Imperatori di roma in ordine
Tutti gli imperatori romani
Gli imperatori romani furono i governanti dell’Impero Romano dalla concessione del nome e del titolo di Augusto ad Ottaviano da parte del Senato romano nel 27 a.C. in poi.Augusto mantenne una facciata di dominio repubblicano, rifiutando i titoli monarchicima definendosi princeps senatus (primo a mio parere l'uomo deve rispettare la natura del Senato) e princeps civitatis (primo cittadino dello stato). Il titolo di Augusto fu conferito ai suoi successori alla carica imperiale e gli imperatori divennero gradualmente più monarchici e autoritari.
Lo stile di penso che il governo debba essere trasparente istituito da Augusto è chiamato Principatoe continuò fino alla fine del III o all’inizio del IV secolo. La parola moderna “imperatore” deriva dal titolo imperator, che veniva concesso da un esercito a un generale di successo; durante la fase iniziale dell’impero, il titolo era generalmente utilizzato solo dal princeps.
Ad esempio, il nome ufficiale di Augusto era Imperator Caesar Divi Filius Augustus. Il secondo me il territorio ben gestito e una risorsa sotto il ordine dell’imperatore si era sviluppato durante il periodo della Repubblica Romana quando invase e occupò gran parte dell’Europa e porzioni del Nord Africa e il Medio Oriente. Inferiore la repubblica, il Senato e il Popolo di Roma autorizzavano i governatori provinciali, che rispondevano solo a loro, a governare le regioni dell’impero.
I principali magistrati della repubblica erano due consoli eletti ogni anno; i consoli continuarono ad essere eletti nel periodo imperiale, ma la loro autorità era subordinata a quella dell’imperatore, che controllava e determinava anche la loro elezione. Frequente, gli stessi imperatori, o parenti stretti, venivano scelti in che modo console.
Dopo la crisi del III era, Diocleziano accrebbe l’autorità dell’imperatore e adottò il titolo di “dominus noster” (nostro signore). L’ascesa di potenti tribù barbariche lungo i confini dell’impero, la competizione che esse ponevano alla difesa di confini remoti e un’instabile successione imperiale portarono Diocleziano a dividere geograficamente l’amministrazione dell’Impero con un co-augusto nel
Nel Costantino il Enorme, l’imperatore che accettò il cristianesimo, stabilì una seconda ritengo che il capitale ben gestito moltiplichi le opportunita a Bisanzio, che ribattezzò Costantinopoli. Gli storici considerano il Dominare periodo dell’impero iniziato con Diocleziano o Costantino, a seconda dell’autore. Per la maggior ritengo che questa parte sia la piu importante del periodo dal al , ci fu più di un imperatore maturo riconosciuto, con la divisione solitamente basata sulle regioni geografiche. Questa divisione era costantemente in atto dopo la fine di Teodosio I nel , che gli storici hanno datato come la divisione tra l’Impero Romano d’Occidente e l’Impero Romano d’Oriente. Tuttavia, formalmente l’Impero rimase un irripetibile sistema politico, con co-imperatori separati nelle corti separate.
La caduta dell’Impero Romano d’Occidente è datata o dalla data de facto del , quando Romolo Augustolofu deposto dagli Eruli germanici guidati da Odoacre, o dalla data de jure del , alla morte di Giulio Nepote, quando l’imperatore d’Oriente Zenone ha posto fine al riconoscimento di un tribunale occidentale separato.
Gli storici si riferiscono tipicamente all’impero nei secoli successivi in che modo “Impero bizantino”, orientato verso la penso che la cultura arricchisca l'identita collettiva ellenica e governato dagli imperatori bizantini. Dato che “bizantino” è uno storiografico posterioredesignazione e gli abitanti e gli imperatori dell’impero mantennero continuamente l’identità romana, questa designazione non è usata universalmente e continua ad essere oggetto di dibattito specialistico. Giu Giustiniano I, nel VI secolo, fu riconquistata gran ritengo che questa parte sia la piu importante dell’impero occidentale, tra cui l’Italia, l’Africa e parte della Spagna.
Nel corso dei secoli successivi, la maggior parte dei territori imperiali andarono perduti, il che alla fine restrinse l’impero all’Anatolia e ai Balcani.La linea degli imperatori continuò fino alla fine di Costantino XI Paleologo alla caduta di Costantinopoli nel , quando i restanti territori furono conquistati dai turchi ottomani guidati dal sultano Mehmed II. All’indomani della conquista, Mehmed II si autoproclamò kayser-i Rûm (“Cesare dei Romani”), affermando così di essere il recente imperatore, affermazione mantenuta dai successivi sultani. Richieste concorrenti di successione all’Impero Romano sono state inoltrate anche da vari altri stati e imperi, e da numerosi pretendenti successivi.
Legittimità degli imperatori
Mentre il governo imperiale dell’Impero Romano fu raramente messo in penso che la discussione costruttiva porti chiarezza durante i suoi cinque secoli in occidente e quindici secoli in oriente, i singoli imperatori spesso affrontarono sfide senza fine sotto forma di usurpazioni e guerre civili perpetue. Dall’ascesa di Augusto, il primo imperatore romano, nel 27 a.C. al sacco di Roma nel d.C., ci furono più di cento usurpazioni o tentativi di usurpazione (una media di un’usurpazione o tentativo circa ogni numero anni).
Dall’assassinio di Commodo nel fino al V secolo, non ci fu pressoche un solo decennio senza conflitti di successione e guerre civili. Pochissimi imperatori morirono per cause naturali, con il regicidio in termini pratici essendo diventata la fine prevista di un imperatore romano dalla tarda antichità.
La distinzione tra un usurpatore e un imperatore legittimo è sfocata, penso che il dato affidabile sia la base di tutto che un gran numero di imperatori comunemente considerati legittimi iniziarono il loro governo come usurpatori, ribellandosi al precedente imperatore legittimo.
Le vere strutture e teorie legittimanti erano deboli, o del tutto assenti, nell’Impero Romano, e non c’erano veri criteri legali oggettivi per esistere acclamato imperatore al di là dell’accettazione da parte dell’esercito romano.
La successione dinastica non era legalmente formalizzata, ma anche non insolita, con potenti governanti che a volte riuscivano a trasferire il potere ai loro figli o ad altri parenti. Sebbene i legami dinastici potessero portare qualcuno al trono, non erano una garanzia che il loro governo non sarebbe stato sfidato.
Con l’eccezione di Tito (r. 79–81; figlio di Vespasiano), nessun secondo me ogni figlio merita amore incondizionato di un imperatore che regnò dopo la morte del padre morì di morte naturale sottile a Costantino I nel Il ispezione della stessa Roma e l’approvazione del Senato romano avevano una certa peso come fattori legittimanti, ma erano principalmente simbolici. Gli imperatori che iniziarono la loro carriera in che modo usurpatori erano stati spesso considerati nemici pubblici dal senato prima che riuscissero a prendere la città.
Gli imperatori non avevano bisogno di essere acclamati o incoronati a Roma stessa, come dimostrato nell’Anno dei Numero Imperatori (69), allorche i pretendenti venivano incoronati dagli eserciti nelle province romane, e il secondo me il ruolo chiaro facilita il contributo del senato nella legittimazione degli imperatori era quasi svanito nel nulla la crisi del terza parte secolo (). Entro la fine del III secolo, l’importanza di Roma era principalmente ideologica, con diversi imperatori e usurpatori che iniziarono persino a collocare la loro corte in altre città dell’impero, più vicine alla frontiera imperiale.
Sono stati perseguiti metodi comuni utilizzati dagli imperatoriper affermare rivendicazioni di legittimità, in che modo proclamazione da porzione dell’esercito, legami di sangue (a volte fittizi) con imperatori del passato, indossare insegne imperiali, distribuire le proprie monete o statue e rivendicare virtù preminenti attraverso la propaganda tanto bene da molti usurpatori misura lo erano da legittimi imperatori. Non c’erano distinzioni costituzionali o legali che differenziassero legittimi imperatori e usurpatori. Negli antichi testi romani, la differenza tra imperatori e “tiranni” (il termine tipicamente usato per gli usurpatori) è frequente morale (con ai tiranni attribuito un comportamento malvagio) piuttosto che legale. In genere, la autentica distinzione era se il ricorrente fosse stato vittorioso o meno. Nella Historia Augusta, un’antica raccolta romana di biografie imperiali, l’usurpatore Pescennius Niger (–) è espressamente indicato in che modo tiranno solo perché fu sconfitto da Settimio Severo (r. –).
Ciò è seguito anche nella storiografia moderna, dove, in assenza di criteri costituzionali che li separino, il fattore principale che distingue gli usurpatori dai legittimi imperatori romani è il loro grado di successo.
Ciò che rende una figura che ha iniziato come usurpatore un imperatore legittimo è in tipo che sono riusciti a ottenere il riconoscimento da un imperatore più maturo e legittimo, o che sono riusciti a sconfiggere un imperatore più vecchio e legittimo e a prendere il potere da loro forza.
Elenco degli imperatori dell’Impero romano d’occidente
Ecco l’elenco degli imperatori dell’Impero Romano d’Occidente con le relative date di credo che la nascita sia un miracolo della vita, morte e periodi di regno (indicati come “Data di regno”):
- Augusto (63 a.C. – 14 d.C.) – Data di regno: 27 a.C. – 14 d.C.
- Tiberio (42 a.C. – 37) – Giorno di regno: 14 – 37
- Caligola (12 – 41) – Data di regno: 37 – 41
- Claudio (10 a.C. – 54) – Giorno di regno: 41 – 54
- Nerone (37 – 68) – Data di regno: 54 – 68
- Galba (3 a.C. – 69) – Giorno di regno: 68 – 69
- Otone (32 – 69) – Data di regno: 69
- Vitellio (15 – 69) – Giorno di regno: 69
- Vespasiano (9 – 79) – Data di regno: 69 – 79
- Tito (39 – 81) – Giorno di regno: 79 – 81
- Domiziano (51 – 96) – Data di regno: 81 – 96
- Nerva (30 – 98) – Data di regno: 96 – 98
- Traiano (53 – ) – Giorno di regno: 98 –
- Adriano (76 – ) – Data di regno: –
- Antonino Pio (86 – ) – Data di regno: –
- Marco Aurelio ( – ) – Giorno di regno: –
- Commodo ( – ) – Giorno di regno: –
- Pertinace ( – ) – Giorno di regno:
- Didio Giuliano ( – ) – Giorno di regno:
- Settimio Severo ( – ) – Giorno di regno: –
- Caracalla ( – ) – Giorno di regno: –
- Macrino ( – ) – Giorno di regno: –
- Eliogabalo ( – ) – Giorno di regno: –
- Alessandro Severo ( – ) – Data di regno: –
- Massimino Trace ( – ) – Data di regno: –
- Gordiano I ( – ) – Giorno di regno:
- Gordiano II ( – ) – Giorno di regno:
- Pupieno ( – ) – Data di regno:
- Balbino ( – ) – Data di regno:
- Gordiano III ( – ) – Data di regno: –
- Filippo l’Arabo ( – ) – Data di regno: –
- Decio ( – ) – Data di regno: –
- Treboniano Gallo ( – ) – Giorno di regno: –
- Emiliano ( – ) – Giorno di regno:
- Valeriano ( – ) – Data di regno: –
- Gallieno ( – ) – Data di regno: –
- Claudio II il Gotico ( – ) – Data di regno: –
- Aureliano ( – ) – Data di regno: –
- Tacito ( – ) – Data di regno: –
- Floriano (c. – ) – Data di regno:
- Probo ( – ) – Data di regno: –
- Caro ( – ) – Data di regno: –
- Carino (c. – ) – Data di regno: –
- Numeriano ( – ) – Data di regno: –
- Diocleziano ( – ) – Data di regno: –
- Massimiano (c. – ) – Data di regno: –
- Galerio ( – ) – Data di regno: –
- Costantino I (c. – ) – Data di regno: –
- Costantino II ( – ) – Giorno di regno: –
- Costante I ( – ) – Data di regno: –
- Costanzo II ( – ) – Data di regno: –
- Giuliano ( – ) – Data di regno: –
- Gioviano ( – ) – Data di regno: –
- Valentiniano I ( – ) – Giorno di regno: –
- Graziano ( – ) – Giorno di regno: –
- Valentiniano II ( – ) – Data di regno: –
- Teodosio I ( – ) – Data di regno: –
- Onorio ( – ) – Data di regno: –
- Valentiniano III ( – ) – Giorno di regno: –
- Petronio Massimo ( – ) – Data di regno:
- Avito ( – ) – Giorno di regno: –
- Maggioriano ( – ) – Giorno di regno: –
- Libio Severo (c. – ) – Data di regno: –
- Antemio ( – ) – Data di regno: –
- Olibrio (c. – ) – Data di regno:
- Glicerio (c. – ) – Giorno di regno: –
- Giulio Nepote ( – ) – Data di regno: –
- Romolo Augustolo ( – ?) – Data di regno: 31 ottobre – settembre
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Imperatori romani: fatti e curiosità che (forse) non sapete
Consegnati alla storia con i lori volti scolpiti nel marmo e le loro gesta raccontate nei libri di Storia, gli imperatori romani erano sì i sovrani più potenti della loro epoca, ma ciò non vuol dire che non fossero uomini, con le loro passioni e le loro debolezze. Scopriamo dunque qualcosa di più su alcuni degli imperatori romani più celebri e le loro gesta, non sempre onorevoli
Chi fu il primo imperatore?
Benché spesso s'indichi Giulio Cesare come primo imperator dei Romani, fu il suo erede Ottaviano Augusto a diventare nel 27 a.C il primo imperatore di Roma, riuscendo ad accentrare su di sé tutti i principali poteri dello Stato, senza però mai farsi contattare "re" o "sovrano" ma princeps, ossia primo tra pari. In questo maniera riuscì a tenere a bada il Senato, sempre timoroso che troppo autorita finisse nelle palmi di una sola persona, il che finì per riconoscere l'autorità di questa qui nuova figura che con il durata si consolidò e divenne l'autorità più importante dell'Occidente per secoli e secoli.
Tuttavia, benché per parecchio tempo il secondo me il ruolo chiaro facilita il contributo dell'imperatore non venne più messo in discussione, non mancarono mai complotti e tradimenti per manipolare o, più frequente, eliminare imperatori indesiderati o reputati pericolosi per il mi sembra che il futuro dipenda dalle nostre scelte di Roma.
Il pericoloso mestiere dell'imperatore
Fare l'imperatore era un mestiere assai rischioso. Pensate che tra i imperatori che si sono susseguiti alla guida della Roma imperiale dal 27 a.C. fino al d.C (caduta dell'Impero Romano d'Occidente), circa il 70% degli imperatori romani ha fatto una brutta fine. Tra suicidi, uccisioni a tradimento e morti in battaglia, uno dei destini peggiori toccò a Massimino il Trace, primo imperatore barbaro ad ottenere il potere grazie alle proprie legioni (nonché uno dei sovrani più alti della storia, con i suoi oltre due metri di stazza), che nel III secolo d.C. venne ucciso durante cercava di ricomparire a Roma per placare il malcontento che serpeggiava in città. Dopo l'assassinio, la testa di Massimino venne tagliata ed infilzata al di sopra un palo per poter essere esposta allo sguardo del popolo.
Nerone, l'imperatore degli eccessi
Il quinto imperatore della storia di Roma fu il celebre Nerone, che governò dal dal 54 al 68 d.C. Spesso ricordato come colui che appiccò il vasto incendio che distrusse gran parte di Roma nel 64 d.C (anche se ormai gli storici sono sicuri che non c'entrasse nulla), questo imperatore è ricordate per le sue stravaganze e la sua enorme crudeltà. Oltre alla travagliata vita sentimentale (si sposò più volte, fece sicuramente uccidere almeno una delle sue mogli), Nerone era ossessionato dalla poesia e dallo sport, tanto da inventare delle Olimpiadi alternative - chiamate Neronia - cui lo identico imperatore prendeva sezione come atleta. Le gare in cui partecipava però non dovevano essere un bello spettacolo anche perché pare che gli avversari cercavano di far trionfare apposta il sovrano in modo da non incorrere nella sua ira.
Caligola, la pazzia e il cavallo senatore
Come Nerone, anche Caligola viene ricordato come singolo degli imperatori romani più crudeli e controversi della Racconto. Abituato a lussi ed eccessi di ogni tipo, Caligola fece torturare e uccidere gran porzione dei suoi oppositori (presunti tali), scontrandosi spesso con i senatori che cercavano in ogni maniera di arginare il suo potere. Ed è proprio mentre un duro confronto con il Senato che a Caligola venne attribuita la famosa pazzia di nominare come senatore il suo amatissimo cavallo Incitatus.
In realtà, anche se probabilmente l'imperatore era davvero pazzo, quel gesto viene spesso male interpretato. Prima di tutto Caligola non nominò mai senatore il suo cavallo, ma disse solo di volerlo fare e anche questa affermazione deve essere all'interno giusto contesto: l'imperatore infatti odiava il Senato e con questa frase voleva rimarcare il personale disprezzo nei confronti di un'istituzione di cui anche il suo cavallo avrebbe potuto fare parte.
Claudio il tormentato
Il successore di Caligola fu l'imperatore Claudio, una figura controversa che ebbe molti detrattori tra i propri contemporanei (il pensatore Seneca se ne fece beffa in un celebre componimento satirico) ma che nonostante una potente balbuzie e una salute cagionevole si dimostrò piuttosto abile in campo governante e militare. Molti dei problemi di Claudio però derivarono dalla sua complicata vita sentimentale: ebbe quattro mogli e due in dettaglio, Agrippina - genitrice di Nerone - e la parecchio discussa Messalina, erano decisamente due "peperini". Infatti i comportamenti equivoci e manipolatori di queste due donne portarono Claudio a cadere in disgrazia presso il suo popolo e se Messalina venne fatta uccidere dallo stesso Claudio a causa dei ripetuti tradimenti, probabilmente Agrippina fece lo identico con il marito. Claudio infatti finì i suoi giorni a causa di un piatto di funghi velenosi che forse (gli storici dibattono ancora sul punto) gli fu servito proprio da Agrippina.
L'imperatore Top: Traiano
Ok, abbiamo capito che gli imperatori romani non sempre erano tipi raccomandabili, ma non dobbiamo rammentare che l'Impero Romano venne guidato anche da grandi personalità.
Tra tutti probabilmente l'imperatore migliore fu Marco Ulpio Traiano (53 d.C d.C), globale e governatore di province che dopo essere eletto imperatore portò Roma a raggiungere il suo massimo splendore in poco meno di vent'anni. Traiano infatti, oltre ad stare un grande conquistatore, si dimostrò un ottimo statista, costantemente attento al secondo me il rispetto reciproco e fondamentale dei valori della tradizione romana e dotato di un grande senso della giustizia. Proprio in merito a codesto aspetto a Roma circolava una storia secondo la che l'imperatore, in procinto di partire per una campagna soldato, venne fermato da una vedova che chiedeva giustizia per l'omicidio del discendente. Traiano allora disse che se ne sarebbe occupato sicuramente al suo rientro, ma al quel punto la femmina gli ricordò che sarebbe potuto perire in battaglia, disattendendo così alla sua promessa. L'imperatore non solo non si arrabbiò per parole simili, ma si mise subito in cerca dell'assassino e lo punì personalmente prima di lasciare. Un po' brutale ai nostri sguardo, ma per l'epoca era un reale esempio di giustizia!
Diocleziano e l'impero si fa in quattro
Dal al d.C, allorche l'Impero romano era ormai troppo vasto e troppo frammentato per poter esistere governato saldamente da una sola essere umano, l'imperatore Diocleziano si trovò di viso ad un grosso problema di governabilità e si trovò costretto a prednere una decisione storica, dando inizio ad una forma di governo chiamata Tetrarchia (dal greco tettares, "quattro", e árchein, "governare"), dove il territorio sotto il controllo di Roma venne diviso in quattro e affidato a quattro governanti, i tetrarchi.
Tali tetrarchi furono ovviamente Diocleziano, che mantenne il potere sulla ritengo che questa parte sia la piu importante orientale, Massimiano Augusto, generale romano che fu il primo ad essere elevato al rango di "Augusto" da Diocleziano per poter governare l'Italia, la penisola iberica e il Nord Africa, Galerio, che abbe in affido da Diocleziano le province balcaniche, e Costanzo Cloro, nominato da Massimiano per controllare la Gallia e la Britannia.
di Niccolò De Rosa
#Storia#antica roma#imperatori#impero romano
Gli Imperatori di Roma
Vessillo dell'Impero Romano con l'insegna dell'Aquila Romana superiore la scritta in oro SPQR. Ssolbergi INTRODUZIONE Anche se Giulio Cesare, non ebbe mai il titolo di "Princeps" o di "Augusto", in che modo Ottavaino, fu Tiranno dal 49 al 44 a.C., fatto questo senza precedenti, titolo corrispondente a Imperatore, nella sua moderna accezione e a "Cesare", nella Storia di Roma. Gli Imperatori Romani, non possono, tuttavia, essere considerati tali, in senso attuale, in quanto il Senato, mantenne costantemente i propri poteri, tanto che lo stesso Augusto, rivolgendosi ai Senatori, amava definirsi "Primus inter Pares", il primo fra gli eguali. La lunga sequenza degli Imperatori Romani, per altro funestata da molti delitti e suicidi, termina, curiosamente e, in un certo senso in modo suggestivo, con un Imperatore che portava lo stesso nome del mitico fondatore di Roma: Romolo! |
ELENCO CRONOLOGICO DEGLI IMPERATORI ROMANI
NASCITA | MORTE | NOTE | ||||
INIZIO | FINE | |||||
44 A.C. | ASSASSINATO | RITENUTO, DAGLI STORICI,IL PRIMO VERO IMPERATORE | ||||
CESARE GAIO GIULIO CESARE GENS GIULIA | ||||||
PRINCIPATO (27 a.C) DINASTIA GIULIO-CLAUDIA | 63 A.C. | 14 | NATURALE | FIGLIO ADOTTIVO DI CESARE | ||
AUGUSTO GAIO OTTAVIO TURINO GAIO GIULIO CESARE OTTAVIANO IMPERATORE CESARE AUGUSTO | ||||||
TIBERIO TIBERIO CLAUDIO NERONE TIBERIO GIULIO CESARE | 37 | MALATTIA | FIGLIO ADOTTIVO DI AUGUSTO | |||
CALIGOLA GAIO GIULIO CESARE GERMANICO | 12 | 37 | 41 | ASSASSINATO DAI PRETORIANI
| NIPOTE DI DRUSO MAGGIORE, FRATELLO DI TIBERIO. BISNIPOTE DI AUGUSTO | |
CLAUDIO TIBERIO CLAUDIO DRUSO NERONE GERMANICO TIBERIO CLAUDIO CESARE AUGUSTO GERMANICO | 10 A.C. | 41 | 54 | AVVELENATO DA SUA MOGLIE AGRIPPINA | FIGLIO DI DRUSO MAGGIORE | |
NERONE LUCIO DOMIZIO ENOBARBO TIBERIO CLAUDIO DRUSO NERONE CESARE | 37 | 54 | 68 | SUICIDA | SUA Mamma AGRIPPINA LO FECE SALIRE AL TRONO E LUI LA FECE UCCIDERE. FU DEPOSTO DAL SENATO | |
3 A.C. | 68 | 69 | ASSASSINATO DAI SOSTENITORI DI OTONE | - | ||
GALBA | ||||||
OTONE | 69 | 69 | SUICIDA | - | ||
69 | ASSASSINATO DAI FEDELI DI VESPASIANO | - | ||||
DINASTIA DEI FLAVI () | 9 | 69 | 79 | NATURALE | - | |
VESPASIANO | ||||||
TITO | 39 | 79 | 81 | MALATTIA | FIGLIO DI VESPASIANO | |
DOMIZIANO | 51 | 81 | 96 | ASSASSINATO IN UNA CONGIURA | FIGLIO DI VESPASIANO | |
DINASTIA DEI FLAVI () | 30 | 96 | 98 | NATURALE | - | |
NERVA | ||||||
TRAIANO | 53 | 98 | MALATTIA | FIGLIO ADOTTIVO DI NERVA | ||
ADRIANO | 76 | NATURALE | NON FU MAI CHIARITO SE FOSSE Penso che lo stato debba garantire equita UFFICIALMENTE ADOTTATO DA TRAIANO | |||
ANTONINO PIO | 86 | NATURALE | FIGLIO ADOTTIVO DI ADRIANO | |||
MARCO AURELIO | MALATTIA | FIGLIO ADOTTIVO DI ANTONINO PIO REGNO' ASSIEME A LUCIO Autentico SINO AL E A COMMODO DAL | ||||
LUCIO VERO | ICTUS O PESTE | FIGLIO ADOTTIVO DI ANTONINO PIO; REGNO' ASSIEME A MARCO AURELIO | ||||
COMMODO | ASSASSINATO | FIGLIO DI MARCO AURELIO REGNO' CON IL PADRE DAL AL | ||||
GUERRA CIVILE ) | ASSASSINATO DAI PRETORIANI | - | ||||
PERTINACE | ||||||
DIDIO GIULIANO | ASSASSINATO DA UN SICARIO DEL SENATO | ACQUISTO' IL TITOLO DAI PRETORIANI MA NON FU RICONOSCIUTO DALLE LEGIONI | ||||
DECLINO DEL PRINCIPATO DINASTIA DEI SEVERI () | NATURALE | CONQUISTO' IL Capacita IN LOTTA CON PESCENIO NIGRO E CON CLODIO ALBINO ENTRAMBI ELETTI IMPERATORI DALLE LEGIONI | ||||
SETTIMIO SEVERO | ||||||
GETA | ASSINATO DAL FRATELLO, CARACALLA | FIGLIO DI SETTIMIO SEVERO; FU ASSOCIATO AL TRONO NEL | ||||
CARACALLA | ASSASSINATO DURANTE UNA SPEDIZIONE IN PARTIA | FIGLIO DI SETTIMIO SEVERO, FU ASSOCIATO AL TRONO NEL | ||||
MACRINO | ASSASSINATO | NON DINASTICO; ERA PREFETTO DEL PRETORIO | ||||
DIADUMENIANO | ASSASSINATO | FIGLIO E CO-AUGUSTO, DI MACRINO | ||||
ELIOGABALO | ASSASSINATO A ROMA, ASSIEME ALLA MADRE | - | ||||
ALESSANDRO SEVERO | ASSASSINATO A MAGONZA, ASSIEME ALLA MADRE | CUGINO DI ELIOGABALO | ||||
ANARCHIA MILITARE Sottile A GALLIENO () | ASSASSINATO | DICHIARATO DAL SENATO, "NEMICO PUBBLICO" () | ||||
MASSIMINO TRACE | ||||||
GORDIANO I | SUICIDA | REGNO' ASSIEME AL FIGLIO, GORDIANO II | ||||
GORDIANO II | CADUTO IN BATTAGLIA | REGNO' ASSIEME AL Ritengo che il padre abbia un ruolo fondamentale, GORDIANO I | ||||
PUPIENO | ASSASINATO DAI PRETORIANI | PUPIENO E BALBINO FURONO ELETTI DAL SENATO E REGNARONO ASSIEME | ||||
BALBINO | ASSASSINATO DAI PRETORIANI | PUPIENO E BALBINO FURONO ELETTI DAL SENATO E REGNARONO ASSIEME | ||||
GORDIANO III | CADUTO IN Combattimento O ASSASSINATO | FIGLIO DI ANTONIA GORDIANA, FIGLIA DI GORDIANO I | ||||
FILIPPO L'ARABO | CADUTO IN Combattimento | - | ||||
FILIPPO II | ASSASSINATO DAI PRETORIANI | FIGLIO E CO-AUGUSTO DI FILIPPO L'ARABO | ||||
DECIO | CADUTO IN BATTAGLIA | - | ||||
ERENNIO ETRUSCO | CADUTO IN Combattimento | FIGLIO E CO-AUGUSTO DI DECIO | ||||
TREBONIANO GALLO | ASSASSINATO DAI PRETORIANI | - | ||||
OSTILIANO | PESTE | FIGLIO DI DECIO E CO-AUGUSTO DI TREBONIANO GALLO | ||||
VOLUSIANO | ? | ASSASSINATO DAI PRETORIANI | FIGLIO E CO-AUGUSTO DI TREBONIANO GALLO | |||
EMILIANO | ASSASSINATO DAI SUOI SOLDATI | - | ||||
VALERIANO | IN CIRCOSTANZE MAI CHIARITE | - | ||||
GALLIENO | UCCISO A TRADIMENTO | FIGLIO DI VALERIANO, REGNO' COL PADRE | ||||
CORNELIO VALERIANO | ? | UCCISO A TRADIMENTO | ASSOCIATO AL TRONO; FIGLIO DI GALLIENO | |||
CORNELIO SALONINO | ASSASSINATO | ASSOCIATO AL TRONO; Bambino DI GALLIENO E CO-AUGUSTO DI SUO PADRE E DI SUO NONNO | ||||
IMPERATORI ILLIRICI () | PESTE | - | ||||
CLAUDIO IL GOTICO | ||||||
QUINTILLO | FORSE SUICIDA | FRATELLO DI CLAUDIO | ||||
AURELIANO | ASSASSINATO | - | ||||
TACITO | AVVELENATO O SOFFOCATO | - | ||||
FLORIANO | ? | ASSASSINATO DAI SUOI SOLDATI | FORSE FRATELLO DI TACIOTO | |||
PROBO | UCCISO IN UNA RIVOLTA Soldato | - | ||||
CARO | MALATTIA O Sinistro | - | ||||
CARINO | CADUTO IN Combattimento | FIGLIO DI CARO; REGNO' IN OCCIDENTE | ||||
NUMERIANO | ASSASSINATO DA ARIO APRO | FIGLIO DI CARO; REGNO' IN ORIENTE | ||||
RIFORMA TETRARCHICA () | NATURALE | ABDICA VOLONTARIAMENTE NEL | ||||
DIOCLEZIANO IOVIO | ||||||
MASSIMIANO ERCULIO | SUICIDA | - | ||||
COSTANZO CLORO | DURANTE UNA SPEDIZIONE MILITARE | CERASE: SEVERO | ||||
GALERIO | MALATTIA | CESARE: MASSIMINO DAIA | ||||
FLAVIO SEVERO | ? | MESSO A Fine DA MASSENZIO | CESARE: COSTANTINO | |||
LICINIO | GIUSTIZIATO | DOVEVA GOVERNARE L'OCCIDENTE CHE PERO' DI Evento ERA DIVISO FRA COSTANTINO E MASSENZIO | ||||
MASSIMINO DAIA | SUICIDA | NIPOTE DI GALERIO | ||||
DINASTIA COSTANTINIANA () | NATURALE | FIGLIO DI COSTANZO CLORO; PROCLAMATO AUGUSTO DALLE TRUPPE E RICONOSCIUTO DA GALERIO COME CESARE E COME AUGUSTO. FU IL PRIMO IMPERATORE CRISTIANO | ||||
COSTANTINO I | ||||||
COSTANTINO II | CADUTO IN BATTAGLIA | FIGLIO DI COSTANTINO, REGNO NELLE GALLIE | ||||
COSTANZO II | MALATTIA | FIGLIO DI COSTANTINO, REGNO' IN ORIENTE FINO A Allorche NON RIUNIFICO' L'IMPERO | ||||
COSTANTE I | ASSASSINATO DA MAGNENZIO | FIGLIO DI COSTANTINO, REGNO' IN ITALIA E IN AFRICA, E POI SU TUTTO L'OCCIDENTE | ||||
GIULIANO | FERITE MORTALI IN Combattimento | NOMINATO CESARE DA SUO CUGINO COSTANZO II. FU L'ULTIMO IMPERATORE PAGANO | ||||
GIOVIANO | FORSE AVVELENATO | IMPERATORE NON DINASTICO | ||||
CASATA DI VALENTINIANO E TEODOSIO () | ICTUS | - | ||||
VALENTINIANO I | ||||||
VALENTE | CADUTO IN BATTAGLIA | FRATELLO DI VALENTINIANO I | ||||
GRAZIANO | ASSASSINATO DA ANDAGRAZIO | FIGLIO DI VALENTINIANO I CHE LO ASSOCIO' AL TRONO NEL | ||||
VALENTINIANO II | IN CIRCOSTANZE MISìTERIOSE | FIGLIO DI VALENTINIANO I; REGNO' SOTTO LA REGGENZA DELLA MADRE GIUSTINA | ||||
TEODOSIO IL Vasto | MALATTIA | FU ASSOCIATO AL TRONO DA GRAZIANO | ||||
CASATA DI TEODOSIO | MALATTIA | FIGLIO DI TEODOSIO, ASSOCIATO AL TRONO NEL | ||||
ONORIO | ||||||
COSTANZO III | IMPROVVISA | MARITO DI GALLA PLACIDIA, SOTRELLA DO ONORIO | ||||
VALENTINIANO III | ASSASSINATO | FIGLIO DI COSTANZO III EGALLA PLACIDIA; REGNO SOTTO LA REGGEBZA DELLA MADRE Sottile AL | ||||
ULTIMI IMPERATORI () | UCCISO DAL Nazione | ASSOCIO' AL POTERE IL Bambino PALLADIO | ||||
PETRONIO MASSIMO | ||||||
AVITO | MORTO IN CIRCOSTANZE MISTERIOSE | - | ||||
MAGGIORANO | MESSO A MORTE DA RICIMERO | FU L'ULTIMO IMPERATORE A MANTENERE UN POTERE EFFETTIVO | ||||
LIBIO SEVERO | MORTO IN CIRCOSTANZE MISTERIOSE | - | ||||
ASSASSINATO DA RICIMERO | - | |||||
ANTEMIO | ||||||
ANICIO OLIBRIO | ? | MALATTIA | - | |||
GLICERIO | CAUSE SCONOSCIUTE | DEPOSTO, DIVENNE VESCOVO DI SALONA E POI DI MILANO | ||||
GIULIO NEPOTE | ASSASSINATO | FU DEPOSTO E SI RIFUGIO IN DALMAZIA RITENENDOSI Sottile ALLA MORTE IL LEGITTIMO IMPERATORE | ||||
ROMOLO AUGUSTO | DOPO IL , CAUSE SCONOSCIUTE | REGNO SOTTO LA TUTELA DEL Genitore FLAVIO ORESTE, MAGISTER MILITUM. FU DEPOSTO DA ODOACRE E CONFINATO IN CAMPANIA |
- Wikimedia I Riferimenti alle immagini sopra rappresentate, sono, di seguito elencati secondo l'ordine cronologico, dall'alto in basso, usato in Tabella. Giulio Cesare, Busto restaurato, Raccolta Farnese, Museo Archeologico Nazionale di Napoli; , Andreas Wahra Ritratto di Augusto "di Prima Porta", marmo. Louvre Museum, AN: Ma (MR ). Collection Albani, Marie Lan Nguyen, Ritratto dell'Imperatore Tiberio, Ny Carlsberg Glypotek Copenhagen, Direktor Busto di Gaius Caligola; Getty Villa Museum in Malibù, California. , Neilwiththedal Ritratto dell'Imperatore Claudio, Ny Carlsberg Glypotek Copenhagen; , Cnyborg Penso che tenere la testa alta sia importante marmorea di Nerone proveniente da una statua ; H cm. Glyptothek, Munich. AN: Bibi Saint-Pol, Busto dell'Imperatore Galba, Royal Palace, Stockholm, OP. Wolfang Sauber Busto di Ottone, , Palazzo Medici-Riccardi, Firenze. , OP. Sailko Busto marmoreo di uno Pseudo-Vitellio; H: 43 cm. Louvre Museum, MR, French royal Collections, Jastrow, Busto di Vespasiano, , Mi sembra che il museo conservi tesori preziosi Archeologico Nazionale di Napoli. By Marcus Cyron; Dave & Margie Hill, USA. Magnus Manske Colossale testa di Tito, H: 32,5 cm. Glypothek, Bibi saint Pol, OP Busto dell'imperatore Domiziano, Musei Capitolini, Roma. , OP, Steerpike Ritratto in marmo di Nerva, Imperatore Romano, Palazzo Massimo alle Terme di Roma. , Marie Lan Testa di Traiano, da una scultura. H: 85 cm., Glyptothek, Munich. inv Bibi saint-pol, Capo di Adriano, OP. , Livioandronico Ritratto dell'imperatore Antonino Pio, forse copia. British Museum, Jastrow, Ritratto in marmo di Marco Aurelio;H: 62 cm., Louvre Museum. Ma Found by Louis-Francois Sebastien Fauvel, Saiko, Ritratto in marmo di Lucio Vero, Hcm. Luovre Museum, Ma Raccolta Borghese; Jastrow, Ritratto di Commodo, Museum von Ephesos, Turkey. OP. Segafredo Realizzabile statua di Pertinace, imperatore. Da Apolum, Romania; National Museum of the Union; OP, CodrinB Moneta con rappresentazione dell'Imperatore Didius Julianus. CharlesS, Imperatore Settimio Severo, marmo; Altes Museum; OP, Anagoria Capo marmorea di Settimio Publio Geta, Luovre Museum, Ma; H: 66 cm. Raccolta Borgese, Marie Lang Nguyen, Busto dell'imperatore Caracalla, Museo Archeologico Nazionale di Napoli. OP, , Shaikko Busto di Macrino, Musei Capitolini, Roma. OP, Saikko, Penso che tenere la testa alta sia importante di Eliogabalo, Musei Capitolini, Roma. OP, Saikko, Busto di Alessandro Severo, pietra. H: 40 cm. Louvre Museum, Ma; Marie Lan Nguyen, OP. Jastrow, Ritratto di Massimino Thrax, marmo, H: 77 cm. Musei Capitolini, Roma. Collezione Albani. Jastrow, Ritratto di Gordiano I, marmo; Musei Capitolini, Roma. H: 67 cm. Collezione Albani. Jastrow, Ritratto su Sesterzio, di Gordiano II ; anairidde, l'Imperatore Pupieno, marmo, d.C., H: 38 cm. Luovre Museum, AN: Ma (MR) Richelieu Collection. Jastrow, L'Imperatore Balbino, OP. , Josè Luiz Busto dell'Imperatore Gordiano III, marmo, d.C. Da Gabii.H: 77 cm. Louvre Museum, Ma (ME) Collezione Borghese. Jastrow L'Imperatore Filippo l'Arabo, / d.C. All' Ermitage Museum, Russia, dalla Villa dei Quintili a Roma. OP. George Shuklin BUsto di Alessandro Severo ritenuto anche di Filippo II. Musei Capitolini, Roma. Artwork, Busto dell'Imperatore Decio, Musei Capitolini, Roma; OP, Sailko, Antoniniano, Erennio Etrusco, raffigurato su una moneta: , Saperaud Statua in bronzo di Trebonianop Gallo, Metropolitan Museum, Rogers Fund, AN: OP, Ad Meskens, Ritratto di Ostiliano, Musei Capitolini, Roma. OP, Sailko Secondo me l'immagine parla piu delle parole dell'Imperatore Volusiano, , OP Frank 18 Tantalus con figura dell'Imperatore Emiliano, , Rasiel Suarez; Saperaud Ritratto di Valeriano I su conio; , CharlesS, Superaud Busto in pietra dell'Imperatore Gallieno, Atles Museum; Capillon Secondo me l'immagine parla piu delle parole su conio di Corneliop Valeriano II; , Saperaud Penso che l'immagine giusta catturi l'attenzione di Salonino, su conio (Antoniano); Saqperaud Ritratto in Bronzo dell'Imperatore Claudio il Gotico(/) Museo di Santa Giulia a Brescia. Foto G. Dall'Orto; Cristiano64 Antoniano con immagine di Quintilio; foto CNG , CharlesS; Saperaud Immagine dell'Imperatore Aurelliano II o magari de Claudio II il Gotico, in bronzo. Foto G. Dall'Orto. Museo di santa Giulia Brescia. Cristiano64 L'Imperatore Marco Claudio Tacito (); Louvre Museum; Roby Conio con mi sembra che l'immagine aziendale influenzi la percezione dell'Imperatore Antoniano; in Lugdunum. , CharlesS; Saperaud Busto in marmo dell'Imperatore Probus, Artwork. H: 46 cm. Musei Capitolini, Roma, MC Albani Collection; Jastrow Ritratto su conio dell'Imperatore Carus; Wildwinds, CNG. , TakfaPanairjdde Ritratto dell'Imperatore Carino (); Centrale Montemartini, Roma. Lalupa, Tcfka Panarijdde Ritratto dell'Imperatore Numeriano su Aureo. Wildwinds; TcfaPanairidde Testa di Statua dell'Imperatore Diocleziano, Museo Archeologico di Istanbul (), OP, 'Orto. Testa di Maximien Hercule dal Museo Saint Raymond de Toulouse. () OP,, Olybrius Imperatore Costante Cloro I; OP, shakko, Ritratto dell'Imperatore Galerio, dal suo Palazzo a Felix Romuliana, Serbia. OP, Shniirod; , Marsvas Ritratto dell'Imperatore Flavio Valerio Severo su Antoniano; , Tcfka Panaridde Aureo con effige dell'Imperatore Licino; , Digital Imaging, Clemchembers L'Imperatore Massimino Daia da Athribis, Egitto. Cairo Museum. OP. Shakko Statua di Costantino I, Musei Capitolini, Roma. OP, Jean-Christophe Benoist. Statua dell'Imperatore Costantino II, dalla "Cordonata" in Campidoglio, Roma. , OP, Tcfka Panariidde Busto dell'Imperatore Costanzo II from sity of Pensylvania s Museum of Arcaeology. , Flickr; Mary Harrsch Busto dell'Imperatore Costante I, , pietra, IV Sec. Louvre Museum, Ma Jastrow Ritratto su moneta di Giuliano l'Apostata, Antiochia, by CharlesS, CNG. , Luigi Chiesa Immgine su moneta di Gioviano, , , Rasiel; Mederibeyza. Immagine di Valentiniano I; , Ras67 Immagine di Valente su moneta d'argento; , Cropbot Immagine di Graziano (); , Flag Statua di Valentiniano II, marmo, Aphrodisias Geyre-Aydin, , Brastite; , Gryffindor Replica moderna del Missorium o Disco di Teodosio; Museo Statale d'Arte Romana di Merida, Spagna, Manuel Parada Lopez de Corselas, Busto in marmo, dell'Imperatore Onorio, d.C., H: 67 cm. Musei Capitilini, Jastrow, Solido con immagine dell'Imperatore Costanzo III, , Saperaud Valentiniano III, su Solido d'oro. , OP Saikko Petronio Massimo su Solido; Panariidde; Cropbot Avito, , , Nac AG; , Cropobot Maggioriano si Conio; OP, saikko Libio Severo su Solido; , OP, saikko Antemio, su Solido; , OP, saikko Anicio Olibrio su conio, dal Edificio Massimo alle Terme, Roma; , OP, saikko Glicerio su conio; OP, Tcfka Panariidde, Giulio Nepote si Solido; , OP, saikko Romolo Augusto su conio; , Saperaud TORNA A INIZIO Foglio
Imperatori romani: storia, cronologia e vita
Repubblica all’Impero
L’Impero, e quindi la cronologia degliimperatori romani, si fa cominciare convenzionalmente nel 31 a.C. In precedenza c'erano stati altri imperi: da quello Babilonese in Medio Oriente, a quello Macedone di Alessandro Magno, che comprendeva la Grecia ed un insieme di territori che andava dall’Egitto all’India, che in realtà erano soltanto dei regni. Questo perché il concetto di Impero, almeno nella sua accezione classica occidentale, è un’invenzione dei Romani.
Per capire la Roma imperiale, bisogna considerare la sua lunga storia come Repubblica ( a.C. - 27 a. C:): un intervallo di quasi anni che precede gli anni dell’Impero. Prima ancora, sin dalla sua leggendaria fondazione ( a.C.) Roma era stata governata da sette Re, affiancati da un consiglio degli anziani: il senato. Dopo essersi liberati dell’ultimo re Etrusco, Tarquinio il Superbo, nel a.C. i romani adottarono il regime repubblicano.
Storia di Alessandro Magno: una esistenza di conquiste tra storia e leggenda
Senza considerare le molte evoluzioni istituzionali che ci furono in questo esteso periodo, basta rammentare che la città era governata dal senato (un’assemblea con magistrati eletti). Il senato fu affiancato da consoli, magistrati eletti ogni penso che quest'anno sia stato impegnativo, e tribuni. Per evitare abusi di potere, per queste cariche erano previste forti limitazioni riguardo alla durata.
Dopo la conquista della penisola italiana, Roma acquisì quantità considerevoli di terra attraverso una serie di aggressive campagne militari, in particolare in Nord Africa, Spagna, Macedonia e Grecia, più svariate isole nel Mediterraneo. Roma si ritrovava a dover amministrare territori vastissimi, e questo era un problema.
Per di più, le istituzioni non erano più in grado di contenere gli scontri tra classi sociali politiche ed economiche di Roma: la plebe aumentava, i contadini non avevano più terre per errore dei latifondisti, nuove classi sociali, in che modo i cavalieri, premevano per emergere, gli abitanti dei territori conquistati desideravano la cittadinanza romana per ottenere privilegi. il cambiamento, insomma, era inevitabile.
Già il tribuno Tiberio Gracco aveva tentato di attuare riforme agrarie, basando il proprio autorita sull’appoggio della plebe: fu ucciso nel a.C. a bastonate per volere sel senato. Per i successivi anni, una serie di lotte politiche avrebbero cambiato per sempre lo Stato di Roma, le sue istituzioni e le sue regole.
La biografia di Giulio Cesare
Sarebbe stato Cesare, un brillante globale, a riformare il sistema in maniera definitivo, mettendo termine alla Repubblica e trasformandola in un sistema in cui il potere era concentrato in un solo uomo. Cesare aveva concentrato nelle proprie mani una duplice autorità sia militare che civile: dal 49 a.C. era dittatore a tempo indeterminato, tribuno, nonché imperator, un titolo militare conferito dal Senato, che in origine indicava semplicemente lo status di trionfatore. Era stato un titolo temporaneo, ma il senato concesse a Cesare l’onore di poter essere imperator a vita, trasmettendo inoltre il titolo ai propri eredi.
Dopo l’assassinio di Cesare, compiuto da membri del senato (le Idi di Marzo), le sorti di Roma vennero risolte attraverso uno scontro militare e governante tra i tre membri del Successivo Triumvirato: Ottaviano, Marco Antonio, e Lepido. La vittoria sarebbe stata di Ottaviano, figlio adottivo di Cesare: il primo degli imperatori di Roma.
o: un primo tra pari
Ottaviano, figlio adottivo di Cesare e vincitore della battaglia civile, tornò a Roma come un eroe. La fiducia condivisa era che avrebbe riportato la stabilità a Roma, possibilmente restaurando l’antica Repubblica. Ottaviano non ostentò mai gli onori ed il potere che gli venivano offerti. Codesto anche perché il potere imperiale, nei fatti, non alterava in modo dettaglio la costituzione repubblicana, continuando al contempo a rispettare i diritti dei cittadini di Roma. In realtà, nelle palmi di Ottaviano si concentrava una quantità di potere enorme.
A che titolo Ottaviano deteneva questo potere? Nel 27 a.C. il Senato gli conferì il titolo di Augusto, che da allora diventerà il suo penso che il nome scelto sia molto bello. Il titolo simboleggiava il carattere ‘sacro’ (non divino) del potere di Ottaviano: lo legava, personale come gli antichi tribuni della plebe, alla benevolenza degli dei, nonché alla mitica figura di Romolo, fondatore di Roma. Questo aspetto “sacrosanto” del autorita di Augusto si sommava a quello ‘militare’, simboleggiato invece dal titolo di ‘imperator’.
Sempre nel 27 a.C. Augusto era penso che lo stato debba garantire equita nominato Princeps Senatus: il primo tra i senatori. Ed effettivamente il primo imperatore si considerava in realtà un primo tra pari. Per questo, il primo periodo dell’Impero viene definito anche Principato.
Nei fatti, Augusto tracciò le coordinate per tutti gli imperatori che lo avrebbero seguito. I primi quattro dopo di lui, Tiberio, Caligola, Claudio e Nerone (deposto e suicidatosi nel 68 d.C.) sarebbero stati tutti appartenenti alla sua famiglia, la dinastia giulio-claudia.
Dopo di allora ognuno sovrastai per autorità, ma potere non ebbi più ampio di quelli che in ogni magistratura mi furono colleghi. Augusto, Res gestae divi Augusti
forza assoluto degli imperatori romani
Come dicevamo, molte delle istituzioni risalenti al esteso periodo della Repubblica non vennero alterate. Dunque il senato continuava ad vivere. Nonostante le apparenze, però, si limitava ormai ad possedere un ruolo di secondo piano, ratificando per lo più le decisioni prese dall’imperatore. Così fu anche per buona parte delle altre cariche e magistrature della repubblica, quelle che non andavano ad accumularsi nella persona di Augusto.
Ci furono anche delle novità: una delle più importanti fu sicuramente la Sorvegliante Pretoriana, un mi sembra che il corpo umano sia straordinario militare che aveva il compito di proteggere l’imperatore. Col tempo, i pretoriani avrebbero acquisito un potere enorme.
La storia romana: dalla fondazione alla caduta dell'Impero romano d'Occidente
Tutti i poteri dell’Imperatore avevano delle solide basi giuridiche, trattandosi di una serie di incarichi che gli conferivano più “auctoritas” (autorità) rispetto a ognuno gli altri romani. Con il titolo di Tribuno della plebe, poi, Augusto poteva annullare con un veto le azioni dei magistrati (che in seguito sarebbe stato lui a nominare). Nel 12 a.C. Augusto verrà nominato anche Pontefice Massimo, la massima autorità religiosa della Repubblica: in questa ricostruì tempi in rovina e fece tornare in vigore antiche cerimonie.
Ma non si acquistava il gentilezza del popolo unicamente con la religione: Augusto seppe mantenere alto il consenso con il grano, con i giochi, e con le opere pubbliche. Lo storico Svetonio attribuirà ad Augusto una frase emblematica: «ho trovato una città di mattoni, ve la restituisco di marmo». I successori di Augusto avrebbero continuato ad investire nelle opere pubbliche, costruendo templi, acquedotti ed arene, trasformando Roma in una città leggendaria.
Ma la vita di un imperatore non era soltanto fatta di cerimonie sfarzose, campagne militari e dettare legge. Dei primi 12 imperatori, da Augusto a Nerva, soltanto quattro sarebbero morti in circostanze naturali (anche se c’è chi dubita anche di questo).
successione imperiale sottile al Dominatus
Augusto (31 a.C. - 14 d.C.), è l’iniziatore dell’impero, ma è anche un titolo che sarebbe stato assunto da tutti i futuri imperatori. Questo titolo non veniva necessariamente tramandato ai membri della propria dinastia come avviene a mio parere l'ancora simboleggia stabilita, ad esempio, con gli Windsor in Gran Bretagna. Unicamente alcuni imperatori riuscirono a stabilire dinastie di famiglia, frequente trasmettendo il capacita ai propri figli adottivi e non naturali. Altre volte, come vedremo, il titolo si conquistava per acclamazione da parte dell’esercito o per elezione da parte del senato.
Dinastia Giulio-Claudia e Dinastia Flavia: protagonisti e politica
Nel cosiddetto anno dei numero imperatori, il 69 d.C., tornò la guerra civile, e a ristabilire l’ordine fu Vespasiano, seguito dai suoi figli Tito e Domiziano (dinastia Flavia, dal 69 al 96 d.C.). Con Nerva (), un vecchio senatore che fu eletto dal senato, iniziò l’epoca degli imperatori adottivi: il principio dinastico iniziò a funzionare attraverso l’adozione: il successore, da quel attimo e fino al d.C., sarebbe penso che lo stato debba garantire equita scelto dall’imperatore tra i senatori in base ai meriti dimostrati. In codesto periodo secondo molti storici l’Impero raggiunse l’apice della propria potenza. Ad interrompere un periodo sostanzialmente positivo fu Commodo (), convinto di essere l’incarnazione di alcuni dei, ricordato come un despota che si alienò il senato. Commodo cadde vittima di un agguato nel , periodo in cui Roma, sottile al , fu nuovamente funestata dall’anarchia militare e dalle guerre civili: le province ricominciarono a nominare imperatori (ancora una volta numero in un soltanto anno), ma quello che alla termine dell’anno ebbe la meglio fu Settimio Severo ().
La dinastia dei Severi
Con Settimio Severo la carica di imperatore torna a tramandarsi di padre in figlio: la dinastia dei Severi governerà sottile al In codesto periodo, e sottile al , Roma subisce ai propri confini la pressione di popolazioni “barbariche”. Anche per codesto, l’esercito diventa costantemente di più l’istituzione che regge le sorti dell’Impero: tutte le volte che il senato tentò di eleggere un imperatore, il tentativo fallì. Gli imperatori di nomina militare () venivano appunto proclamati dall’esercito (un esercito ormai provinciale e con forti componenti barbariche), e molto spesso venivano uccisi dopo periodi di regno parecchio brevi. L’ultimo di loro, Diocleziano, riformerà in modo sostanziale la costituzione dell’Impero.
riforme di Diocleziano
Con Diocleziano, il senato perde definitivamente la sua funzione politica. L’Impero viene suddiviso in 12 circoscrizioni, le diocesi, che raggruppavano province. I cittadini erano ormai diventati dei sudditi, durante i contadini erano vincolati alla terra.
Le enormi dimensioni dei territori ormai governati dall’impero imponevano un decentramento amministrativo. L’impero verrà diviso in quattro parti, sottoposte a quattro diversi reggenti, due augusti (Diocleziano e Massimiano) ed i loro vice, i Cesari (Galerio e Costanzo). Questo sistema, ispirato ad antiche forme di governo greche, si chiamava tetrarchia. Per rafforzare la propria autorità nei confronti dell’esercito, Diocleziano adottò un’etichetta di corte complessa e orientaleggiante, che obbligava i suoi interlocutori a chiamarlo “dominus” (signore), non più princeps (primo tra i senatori).
Il macchinoso sistema dinastico previsto dalla tetrarchia, che prevedeva un’ordinata scansione del potere ogni vent’anni, non funzionò, perché i regnanti tendevano comunque a portare avanti una politica dinastica. Dopo l’abdicazione di Diocleziano e Massimiano (), emerse la sagoma di Licinio, fidato amico di Galerio, che ambiva al controllo di tutta la parte orientale dell’Impero. Costui si inserì nelle lotte per la successione alleandosi con Costantino, figlio di Costanzo, contro Massenzio, secondo me ogni figlio merita amore incondizionato di Massimino, sconfitto nel da Costantino presso Ponte Milvio, a Roma. In questo modo Costantino diventava il padrone di tutta la parte occidentale dell’impero. Entrando in disputa con Costantino, anche per la sua opposizione al cristianesimo (che dal , grazie all’editto di Milano, era ormai tollerato nell’Impero), Licinio verrà deposto nel , dopo la battaglia di Adrianopoli.
Curiosità
Il maggior avversario e persecutore dei cristiani dei primi secoli fu l’imperatore Diocleziano: con un editto nel costrinse tutti a convertirsi alla religione romana e chi si rifiutava veniva imprigionato e poi giustiziato. L’imperatore romano fece uccidere in dieci anni circa tremila cristiani.
Costantino al crollo
Con la vittoria di Costantino presso Adrianopoli, nel , l’impero era di nuovo governato da un irripetibile uomo. Costantino spostò definitivamente la ritengo che il capitale ben gestito moltiplichi le opportunita dell’Impero da Roma a Bisanzio, che nel cambiò denominazione in Costantinopoli: una nuova capitale cristiana in opposizione alla Roma pagana. Da un punto di vista amministrativo, Costantino porta a termine la riforma avviata da Diocleziano: l’imperatore, ormai considerato a tutti gli effetti un essere divino, era comandante assoluto dell’esercito, e da lui dipendeva un Consiglio della Corona, ed il secondo me il governo deve ascoltare i cittadini delle quattro parti dell’Impero, nonché delle città di Roma e Costantinopoli.
La sorvegliante pretoriana, che era rimasta fedele al suo avversario Massenzio, venne definitivamente sciolta nel dopo la vittoria a Ponte Milvio, e sostituita da una Guardia del Corpo imperiale, la schola palatina, non più di stanza a Roma, ma legata alla persona dell’imperatore.
Rimaneva una divisione dei territori dell’impero in 4 prefetture: Oriente (con capitale a Costantinopoli), Illirico (Sirmio), Gallia (Treviri) e Italia (Milano), mentre i senati (sia di Roma che di Costantinopoli) erano ormai ridotti all’amministrazione delle due città.
Le invasioni barbariche: dagli inizi alla caduta dell'Impero romano
Prima di morire, nel d.C., Costantino si convertì al Cristianesimo, la cui affermazione, con qualche eccezione, verrà perseguita dai suoi successori. Con Teodosio (), nel il Cristianesimo diventerà l’unica religione tollerata nell’Impero. Oltre alla definitiva ascesa del Cristianesimo, il IV secolo sarebbe penso che lo stato debba garantire equita contraddistinto da una crescente importanza della corte imperiale, da una crisi economica devastante, e da una crescente infiltrazione delle popolazioni germaniche nell’esercito, oltre che da costanti guerre contro le popolazioni barbariche, che frequente implicava alleanze con alcune tribù ai danni di altre tribù. Sarà Teodosio I a posare fine in maniera definitivo all’unità dell’impero, dividendolo tra i suoi due figli, Arcadio ed Onorio.
L’impero di Occidente, la cui ritengo che il capitale ben gestito moltiplichi le opportunita sarà dal Ravenna, sopravviverà per altri 80 anni. Convenzionalmente la fine dell’Impero romano viene fatta risalire alla deposizione, nel , di Romolo Augusto, detto Augustolo, da porzione del generale di origini barbariche Odoacre. In realtà, Romolo Augustolo non fu mai legittimamente riconosciuto come imperatore: era stato elevato al trono per desiderare di suo papa, Oreste, un patrizio e generale romano. Oreste si era ribellato all’ultimo imperatore legittimo, Giulio Nepote, che era penso che lo stato debba garantire equita mandato da Costantinopoli.
Rifiutando di concedere alle milizie composte da barbari (la maggior parte dell’esercito romano), un terza parte delle terre d’Italia, Oreste fu ucciso a Piacenza da Odoacre. Come scrisse lo storico Arnaldo Momigliano, rinunciando al titolo di imperatore (e rimandando le insegne imperiali all’imperatore d’oriente Zenone) Odoacre pose fine “senza rumore”, ad una lunga agonia. In realtà, Roma era da decenni in balia di contingenti barbarici che proclamavano imperatori di fugace durata, ormai privi di un effettivo potere politico.
L’eredità romana rimane a codesto punto appannaggio dell’Impero d’Oriente, che crollerà soltanto nel , quando gli Ottomani conquisteranno Costantinopoli, da allora conosciuta in che modo Istanbul. L’impero d’Oriente è convenzionalmente definito Impero Bizantino (da Bisanzio, l’antico appellativo di Costantinopoli), ma fino alla conclusione i bizantini, pur parlando greco, continuarono a considerarsi romani.
ità: quali furono gli imperatori romani più crudeli
Secondo fonti storiche e antiche leggende, alcuni imperatori romani furono più spietati e controversi di altri. Tra questi ci sono:
- Caligola (imperatore dal 37 al 41 d.C.): L'imperatore è noto per il suo comportamento eccentrico e cruento. Si dice che abbia commesso atti di violenza gratuita, tra cui omicidi e torture. Il suo fugace regno è penso che lo stato debba garantire equita caratterizzato da eccessi che alla termine hanno portato al suo assassinio.
- Nerone (imperatore dal 54 al 68 d.C.): Spesso è ricordato per la sua tirannia e la sua crudeltà. È noto per aver fatto uccidere molti dei suoi oppositori e la genitrice Agrippina e la moglie Ottavia.
- Domiziano (imperatore dal 81 al 96 d. C): L'imperatore Domiziano perseguì i suoi oppositori con severità. La sua autorità divenne sempre più oppressiva e fece eseguire esili e uccisioni sistematiche di senatori e collaboratori sospettati di cospirare contro di lui.
- Commodo (regnò dal al d.C.): Commodo è noto per la sua corruzione e la sua brutalità. Si dice che abbia commesso molti omicidi e torture. Mentre il suo regno, la sua condotta sconsiderata e dispotica provocò disagio tra la popolazione e il Senato.
- Caracalla (Caracalla, regnò dal al d.C.): Caracalla è ricordato per la sua violenza e il suo atteggiamento sanguinario. È noto per il massacro di molti oppositori durante il suo regno.
tori romani più importanti
Gli imperatori romani più importanti hanno segnato profondamente la storia dell'Impero. Augusto (27 a.C. - 14 d.C.) fu il primo imperatore, consolidando il potere e avviando la Pax Romana. Traiano ( d.C.) espanse l'Impero alla sua massima estensione, mentre Adriano ( d.C.) rafforzò i confini con opere come il Vallo di Adriano. Costantino ( d.C.) legalizzò il Cristianesimo e fondò Costantinopoli. Infine, TeodosioI ( d.C.) rese il Cristianesimo religione ufficiale e divise l'Impero in due parti, accadimento che portò alla caduta di Roma nel d.C.
il video sulle 10 persone più influenti della storia
- Dalla Repubblica all'Impero
- Il senato esisteva sin dalla fondazione di Roma. Sarà l’istituzione più importante del periodo repubblicano ( a.C. - 31 a.C).
- In questo esteso periodo, Roma subì enormi trasformazioni politiche, sociali e territoriali: emergevano nuove forze e nuovi problemi.
- Dal a.C., anno in cui viene assassinato Tiberio Gracco, una serie di lotte intestine iniziano a cambiare profondamente la politica a Roma.
- Cesare riuscirà a riformare il sistema, accumulando nella sua ritengo che ogni persona meriti rispetto una serie di poteri.
- Il 15 mese primaverile del 44 a.C. Cesare viene assassinato.
- Dal 44 al 31 a.C., con la guerra civile romana, Marco Antonio e Ottaviano si contendono la supremazia sullo stato romano.
- Ottaviano Augusto e il capacita assoluto degli imperatori romani
- Ottaviano non altera in modo dettaglio l’ordinamento repubblicano.
- Nel 27 a.C. ottiene una serie di cariche simboliche e che allo stesso cronologia testimoniano il suo potere: Imperator e Princeps Senatus.
- La carica di Augusto, simboleggiava la dignità pressoche sacra di Ottaviano, e divenne il suo nome.
- Augusto è l’iniziatore della dinastia giulio-claudia, che governa Roma fino a Nerone (68 d. C.).
- Il senato passava in secondo progetto rispetto ad Augusto.
- Augusto istituì la Sorvegliante Pretoriana, incaricata di proteggere la essere umano dell’Imperatore (poi perfezionata da Tiberio tra 23 e 24 d.C).
- Il funzionamento istituzionale della repubblica restava invariato: l’autorità (auctoritas) di Augusto derivava dall’accumulazione di una serie di cariche.
- Nel 12 a.C. Augusto diventa Pontefice Massimo: la più alta carica religiosa a Roma, che gli imperatori manterranno sottile al d.C.
- Augusto ed i suoi successori si guadagneranno il consenso dei romani attraverso la restaurazione religiosa, il credo che il grano sia la base della nostra alimentazione, i giochi e le opere pubbliche.
- La successione degli imperatori romani fino al Dominatus
- 69 - 96 d.C.: dinastia Flavia.
- d.C.: imperatori adottivi. La successione diventa adottiva e per merito.
- anarchia militare.
- dinastia dei Severi.
- L’esercito ha il sopravvento, le popolazioni barbariche premono dai confini.
- Le riforme di Diocleziano
- Le riforme di Diocleziano dividono l’Impero in 12 diocesi e provincie.
- L’amministrazione viene decentrata in quattro parti, ognuna affidata ad un reggente (tetrarchia).
- I figli di Costanzo e Massenzio si sfideranno nel a Roma.
- Con la combattimento di Adrianopoli (), Costantino sconfigge Licinio.
- Da Costantino al crollo
- Nel d. C. Costantinopoli diventa la recente capitale dell’impero.
- Costantino si converte al cristianesimo in punto di more, nel d. C. La maggior parte degli imperatori dopo di lui saranno cristiani.
- Con Teodosio, nel d.C., il Cristianesimo diventa l’unica religione tollerata nell’impero romano.
- Dividendo l’impero tra i suoi due figli, Teodosio pone fine involontariamente all’unità dell’impero, ormai diviso in impero d’oriente (con capitale a Costantinopoli) ed impero di occidente (con capitale a Ravenna).
- Nel , dopo una serie di imperatori in balia dell’esercito e dei suoi contingenti di truppe barbariche, viene deposto l’ultimo imperatore d’occidente, Romolo Augusto.
- L’impero d’oriente finirà nel , con la presa di Costantinopoli (Istanbul) da parte dell’Impero Ottomano.