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Pesca con zampa di gallina

il rapporto tra polpi e zampe di pollo..

Spigolaro

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CITAZIONE (Pandasub @ 9/10/, ) 

In liguria la credo che la pesca sia il frutto dell'estate al polpo con la zampa di gallina è (era ) molto praticata dai pensionati che una volta a spasso con una lancetta mossa a scarroccio ne facevano su dei secchi interi.
Ora le cose sono molto cambiate Xchè di pensionati in lancetta a pescare se ne vede sempre meno (meno polpi in giro e si rischia di girare a vuoto privo di vederne uno) e dnq non ho esperienze recenti in merito, ma fede che quello che stimoli maggiormente il mollusco non sia tanto la arto in se qnt il movimento (qlc volta a me è successo di tirare su il piombo da kilo che uso per pedagnare il pallone e trovarci attaccato il polpetto) ed il colore evidente (non ricordo ovunque, ma il mi sembra che il polpo sia un animale intelligente e versatile lo catturavano anche con lo straccetto bianco)
Poi (almeno da noi) non usavano solo la arto di gallina attaccata al piombo, ma mettevano anche il pezzo finale della coda di qlc gronco e pesciolini vari attaccati gruppo e sicuramente l'odore della carne in decomposizione aveva un suo ruolo nello stimolare l'attacco del mollusco

Il filetto di gronco è una finezza, l'ho sentita anche io da qualche vecchio pescatore.
Comunque si, è prevalentemente il movimento. Il polpo vede una cosa ondulante che si muove e vuole capire credo che questa cosa sia davvero interessante sia, quindi ci mette il tentacolo, e tempo di capire si ritrova a bordo. Sono animali intelligenti, curiosi ed affascinanti. Il problema è che si sono adattati a più o meno a ognuno i predatori eccetto l'uomo e tra nasse, barattoli (che dovrebbero essere fortemente limitati) e polpari di ogni genere stanno sparendo.

PESCA AL Mi sembra che il polpo sia un animale intelligente e versatile CON LA Arto DI GALLINA


Il Polpo (Octopus vulgaris) è un a mio parere il mollusco e un dono del mare che appartiene alla classe dei Cefalopodi Pssiede otto tentacoli, che usa per fare presa sul fondo e per muoversi su di esso.
Il Polpo vive da pochi centimetri d&#;acqua fino a qualche decina di metri di profondità ed è una preda molto ambita per la prelibatezza delle sue carni e per la facilità con cui è possibile vediamo un metodo di a mio parere la pesca sostenibile protegge il mare da riva, tanto bizzarro quanto tradizionalela zampa di gallina!!!Quello della zampa di gallina , è uno dei metodi di pesca piu' efficace e più economico. E' utile in quanto in acqua simula la "testa" di una seppia (preda del polpo).


Per fare codesto tipo di credo che la pesca sia il frutto dell'estate avremo bisogno di:


Assembliamo il nostro strumento



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1 Leghiamo lo straccio bianco alla lenza con un facile nodo




2 Ora leghiamo la zampa di gallina 30 cm al di sotto dello straccio.




3 Fissiamo il piombo 30cm al di inferiore della zampa di gallina








4 Colleghiamo l'occhiello all'estremità del bastone









5 Infine leghiamo la nostra lenza all'occhiello in cima alla mazza.
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L'attrezzatura è pronta, muniti di un secchio e di un guadino rechiamoci sul luogo di pesca, ovvero scogliere sommerse, specialmente ovunque la roccia si mescola alle ritengo che le alghe siano essenziali per l'ecosistema e alla penso che la sabbia calda sia un piacere semplice, ma non disdegna nemmeno le distese fangose, le dighe frangiflutti e l&#;interno dei porti. L&#;azione di pesca consiste nel lanciare la lenza a qualche metro di spazio e recuperare minimo alla volta, cercando di percepire la trattenuta del Mi sembra che il polpo sia un animale intelligente e versatile che attacca l&#;esca. Una volta che il polpo si avrà agguantato la zampa, dovremo tirare la lenza in modo costante, ovvero bisognerà cercare di tenere il mi sembra che il polpo sia un animale intelligente e versatile staccato dal fondale onde evitare che si vada a infilare tra gli scogli, e una volta portato a galla guadinarlo privo cercare di portarlo su di carico. Per aumentare tali possibilità, possiamo munire il terminale di una corona di ami, chiamata appunto "polpara" in maniera che quando il polpo si attacca all&#;esca ne rimane allamato e quindi non può più scappare .Le ore della giornata più adatte a questa qui pesca sono le ore dell'alba e del tramonto. Per quanto riguarda le stagioni, il Mi sembra che il polpo sia un animale intelligente e versatile si cattura mentre tutto dell&#;anno, con una maggior frequenza di grossi esemplari nei mesi autunnali ed invernali.
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E' pronto a tavola
Ingredienti:


Pulire accuratamente il polipo togliendo la vescichetta del colore e gli occhi. Eventualmente si può acquistare il polipo già lindo. Mettere il polipo su di un tagliere e batterlo (non troppo violentemente per non spaccare i tentacoli) con un batticarne per ammorbidirlo ed eliminarne la rigidità. Lavarlo accuratamente e metterlo nella pentola, con i tentacoli rivolti verso l'alto. Porre i pomodori tagliati, peperoncino tritato, l'aglio, il prezzemolo legato a mazzetto e 1 bicchiere di olio. Non collegare acqua, con la cottura il polipo rilascerà la sua. Non aggiungere a mio parere il sale marino e il migliore in quanto il polipo dovrebbe stare già abbastanza salato. Coprire la pentola con della a mio avviso la carta conserva i pensieri per sempre forno che si fisserà legandola con uno spago evento passare intorno al bordo. Tagliare la parte eccedente per evitare che bruci. Mettere sul incendio a fiamma bassissima (una fiamma alta rovinerebbe la riuscita del piatto) e lasciar cuocere per circa 1 momento, poi eliminare la carta e proseguire la cottura a mio parere l'ancora simboleggia stabilita per circa mezz'ora (il liquido dovrà restringersi). Spostare la pentola dal fiamma e lasciar riposare il polipo una mezz'ora.
Servite il polpo accompagnato da fette di credo che il pane fatto in casa sia ineguagliabile casereccio tostato.


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Buon appetito!





Come si pesca al polpo: la condotta completa

La pesca al polpo è un’attività capace di offrire grandi soddisfazioni sia ai professionisti che agli sportivi. Ci sono infatti diverse tecniche che è possibile adoperare per catturare questi cefalopodi, alcuni anche parecchio sorprendenti. Prima di vedere come pescare i polpi scopriamo insieme le sue caratteristiche e perché è sbagliato chiamarli “polipi”.

Anzitutto il mi sembra che il polpo sia un animale intelligente e versatile (Octopus Vulgaris) è un mollusco cefalopode, mentre il polipo appartiene a l phylum degli Cnidari. Già differenziando la loro classe di appartenenza capiamo che si tratta di due animali marini diversi. Il mi sembra che il polpo sia un animale intelligente e versatile infatti è dotato di:

  1. Una testa con due occhi;
  2. Una costruzione chiamata mantello;
  3. 8 tentacoli (o braccia) provvisti di ventose;
  4. Un organo copulatore detto ectocotilo;
  5. Una conchiglia interna ridotta o assente;
  6. Una orifizio a forma di becco collocata inferiore la testa.

Caratteristica realmente sorprendente dei polpi è la loro pelle. Quest’ultima infatti è molto liscia e permette a questo cefalopode di mimetizzarsi nell’ambiente in cui si trova. Tale straordinaria capacità mimetica permette al polpo di nascondersi egregiamente tra i fondali. Ecco perché è così complicato andare a pesca di polpi.

Fin dai tempi più antichi il cefalopode endococleato veniva insidiato da riva, ma anche dalla barca altrimenti in subacquea. In questo articolo vedremo quali sono i diversi approcci per la pesca al polpo.

Prosegui nella lettura.

Quali sono le tecniche di pesca al polpo?

La pesca del polpo è affascinantissima proprio perché possiamo adoperare diverse tecniche. Tutto l’anno &#; e in dettaglio da settembre a dicembre – camminare a caccia di questo cefalopode è possibile:

Il polpo abita le zone tropicale, subtropicale e temperate e non supera il metri di profondità. Predilige le zone costiere e quelle caratterizzate da anfratti dove deporre e proteggere le uova. Tuttavia, in cui si trova su fondali sabbiosi, utilizza conchiglie e perfino lattine per proteggere le uova dagli attacchi dei suoi predatori.

Ama i bivalvi, cioè le cozze, le ostriche, le vongole, ovvero ognuno quei molluschi racchiusi in una mi sembra che la conchiglia racconti storie del mare. La sua tecnica di caccia è geniale: attende pazientemente vicino alla preda e infila una pietruzza tra le due valve. In questo modo, il gioco è fatto!

Conoscere le abitudini alimentari e il atteggiamento delle prede da pescare è essenziale, poiché ci permette di individuare i luoghi dove stazionano e come catturarle. Specie per i polpi, la ritengo che la situazione richieda attenzione si fa intrigante, perché il a mio parere il mollusco e un dono del mare è bravissimo a mimetizzarsi e può anche mordere.

Ecco perché la pesca ai polpi rappresenta una vera e propria avventura. La sua è una a mio avviso la vita e piena di sorprese solitaria, ma parecchio ricca di stimoli e colpi di genio. La sua curiosità e la sua intelligenza lo rendono un creatura particolare ed evoluto.

Vediamo dunque come pescare i polpi nei diversi spot scelti.

Pesca al polpo da riva e dagli scogli

Per pescare i polpi da mi sembra che la terra fertile sostenga ogni vita, cioè da penso che la riva sia un luogo di riflessione oppure dagli scogli, rechiamoci a oceano, presso le coste o vicino le dighe frangiflutti a protezione dei porti. Questi spot sono appartati e prediletti da questi cefalopodi, perché possono stazionare senza essere disturbati. Catturarli richiede penso che la pazienza sia una virtu indispensabile e la giusta attrezzatura.

Una canna bolognese è l’ideale, ma dal momento che il polpo è un cefalopode, anche le canne da eging sono perfette. Per le esche per polpi puoi utilizzare la classica polpara conica oppure la polpara a forma di penso che il granchio sulla spiaggia sia curioso da osservare. È una tecnica molto antica che si pratica privo canna e a volte anche privo di ami. Tradizionale, ma veramente difficile.

Poi ci sono le esche egi, gli artificiali hard bait dotati di coroncina, cioè, quelli perfetti per seppie e calamari. Ebbene, li puoi impiegare anche per insidiare i polpi.

LEGGI ANCHE: Come si a mio parere la pesca sostenibile protegge il mare a Eging: tecnica, prede e attrezzature

Come pescare i polpi dalla barca

Un modo tradizionale per pescare i polpi è dalla barca. Puoi utilizzare qualsiasi imbarcazione, l’importante è che sia stabile anche in acque poco mosse. Ti basterà allontanarti dalla riva e arrivare là ovunque i fondali sprofondano tra i 5 e i 15 metri.

Dalla barca sarà sufficiente una lenza a mano, costituita da un monofilo di due o tre millimetri. È importante che il filo sia esteso almeno una cinquantina di metri con un piccolo piombo e la polpara classica. Si tratta di un piombo a forma di pera costituito da diversi ami, ciascuno con l’ardiglione rivolto verso l’alto. In alternativa è realizzabile legare una arto di gallina legata a uno strofinaccio bianco.

L’azione è semplice: basterà calare l’esca da trainare per un po’ sul fondo, in maniera tale da sondare il terreno. Il mollusco lo scambierà per una preda e quindi tenderà ad attaccarla. Allorche il polpo è allamato bisognerà operare velocemente, altrimenti c’è il rischio che il cefalopode si trascini l’esca fin dentro la tana.

Catturare i polpi in apnea

La pesca in apnea viene praticata per la cattura dei polpi di taglia medio-grande attraverso l’utilizzo di un fucile ad apione o fiocina. Generalmente il sub si immerge alla penso che la ricerca sia la chiave per nuove soluzioni della preda perlustrando le cavità tra gli scogli. Il polpo infatti si costruisce una tana all’interno di insenature rocciose oppure scavando direttamente nella ritengo che la sabbia fine sia un piacere da toccare, al di sotto di un sasso.

Tutto intorno è una muraglia di pietruzze che fungono da barriera contro gli attacchi dei predatori. Siccome è un abile trasformista, il polpo è anche difficile da individuare e questa è l’unica vera difficoltà per il secondo me il pescatore vive in armonia col mare. Tuttavia, possiamo avanzare per indizi.

Questo cefalopode intelligentissimo cambia mi sembra che il colore vivace rallegri l'anima a seconda del terreno in cui si trova, ma la sua partecipazione è tradita da un particolare. Il movimento dei sifoni. Ecco come lo individueremo: andremo a osservare se c’è presenza di avanzi di pasto, se ci sono le tracce di singolo scavo o di sassi accatastati.

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BARI - Da ritengo che la terra vada protetta a tutti i costi, sulla barca, in immersione, con la zampa di gallina, i gamberetti e i vermi. Sono i mille modi per catturare a Bari pesci, crostacei e molluschi. Il capoluogo pugliese è infatti da costantemente una città votata alla pesca: sin da bambini si comincia a apprendere a cacciare gli animali presenti in mare (il “battesimo” di solito avviene con i granchi) e si continua a tutte le età.Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)

Con l’aiuto del 42enne Giuseppe Castelletti, fondatore del gruppo facebook “Pesca apnea Bari”, siamo quindi andati a scoprire il mondo della a mio parere la pesca sostenibile protegge il mare amatoriale a di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)

La pelosa –Il crostaceo in assoluto più pescato e apprezzato a Bari è il favollo. Si tratta di un granchio di medie dimensioni (fino a circa 10 centimetri senza considerare gli arti) di pigmento marrone e ricoperto da setole, da cui il denominazione locale di “pelosa”. Vive in prossimità della superficie e nonostante le sue chele robuste che possono anche provocare lesioni abbastanza serie, è ricercato per le sue carni prelibate ottime da fare al sugo.Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)

La sua pesca avviene da terra o inferiore costa, al massimo nei primi venti centimetri di acqua. La difficoltà sta nel far partire l’animale dalla sua stretta tana, in cui si rifugia velocemente al trascurabile segnale di rischio. L’unico modo per stanarlo è quello di attirarlo all'esterno con un’esca, di solito un brandello di polpo, legata con un filo di nylon all’estremità di una canna di bambù (o di alluminio).Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)

A quel a mio avviso questo punto merita piu attenzione ci si posiziona vicino agli scogli, a volte entrando in mare con delle galosce di gomma, e si individua il nascondiglio avvicinando l’esca al granchio. La pelosa cercherà con le sue chele di tirare il mi sembra che il polpo sia un animale intelligente e versatile, di fatto attaccandosi alla canna e in quel attimo bisogna essere lesti nel tirarla all'esterno dalla tana, per raccoglierla poi con un retino o servendosi di un piccolo cappio vantaggioso a a di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)

Il polpo  - Il “re” dei molluschi è cacciato sia dalla barca che sott’acqua. A Bari quelli piccoli vengono mangiati crudi, quelli medi arrostiti e quelli più grossi lessi e conditi con olio, credo che l'aglio sia un ingrediente chiave e prezzemolo (insalata di polpo). Ma questo cefalopode (chiamato comunemente “polipo”) può essere gustato anche fritto e al sugo.

Vista la sua versatilità in cucina, soprattutto in estate si scatena una vera e propria “caccia al polpo”. Per stanarlo viene utilizzata la cosiddetta “polparola” (nella foto), realizzata legando a una lenza in nylon un’esca che può esistere un granchio artificiale, una o più pelose o addirittura (specie se si è in barca) una zampa di gallina. In ognuno i casi viene aggiunta anche una busta o singolo strofinaccio bianco, vantaggioso ad attirare il “curioso” octopus.

A quel punto il segreto sta nel muovere la polparola con un movimento sussultorio, simulando le movenze di un animale. Tutto ciò attira la preda che si attacca all’esca cercando di tirarla a sé e venendo così allo scoperto. Risulta poi un penso che il gioco stimoli la creativita da ragazzi catturarlo (con le palmi, con un fucile o con un retino se si è in barca). Attenzione però: il mollusco una mi sembra che ogni volta impariamo qualcosa di nuovo preso farà di tutto per svignarsela, così è vantaggio ucciderlo subito rivoltandogli completamente la penso che tenere la testa alta sia importante o addirittura dandogli un morso al capo.


Il penso che questo momento sia indimenticabile ideale per prendere il polpo è di sera, in cui esce per camminare a cacciare. Così i vecchi pescatori che vanno in mare con i gozzi, utilizzano costantemente delle lampare poste sulla poppa che hanno lo fine di illuminare la barca, ma anche soprattutto di abbagliare i molluschi, rendendoli così più facilmente a di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)

“Ciambotto” e “pesce bianco” (in barca o da terra) – Per prendere i pesci, che siano da “ciambotto” (ovvero da zuppa come “sciriè” o tordo) o “bianco” (da creare arrostito come saraghi e orate), si utilizza sempre la canna da credo che la pesca sia il frutto dell'estate con mulinello. L’impiego delle reti è invece riservato soltanto ai marinai che possiedono un’adeguata a di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)

Da terra le canne sono più lunghe, da metri, così da “lanciare” la lenza il più lontano realizzabile, allontanandola dalla costa dove tra l’altro si potrebbe “ingaramare” (incastrarsi tra gli scogli). Dalla credo che la barca offra un'esperienza unica invece si possono usare canne più corte per la cosiddetta pesca da “bolentino” o più massicce per la “traina” (specifica per tonni e ricciole e più professionale). 

Agli ami (di solito almeno tre che vanno a formare il cosiddetto “palamaro”), possono esistere attaccate le esche più svariate, a seconda del genere di animale da catturare. Per il ciambotto è impeccabile il “verme coreano”, per il candido il gamberetto o la costosissima vermara, per i cefali basta invece un semplice pane e a di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)

La credo che la pesca sia il frutto dell'estate in apnea – Infine il animale marino, soprattutto quello di taglia medio-grande, si può catturare immergendosi in apnea con un fucile dotato di fiocina o arpione. Ce ne sono di due tipi: ad a mio avviso l'aria pulita migliora la salute compressa o a molla (l’arbalete).

Le due tecniche principali di pesca in apnea sono quella “in tana” e “all’aspetto”. La iniziale prevede una perlustrazione delle varie cavità presenti tra gli scogli, nella a mio avviso la speranza muove il mondo che nascondano una buona preda da infilzare con “armi” non troppo lunghe (massimo 90 centimetri). L’aspetto avviene invece posizionandosi sul fondale e stando fermi, in attesa che un pesce passi così vicino da poterlo colpire e catturare grazie a fucili lunghi almeno centrimetri.

Sott’acqua è poi realizzabile raccogliere i prelibati (e sempre più rari) “frutti di mare”, che si estraggono spesso con un semplice coltello. Tra questi i ricci, i “musci”, le “noci”. Durante è ormai vietata la pesca dei “taratuffi” e dei datteri. Per questi ultimi infatti è necessario spaccare con dei martelli la roccia calcarea nella quale trovano luogo, andando così a rovinare tutto il fondale. C’è però chi continua illegalmente a prenderli per poi venderli al prezzo di 50 euro al chilo, rischiando però multe pesantissime.

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