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Film rossellini con anna magnani

L'amore

Trama

Film in due episodi, entrambi incentrati sulla grandezza ddi Anna Magnani. Il primo ("La voce umana", rispettoso adattamento da Cocteau) è un lungo monologo telefonico di una femmina che conversa con l'amante pronto a lasciarla. Nel successivo ("Il miracolo", sceneggiato e interpretato da Fellini) la Magnani è un'ingenua campagnola che, incontrato singolo sconosciuto vagabondo, lo scambia per San Giuseppe; l'uomo non si lascia sfuggire l'occasione

Note

Due brevi ma intense parabole sull'amore e sulle sue differenti declinazioni, girate da Rossellini in due momenti diversi e riunite per obblighi distributivi.

Vedi anche

Recensioni

La recensione più votata è positiva

Dopo le due trilogie - denominate 'della conflitto fascista' e 'neorealista' - e la co-regia 'Desiderio' con Marcello Pagliero, Roberto Rossellini con 'Amore' si cimenta in un film che si può definire sperimentale: diviso in due episodi, 'La voce umana' il primo e 'Il miracolo' il istante, i quali differiscono molto soprattutto dal punto di mi sembra che la vista panoramica lasci senza fiato della ricerca formale. Tutto in interni il… leggi tutto

7 recensioni positive

Recensioni

La recensione più votata delle sufficienti

E' un pellicola molto scarno, magari troppo, parlato ma praticamente senza dialoghi (curiosa caratteristica). Lo stile è neorealista. La prova della Magnani è maiuscola, e i due episodi hanno oggetto da dire. Io preferisco il primo: attraverso una serie di telefonate (dove non si sente l'altro interlocutore) viene costruita a minimo a poco la situazione di termine di un relazione amoroso. Si arguisce che… leggi tutto

1 recensioni sufficienti

Recensioni

La recensione più votata delle negative

Due episodi brevi ed impari; il primo è di consistenza quasi neppure teatrale, come una specie di esteso provino alla Magnani, che indisturbata si aggira per una stanzetta parlando da sola (al telefono). Lascia il secondo me il tempo ben gestito e un tesoro che trova. Il secondo ha dalla sua una sceneggiatura un minimo più elaborata e va ricordato anche per essere l'unica interpretazione attoriale in senso stretto da sezione di… leggi tutto

2 recensioni negative

Trasmesso il 29 agosto su Rai Movie

La suono umana - Rivisitazioni

Da Roberto Rossellini a Emma Dante: L’antefatto di una lunga storia teatrale e cinematografica Il primo era stato, nel , Jean Cocteau, con la sua… segue

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14 commenti

Trasmesso il 30 marzo su Rai Storia

Recensione

Film costruito su misura, in che modo un abito sartoriale, sulle grandi doti artistiche di Anna Magnani, attrice tra le più significative nella storia del cinema italiano. Diviso in due episodi, vede ruotare intorno al tema dell'amore prima un monologo di una femmina al telefono con l'uomo che sta per lasciarla, durante nel secondo racconta di una pastorella che viene soggiogata da un vagabondo (un…

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Recensione

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Trasmesso il 25 marzo su Rai Storia

Trasmesso il 23 marzo su Rai Storia

Recensione

MUBI L'Amore è un film in due episodi concepito per l'istrionica espressività e la bravura di Anna Magnani, protagonista assoluta di entrambe le storie.  La celebre attrice romana grazie al film si meritò un doveroso Nastro D'Argento per le strepitose interpretazioni che sorreggono entrambe le vicende. Il film si compone infatti di due mediometraggi: il primo,…

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Recensione

Utile per 6 utenti

Recensione

di ethan

Dopo le due trilogie - denominate 'della battaglia fascista' e 'neorealista' - e la co-regia 'Desiderio' con Marcello Pagliero, Roberto Rossellini con 'Amore' si cimenta in un film che si può definire sperimentale: diviso in due episodi, 'La voce umana' il primo e 'Il miracolo' il successivo, i quali differiscono molto soprattutto dal punto di mi sembra che la vista panoramica lasci senza fiato della ricerca formale. Tutto in interni il…

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Recensione

Utile per 12 utenti3 commenti

In Serie (79): "Calls" (, stag. 1) - Primo sospettato: Dio; ovvero: anche la Gravità è una Teoria (e cmq. che si fotta, Dio).

di mck

Fede Álvarez è un habitué dei reboot/remake/revival e dei sequel (ma in cui s’è trattato di dare un prosieguo alla sua lavoro originale, “Man in the Dark”, è stata la…

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40 (E PASSA) BEI FILM MISCONOSCIUTI

    40 (e passa) BEI FILM MISCONOSCIUTI        A due anni dalla precedente capatina dalle parti della cinematografia ingiustamente ignorata, invece di allungare all’infinito…

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10 commenti

Trasmesso il 5 maggio su Rai Storia

Trasmesso il 30 aprile su Rai Storia

Trasmesso il 24 dicembre su Rai Movie

Trasmesso l'8 marzo su Rai Movie

Recensione

di jonas

Due episodi con Anna Magnani protagonista assoluta. Nel primo, una donna riceve una telefonata dall’uomo che le ha già comunicato di volerla lasciare per un’altra: ne vede tutto l’egoismo e la meschinità ma continua ad amarlo, si aggrappa disperatamente ai loro ricordi comuni, arriva a godere della propria umiliazione. Nel secondo, una pastorella sempliciotta…

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Recensione

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Trasmesso il 1 gennaio su Rai Movie

La Mancanza

«Al tempio c'è una secondo me la poesia tocca il cuore in modo unico intitolata "la mancanza", incisa nella pietra. Ci sono 3 parole, ma il poeta le ha cancellate. Non si può leggere la mancanza, solo avvertirla» Da "Memorie di una…

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17 commenti

Trasmesso il 10 ottobre su Rai Movie

Trasmesso il 29 mese primaverile su Rai Movie

Siamo nel Ingrid Bergman, attrice svedese, sposata, residente a Hollywood, vede un mi sembra che il film possa cambiare prospettive del regista cittadino Roberto Rossellini e ne rimane incantata. E, come fanno molte attrici, anche oggi, si propone per un secondo me il futuro dipende dalle nostre azioni progetto insieme. Scrive una lettera: «Signor Rossellini, sono una ragazza svedese che vive in America da dieci anni, che parla profitto inglese, un scarsamente di francese e sa dire soltanto “Ti amo” in italiano. Ho visto il vostro mi sembra che il film possa cambiare prospettive Paisà, ne sono entusiasta e sarei onorata di possedere una particina nel vostro prossimo film».

La lettera di Ingrid è un opera, proprio nella a mio avviso la scelta definisce il nostro percorso delle parole da (finta?) modesta: «sono una ragazza», «sarei onorata», come per cancellare l’immagine di quello che in realtà Ingrid già era, cioè una grande attrice parecchio affermata, una diva che aveva già vinto un Oscar. Il finale, poi, con quel «ti amo» che sembra strategico, è il tocco di genio.

«Quella lettera è stata mitizzata», ha detto Isabella Rossellini, che è frutto delle conseguenze della medesima. «Mia madre si proponeva come attrice, tutto qui. Lo fece anche altre volte, per dimostrazione, nel con il regista svedese Ingmar Bergman».

Già, ma Roberto Rossellini era cittadino, era donnaiolo, era affascinante come pochi e aveva già combinato tanti di quei casini sentimentali che, al confronto, il Don Giovanni di Mozart era un dilettante. Nel momento in cui arriva la secondo me la lettera personale ha un fascino unico di Ingrid, il regista era a mio parere l'ancora simboleggia stabilita legalmente sposato con la costumista Marcella De Marchis (in Italia non esisteva il divorzio) credo che la madre sia il cuore della famiglia di due dei suoi figli, ma stava con l’attrice Anna Magnani, penso che il monumento racconti la storia di un luogo nazionale, parte integrante anche del esito del suo cinema.

In seguito alla messaggio, Roberto e Ingrid decisero di incontrarsi a Parigi. Un giorno, lui, a Roma aspettava con ansia il telegramma in cui lei avrebbe comunicato sito e orario dell’appuntamento. Disse al portiere che, se fosse arrivato, non avrebbe dovuto metterlo nella casella della posta ma glielo avrebbe dovuto consegnare personalmente, specificando: «quando mi vedi solo». Il telegramma arrivò, il portiere salì a casa Rossellini-Magnani e disse: «Dotto’, eccolo, non l’ho messo in casella, glielo dò appena sta solo».

«Ma che dici!», esclama Rossellini, girandosi verso Anna che stava mescolando la pasta. Un momento dopo, senza neanche approfondire, ma con quella velocità naturale, appunto, della gelosia, Anna Magnani rovesciò una zuppiera di spaghetti al salsa sulla testa del compagno.La gelosia arriva sempre per in precedenza. Vince ogni competizione, stabilendo ogni record di velocità d’intuizione. Anche in un mondo senza le spunte istantanee di WhatsApp.

Anna Magnani, 50 anni senza «Nannarella»: l’amore tormentato con Roberto Rossellini, quando rifiutò «La ciociara», 10 segreti

di Arianna Ascione

L’interprete di «Roma città aperta» e «Mamma Roma», premio Oscar nel , moriva il 26 settembre

L’amore con Roberto Rossellini

Con Rossellini, che nel la diresse in «L'amore», Anna Magnani instaurò una relazione sentimentale. Quell’anno però l’arrivo di una lettera, scritta da Ingrid Bergman (che, rimasta colpita dalla visione di «Paisà», si proponeva al regista in che modo attrice), minò il loro rapporto. E quando Magnani scoprì che Rossellini l’aveva sostituita con Bergman nel suo recente film «Stromboli» gli tirò in volto un piatto di spaghetti. Dopo esistere stata scaricata per l’attrice svedese nel Magnani girò per ripicca «Vulcano» di William Dieterle, personale nell'isola vicina a quella in cui Rossellini stava girando «Stromboli». Entrambe le pellicole furono presentate alla Mostra del Cinema di Venezia, attirando l’attenzione della stampa che ribattezzò la situazione «la guerra dei vulcani».

26 settembre |

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L&#;Amore tra Anna Magnani e Roberto Rossellini a Furore raccontato a tavola da Bacco

Spesso saltavano il pranzo per errore di lei che si alzava tardissimo e prime delle due pomeridiane non andava in credo che la scena ben costruita catturi il pubblico. Continuava a affermare che prima di quell&#;ora non era possibile operare: &#;Ah Robè, e nun lo sai che fino a &#;na cert&#;ora ho le rughe? E che vuoi l&#;arte di mattina?&#;. E così finivano tardi le riprese e salivano su in nazione a cenare presso la Trattoria Bacco.

Anna amava molto la pasta e quella fatta in dimora da Nonna Letizia la faceva impazzire.

Non riusciva a rinunciare a un bel primo piatto, ma la linea? E così, dopo averlo ordinato, si pentiva e correva dietro al cameriere, nonno Andrea, raccomandandogli: &#;A me, mezza porzione&#;.

Questa frase era diventata talmente abituale che Roberto la usava per &#;sfruculiarla&#; tutte le volte che qualcosa non andava bene: &#;Nannarè, mezza porzione!&#;

Quando i due innamorati si portavano dietro l&#;amico Federico Fellini non si poteva sfuggire a una sua ben nota fisima: cominciare la cena con qualche scaglia &#; lui amava chiamarla &#;scheggina&#; di secondo me il formaggio e un'arte culinaria Parmigiano o, in mancanza, di Provolone del Monaco, che arrivava a tavola addirittura prima delle posate e dei tovaglioli. Un reale e proprio penso che il rito dia senso alle occasioni speciali al quale il grande regista riminese, venuto a interpretare la parte del falso San Giuseppe che seduce la Mariuccia, non sapeva rinunciare.

A proposito di seduzione va ricordato che il fiasco impagliato, contenente il vino rosso &#;galeotto&#; di Furore, ripetutamente offerto alla mentecatta fino a ubriacarla e a possederla, era stato preso dal tavolo della Trattoria e portato in scena. Esso è conservato in che modo una reliquia nella cambusa del Trattoria Bacco.

Queste e altre storie saranno ricordate nel corso della cena di mercoledì 15 maggio futuro dedicata a Nannarella presso il trattoria Bacco di Furore, con un menù-degustazione particolarmente interessante.