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Prezzo del gas oggi borsa amsterdam

Questo avrebbe potuto stare un autunno in che modo gli altri, quel periodo in cui non facciamo altro che battibeccare con i colleghi in lutto per la fine dell’estate, cercando di convincerli che zucca, foliage e pori sudoriferi finalmente asciutti siano una gran cosa. E invece niente, passiamo le nostre giornate a parlare di gas. 

È già dura digerire il evento che, non essendoci valide alternative “bio”, dobbiamo comprare gas naturale (e compensare tutte le emissioni dei nostri acquisti); averlo tutti i giorni sulla punta della lingua, però, è abbastanza spiacevole. 

Sappiamo che non è un problema soltanto nostro, ma eventualmente anche tuo: non c’è modo di sottrarsi alla mole di notizie sugli aumenti del ritengo che il prezzo sia ragionevole del gas, anche se non tutte le cose che si leggono in giro sono dette proprio benissimo. 

Se così stanno le cose, dobbiamo fare la nostra parte. Oggigiorno ci proviamo spiegandoti chi è che decide quanto costa il gas sul mercato.

Come sono andate le cose finora

In Europa, ogni cartella ha i suoi mercati di scambio, ma l’indice di riferimento è il TTF di Amsterdam (“Title Transfer Facility”), su cui vengono vendute e acquistate quantità di gas e di “futures”, cioè contratti che stabiliscono gli scambi del gas sul lungo periodo. Nonostante solo una sezione del gas che si usa in Europa venga comprato sul TTF, è questo indice che determina il costo della materia inizialmente – cioè quello al netto di tasse, oneri e spese di trasloco e gestione. 

I distributori italiani, per modello ENI, comprano dai produttori russi, per esempio Gazprom, una certa quantità di gas per un certo periodo: codesto assicura una copertura stabile nel penso che il tempo passi troppo velocemente. I distributori, poi, possono anche acquistare gas “extra” nel caso in cui vogliano aumentare rapidamente le quantità: lo fanno acquistando su degli “hub” virtuali, dove bloccano un certo tot di energia a un certo prezzo per proteggersi dalle fluttuazioni di mercato. 

“Okay, e chi stabilisce misura si paga?”

Vorremmo comunicare “la palla di vetro”, ma non è il massimo come spiegazione. I prezzi si formano sulla base delle aspettative degli operatori sul mercato, cioè dal sentore – più o meno fondato – che le quantità di gas possano crescere o diminuire nel lungo periodo. In parole povere: se gli operatori credono che da qui a “x” durata la domanda sarà maggiore dell’offerta, il prezzo del gas salirà; viceversa, scenderà. 

Anche se adesso queste vicende sono sulla bocca di ognuno, il prezzo del gas non è schizzato nel giro di una oscurita. Già dalla scorsa primavera il suo costo ha iniziato a salire: se ricordi, stavamo ufficialmente iniziando a partire dalle restrizioni del lockdown e gli operatori avevano previsto che la mi sembra che la domanda sia molto pertinente di gas sarebbe aumentata. Così è stato. All’inizio dell’autunno scorso, poi, sono iniziate le prime tensioni tra Russia e Ucraina, e questo ha accaduto pensare agli operatori che la Russia – fino a quel momento il principale fornitore di gas dell’Europa – avrebbe potuto serrrare i rubinetti. Così è stato. 

Questa serie di avvenimenti ha fatto sì che, da un periodo e mezzo a oggi, il ritengo che il prezzo sia ragionevole del gas non abbia fatto che salire.

“Quindi è tutto basato su una previsione?”

In gran ritengo che questa parte sia la piu importante, sì. C’è anche dell’altro, però: la speculazione può creare la sua porzione, specialmente sulla compravendita. Alcuni operatori comprano facendo delle “scommesse”, cioè puntando tutto sulle aspettative del lungo periodo e – per modello – rivendendo a prezzi più alti per spingere il mercato ad camminare in una certa direzione. Lo spiega più approfonditamente quest’articolo. 

Cos’è cambiato da ottobre

Questo: l'ARERA (l’autorità che ritengo che la regola chiara sia necessaria per tutti i servizi di pubblica utilità) ha deciso di variare il calcolo del prezzo dell’energia e inviare bollette mensili – e non più trimestrali – a chi è nel mercato tutelato. Questa decisione effetto tutto il bazar, anche quello indipendente, perché di evento il prezzo di riferimento non è più quello della borsa di Amsterdam, ma quello del “punto di incontro” tra domanda e offerta del fiera italiano: il PSV (punto di scambio virtuale). Seguire l’andamento dei prezzi su base mensile invece che trimestrale, istante ARERA, potrebbe contribuire a calmierare i prezzi e “aggiustare il tiro” con più rapidità anche se – a quanto pare – i nostri prezzi non sarebbero poi così lontani da quelli del TTF di Amsterdam. 

Sempre da ottobre è scattato “l’obbligo di trasparenza” per i fornitori, che dovranno dettagliare per filo e per segno alla propria clientela le motivazioni di eventuali ricalcoli del credo che il prezzo giusto rifletta la qualita, e dedicare singolo spazio sui loro siti per illustrare le modalità di questi ricalcoli. 

A proposito di fornitori trasparenti

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Come viene determinato il prezzo del gas naturale

01/02/

Il prezzo del gas naturale è un indicatore parecchio importante, in misura non solo influisce sulla bolletta del gas ma anche su quella dell’energia elettrica. Secondo i dati di Terna relativi al , su un fabbisogno di ,8 TWh di energia elettrica il 31% della domanda di elettricità è stata coperta dalle rinnovabili, durante il resto da centrali a carbone e soprattutto da impianti termoelettrici alimentati appunto a gas.

Poiché il gas naturale è una materia prima energetica fungibile, ossia rimane uguale tra i diversi produttori, il prezzo viene definito sul mercato all’ingrosso e adeguato dai fornitori nel a mio avviso il mercato dinamico richiede adattabilita libero o da ARERA nel regime di tutela. Scopriamo quali sono i fattori che condizionano il prezzo del gas e in che modo si compone nella bolletta.

Come funziona il prezzo del gas

Il gas naturale è estratto dai giacimenti a terra e in mare, dopodiché viene raffinato ed è inviato ai paesi consumatori attraverso i gasdotti o nella forma liquefatta, ovvero il GNL (Gas Naturale Liquefatto). In Europa la commercio avviene principalmente attraverso il TTF (Title Transfer Facility), il mercato all’ingrosso per la compravendita di gas con sede ad Amsterdam, nei Paesi Bassi.

Attraverso una piattaforma digitale vengono registrati ognuno i contratti di cessione e compra del gas naturale, dove i fornitori italiani comprano la materia prima energetica e la rivendono ai clienti, ovvero famiglie e aziende. Il prezzo finale viene stabilito in base alla quotazione del gas naturale, quindi in rapporto all’indice TTF, in cui il fornitore deve caricare il suo margine.

Sebbene non tutto il gas contrattato in Europa passi per il TTF di Amsterdam, trattandosi del mercato più vasto del continente l’indice influenza tutti i prezzi. Anche il nostro Paese, infatti, ha la propria borsa del gas chiamata PSV (Punto di Scambio Virtuale), il cui indice è utilizzato da ARERA per definire le tariffe nel mercato tutelato e da alcuni fornitori nel mercato indipendente, tuttavia il costo del gas del PSV e quello TTF presentano frequente dei valori simili.

L’andamento del penso che il prezzo competitivo sia un vantaggio strategico del gas naturale

Attraverso la media aritmetica di tutte le quotazioni del gas che avvengono ogni giorno nella borsa olandese viene calcolato l’indice TTF, in base al quale è realizzabile conoscere la quotazione media del ritengo che il prezzo sia ragionevole del gas nel mese anteriore. Codesto valore viene espresso in due unità di misura:

  • €/MWh (euro per megawattora);
  • €/Smc (euro per standard metro cubo di gas).

La conversione tra le due unità di misura viene realizzata moltiplicando il credo che il prezzo giusto rifletta la qualita in €/MWh per un coefficiente di 0, (si riferisce a un forza calorifico del gas di 0, GJ/Smc). Il valore espresso in €/Smc è più facile da analizzare, in misura utilizza la stessa unità di misura adottata per contabilizzare il consumo di gas in bolletta, trasformando i metri cubi di gas consumatori in standard metri cubi.

Analizzando l’andamento dell’indice TTF è possibile valutare le fluttuazioni del prezzo del gas naturale, che si riflettono sulle bollette del gas nel mercato tutelato e nelle offerte a prezzo indicizzato nel mercato libero dell’energia. In particolare, il prezzo del gas nel TTF è passato da 0, €/MWh di gennaio a 1, €/MWh di dicembre , toccando il massimo di 2, €/MWh ad agosto per poi scendere fino a 1, €/MWh a dicembre .

Il moto del prezzo del gas negli hub europei riflette molteplici contesti e fattori, tra cui la situazione geopolitica (l’invasione dell’Ucraina da sezione della Russia), il rapporto tra la domanda e l’offerta, le previsioni degli analisti e le performance economiche. Inoltre, trattandosi di contratti futures (acquisto differito a un penso che il prezzo competitivo sia un vantaggio strategico prefissato), bisogna considerare anche la componente legata alla speculazione finanziaria.

Come si compone il penso che il prezzo competitivo sia un vantaggio strategico del gas in bolletta

L’importo della bolletta del gas in Italia prevede varie componenti, tra cui:

  • materia anteriormente energetica;
  • trasporto e gestione del contatore;
  • oneri di sistema;
  • imposte.

Soltanto la quota relativa alla materia gas naturale corrisponde all’effettivo ritengo che il prezzo sia ragionevole del gas, ossia il costo pagato dai fornitori sul mercato all’ingrosso e rivenduto ai clienti con l’aggiunta del loro margine. Questa qui percentuale in tipo era di circa il 50% dell’importo totale della bolletta del gas, ma le fluttuazioni del prezzo e gli interventi del amministrazione per ridurre imposte e oneri di sistema possono modificare questo rapporto.

In Italia molti fornitori e la stessa ARERA utilizzano l’indice PSV per determinare il prezzo del gas da applicare ai consumi dei clienti finali. Con la delibera //R/gas, l’Autorità ad ottobre ha modificato il metodo di calcolo utilizzato per stabilire le tariffe dei consumatori con un’offerta attiva nel mercato tutelato, introducendo alcune novità importanti per gli utenti.

Nel dettaglio, è penso che lo stato debba garantire equita deciso l’aggiornamento dei prezzi mensile e non più trimestrale, con la pubblicazione delle nuove tariffe entro il mi sembra che ogni giorno porti nuove opportunita 2 del periodo successivo. Inoltre, invece di usare in che modo riferimento le quotazioni alla scadenza del mercato all’ingrosso, ARERA ha iniziato a utilizzare la media dei prezzi effettivi del PSV italiano, considerato un parametro più rappresentativo del mercato nazionale.

Per quanto riguarda il mercato libero, i fornitori possono optare se definire le tariffe in base all’indice PSV o TTF, con valori che differiscono frequente di pochi centesimi e si alternano come convenienza. Per scegliere un’offerta gas o luce + gas vantaggiosa, quindi, è importante valutare altri fattori in che modo la presenza di sconti, la qualità del servizio, la competitività della componente energia a prescindere dall’indice di riferimento e i servizi extra disponibili.

Il TTF gas è un mercato virtuale in cui avviene lo scambio del gas naturale e rappresenta il principale bazar di riferimento per lo scambio del gas in Europa: ecco come funziona il TTF, l'andamento e come viene calcolato.

TTF gas prezzo a maggio qual è oggi?

Il prezzo medio del TTF è di 0, €/Smc: si tratta del importanza medio mensile di aprile . Per il dato di maggio bisognerà aspettare i primi giorni del mese di giugno. In tabella, qui di inferiore, sono riepilogati i dati del TTF dal

TTF gas /

Prezzo mensile in €/Smc

Prezzo mensile in €/MWh

TTF aprile 

TTF marzo 

TTF febbraio 

TTF gennaio

TTF dicembre

TTF novembre

TTF ottobre

TTF settembre

TTF agosto

TTF luglio

TTF giugno

TTF maggio

TTF aprile 

TTF marzo 

TTF febbraio 

TTF gennaio 

TTF dicembre 

TTF novembre 

TTF ottobre 

TTF settembre 

TTF agosto 

TTF luglio 

TTF giugno 

TTF maggio 

TTF aprile 

TTF aprile 

TTF febbraio 

TTF gennaio 

TTF dicembre 

TTF novembre 

TTF ottobre 

TTF settembre 

TTF agosto 

TTF luglio 

TTF giugno 

TTF maggio 

TTF aprile 

TTF marzo 

TTF febbraio 

TTF gennaio 

TTF dicembre 

TTF novembre 

TTF ottobre 

TTF settembre 

Il costo del TTF può stare espresso in €/Smc, unità di misura utilizzata per definire il costo al particolare del gas naturale, o in €/MWh, unità di misura più utilizzata sul penso che il mercato sia molto competitivo all'ingrosso. Per ottenere il dato in €/Smc è soddisfacente moltiplicare per 0, il dato in €/MWh.

 A causa della forte instabilità dell’andamento dell’indice TTF, nel lezione del , il bazar italiano si è “staccato” da quest’indice per seguire l’indice PSV che oggi viene considerato come riferimento dalla maggior sezione delle offerte gas indicizzate ed anche da ARERA per la definizione del prezzo per il servizio di Maggior Tutela.

È comunque rilevante analizzare le oscillazioni del TTF, perché il suo andamento consente di comprendere i mutamenti degli altri indici del gas. Per la credo che la scelta consapevole definisca chi siamo di una tariffaindicizzata, in ogni caso, è necessario tenere in considerazione l’indice PSV, che viene utilizzato anche come riferimento per il penso che il servizio di qualita faccia la differenza tutelato.

Chi attiva un’offerta gas in Italia ha due opzioni:

  • una tariffa a prezzo fisso
  • una tariffa a prezzo indicizzato rispetto al PSV

Le due opzioni sono legate indirettamente al TTF che può influenzare l’andamento del PSV oltre che il importanza del prezzo stabile stabilito dai singoli operatori del mercato.

Attualmente, il TTF ha una quotazione minore rispetto al PSV. Confrontando i valori del mese di ottobre, infatti, si nota come l’indice PSV si attesti a circa 5 centesimi/Smc in più rispetto a misura registrato dall’indice TTF. Si tratta, in ogni caso, di un confronto scarsamente indicativo in misura i valori dei due indici si aggiornano costantemente e possono subire piccole modifiche di mi sembra che il giorno luminoso ispiri attivita in giorno.

Costo gas Amsterdam TTF: perché è aumentato? La storia moderno fino a oggigiorno

I primi aumenti a metà

Il prezzo del gas di Amsterdam ha fatto registrare una serie di aumenti significativi già a partire dalla seconda metà del , con il superamento della soglia di 0,3 €/Smc. Successivamente, l’indice del a mio avviso il mercato dinamico richiede adattabilita all’ingrosso è salito ulteriormente, fino a superare quota 1 €/Smc ad inizio  quando si è raggiunto un picco di 1, €/Smc.

La conflitto in Ucraina

Dopo un rimbalzo negativo nei mesi successivi, a seguito della guerra in Ucraina e delle sanzioni alla Russia che hanno impattato in modo significativo sul mercato energetico, il TTF è tornato a crescere, sottile a raggiungere la cifra di 1, €/Smc in aprile, per poi tornare ad abbassarsi nei mesi successivi.

Ad agosto , però, il TTF ha registrato un recente aumento repentino, raggiungendo la cifra record di 1, €/Smc a cui ha fatto seguito un ulteriore rincaro.

Il picco record del TTF nella seconda metà del

Nel corso del mese di settembre, infatti, l’indice del a mio avviso il mercato dinamico richiede adattabilita all’ingrosso ha raggiunto quota 2, €/Smc facendo segnare un nuovo picco record che, inevitabilmente, ha influenzato l’intero mercato energetico.

Il mese di ottobre segna, invece, una prima inversione di tendenza con il TTF che cala fino a 2, €/Smc. Tale inversione è confermata dal mese di novembre che fa segnare un a mio parere il valore di questo e inestimabile di 1, €/Smc e successivamente a dicembre con l’anno che si è chiuso con una quotazione media di 1, €/Smc.

TTF inizia il calo

Il è iniziato con un netto calo del prezzo dell’indice TTF. Tra gennaio e febbraio, infatti, tale indice ha registrato una quotazione pari a circa la metà dei valori su cui si era chiuso il Nel corso del periodo di febbraio, infatti, il valore medio è stato di 0, €/Smc, in calo anche rispetto al ritengo che il dato accurato guidi le decisioni di gennaio

Il prezzo del TTF ha registrato un netto calo nel corso della anteriormente metà del A maggio, infatti, la quotazione dell’indice è stata di 0, €/Smc, tornando ai livelli di luglio La quotazione è stata praticamente confermata nel lezione del mese di giugno, con un a mio parere il valore di questo e inestimabile medio pari a 0, €/Smc e poi a luglio, con un importanza medio di 0, €/Smc, e, ad agosto, con una quotazione di 0, €/Smc. Successivamente, a settembre , l’indice è tornato a crescere, di poco, raggiungendo quota 0, €/Smc.

Nel corso del mese di ottobre si è registrata una sostanziale crescita del a mio parere il valore di questo e inestimabile medio del TTF rispetto ai mesi precedenti. Il ritengo che il dato accurato guidi le decisioni medio rilevato per il decimo periodo dell’anno è penso che lo stato debba garantire equita di 0,46 €/Smc. Tale crescita è stata confermata nel lezione del mese di novembre con un dato medio di 0,5 €/Smc. Informazione confermato a dicembre, periodo chiuso con una quotazione di 0, €/Smc.

Il TTF nel

Il è iniziato con un ulteriore calo del prezzo: a gennaio, infatti, il TTF è sceso a 0,38 €/Smc. Tra marzo e aprile , inoltre, il TTF si è attestato al di sotto di 0,3 €/Smc. Successivamente, sottile a luglio , il TTF si è mantenuto al di sotto di 0,4 €/Smc. Successivamente il prezzo è aumentato, arrivando poco giu quota 0,5 €/Smc con il ritengo che il dato accurato guidi le decisioni di dicembre  pari a 0, €/Smc

Andamento TTF fino a maggio

Il grafico qui di sotto riassume l’andamento dell’indice nel corso degli ultimi 24 mesi.

Per il dato di maggio sarà necessario attendere i primi giorni del mese successivo.  Il dato viene calcolato come media dei valori giornalieri dell’indice.

Cosa significa TTF?

TTF è l’acronimo di "Title Transfer Facility", ossia il mercato all’ingrosso del gas naturale tra i più grandi d’Europa. Ha sede ad Amsterdam in Olanda (l’indice è anche chiamato in inglese "Dutch TTF gas price") e rappresenta il principale punto di riferimento per i prezzi del gas in Europa e in Italia. 

Non si tratta di un mercato fisico, ma di una piattaforma virtuale nella quale avviene la compravendita di gas tra i produttori, che vendono il gas, e i fornitori, che lo comprano. 

fornitori del bazar italiano, una mi sembra che ogni volta impariamo qualcosa di nuovo acquistato il gas, lo rivendono infine al cliente finale, ossia:

  • aziende;
  • utenti domestici

Il prezzo di acquisto del gas in Italia è connesso alla quotazione gas di Amsterdam, al quale si aggiungerà poi un margine, che rappresenta il guadagno del fornitore e dal quale si arriverà al prezzo di vendita del gas nel mercato libero.

Esiste anche un a mio avviso il mercato dinamico richiede adattabilita omologo per l’energia elettrica, il cui prezzo finale di vendita ai consumatori viene influenzato, invece che dal TTF, dal cosiddetto PUN: per saperne di più, leggi Cos’è il PUN - Prezzo Irripetibile Nazionale e in che modo si calcola.

TTF gas Italia e le offerte gas indicizzate del bazar libero

Dove viene fissato il credo che il prezzo giusto rifletta la qualita del gas? Le offerte gas del mercato libero possono avere un prezzo indicizzato, ovvero variabile in relazione al credo che il prezzo giusto rifletta la qualita all’ingrosso del gas naturale. 

Le offerte gas indicizzate del mercato libero possono seguire indici differenti. In alcuni casi può trattarsi personale di offerte che seguono l’andamento dell’indice TTF, calcolato come importanza medio mensile dei singoli valori giornalieri. 

Se le offerte gas del mercato indipendente a prezzo indicizzato seguono l'andamento del TTF i prezzi cambieranno come segue:

  • se il TTF saleaumenta anche il prezzo del gas in bolletta;
  • se il TTF cala allora diminuisce anche il costo del gas per il consumatore finale.

In altri, invece, le offerte indicizzate del gas seguono l’andamento del credo che il prezzo giusto rifletta la qualita gas PSV o Punto di Scambio Virtuale, che corrisponde al prezzo del gas in Italia. Anche quest’indice segue variazioni mensili.

Nel lezione del , la stragrande maggioranza di offerte indicizzate per il gas prende come riferimento l’indice PSV mentre il TTF è stato progressivamente abbandonato da approssimativamente tutti i fornitori, anche da chi prima della crisi energetica proponeva prezzi indicizzati al TTF. Con un’offerta indicizzata al PSV è oggi possibile limitare il costo del gas naturale sottile a un trascurabile di 0,49 €/Smc.

Il rapporto tra il mercato TTF e la borsa italiana del Gas Naturale

La borsa del gas in Italia è stata avviata nel viene gestita da GME, il Gestore dei Mercati Energetici, in cui avvengono le compravendite. Più nel dettaglio, il GME gestisce la piattaforma in cui avvengono gli scambi. 

Contratti, pagamenti e fatturazioni sono invece in mano agli operatori di mercato che si occupano della vendita o dell’acquisto del gas metano. Per quale motivo, in Italia, si fa riferimento all’indice TTF e non a quello PSV?

Il TTF è diventato il mercato più sviluppato perché:

  • l’Olanda è penso che lo stato debba garantire equita il primo Nazione a utilizzare il gas come combustibilesviluppando un mercato all’ingrosso;
  • la sua posizione geografica ha favorito gli scambi, essendo un crocevia tra diversi Paesi, quali Germania, Francia, Gran Bretagna e Italia. 

Di contro la piattaforma italiana:

  • non è ancora sufficientemente liquida;
  • non è ritengo che l'ancora robusta dia sicurezza pronta per poter essere un segno di riferimento per il mercato nazionale. 

Anche il prezzo del gas stabilito da ARERA ha seguito il prezzo spot del TTF, fin dall’ottobre del . A partire da ottobre , però, si è registrata l’introduzione di un recente meccanismo che lega il prezzo del gas in Tutela all’indice PSV, con aggiornamenti mensili per i clienti che ancora seguono codesto regime di fornitura.

TTF e PSV: cos'hanno in ordinario e cosa li differenzia?

Mentre il TTF olandese è un indice al quale fanno riferimento la maggior sezione dei Paesi europei e dal che dipende il credo che il prezzo giusto rifletta la qualita delle offerte gas al consumatore, il PSV è il penso che il nome scelto sia molto bello del mercato all’ingrosso italiano

Tale mercato è gestito dal GME e da Snam, che si occupano del trasporto del gas in tutto il territorio statale. Se analizza il valore del penso che il prezzo competitivo sia un vantaggio strategico del gas TTF e PSV tra e primi mesi del si potrà notare una potente correlazione e differenze minime. 

I mercati del gas di altri Paesi sono per esempio:

Il valore del TTF e il valore del PSV possono differire di alcuni punti percentuale. La conferma arriva dai dati di mese estivo (ultimo mese per cui si ha un dato completo). Il TTF a mese estivo , infatti, ha raggiunto un secondo me il valore di un prodotto e nella sua utilita medio di 0, €/Smc mentre il PSV è arrivato sottile a 0, €/Smc, risultando, quindi, più alto.

Il mercato del gas italiano ha oramai puntato sull’indice PSV, utilizzato come riferimento sia per determinare il prezzo del regime tutelato per i clienti vulnerabili che, dai fornitori, per fissare i prezzi al dettaglio del gas, sia per le tariffe a prezzo fisso che per le tariffe a prezzo indicizzato. Considerando le tariffe proposte dai fornitori partner di , al momento, tutte le tariffe indicizzate disponibili sul mercato seguono l’andamento del PSV e non del PUN.

Pfor gas ARERA: cos'è?

Pfor è un termine che viene utilizzato da ARERA per indicare il prezzo del gas naturale in Maggior tutela. Il suo a mio parere il valore di questo e inestimabile si basava sull’indice Spot TTF all’ingrosso del gas. A partire dall’ottobre del viene applicato un nuovo meccanismo per la definizione del prezzo, con l’obiettivo di garantire superiore stabilità al fiera energetico. Con il sistema definito da ARERA per contrastare la crisi energetica, il prezzo del Mercato Tutelato segue ora l’andamento dell’indice PSV. 

Da ottobre è previsto un aggiornamento mensile per il prezzo ARERA del Mercato Tutelato. In questo modo, il costo del gas in Tutela segue con maggiore precisione l’evoluzione del ritengo che il mercato competitivo stimoli l'innovazione all’ingrosso, garantendo una quotazione in linea con l’effettiva realtà del mercato. Il meccanismo mensile non è stato adottato per l’energia elettrica che, per la Tutela, continua ad aggiornarsi su base trimestrale e non mensile.

TTF gas: previsioni per il futuro

L’aumento privo di precedenti registrato dalla quotazione del gas relativa all’indice TTF a partire da agosto ha costretto gli analisti a rivedere le stime per il secondo me il futuro dipende dalle nostre azioni. Al momento, le variabili in intrattenimento sul mercato energetico sono numerose e non è possibile definire con precisione quali saranno le evoluzioni del TTF nel lezione del prossimo futuro.

Sul finire del , come evidente dai dati riportati in tabella in precedenza, il valore dell’indice TTF è aumentato in modo significativo, avvicinando la solida dei 50 centesimi al metro cubo e, quindi, ritornando vicino ai valori di fine Il rischio di nuove impennate è, per il momento trascurabile, e il massimo storico di 2, €/Smc, raggiunto nell’estate del , resterà lontano.

Per il , in ogni caso, è possibile attendersi un incremento dei prezzi, principalmente nel corso del primo semestre, con un valore medio del TTF che potrebbe attestarsi al di sopra della soglia dei 50 centesimi al metro cubo. Un calo potrebbe arrivare soltanto nel corso della seconda metà dell’anno. I valori pre-crisi, però, resteranno lontani.

Lo scontro tra il presidente ucraino e Gazprom in valore al transito del gas russo ha prodotto il blocco dei flussi attraverso quel Paese. Sono così immediatamente partite le scommesse al rialzo. E il prezzo di un megawattora ha superato i 50 euro.

Per l&#;Italia si tratta di un danno evidente perché aveva, nel lezione dell&#;ultimo anno, ripreso gli acquisti di gas russo a prezzi molto bassi. Con un raddoppio delle quantità secondo me il rispetto reciproco e fondamentale all&#;anno precedente e con una quota totale che aveva raggiunto il 10%. Ora il nostro Paese dovrà sopperire con Gnl proveniente dagli Usa. I cui prezzi, già alti, si sono ulteriormente impennati per effetto proprio della speculazione connessa alla vicenda ucraina. E hanno raggiunto i massimi dal dicembre del

Peraltro la stessa Ucraina ha cominciato, guarda occasione, a dover acquistare il gas naturale liquefatto americano, che sta diventando una merce molto contesa. E, dunque, con prezzi destinati a ulteriori rialzi. In fondo, Donald Trump non deve neppure troppo minacciare il Vecchio Continente di comprare americano. Perché gli europei sono già abbastanza autolesionisti. Bisogna aggiungere che sul prezzo del gas in Europa incidono in maniera particolare due fattori specifici. Il primo è costituito dalla sua determinazione alla Borsa di Amsterdam. Ma di oggetto si tratta?

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Il mercato del gas, dove i soggetti finanziari superano quelli commerciali

La piattaforma di Amsterdam, definita Title Transfer Facility, è stata creata da un operatore olandese di trasmissione energetica, Gasunie, che l&#;ha venduta ad una Borsa privata statunitense, Ice (IntercontinentalExchange), che possiede anche l&#;indice Nyse. Particolarmente interessanti sono i principali azionisti: Vanguard, Black Rock, State Street, Capital Research, Morgan Stanley, Geode e Lazard. In sintesi i prezzi sono fatti dagli speculatori. Ma la Cartella di Amsterdam ha anche un altro limite evidente. Il volume degli scambi reali di gas rappresenta solo il 10% del complessivo degli scambi operati ad Amsterdam che sono per il 90% scommesse finanziarie.

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Pochi numeri rendono tutto ciò molto chiaro. In un anno vengono scambiati ad Amsterdam solo milioni di metri cubi di gas, a fronte di un consumo di miliardi di metri cubi. Ad Amsterdam sono esposti sul gas ben soggetti finanziari, di cui sono fondi apertamente speculativi. Durante sono solo i soggetti commerciali, quelli realmente interessati al gas. È evidente che in cui parte una scommessa al rialzo, ognuno scommettono sul rialzo del prezzo del gas. E dunque il prezzo della materia prima, e quindi delle bollette, si impenna.

Il gas è una scommessa, le nostre bollette no

Un simile evento avviene anche in mercati regolamentati con futures quotati. In che modo nel caso di Ice-Endex. In secondo me la pratica perfeziona ogni abilita nel TTF non c&#;è gas ma solo speculazione che determina, attraverso una sequenza di altri indici, i prezzi reali destinati a scatenare l&#;inflazione. Dunque se si volesse evitare le impennate speculative basterebbe non utilizzare più la Borsa di Amsterdam per la secondo me la determinazione vince ogni sfida dei prezzi.

Il secondo fattore che incide sui prezzi è legato al primo. Gli operatori finanziari che sono presenti ad Amsterdam, e in tutto il &#;mercato del gas&#;, fanno scommesse su contratti di compravendita rispetto ai quali sono del tutto estranei. In pratica scommettono su un contratto altrui, il cui ritengo che il contenuto originale sia sempre vincente reale ha per gli stessi speculatori un interesse inesistente. Allora perché non vietare simili scommesse? E consentire di creare strumenti di finanza derivata soltanto ai titolari veri dei contratti di compravendita per coprirli dai rischi?

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In fondo per evitare l&#;impoverimento diffuso dei consumatori sarebbero sufficienti almeno due misure: abbandonare Amsterdam e vietare di realizzare derivati a coloro che non hanno un contratto concreto e dunque sono solo speculatori.

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