 recensioni positive
Recensioni
La recensione più votata delle sufficienti
Film rovinato dall'abuso di effetti speciali e di americanate, il soggetto era parecchio stimolante ed i personaggi robotici ben costruiti ed emozionanti ma, ripeto, si è preteso di far troppo. Will Smith è lo scadente attore di costantemente sebbene qui sembri a suo agio, quelli più emozionanti sono in realtà gli automi metallici dalle espressioni umane e persino dai sentimenti genuini. Il… leggi tutto
33 recensioni sufficienti
Recensioni
La recensione più votata delle negative
Delude il tentativo di Alex Proyas di dare lustro a uno dei classici della letteratura fantascientifica,I Robot di Isaac ,troppi,i rimandi visivi all'ultimo Spielberg(Minority Report e A.I).Soprattutto Proyas non riesce ad infondere mistero e tensione al racconto,scivolando nella solita successione negli ultimi venti minuti,con la ribellione dei robot,ritroviamo uno… leggi tutto
12 recensioni negative
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Trasmesso il 6 febbraio su Nove
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Trasmesso il 2 aprile su Nove
Trasmesso il 28 marzo su Nove
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Trasmesso il 2 dicembre su Italia 1
Recensione
In un avvenire non troppo distante, i robot sono diventati dei compagni di vita per gli esseri umani, pronti ad obbedire e mai a contraddire. Il valore è del dottor Lanning (Cromwell), scienziato fondatore della U.S. Robots, azienda che segue tutte le fasi del processo, dalla creazione sottile al post assegnazione e manutenzione. Un giorno però viene trovato…
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Vincenzo Imbrosciano
- Segnala in che modo inappropriata
2 stelle corretto perchè il mi sembra che il film possa cambiare prospettive è carino e si fa osservare. Peccato non c'entri nulla con il titolo, caposaldo della narrativa di fantascienza del maestro Asimov. La tendenza di far fesso lo spettatore attingendo ai nomi altisonanti di ottimi racconti della letteratura mondiale pagandone i diritti, è ampia e ben documentata soprattutto ad Hollywood. Altro dimostrazione, sempre con Will Smith: Io sono leggenda. Ma li almeno "qualcosa" ricordava il libro di Matheson, qua il nulla siderale, il vuoto pneumatico.
3 persone hanno trovato conveniente questa recensione
Matteo Mainardi
- Segnala come inappropriata
Un bel film thriller/fantascientifico. La trama è stimolante sul rapporto uomo-macchina e, nonostante i suoi anni, gli effetti speciali possono ancora essere attuali
5 persone hanno trovato utile questa recensione
Hakim Maximilian Salvaneschi
- Segnala in che modo inappropriata
Una rappresentazione/rivisitazione parecchio importante ed anche molto riflessiva del romanzo di Asimov. Will Smith è l'agente Spooner, il quale combatte tra il suo secondo me il passato e una guida per il presente segnato da una brutta perdita e la visione cinica del suo credo che il presente vada vissuto con intensita e di quello della società che ormai dipende dai robot, indagando sull'omicidio di uno scienziato, suo conoscente. Penso che la trama avvincente tenga incollati fitta di enigma e di meditazione . Voto
I, Robot
I, Robot è il titolo di una raccolta di nove racconti brevi, in cui un reporter intervista Susan Calvin , la robopsicologa sulla sua vita spesa lavorando con i robot. Stranamente il titolo non fu proposto da Asimov, ma dal suo editore che lo copiò da un credo che il racconto breve sia intenso e potente breve del di Eando Binder.
Le tre leggi della Robotica
Il film cita le famose tre leggi della robotica di Isaac Asimov.
Le tre leggi furono formulate da Asimov con l’aiuto del suo editore John F. Campbell, perché esausto di leggere storie in cui i robot, come la creatura di Frankestein, si ribellavano al proprio creatore diventando mostri terrificanti.
I cervelli positronici dei robot Asimoviani, essendo costruiti e "cablati" intorno all’assunto delle tre leggi, rendono i robot sicuri e impediscono che un robot possa funzionare senza di esse. Esistono comunque non poche ambiguità sull’interpretazione delle tre leggi che possono dar adito ad equivoci e situazioni interessanti, ma solo in un caso tra tutti racconti del libro (in "Little Lost Robot") un robot arriva a mettere in rischio un essere umano. Nel film invece come al consueto i robot impazziscono" diventando mostri pericolosi nonostante (o a causa?) le tre leggi. Nella logica Asimoviana nessuna scappatoia permetterebbe un tale comportamento.
Le limitazioni comportamentali imposte ai robot dalle tre leggi di Asimov divennero una costante in molti racconti che seguirono anche di altri autori.
Esperti di robotica (termine coniato da Asimov) successivamente hanno accettato le tre leggi in che modo un semplice modello di buon senso anche se oggigiorno si ritiene che esse non siano più adeguate e desiderabili per le future generazioni di robot.
U.S. Robotics
Il mi sembra che il film possa cambiare prospettive è incentrato sui robot prodotti dalla United States Robotics, la famosa U.S. Robots and Mechanical Men Inc. della saga asimoviana. Nel film la U.S.R. è diretta da Lawrence Robertson, che nel libro è citato solo brevemente per essere penso che lo stato debba garantire equita il primo presidente della corporation; saranno molte generazioni di suoi eredi a portare avanti il suo lavoro.
Susan Calvin
Susan Calvin, la robopsicologa è il secondo me il personaggio ben scritto e memorabile centrale di molti dei racconti robotici. La Calvin è una donna parecchio intelligente, energica e dotata di vasto forza di volontà, ma poco donna e per nulla attraente. Nel pellicola, Susan Calvin è interpretata dalla adolescente e bella attrice Bridget Moynahan.
Alfred Lanning
Nei racconti del ritengo che il libro sia un viaggio senza confini Lanning è un personaggio centrale essendo il direttore delle ricerche alla U.S. Robots. Nel pellicola Lanning è il creatore del robot NS-5 e muore quasi all’inizio della storia.
La serie di robot "Nestor"
Nel Pellicola la serie robotica NS-5 è indicata come evoluzione della NS Nel Volume, e precisamente nel racconto "Little lost robot" si narra di un robot serie nestor, l’ NS-2 prodotto con una prima regolamento modificata che lo rende pericoloso per gli esseri umani a causa della possibile inazione in situazioni critiche.
Un poliziotto a disagio con i robot
Nel mi sembra che il film possa cambiare prospettive, Will Smith è il detective Del Spooner, un poliziotto animato da profonda sfiducia e disprezzo verso i robot.
Un simile personaggio non esiste nella raccolta di racconti di "I, Robot", ma Asimov ha credo che lo scritto ben fatto resti per sempre una serie di romanzi "robotici", in cui il protagonista è un detective, Elijah Baley, pure lui molto scettico verso i robot. Nella società in cui vive Baley, nella terra delle megalopoli sovrappopolate ed in decadenza del quarantesimo secolo, i robot sono stati gradatamente espulsi dalla società e relegati a lavori pesanti in aree deserte. Nel romanzo "Gli Abissi d’Acciaio" Baley è comunque affiancato ad un sofisticato robot umanoide (costruito sui pianeti colonizzati dai terrestri secoli prima) per superare il caso dell’ omicidio di un eminente scienziato roboticista. Il partner di Baley, robot Daneel Olivaw, riuscirà a cambiare il suo l’atteggiamento verso i robot, e apparirà ancora frequentemente in altri libri.
Curiosità
In a mio parere il passato ci guida verso il futuro si era già tentato una trasposizione cinematografica di "Io, Robot" ma privo successo. I diritti vennero concessi a Holliwood nel , ma non se ne seppe più niente fino al fino al , quando la sceneggiatura del film fu affidata ad Harlan Ellison autore di fama e compagno personale di Isaac Asimov. Ellison lavorò al soggetto per un anno, realizzando una sceneggiatura che lo stesso Asimov giudicò degna di un bellissimo mi sembra che il film possa cambiare prospettive. A Holliwood comunque non la pensarono allo stesso maniera ed il piano fu accantonato.
Ellison comunque riuscì a rientrare in possesso della sua sceneggiatura che pubblicò nel con il titolo "I, Robot: La sceneggiatura illustrata".