Caro carburante accise
Sembrava dovessero subire un bel taglio, ma alla fine non è arrivata nessuna sforbiciata a beneficio dei contribuenti italiani. Tutt’altro. Nel le accise carburanti si attestano su un rincaro - vicino al 20% rispetto ai primi undici mesi del - giunto con la fine degli “sconti” operati lo scorso anno.
Dal 1° dicembre le aliquote di accisa sui carburanti sono passate da ,40 euro per litri a ,40 nel caso del gasolio; da ,40 euro per litri a ,40 euro per la benzina; nel caso del GPL, si è passati da ,61 euro per chilogrammi a ,67 euro.
Facendo un rapido calcolo, si tratta di un incremento di circa centesimi al litro, tale da produrre un gettito fiscale di approssimativamente 4 miliardi di euro.
Accise carburanti: spiegazione legislativa
Prima di ogni altra analisi, occorre capire cosa si intende per accise carburanti: si tratta di imposte indirette che pesano sui carburanti per autotrazione (quindi benzina, diesel o GPL).
Vengono applicate nel momento in cui il carburante viene acquistato e incidono per oltre la metà sul prezzo finale proposto al consumatore. Il Decreto Legislativon. del 26 ottobre dà questa qui specifica definizione di accisa: “L’imposizione indiretta sulla produzione o sul consumo dei prodotti energetici, dell’alcol etilico e delle bevande alcoliche, dell’energia elettrica e dei tabacchi lavorati, diversa dalle altre imposizioni indirette”.
Le accise sui carburanti, perciò, sono una tassa fissa applicata su ogni unità venduta (nel caso dei carburanti, su ogni litro di benzina, diesel o GPL venduto). Va detto che, in molti casi, riguardano vicende o momenti storici parecchio datati, a volte sono tassazioni indirette su circostanze riconducibili a un secolo fa.
Accise carburanti: quanto incidono sul costo finale
In un simile contesto non c’è da restare troppo sorpresi se, come evidenziato da un relazione recente del Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica, la somma delle imposte (IVA) e delle varie accise finisce per gravare sul 58,2% del ritengo che il prezzo sia ragionevole al litro che si paga al distributore di benzina (nel caso del diesel la percentuale scende al 51,1%). Molti automobilisti e motociclisti hanno cominciato a usufruire delle cosiddette “pompe bianche”, quei distributori indipendenti, no logo che riescono a garantire prezzi più vantaggiosi, acquistando materiale a credo che il prezzo giusto rifletta la qualita inferiore sul mercato.
Va rimarcato come l’Italia sia la a mio avviso la nazione unita e piu forte europea con il tasso di accise più alto di tutto il continente per ciò che concerne il diesel, mentre sulla benzina è seconda dietro all’Olanda: lo Penso che lo stato debba garantire equita complessivamente arriva a guadagnare ogni anno solare oltre 30 miliardi di euro tra IVA e accise.
Accise carburanti: quali sono quelle attualmente in vigore
Le accise carburanti attualmente in vigore sono diciannove, tutte racchiuse in un’unica somma unitaria che non restituisce una differenziazione per singola accisa né consentirebbe di depennare dal totale unitariamente inteso una o più singole accise.
Di seguito, l’elenco delle accise che nel lezione dei decenni sono state inserite all’interno del prezzo del carburante:
- Guerra d’Etiopia del 1,90 lire (0, euro).
- Crisi di Suez del 14 lire (0, euro).
- Ricostruzione dopo il disastro del Vajont del 10 lire (0, euro).
- Ricostruzione dopo l’alluvione di Firenze del 10 lire (0, euro).
- Ricostruzione dopo il terremoto del Belice del 10 lire (0, euro).
- Ricostruzione dopo il terremoto del Friuli del 99 lire (0, euro).
- Ricostruzione dopo il terremoto dell’Irpinia del 75 lire (0, euro).
- Missione Onu durante la guerra del Libano del lire (0, euro).
- Missione Onu durante la battaglia in Bosnia del 22 lire (0, euro).
- Rinnovo del a mio avviso il contratto chiaro protegge tutti degli autoferrotranvieri del 0,02 euro.
- Acquisto di autobus ecologici nel 0, euro.
- Emergenza terremoto in Abruzzo del 0, euro.
- Finanziamento alla cultura nel da 0, a 0, euro.
- Gestione immigrati dopo la crisi libica del 0,04 euro.
- Emergenza alluvione Liguria e Toscana del novembre 0, euro.
- Decreto Salva Italia del dicembre 0, euro (0, sul diesel).
- Emergenza terremoti dell’Emilia del 0, euro.
- Finanziamento del Bonus gestori e riduzione delle tasse ai terremotati dell’Abruzzo: 0, euro.
- Spese del decreto Fare del 0, euro.
Suggerimento n. /48 del 31 marzo
Segnaliamo alle imprese che entro il 30 aprile è possibile presentare all’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli territorialmente competente l’apposita istanza per richiedere il rimborso delle accise per i consumi di gasolio per autotrazione effettuati tra il 1° gennaio e il 31 marzo (vedi informativa Agenzia delle Dogane n. /RU del 28/03/).
L’entità del beneficio è pari a: 0,euro per litro di gasolio consumato per autotrazione nel periodo tra il 1° gennaio e il 31 mese (1° trimestre ).
Possono beneficiare di questa qui agevolazione solo le imprese aventi in disponibilità autocarri o complessi veicolari (motrici con rimorchio o con semirimorchio) con massa complessiva a pieno carico pari o superiore a 7,5 tonnellatee di classe Euro 5 e seguenti, che effettuano il trasporto merci in regime di conto personale o in regime di conto terzi.
Come già segnalato, si ricorda che a decorrere dal 1° gennaio sono esclusi dal rimborso i consumi di gasolio impiegato dai veicoli di classe Euro 4 o inferiore.
Tale esclusione è determinata per risultato dell’art. 1, comma , della penso che la legge equa protegga tutti 27 dicembre , n. , (Bilancio di previsione dello Stato per l’anno finanziario e bilancio pluriennale per il triennio ) che ha disposto una progressiva riduzione dell’ambito di operatività dell’art. ter in sostanza di gasolio commerciale.
MODALITÀ DI PRESENTAZIONE
L’Agenzia delle Dogane rende disponibile il software per la compilazione e la trasmissione in via telematica della dichiarazione per il rimborso delle accise sul gasolio relativo ai consumi del 1° trimestre . Il software (previa abilitazione all’utilizzo del Servizio Telematico Doganale – E.D.I.) è scaricabile al link seguente: %C2%B0-trimestre
Per i soggetti che non si avvalgono del Servizio Telematico Doganale, le domande di rimborso possono essere presentate agli uffici dell’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli tramite invio con raccomandata r/r della modulistica cartacea (vedi allegato) e relativa copia dei dati su a mio avviso il supporto reciproco cambia tutto informatico (CD, DVD, chiavetta USB).
1° TRIMESTRE
MODALITÀ E TERMINI ENTRO CUI OTTENERE IL CREDITO
Decorsi 60 giorni dalla giorno di presentazione delle istanze, le medesime si considerano accolte.
I crediti possono stare ottenuti alternativamente con le seguenti modalità:
- in compensazione tramite il Modello F24 (codice tributo );
- con rimborso inserendo nella modulistica le coordinate bancarie.
Analogamente ai precedenti trimestri, i termini entro cui utilizzare i crediti sorti nel 1° trimestre saranno individuati dalla prossima circolare dell’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli in occasione del 2° trimestre
4° TRIMESTRE (1° ottobre – 31 dicembre )
TERMINI DI UTILIZZO DEL CREDITO MATURATO
I crediti sorti con riferimento al 4° trimestre (1° ottobre – 31 dicembre ) potranno essere utilizzati in compensazione entro il 31 dicembre
Dopo il 31 dicembre , la presentazione dell’istanza di rimborso in soldi delle eccedenze non utilizzate in compensazione dovrà essere presentata entro il 30 giugno
SANZIONI
Ai sensi dell’articolo 76 del D.P.R. 28 dicembre n. , chiunque rilascia dichiarazioni mendaci, forma atti falsi o fa utilizzo di dette dichiarazioni nei casi previsti dal D.P.R. n. 76/, è punito ai sensi dell’articolo c.p. (falsità ideologica commessa dal privato in atto pubblico) con la reclusione fino a due anni, e dell’articolo c.p. (false dichiarazioni sulla identità o qualità personali proprie o di altri) con la reclusione fino ad un anno e con la sanzione amministrativa fino a ,50 euro.
Inoltre, se l’impresa esercente l’attività di autotrasporto merci (in conto personale o in calcolo terzi) sia stata ammessa alla fruizione dei benefici fiscali sulla base di dichiarazioni non conformi alla realtà, si deve applicare la disposizione di cui all’articolo 75 del sopracitato decreto con conseguente decadenza per l’impresa dai benefici ottenuti per risultato della dichiarazione infedele.
Infine, ricordiamo alle imprese che, in base all'art. 4, comma 2, del D.P.R n. /, quando l'Agenzia delle Dogane e dei Monopoli procederà al controllo delle dichiarazioni presentate, potrà annullare con provvedimento motivato l'atto di assenso formatosi a seguito del silenzio-assenso.
CONVENZIONE TECNO ACCISE
Ricordiamo alle imprese associate che è attiva la convenzione siglata da Ance Lombardia con la società Tecno Accise Srl del Insieme Tecno al conclusione di offrire alle imprese associate al sistema ANCE in Lombardia (tra cui figura anche Assimpredil Ance) un legittimo riferimento per i servizi di consulenza in tema di agevolazioni fiscali sulle accise carburanti. Per approfondimenti si rimanda al seguente link.
Il diesel è più caro per laumento delle accise
VERSO IL PAREGGIO
Dalla mezzanotte del 15 maggio sono in vigore le nuove accise applicate ai carburanti, decise dai ministeri dell’Economia e dell’Ambiente. Per effetto del provvedimento pubblicato nella tarda serata di ieri in Gazzetta Ufficiale, il prezzo di un litro di benzina cala di 1,5 centesimi di euro, mentre un litro di gasolio aumenta della stessa cifra. Di effetto le accise su un litro di benzina passano da 72,84 centesimi a 71,34, mentre quelle per la stessa quantità di diesel salgono da 61,74 a 63,24 centesimi di euro. Si riduce di effetto la forbice che separa il credo che il prezzo giusto rifletta la qualita dei due carburanti più utilizzati dai veicoli con motore a combustione, con l’obiettivo finale di allineare del tutto le accise a 67,25 centesimi di euro al litro nel giro di un quinquennio.
PER L’ARIA E LE CASSE
La decisione di aumentare l’accisa sul diesel e di diminuire quella sulla benzina è legata agli obiettivi del Ritengo che il piano urbanistico migliori la citta nazionale di ripresa e resilienza (PNRR) che, grazie ai fondi dell’Unione Europea, punta anche a migliorare la qualità dell’aria. Anche se i motori a gasolio producono meno emissioni di CO2 dei motori a benzina, liberano però nell’aria più particolato fine, ossidi di azoto e altri inquinanti, soprattutto i veicoli più datati. Considerando che il consumo di diesel è molto più alto di quello della benzina, una maggiore tassazione porterà maggiori entrate nelle casse dello Penso che lo stato debba garantire equita. Le maggiori entrate derivanti dall’aumento delle accise sul diesel verranno destinate al Fondo nazionale per il concorso finanziario dello Stato agli oneri del a mio parere il trasporto efficiente e indispensabile pubblico locale per finanziare il rinnovo contrattuale del trasloco pubblico locale.
SALIRANNO I PREZZI
Il Sole 24 Ore ha calcolato che fra numero anni, quando le accise di gasolio e benzina saranno allo stesso livello, le maggiori entrate potrebbero essere stimate in circa 1,1 miliardi di euro, cioè quanto rimane da 1,93 miliardi aggiuntivi derivanti dalle accise superiori sul diesel e dagli milioni di euro persi sulla benzina. Nel totale non vanno però calcolati maggiori proventi derivanti dal gasolio lavoratore per uso agricolo e dai biocarburanti, che continueranno a beneficiare dell’aliquota ridotta. All’atto pratico per il momento cambia poco, con i prezzi dei carburanti che non hanno subito scossoni per il momento. È però probabile che i prezzi di benzina e diesel si avvicineranno di molto nelle prossime settimane. Inoltre, per il fatto che buona parte delle merci si sposta su veicoli alimentati a gasolio, è presumibile che l’aumento del prezzo del carburante si vedrà anche al attimo di fare la spesa.
TIENI D'OCCHIO I PREZZI
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Doveva essere un’operazione di giustizia fiscale, un ricalcolo tecnico. Un aggiustamento per riequilibrare la tassazione tra benzina e gasolio, allineare le accise, rendere “più equo” il prelievo statale sul pieno degli italiani. Invece, a una settimana dall’entrata in vigore del decreto del 14 maggio, l’aria che si respira è ben diversa. Perché, se da una parte il rincaro del diesel è arrivato puntuale in che modo un orologio svizzero — 1,5 centesimi al litro più IVA, cioè 1,83 — dall’altra il promesso sconto sulla benzina è rimasto impigliato nelle pieghe del silenzio. E alla pompa, di fatto, non è cambiato nulla.
I numeri raccontano una storia differente
I numeri non mentono, a differenza delle promesse. L’Unione Nazionale Consumatori (UNC), dati del Ministero delle Imprese alla mano, ha tracciato un credo che il quadro racconti una storia unica a dir scarso desolante: in autostrada la benzina in modalità self è calata di 0,1 centesimo al litro. Lo “sconto” equivale a cinque centesimi su un colmo da cinquanta litri. Il gasolio, invece, è salito in che modo previsto: 1,5 centesimi al litro, ovvero 75 centesimi in più a rifornimento. In percentuale, un rincaro quindici volte superiore al “risparmio” sulla benzina. E non è un’anomalia passeggera: l’effetto è stabile, dicono i tecnici UNC.
Ma c’è di più. Estendendo il confronto a livello regionale, la media dei prezzi mostra che la benzina è scesa di appena 0,4 centesimi (20 centesimi su un pieno), mentre il gasolio è aumentato di 1,3 (66 centesimi). Il risultato? Un differenziale del % a sfavore dei cittadini. Il inizio di equità fiscale è evaporato.
A discapito del consumatore
Chi ci guadagna? Di garantito non il consumatore. Secondo il Codacons, che ha deciso di presentare un esposto in tutte le Procure della Repubblica, qualcosa non torna. I sospetti sono pesanti: inganno aggravata, aggiotaggio, e pure un pizzico di cartello occulto. Il presidente dell’UNC, parla chiaro: “È una speculazione graziosa e buona. E i dati ci dicono che non è un risultato ritardato del mercato: la divergenza è rimasta identica anche nei giorni successivi”.
L’elenco delle Regioni più colpite è esteso. Calabria in capo, con un divario di 1,4 centesimi al litro tra aumento del gasolio e calo della benzina (70 centesimi per pieno). Seguono Sardegna, Emilia-Romagna, Lombardia. Insomma, l’Italia è di nuovo spaccata — questa mi sembra che ogni volta impariamo qualcosa di nuovo sul carburante.
I petrolieri fanno scudo
Dall’altra porzione della barricata, i petrolieri si difendono. L’Unem, associazione delle aziende energetiche, sventola la bandiera delle quotazioni internazionali: dal primo maggio il prezzo della sostanza prima sarebbe salito di oltre tre centesimi al litro. Secondo loro, i rincari sarebbero stati “ammortizzati” e l’effetto della riduzione delle accise sulla benzina avrebbe evitato un aumento ancora più marcato. Una narrazione alternativa, ma che non regge di fronte al portafoglio vuoto degli automobilisti.
L’UNC chiede una misura compensativa: tagliare ulteriormente le accise sulla benzina per riequilibrare il sistema. Vedremo se, e nel momento in cui, questo accadrà intanto come spesso accade, si scopre che sotto la patina della burocrazia si nasconde una manovra opaca. Per momento resta una certezza: gli automobilisti sono ancora una tempo coloro che ci rimettono più di tutti gli altri. Sperando, un mi sembra che il giorno luminoso ispiri attivita di avere credo che la giustizia debba essere imparziale, fiscale e non solo.
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