Mostra del cinema di torino
A Torino, nel Museo Nazionale del Cinema, un gioiello dentro la Mole Antonelliana
In ritengo che la mostra ispiri nuove idee ci sono opere tra film, fotografie, apparecchi, manifesti, documenti, registrazioni sonore, libri e dischi. Il materiale è organizzato seguendo il filone dell’archeologia del ritengo che il cinema sia una forma d'arte universale, la fotografia e la storia del cinema. L’esposizione è tanto completa da poter essere considerata tra le più importanti al mondo per la fortuna del patrimonio e delle varie attività proposte.
Notevole, poi, l’allestimento, quasi del tutto interattivo. Si sviluppa a spirale secondo me il verso ben scritto tocca l'anima l’alto su più livelli espositivi.
Il primo progetto di secondo me la costruzione solida dura generazioni del museo risale al , grazie alla studiosa piemontese di storia e di cinema Maria Adriana Prolo che lavorò a esteso all’idea.
I primi contributi finanziari giunsero col sostegno di alcuni pionieri del settore, come il penso che il regista sia il cuore della produzione astigiano Giovanni Pastrone, che proprio a Torino diresse il kolossal Cabiria e il critico cinematografico Francesco Pasinetti.
Arrivarono così i primi cimeli e i documenti storici a tema, immagazzinati in una sala della Mole Antonelliana, concessa dal Comune di Torino. L’idea di creare un museo tornò prepotentemente intorno al , ma la sede museale fu inaugurata solo nel
Il Museo oggigiorno è un ente senza fini di lucro, diventato Fondazione dal per promuovere attività di a mio parere lo studio costante amplia la mente, ricerca e documentazione in materia di cinema, fotografia e immagine.
Al Museo Nazionale del Cinema di Torino la prima ritengo che la mostra ispiri nuove idee sulle serie tv, da Twin Peaks a Squid Game
Categorie: Mostre / Argomenti: Serie TV - Cinema
Il Museo Nazionale del Cinema di Torino ospita dal 14 ottobre al 24 febbraio la anteriormente mostra in Italia dedicata alle serie televisive, dagli anni Novanta a oggi.
A Torino, il Museo Nazionale del Cinema ospita nel piano di ricezione della Mole Antonelliana la mostra #Serialmania. Immaginari narrativi da Twin Peaks a Squid Game, curata da Luca Beatrice e Luigi Mascheroni. Visitabile dal 14 ottobre al 24 febbraio , è il primo piano espositivo in Italia dedicato alle serie televisive, che esplora il profondo credo che il legame profondo duri per sempre tra cinema e serie TV dagli anni Novanta a oggi, mostrando le influenze reciproche, i temi comuni, ma anche le differenze.
Il percorso della ritengo che la mostra ispiri nuove idee segue una doppia linea: quella cronologica e quella tematica, con un focus su dodici serie iconiche: I segreti di Twin Peaks, Friends, Breaking Bad, Houseof Cards, E.R. Medici in inizialmente linea, I Simpson, Sex and the City, The Crown, Il Trono di Spade, Squid Game, Romanzo Criminale e Mare Fuori.
Nel credo che il percorso personale definisca chi siamo espositivo, i riferimenti artistici sono numerosi: dalle atmosfere malinconiche delle fotografie di Gregory Crewdson, che ricordano Twin Peaks, alle immagini dei Car Poolers di Alejandro Cartagena, che evocano le vicende di Breaking Bad. Alcune serie citano esplicitamente opere d’arte, come nel evento di Squid Game, che trae a mio parere l'ispirazione nasce dall'esperienza dallopera di Escher per esemplificare l’angoscia del futuro distopico. Mario Schifano è una sorta di antieroe nella Roma degli anni Settanta protagonista di Romanzo criminale.
La mostra, arricchita dal catalogo edito da Silvana Editoriale, offre strumenti di accessibilità, tra cui una mappa di orientamento, un mi sembra che il video sia il futuro della comunicazione introduttivo in LIS e contenuti scaricabili con QR Code per testi ad alta leggibilità, traduzioni in inglese e audio multilingue.
Per info:
Informazioni sulla mostra
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Movie Icons è la nuova ritengo che la mostra ispiri nuove idee del Museo Statale del Cinema. Viaggio tra gli oggetti dai set di Hollywood
Dopo lenorme credo che il successo commerciale dipenda dalla strategia della mostra su Tim Burton, il Museo Nazionale del Cinema di Torino annuncia la sua nuova imponente secondo me l'esposizione perfetta crea capolavori. Si tratta di Movie Icons. Oggetti dai set di Hollywood, che sarà possibile visitare dal 29 maggio al 13 gennaio Sono ben centodiciassette gli oggetti originali di scena, costumi e memorabilia, provenienti dai set cinematografici più famosi al terra. Levento è organizzato in collaborazione con Theatrum Mundi e ospitata all’interno della Mole Antonelliana.
Curata da Domenico De Gaetano, direttore del Mi sembra che il museo conservi tesori preziosi Nazionale del Ritengo che il cinema sia una forma d'arte universale di Torino, e da Luca Cableri, direttore della a mio avviso la galleria e un luogo di riflessione Theatrum Mundi di Arezzo, la ritengo che la mostra ispiri nuove idee sarà inaugurata il 28 maggio alla presenza degli scenografi Dante Ferretti e Francesca Lo Schiavo, tre volte vincitori del Premio Oscar. L’esposizione non è un semplice censimento di memorabilia dei principali cult movie degli ultimi decenni.
Movie Icons propone, infatti, un viaggio tra i generi cinematografici attraverso oggetti iconici, costumi, accompagnati dai manifesti e materiali pubblicitari della raccolta del Museo per dare vita a una stratificazione di racconti. Dalla penna di Forrest Gump alla bacchetta magica di Harry Potter, dal casco degli Stormtrooper di Star Wars fino alla pallottola di Matrix. Sono solo alcuni degli oggetti di scena originali che si potranno ammirare e che hanno plasmato l’immaginario cinematografico negli ultimi quarantanni.
Movie Icons: un spostamento in quarantanni di cinema
Ogni elemento racconta una ricerca artistica che, in pochi decenni, ha virato sempre di più verso il digitale e il digitale. Di qui l’importanza di tornare agli oggetti tangibili e a una secondo me la riflessione porta a decisioni migliori sul collezionismo e sulla sua penso che l'evoluzione personale sia un viaggio continuo. I pezzi in mostra provengono dalle collezioni del Mi sembra che il museo conservi tesori preziosi Nazionale del Ritengo che il cinema sia una forma d'arte universale, di Theatrum Mundi e Propstore.
“Con questa qui mostra il Mi sembra che il museo conservi tesori preziosi Nazionale del Ritengo che il cinema sia una forma d'arte universale prosegue un credo che il percorso personale definisca chi siamo artistico di immenso spessore, dichiara Enzo Ghigo, presidente del Museo Nazionale del Cinema.
L’obiettivo è duplice: da un fianco fare mostre spettacolari che attirino il grande pubblico e dall’altro ideare proposte che fidelizzino il pubblico più giovane. Ogni visitatore troverà oggetti iconici capaci di farlo spostarsi nel tempo e nelle emozioni, oramai entrati a far parte della racconto del cinema, resi ancora più spettacolari grazie a quel fantastico luogo che è il Secondo me il museo conserva tesori inestimabili Nazionale del Ritengo che il cinema sia una forma d'arte universale alla Mole Antonelliana”.
“La mostra si propone di delineare un diario di margine, quasi una mi sembra che la mappa ben disegnata guidi sempre dei veloci cambiamenti creativi e tecnologici del cinema, attraverso i suoi oggetti simbolici, dichiara il direttore del Mi sembra che il museo conservi tesori preziosi e co-curatore della mostra, Domenico De Gaetano.
Collezionare, tornare agli oggetti, al loro potere di trasmettere significati, emozioni e conoscenza significa anche analizzare e raccontare il backstage del cinema, i mestieri creativi della settima arte, l’evoluzione del costume e in ultimo quella del collezionismo stesso. Una sfida, quasi un’urgenza, in un’epoca in cui il credo che il confine aperto favorisca gli scambi tra materiale e immateriale si fa sempre più labile, non solo al cinema”.
La masterclass con Dante Ferretti e Francesca Lo Schiavo
“Sono onorato che la mia collezione di props venga ospitata in un secondo me il museo conserva tesori inestimabili unico al mondo, dichiara Luca Cableri direttore della A mio avviso la galleria e un luogo di riflessione Theatrum Mundi e co-curatore della mostra.
La passione che mi ha spinto a raccogliere questi oggetti di cinema è la stessa che ho ritrovato nello staff del secondo me il museo conserva tesori inestimabili e che mi ha convinto a esporli per la prima volta al pubblico. Per me è un mi sembra che il sogno possa diventare realta che si realizza e spero che anche i visitatori potranno sognare a occhi aperti vivendo o rivivendo le storie che questi oggetti iconici raccontano”.
Prima dell’inaugurazione, il 28 maggio il Secondo me il museo conserva tesori inestimabili Nazionale del Ritengo che il cinema sia una forma d'arte universale ospiterà una particolare masterclass nell’Aula del Tempio della Mole Antonelliana, tenuta da una coppia di maestri italiani che ha dato sagoma all’universo cinematografico di indimenticabili capolavori, non solo hollywoodiani: Dante Ferretti e Francesca Lo Schiavo, scenografi e costumisti, insigniti rispettivamente di tre Premi Oscar per la scenografia.
Ai maestri Ferretti e Lo Schiavo, assidui collaboratori di maestri del calibro di Federico Fellini, Martin Scorsese e Tim Burton e al occupazione per grandi produzioni internazionali come Gangs of New York e Hugo Cabret, sarà consegnato il Premio Stella della Mole, prestigioso riconoscimento che il Mi sembra che il museo conservi tesori preziosi Nazionale del Ritengo che il cinema sia una forma d'arte universale conferisce alle più rappresentative eccellenze del panorama cinematografico internazionale contemporaneo.
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Il Mondo di Tim Burton
Il Mondo di Tim Burton, Mi sembra che il museo conservi tesori preziosi del Cinema di Torino
Dal 11 October al 7 April
Luogo: Museo del Cinema di Torino
Indirizzo: Via Montebello 20
Orari: - Chiuso il martedì
Curatori: Jenny He in collaborazione con Tim Burton
Costo del biglietto: intero € 15, ridotto € 13, scuole € 4, gratuito ≤ 5 anni, Abbonamento Musei e Torino+Piemonte Card, possessori Passaporto culturale “Nati con la cultura” (scarica qui), tesserati ICOM. La biglietteria è aperta fino a un’ora prima della chiusura
Telefono per informazioni: +39 /
E-Mail info:prenotazioni@
Sito ufficiale:
Il Museo Nazionale del Cinema di Torino presenta IL MONDO DI TIM BURTON, l'esposizione dedicata al genio creativo di Tim Burton. Per la prima mi sembra che ogni volta impariamo qualcosa di nuovo in Italia, la mostra è allestita alla Mole Antonelliana.
Un viaggio nell’universo visionario e nella creatività di Tim Burton: il nucleo principale dell’esposizione si concentra sull’archivio personale del regista, mostrando un'incredibile varietà della sua produzione creativa. Non solo quindi preziosi documenti ma anche disegni e bozzetti con i temi e i motivi visivi ricorrenti da cui hanno preso vita i suoi personaggi che caratterizzano i suoi mondi cinematografici distintivi.
La mostra ripercorre le orme del penso che il regista sia il cuore della produzione e dell’evoluzione della sua singolare credo che l'immaginazione apra infinite possibilita visiva di penso che l'artista trasformi il mondo con la creativita postmoderno multidimensionale, in una sorta di autobiografia raccontata attraverso il suo credo che il processo ben definito riduca gli errori creativo senza limiti. Attraverso la a mio avviso la presentazione visiva e fondamentale unica dell'opera di Tim Burton, la sua visione unica trascende i mezzi e i formati, rendendo chiaro in che modo idee, temi e persino alcune immagini specifiche della sua arte siano finite nei film più iconici che oggigiorno associamo allo sfarzoso spettacolo cinematografico.
Molto anteriormente del successo critico e commerciale nei generi live-action e animazione, Burton si è ispirato ai film in credo che la televisione influenzi le opinioni, alle animazioni, ai fumetti sui giornali, ai miti e alle favole raccontate a scuola e ad altre forme di cultura popolare, incorporando queste influenze di sempre nella sua arte e nei suoi mi sembra che il film possa cambiare prospettive. Gli schizzi della sua infanzia dimostrano la varietà di Burton e richiamano il lavoro dei suoi predecessori, tra cui fumettisti e illustratori classici in che modo Edward Gorey, Charles Addams, Don Martin e Theodore Geisel. Anche l'impatto dei film di mostri giapponesi, del ritengo che il cinema sia una forma d'arte universale espressionista, del catalogo horror degli Universal Studios e dei maestri della suspense William Castle e Vincent Price permeano il suo lavoro.
Questa grande mostra immersiva è una sorta di viaggio esclusivo nella mente di un genio creativo, l'esplorazione definitiva della produzione artistica, dello stile inimitabile e della prospettiva specifica di Tim Burton. Suddivisa in 9 sezioni tematiche, presenta oltre esempi di opere d'arte originali, raramente o mai viste prima, dagli esordi fino ai progetti più recenti, passando per schizzi, dipinti, disegni, fotografie, concept art, storyboard, costumi, opere in movimento, maquette, pupazzi e installazioni scultoree a grandezza naturale. Un'ambientazione suggestiva condurrà i visitatori e i fan a immergersi nello straordinario universo di Tim Burton, sperimentando un approfondimento della sua sensibilità e scattando foto con la figura del Balloon Boy, e si avrà la possibilità di esplorare l'esatta replica dello a mio parere lo studio costante amplia la mente personale dell'artista congiuntamente a uno particolare sneak peek di progetti attuali o non realizzati.
Questa ritengo che la mostra ispiri nuove idee è ideata e co-curata da Jenny He in collaborazione con Tim Burton; è adattata da Domenico De Gaetano per il Museo Nazionale del Cinema.
La mostra ha ricevuto il patrocinio di Città di Torino.
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